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Collegamento Equipotenziale


juri

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scusatemi sto ristrutturando un appartamento e mi sto occupando del impianto elettrico ed o trovato in cucina ed in bagno 2 prese dove entravano 2 cavi G/V 1 cavo veniva dai tubi di rame del riscaldamento e una era la terra della presa volevo sapere normativamente si puo portare un collegamento equipotenziale sulla terra della presa grazie :blink:

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In genere dovresti avere un collettore di terra dove convergono tutti i cavi di EQP di ME di EPS.

Il tutto è comune all'impianto di terra comunque per certezza aspettiamo qualche altra risposta.

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Di norma il collegamento dei tubi dell'acqua (EQS) e altre tubazioni metalliche andrebbero collegate tramite collare e cavo di sezione adeguata al collettore di terra. Il motivo è che i tubi e la terra (quindi ad esempio la carcassa di un elettrodomestico) potrebbero assumere potenziali differenti per varie cause. Collegarli con un cavo di terra di adeguata sezione è fondamentale, come impone la norma.

Dovendo rifare il bagno sicuramente eviterei il collegamento alla presa, ma almeno alla prima cassetta di derivazione (dove è stato portato un conduttore di terra).

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le masse devono essere tutte portate con linee dedicate sino al collettore di terra.

ciò fa diventare le masse a potenziale 0

se le colleghi a una parte qualsiasi dell'impianto le masse (i tubi dell'acqua) svolgono più un compito di dispersore (ammesso solo in determinate condizioni) che essere protette da eventuali tensioni (ricordare che la corrente sceglie sempre la via più facile).

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Benny Pascucci

Facciamo un breve riepilogo:

il collettore o nodo principale di terra è quell'elemento dell'impianto di terra a cui vengono collegati:

- i conduttori di protezione PE;

- di equipotenzialità principale EQP;

- il conduttore di terra CT

Orbene:

- i PE servono per il collegamento a terra delle masse degli utilizzatori fissi e dei poli di terra delle prese;

- i conduttori equipotenziali, servono ad assicurare l'equipotenzilità tra le masse e/o le masse estranee e si dividono in:

a. collegamenti equipotenziali principali EQP che collegano le masse estranee al collettore di terra.

b. collegamenti equipotenzili secondari EQS, che collegano le masse estranee al PE, masse tra loro, masse con masse estranee, masse estranee tra loro.

- il conduttore di terra CT collega il collettore principale di terra al dispersore.

Alla luce di queste considerazioni quanto riscontrato da juri, sembrerebbe non del tutto sbagliato. Infatti, le tubazioni dell'impianto di riscaldamento forse sono state pensate come massa estranea ME e collegate al PE, si spera almeno che il morsetto di terra della presa sia quello a doppio ingresso.

Una sola precisazione alla considerazione fatta da settepertre:

se le colleghi a una parte qualsiasi dell'impianto le masse (i tubi dell'acqua) svolgono più un compito di dispersore (ammesso solo in determinate condizioni)....

La CEI 64-8 precisa che è possibile utilizzare le tubazioni dell'acquedotto come dispersori se esistono, oltre al consenso dell'esercente l'acquedotto, precisi accordi in base ai quali il responsabile degli impianti elettrici deve essere informato di eventuali modifiche delle tubazioni (ad esempio, sostituzione di parti metalliche con parti in plastica) che ne varino le caratteristiche di dispersione della corrente. I contatori dovranno essere cortocircuitati da un colelgamento equipotenziale di sezione adeguata.

Tali condizioni difficilmente si verificano in pratica, anzi gli esercenti degli acquedotti molte volte comunicano agli utenti il divieto di utilizzare le tubazioni come dispersori.

Modificato: da Benny Pascucci
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secondo me' allo stato attuale sarebbe meglio isolare con un pezzo di tubazione in plastica l'eventuale tubazione dell'acquedotto rispetto all'impianto interno.

il perche' e' presto detto: ormai i tratti in metallo sono pochi e discontinui , ragion per cui non svolgono piu' la funzione di dispersore a bassa resistenza come succedeva molti anni fa'.

ne consegue che se un utente e' collegato a detto tubo , e il suo impianto non e' protetto dai differenziali , in caso di guasto rischiamo di trovarci l'intera tensione di fase ( 230v) sul nostro impianto di terra con conseguenze che possono anche essere nefaste.

ivano65

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gli esercenti degli acquedotti molte volte comunicano agli utenti.....

appunto in determinate condizioni....

poi in caso di sezionamento (specificamente tolgo la presa) non è meglio garantire una continuità alla massa collegata? solo portando al nodo posso garantirlo

non parlo di norme ma di abitudini(magari migliorabili)

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Alla luce di queste considerazioni quanto riscontrato da juri, sembrerebbe non del tutto sbagliato. Infatti, le tubazioni dell'impianto di riscaldamento forse sono state pensate come massa estranea

Da: http://www.ingegneria-elettronica.com/norm...ei_letteraM.htm

Massa e Massa Estranea. Una massa è una parte conduttrice che soddisfa le seguenti proprietà :

1) può essere toccata

2) fa parte di un componente elettrico

3) non è in tensione in condizioni ordinarie ( altrimenti sarebbe una parte attiva )

4) può andare in tensione in condizioni di guasto.

La prima proprietà focalizza l'attenzione sull'accessibilità della massa : se una parte conduttrice fa parte di un componente elettrico e può andare in tensione in caso di guasto , ma non vi è rischio che venga toccata , non è una massa ma una parte intermedia

La seconda proprietà specifica che "la massa fa parte del componente elettrico" e di conseguenza dell'impianto elettrico. Se la parte conduttrice non fa parte dell'impianto elettrico , ma può ugualmente andare in tensione in condizioni di guasto a causa di una resistenza verso terra superiore a 1000 Ohm ( 250 Ohm per particolari applicazioni ) , viene detta Massa estranea.

Sia la massa che la massa estranea vanno protette contro i contatti indiretti.

http://terra.superzap.it/conduttori_eqs.php

dimensione_eqs.png

i conduttori equipotenziali supplementari (EQS) collegano altre masse presenti nell'im- pianto degli ambienti a maggior rischio elettrico, ad esempio locali bagni, piscine, docce ecc.

Anche i radiatori del riscalda- mento in questi ambienti sono ritenuti masse estranee e devono essere collegati a terra.

Il conduttore di protezione supplementare (EQS) deve es- sere collegato al conduttore di protezione principale (PE).

Come ti avevo detto, le tubazioni vanno collegate al collettore principale con una linea dedicata, almeno questo è ciò che dovrebbe essere fatto.

Non sono daccordo sulla considerazone che le condutture metalliche sono parziali, anzi, se nella parte terminale queste entrano in contatto con un conduttore attivo e qualcuno tocca un rubinetto o peggio la doccia, magari tutto bagnato (e insaponato :rolleyes: ) si fa la permanente !!!!!.

E' chiaro che se tutta la tubazione è in plastica il discorso decade.

P.S. anche la vasca va collegata a "terra".

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concordo con solchiere (colui che fa i solchi?? :lol:;) )

ricordando che dentro ai tubi c'è anche l'acqua che conduce

P.S. anche la vasca va collegata a "terra".

se non è una massa, no. se è una massa collegata ai tubi i tubi devono già essere collegati a terra.

Modificato: da settepertre
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Benny Pascucci
poi in caso di sezionamento (specificamente tolgo la presa) non è meglio garantire una continuità alla massa collegata? solo portando al nodo posso garantirlo

Sono d'accordo, infatti quello che volevo rimarcare è proprio questo, quanto ha riscontrato juri non è sbagliato, anche alla luce del link di solchiere, dal quale si evince che l'EQS si collega direttamente al PE e non al collettore, ma sicuramente non è la soluzione ottimale.

Se gli i tubi di scarico fossero in metallo, ma chi li fa più ormai, sarebbe richiesta una equipotenzializzazione tra carico e scarico con un ponticello.

...se nella parte terminale queste entrano in contatto con un conduttore attivo e qualcuno tocca un rubinetto o peggio la doccia, magari tutto bagnato (e insaponato ) si fa la permanente !!!!!.

Sì, ma se si sta usando il bidet, l'effetto potrebbe essere utile..... :lol:

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Scusate se mi intrometto nella discussione per un'ulteriore domanda sull'argomento, abbiamo da poco ristrutturato la casa, gli unici tubi metallici sono quelli di rame che vanno dala caldaia ai collettori e da uno di questi ai radiatori dei bagni, mentre il resto è con riscaldamento a pavimento e il sanitario coi tubi in polietilene.

I tubi di rame e il collettore (chiusi in una scatola di metallo) non hanno il collegamento equipotenziale, va fatto? anche considerando che sui collettori ci sono le elettrovalvole. E se si vanno fatti anche i ponticelli dove ci sono pompe, giunzioni ecc. come si vede in uno dei link?

Grazie per le risposte. Davide.

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ciao a tutti,facendo riferimento ad una mia curiosita',ritornando al discorso di differenza di potenziale,anche in condizioni di guasto di isolamento,per esempio di una lavatrice(allacciata tramite PE)ed accanto un termosifone(non allacciato tramite EQP)quindi con differenza di potenziale,perchè la lavatrice avrebbe un guasto di isolamento----quello che volevo sapere,in condizioni di buon funzionamento del differenziale(0,03)la differenza di potenziale verrebbe annullata,cioè non ci sarebbe quel pericolo,perchè scatterebbe il differenziale.. sbaglio.a meno che questo non funzioni ed allora sarebbe meglio mantenere la differenza di potenziale uguale tra masse e masse estranee.questo discorso non vale in caso di due impianti di terra differenti..

ciao e grazie

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Pierluigi Borga

Tuttavia a parte le varie regole e normative riguardo ai collegamenti equipotenziali e di terra, nel caso di collettori di imp di riscaldamento in rame o tubazioni dell'acqua sanitaria in ferro, il loro collegamento a terra nel caso di un imp di terra non perfettamente efficente e sicuro e realizzato adeguatamente potrebbe peggiorare la situazione, infatti potrebbero crearsi delle correnti vaganti che forano le tubazioni specialmente nelle curve....

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il loro collegamento a terra nel caso di un imp di terra non perfettamente efficente e sicuro e realizzato adeguatamente potrebbe peggiorare la situazione, infatti potrebbero crearsi delle correnti vaganti che forano le tubazioni specialmente nelle curve....

Se il problema è solo questo, anche se non sottovalutabile, è consigliabile installare un elettrodo sacrificale che per semplificare molto, si danneggia salvaguardando le tubazioni, specie di rame o ferro.

Anche chi abita in prossimità di FERROVIE dovrebbe adottare tale accorgimento.

Per quanto il collegamento dei tubi, se è previsto dalla norma, è bene e necessario farlo. Teoricamente, anche per semplicità e per evitare "loop" sarebbe bene collegare con appositi collari e cablaggi corti i tubi appena entrano nell'abitazione.

Per quanto riguarda il collegamento dei tubi dell'acqua la norma impone (se non erro) di collegarli riguardo al locale bagno in presenza di doccia o vasca.... quindi immagino sempre, a meno che non ci si lavi dal vicino.

Per le caldaie: molte caldaie hanno la carcassa, quindi se conduttori, anche i tubi collegati a terra. Tanto vale effettuare il collegamento in modo "sicuro" (se si stacca la spina si interromperebbe il collegamento, e pare che l'utilizzo di prese-spine e bipolari, sia la modalità richiesta di collegamento delle caldaie "civili").

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accarua

in condizioni di buon funzionamento del differenziale , in effetti i collegamenti equipotenziali sarebbero superflui (la differenza di potenziale fra le masse durerebbe qualche millisecondo , tempo di intervento del differenziale), pero'...

puo' capitare che tensioni entrino dall'esterno tramite tubazione dell'acqua ( quello del metano ha il giunto dielettrico)

oppure durante i temporali si creino differenze di potenziale tra le masse se non collegate fra loro.

quindi i collegamenti equipotenziali sono sempre utili.

ivano65

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di collegarli riguardo al locale bagno in presenza di doccia o vasca.

mi dici come collegare una vasca in ghisa? non ha piedi ne preforati, non posso bucarla (ovvio). Siamo in zona 0 quindi conduttori attivi non ne ha (non parlo dell'idromassaggio che è in vetroresina), posso avere una continuità con le tubature che "dovrebbero" già essere collegate, se poi uno va a fare il bagno con la radio attaccata al collo...... :lol:

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mi dici come collegare una vasca in ghisa?

Non vorrei essere nei tuoi panni :rolleyes: , specie con la radio al collo.

Comunqe, se non sbaglio, è previsto il collegamento della vasca.

Per quanto riguarda le tubazioni, come ho già scritto, andrebbero collegate a terra se il bagno contiene docce o vasche, con tutti i problemi del caso.

Comunque il proliferare di tubi in materiale plastico, con un anima di metallo rende anche difficile collegarli a terra in modo sicuro ed efficiente. Non so nemmeno, se il fatto che siano plasticati all'interno ed all'esterno, possa cambiare le cose a livello normativo.

Comunque quando posso li collego direttamente al CT.

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