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Informazioni funzionamento base PLC


Teo Vice

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Salve a tutti, il mio quesito riguarda il processo di elaborazione dei segnali in ingresso di un qualsiasi tipo di PLC.

Se per esempio ad un ingresso arriva un positivo di un contatto (per esempio da un pressostato), arriva quindi una certa tensione al PLC, come fa lui ad elaborare questo segnale? Che procedimento avviene? Spero di essermi spiegato correttamente e spero possiate darmi una risposta.

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Quando un segnale si attiva (presenza di un positivo 24Vdc o giù di lì per un PLC con ingressi PNP, oppure chiusura verso lo 0V per un PLC con ingressi NPN), questo fa attivare un componente di isolamento galvanico, chiamato optoisolatore.

Questa attivazione viene convertita in un segnale digitale indicato con 1 o True (vero) se l'ingresso è attivo, o con 0 o False (falso) se non attivo. Il livello di tensione interno corrispondente non è rilevante, né necessario.

A ciascun ingresso del PLC, che quindi occupa un bit, o cifra binaria (BInary digiT), è associato un indirizzo fisico della sua memoria interna, la cui denominazione dipende dalla marca del PLC e soprattutto dal tipo di software di sviluppo utilizzato (IEC o meno, il primo usato praticamente esclusivamente in Europa).

Quindi, tanto per ricapitolare, e assumendo un sistema neutro in cui gli ingressi sono indicati con X, se attiviamo l'ingresso associato all'indirizzo X11 (per esempio...), quel bit assume valore 1 (attivo). Sarà invece a 0 se inattivo (qualsiasi ingresso non connesso).

Spero di aver capito la domanda e di averle riposto abbastanza esaustivamente.

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6 ore fa, Ctec ha scritto:

Quando un segnale si attiva (presenza di un positivo 24Vdc o giù di lì per un PLC con ingressi PNP, oppure chiusura verso lo 0V per un PLC con ingressi NPN), questo fa attivare un componente di isolamento galvanico, chiamato optoisolatore.

Questa attivazione viene convertita in un segnale digitale indicato con 1 o True (vero) se l'ingresso è attivo, o con 0 o False (falso) se non attivo. Il livello di tensione interno corrispondente non è rilevante, né necessario.

A ciascun ingresso del PLC, che quindi occupa un bit, o cifra binaria (BInary digiT), è associato un indirizzo fisico della sua memoria interna, la cui denominazione dipende dalla marca del PLC e soprattutto dal tipo di software di sviluppo utilizzato (IEC o meno, il primo usato praticamente esclusivamente in Europa).

Quindi, tanto per ricapitolare, e assumendo un sistema neutro in cui gli ingressi sono indicati con X, se attiviamo l'ingresso associato all'indirizzo X11 (per esempio...), quel bit assume valore 1 (attivo). Sarà invece a 0 se inattivo (qualsiasi ingresso non connesso).

Spero di aver capito la domanda e di averle riposto abbastanza esaustivamente.

Ottimo, grazie mille per l'esaustiva risposta 

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Ciao Teo Vice,

 

per cominciare a dare a te stesso delle risposte, secondo me dovresti iniziare a familiarizzare con il concetto di "stato logico".

Semplificando non poco: una volta che avrai capito che gli stati logici sono solo la traduzione elettronica di "stati fisici", traduzione che avviene per mezzo del raggiungimento o meno di certi livelli di tensione (ecco perchè sentirai parlare di "livello logico alto" e di "livello logico basso", ad esempio), ed una volta che avrai imparato che il PLC "lavora" con stati logici sia per realizzare acquisizioni fisiche dal campo sia per restituire azioni fisiche al campo, ti sarà tutto più chiaro.

 

Questo è il mio personale consiglio per iniziare.

 

Ciao

mc1988

 

 

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Il 21/10/2022 alle 16:50 , Ctec ha scritto:

Quando un segnale si attiva (presenza di un positivo 24Vdc o giù di lì per un PLC con ingressi PNP, oppure chiusura verso lo 0V per un PLC con ingressi NPN), questo fa attivare un componente di isolamento galvanico, chiamato optoisolatore.

Questa attivazione viene convertita in un segnale digitale indicato con 1 o True (vero) se l'ingresso è attivo, o con 0 o False (falso) se non attivo. Il livello di tensione interno corrispondente non è rilevante, né necessario.

A ciascun ingresso del PLC, che quindi occupa un bit, o cifra binaria (BInary digiT), è associato un indirizzo fisico della sua memoria interna, la cui denominazione dipende dalla marca del PLC e soprattutto dal tipo di software di sviluppo utilizzato (IEC o meno, il primo usato praticamente esclusivamente in Europa).

Quindi, tanto per ricapitolare, e assumendo un sistema neutro in cui gli ingressi sono indicati con X, se attiviamo l'ingresso associato all'indirizzo X11 (per esempio...), quel bit assume valore 1 (attivo). Sarà invece a 0 se inattivo (qualsiasi ingresso non connesso).

Spero di aver capito la domanda e di averle riposto abbastanza esaustivamente.

Ottima risposta Ctec, grazie mille. 

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