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Tn O Tt - Come faccio a capire?


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Come faccio a capire se mi trovo davanti ad un sistema TN o TT, in una abitazione civile?

Da questo posso capire se posso installare interruttori a 2P oppure 1P+N, sbaglio? Ho detto una panzanata?

Grazie per le risposte.

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Se la cabina MT/BT è di tua proprietà : TN

Se la fornitura è a 230/400 V dall'ENEL : TT

Quindi per una civile abitazioen, tralasciando pochissimi casi particolari , sicuramente TT

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Ai fini della scelta fra 2P e 1P+N, TT o TN (TN-S) fa poca differenza.

Piuttosto devi chiederti se l'alimentrazione è fase-neutro o fase-fase.

Quasi sempre è il primo caso.....

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Da questo posso capire se posso installare interruttori a 2P oppure 1P+N, sbaglio?

si, sbagli.... :rolleyes:

TN-S e TT definiscono essenzialmente l'interdipendeza diretta o meno del neutro rispetto all' impianto di terra.

ma in entrambi i sistemi, sempre una fase e un neutro arrivano al tuo contatore.

saluti

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Attenzione al fatto che in alcuni posti ( ad esempio Trieste ) è ancotra attiva la distribuzioen Fase-Fase per la 230 V.

Il discorso 2P o 1P+N dipende se a monte hai un differenziale o meno, quindi

- Differenziale a monte : Usi 2P o 1P+N ( come ti pare )

- Senza differenziale a monte : Usi solo 2 P.

Mandi

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gli impianti con i 230V concatenati, sono proprio quei posti dove bisogna mettere obbligatoriamente i mt 2P, che ci sia o meno il differenziale a monte...

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E' vero che un differenziale anche puro protegge da corto circuiti verso terra, ma il suo potere di interruzione è molto scarso e non può sostituire un magnetotermico....

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  • 3 weeks later...
, ma il suo potere di interruzione è molto scarso e non può sostituire un magnetotermico....

infatti io ho la bifase , e quelle volte che la 220 si è fatta sentire sulle mani , il differenziale mica è intervenuto... eppure ho un puro da 25 A idn 0,03 A

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Del_user_23717

ClA si riferiva al potere di interrompere un cortocircuito, indifferentemente il tuo differenziale avrebbe dovuto comunque intervenire nel caso del tuo "contatto diretto", ammenochè non hai toccato contemporaneamente entrambe le fasi... in quel caso sei stato "graziato" :)

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nfatti io ho la bifase , e quelle volte che la 220 si è fatta sentire sulle mani , il differenziale mica è intervenuto... eppure ho un puro da 25 A idn 0,03 A

il tuo differenziale avrebbe dovuto comunque intervenire nel caso del tuo "contatto diretto",

allora chiariamo

non sta scritto da nessuna parte che il differenziale da 30mA debba intervenire sempre nel caso di contatto diretto (anche monopolare)

anzi, di solito non scatta quasi mai !!!! per fortuna, perchè la corrente se ne sta "bassa"

un valore tipico della resistenza mani-piedi del corpo umano è di qualche kiloohm

dipende da innumerevoli fattori

quindi a 230 V la corrente che attrraversa il corpo umano potrebbe tranquillamente starsene sotto i 30 mA

ma già 10mA si sentono, eccome

e possono fare danni!!!! come la tetanizzazione

la soglia dei 30mA dovrebbe solo evitare il rischio più grave che è quella della fibrillazione ventricolare

ma non è certo una carezza!!!

la protezione principale dai contatti diretti è solo quella passiva (isolamento)

in caso di fallimento il 30mA è solo un paracadute che evita le conseguenze più gravi

ma sarebbe molto meglio, in caso di fallimento dei mezzi passivi, utilizzare il differenziale da 10mA molto più indicato per la protezione addizionale

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ciao..ma se il filo di fase andasse in dispersione nel muro,il differenziale interverrebbe ugalmente??sto parlando di un impianto senza messa a terra.

ciao a tutti

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quindi a 230 V la corrente che attrraversa il corpo umano potrebbe tranquillamente starsene sotto i 30 mA
Infatti, poi c'e' da considerare che si parla di 220 trifase (che fra fase e terra sono circa 125V) quindi la corrente circolante nel corpo, a parita' di condizioni, e' 1,73 volte inferiore

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