Qual'è il modo corretto per passare da interno ad esterno?

[Lorenzo Marcantonio]

Situazione banalissima che tutti hanno visto: posa in tubazione sotto traccia in interno, scatola di derivazione e poi si tratta di uscire, per esempio su tubo esterno (che poi va a cose varie in facciata, sempre per esempio).

Ma il modo corretto per fare la transizione qual è? di solito vedo porcate allucinanti tipo foro passante (una trapanata sul fondo della cassetta interna), uscita diretta del cavo, ansa di sgocciolamento e rientro nel tubo da sotto.

La chiamo porcata perché 1) entrano spifferi/animali/schifezze in casa dal buco (e se si sigilla non è più sfilabile) e 2) animali e schifezze nel tubo che vien da pensare perché c'è stato messo. Inoltre la transizione mi pare problematica (si infila la curva/corrugato nel buco del muro e si sigilla?)

Idealmente penso che il modo corretto sarebbe mettere una cassetta in esterno in corrispondenza e da quella passare in tubo. Ma le cassette da esterno non hanno l'entrata sul fondo (altrimenti come fanno a mantenere l'IP?)

Come bisogna fare secondo la norma in questo caso? si fora sul fondo e si sigilla la scatola al muro per mantenere l'IP?

In CEI 68-8 non ho trovato riferimenti, probabilmente è nella CEI EN 60386 (che è enorme e non possiedo). Qualcuno ha la soluzione e/o dei riferimenti?

[ilsolitario]

Non vedo altro modo di passare da interno ad esterno se non forare la scatola... messa leggermente più in bassa così il corrugato è in pendenza..  I raccordi tubo scatola da sotto perché l'acqua non sale.. Volendo una volta collegato il tutto  fai un foro sopra la scatola e ci versi il gel così niente entra compresi animali e spifferi. ( ovviamente prima dovrai sigillare con un po' di nastro i cavi altrimenti il gel finisce dentro i tubi) 

Modificato: 8 novembre 2022 da ilsolitario