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PLC Forum


Dimensionamento Impianto Elettrico - .... e problema sezionamento....


roberto.zeni

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Abbiamo una rete di PLC S7-300 connessi in rete Profibus-DP (sistemi identici tra loro)

Per stendere un'unico programma (tranne che per l'hardware con indirizzo DP diverso) dovremmo ricavare (da software) l'indirizzo DP della singola stazione sulla quale sta girando il programma per poter fare una cosa di questo tipo:

Se l'indirizzo è 1 carica 10 Secondi in un Timer,

Se l'indirizzo è 2 carica 20 Secondi in un Timer,

Se l'indirizzo è 3 carica 23 Secondi in un Timer,

ecc.

Ho guardato i vari FB e FC di sistema contenuti nelle biblioteche standard ma non ho trovato nulla.

Non vorremmo usare "accrocchi" del tipo metti l'indirizzo in una DB e poi leggilo, ecc. in quanto vorremmo leggere direttamente l'indirizzo della CPU sulla quale sta girando il programma.

Qualcuno sà come si fa? (GRAZIE)

Per favore contattati appena possibile

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  • 3 weeks later...

Il programma che utilizzi sulle varie CPU non può essere lo stesso dal momento che la parametrizzazione dell'hardware è diversa da CPU a CPU. Mi spiego meglio: se io ho due S7-315-2DP appena li ricevo dalla Siemens e li accendo vanno in rete Profibus con indirizzo 2. Unico modo per modificare gli indirizzi è quello di farlo con configurazione hardware quindi non so fino a che punto ti possa servire leggere l'indirizzo della cpu.

Ciao

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Non ho mai approffondito la cosa ma mi sembra si possa fare con le SZL.

dai un occhio alla documentazione in linea e vedi se c'è scritto come si fa.

A me una volta sarebbe interessato poter pure cambiare l'indirizzo MPI e/o PROFIBUS della mia CPU! purtroppo per mancanza di tempo non ho potuto cercare come si poteva fare.

Ti consiglio di provare a chiamare il "2000" e provare a chiedere. di solito rispondono

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  • 4 years later...
latteepiselli

Salve, sono quasi nuovo :)

Avrei alcuni quesiti da porvi, sperando che qualcuno di voi voglia aiutarmi.

Per la casetta in campagna di mio zio voglio realizzare l'impianto elettrico, con linee separate linea luce-prese.

Il contatore enel fornisce al momento 3 KW di potenza con possibile, e probabile, prossimo passaggio ai 4.5 KW.

Avevo quindi pensato di progettare l'impianto in questo modo:

per la linea luce, montante da 2,5 con derivazioni da 1,5.

per le prese, montante da 4 e derivazioni da 2,5.

Per la protezione delle linee, magnetotermico da 10 A per le luci, da 16 per le prese.

A monte dei due magnetotermici, differenziale puro Idn 0.03A 2P/25 A.

Fin qui è ben dimensionato?

Ciò che mi preme più risolvere però è un altro dubbio...

Tra il contatore e il possibile quadretto elettrico, esiste una distanza valutabile intorno ai 30 metri. E' un villino, in sostanza, quindi il contatore si trova fuori dal perimetro.

Il dubbio è: questo conduttore di 30 metri che sezione dovrebbe avere? 6mm?

E soprattutto, sarebbe buona soluzione montare un differenziale subito a valle del contatore in modo da proteggere il cavo? E se si, che tipo di differenziale?

Grazie a tutti coloro che avranno la pazienza di aiutarmi :rolleyes:

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A monte dei due magnetotermici, differenziale puro Idn 0.03A 2P/25 A

Fai uno sforzo, metti due differenziali separati.....

Il dubbio è: questo conduttore di 30 metri che sezione dovrebbe avere? 6mm?

mmm, a naso, 30 metri, 4500 W, se vuoi limitare la caduta di tensione, 10mm2 ci sta meglio

E soprattutto, sarebbe buona soluzione montare un differenziale subito a valle del contatore in modo da proteggere il cavo?

Se il montante è a doppio isolamento (come quasi sempre) no.

E se si, che tipo di differenziale?

Selettivo, con Idn coordinata con la terra.

Modificato: da ClA
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Fin qui è ben dimensionato?
Direi di no, in quanto non riusciresti ad usare tutti i 4,5kW con un magnetotermico da 16A. Per sfruttare tutti i 4,5kW ti consiglio di suddividere ulteriormente l'impianto aggiungendo altre linee, preferibilmente per alimentare carichi pesanti (lavabiancheria, asciugabiancheria, lavastoviglie, forno elettrico, condizionatore, ecc.)

E soprattutto, sarebbe buona soluzione montare un differenziale subito a valle del contatore in modo da proteggere il cavo?
COme ha gia' scritto ClA se il cavo e' assimilabile al doppio isolamento non serve il differenziale, ma sarebbe opportuna una protezione ai sovraccarichi

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Anche se non è stato da te citato il tipo di posa tra contatore e quadro, se è in esterno è necessario utilizzare un cavo idoneo e non il cordino (N07V-K), anche se di dimensioni idonee (sottoscrivo il 10mmq per il futuro aumento di potenza). Il cavo potrebbe essere un FG7.....

Per quanto riguarda il sezionamento, sia per sfruttare la potenza disponibile, sia per maggiore continuità di servizio e facilità di arginamento guasti è bene utilizzare varie linee in partenza dal centralino (luci, prese, caldaia, frigo, lavatrice, esterno) se possibile corredati di interuttore differenziale.

Capisco che sia un aggravio di spesa, ma nella mia esperienza diretta e di clienti sezionare in modo idoneo è sempre una buona soluzione nel tempo (e non).

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Sento puzza di bruciato. 3 kW per un villino bastano ed avanzano. Perchè il cliente vuole portare tale potenza a 4,5 kW? Questo bisogna chiederlo al cliente. Essenso un villino sono ipotizzabili minimo 4/5 sezionamento:

1) Luce interna

3) prese interne)------>soliti motivi

4) Luce giardino ------>soggetti a condensa/infiltrazioni

5) Alimentazione box, dependace o altro.

6) Alimenatzione videocitofono e dispotivi elettronici in genere (solitamente questi sono protetti da propri fusibili per c.c. ed in contenitori plastici (dispersioni). Allarme..

7) cancello passo carrabile...forse conviene metterlo nel vano contatore sul muro di cinta...

8) Se è villino ci sarà sicuramente un piccolo piano cottura per l'estate con annesso barbecue...

Per il sezionamento di elettrodomestici possono andare bene anche i bipolari su piano cottura....ma fatto 30 fai 31 e riempi il quadro.

Nota: Io l'ho fatto...tu valuta l'idea.

La notte , sentendo rumori all'esterno (è un villino) il cliente dalla stanza da letto(la notte) o dalla cucina (la sera) accende la TV e su di un canale VHF si collega a delle TVCC collegate ad un commutatore ciclico (economico). In pratica non si affaccia dalla finistra....poi se lo ritiene opportuno dal sottoquadro di piano o con un telecomando accende tutte le luci del giardino ...

questo dovrebbe creare incertezza nei confronti del quadro o far scappare il cane randagio che romepe le scatole al cane del cliente. Il tutto non costa molto.

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latteepiselli

Innanzitutto grazie a tutti per le risposte :)

Però, evidentemente, alcuni chiarimenti sono necessari.

Il villino di campagna avrà un'erogazione iniziale di 3 KW, perchè in fondo si riduce a residenza estiva. Le cose cambieranno radicalmente entro un 4/5 anni, quando il figlio di mio zio (mio cugino) si sposerà e farà di quell'abitazione la sua residenza fissa. Lì, ovviamente, le esigenze abitative cambieranno totalmente, e il passaggio ai 4,5 KW diverrà pressocchè necessario.

Da qui un'esigenza di dimensionamento a lungo termine.

Quindi, riepilogando:

Contatore-quadro: cavo FG7 sezione 10 mm2.

------------------------------

Divisione linee.

Linea luci con montante 2,5 e derivazioni 1,5. (magnetotermico/differenziale Idn 0.03A/10A)

Linea prese < 2000 W con montante 4 e derivazioni 2,5. (magnetotermico/differenziale Idn 0.03A/16A)

Linea cucina separata con montante 4 e derivazioni 4. (magnetotermico/differenziale Idn 0.03A/20A)

Divisione linea esterna con montante 2,5 e derivazioni 1,5 (differenziale Idn 0.03A/10A)

Tutti bipolari?

Poi, quindi, sarebbe opportuno mettere almeno un magnetotermico subito a valle del contatore?

----------------------------------

A monte dei vari differenziali un altro differenziale con Idn 0.3A 2P/25A magari di tipo S.

Andrebbe bene così?

PS: davvero interessante lo schema che propone nino! Ma, in sostanza, visto che il "costa poco" è molto soggettivo, quanto potrebbe venire a costare una soluzione del genere?? :rolleyes:

GRAZIE ANCORA A TUTTI!

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Ma, in sostanza, visto che il "costa poco" è molto soggettivo, quanto potrebbe venire a costare una soluzione del genere?

Sai com'è...in fase di tracce murarie si cerca di predisporre, anche gratis, dei tubi ad hoc per stimolare poi il cliente a dire di si.

L'impianto fu predisposto ma alla fine per mancanza di fondi fu realizzato solo ciò che c'è in allegato.

L'idea prevedeva: 4 TVCC con reg. e internet con visibilità su tutti i TV di casa. Videocitofono a pianerottolo con segnale del posto ext su un canale VHF , visibile quindi da ogni TV .sei coricato, suona il campanello per non alzarti accendi il TV, e se vuoi rispondi ed apri con il telefono sul comodino (centralino telefonico interno). Io personalmente faccio alla vecchia maniera maniera...mi affaccio al balcone e vedo chi è. Sono condervatore.

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latteepiselli

Hai reso perfettamente l'idea :)

Rimane comunque molto interessante il progetto. Credo però che, in fase di tracce, sia consigliabile prima parlarne al cliente per farsi un'idea della persona, se è uno che ci tiene, se è uno che può spendere... Tracciare tutta casa per nulla cerco sempre di evitarlo :lol:

Hai dato un'occhiata al dimensionamento che ho descritto sopra? Che te ne pare, procedo? :rolleyes:

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Divisione linee.

Linea luci con montante 2,5 e derivazioni 1,5. (magnetotermico/differenziale Idn 0.03A/10A)

Linea prese < 2000 W con montante 4 e derivazioni 2,5. (magnetotermico/differenziale Idn 0.03A/16A)

Linea cucina separata con montante 4 e derivazioni 4. (magnetotermico/differenziale Idn 0.03A/20A)

Divisione linea esterna con montante 2,5 e derivazioni 1,5 (differenziale Idn 0.03A/10A)

Tutti bipolari?

Poi, quindi, sarebbe opportuno mettere almeno un magnetotermico subito a valle del contatore?

----------------------------------

A monte dei vari differenziali un altro differenziale con Idn 0.3A 2P/25A magari di tipo S.

Andrebbe bene così?

Dipende.....

- in cucina, se usi un MT da 20A non usare per collegarla una presa civile da 16A.

- il dimensionamento dei MT e dei montanti e delle "diramazioni" dipende anche dal riempimento dei tubi (quindi dalla presenza di altre linee), dalla lunghezza etc....

- per l'esterno adotterei un 16A (quindi con cavi di seziona maggiore) perchè per varie esperienze capita di collegare di tutto (idropulitrici, saldatrici ad elettrodi, grosse betoniere, tassellatori). Se invece hai necessità di sola illumninazione sono sufficienti 16A

- Se puoi metterlo inserirei un MT da 25 A e diff 300mA tipo S subito a monte del contatore in modo da proteggere la linea.... con questo dimensionamento non dovesti avere problemi di andare a riagganciare nulla in caso di guasto dopo gli altri MT/Diff.

- la posa di canaline che non si utilizzano subito è una buona norma, se non si hanno grossi problemi di disponibilità economica (o di tempo), ma non concordo col discorso del controllo tramite telecamere perchè secondo me tale predisposizione potrebbe essere inutile nella maggior parte dei casi utilizzando telecamere wireless. Pià importante è poterle collegare alla rete (quindi prevedere comunque qualche "predisposizione", ma non con linea dedicata). E' chiaro che non "smonto" la scelta che quacuno ha fatto, ma forse non è indispensabile fare un lavoro troppo grosso.

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- Se puoi metterlo inserirei un MT da 25 A e diff 300mA tipo S subito a monte del contatore in modo da proteggere la linea.... con questo dimensionamento non dovesti avere problemi di andare a riagganciare nulla in caso di guasto dopo gli altri MT/Diff.

Un differenziale a monte del contatore? sarà dura, forse volevi dire subito a valle. In realtà se il montante è a doppio isolamento questo differenziale lì non serve.

Lo si potrebbe mettere a valle del montante, a ingresso del quadro in modod da separare differenziale per i contatti indiretti dal differenziale per la protezione addizionale.

A proposito di protezione addizionale, visto che fai l'impianto nuovo, perchè non fai una linea separata per i bagni con protezione addizionale da 10mA ? come suggerito dalla 63-50 (mai suggerimento fu più ignorato!).

Curiosi gli elettricisti: sulle luci non è richiesta la protezione addizionale, ma la mettono lo stesso. Dove è suggerita una maggior protezione non la mettono. Cioè: in casa tutti gli ambienti sono al medesimo rischio.... :rolleyes:

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Un differenziale a monte del contatore? sarà dura, forse volevi dire subito a valle

Ehm... :lol: certamnte !!! A monte del contatore vanno messi gli utilizzatori, così non li paghi :ph34r:

Lo si potrebbe mettere a valle del montante, a ingresso del quadro in modod da separare differenziale per i contatti indiretti dal differenziale per la protezione addizionale.

Anche se il cavo tra contatore e quadro fosse a doppio isolamento, tanto vale mettere la protezione a monte del montante (così suona male) ovvero subito dopo il contatore (a monte del contatore). In questo modo si ha una maggiore sicuezza.... Ad esempio un ignaro giardiniere potrebbe tirare una bella zappata alla conduttura facendo un piccolo scavo per mettere una pianta in giardino.... ne so qualcosa perchè tutte le volte che scavo in giardino, nonostante dovrei ricordarmi precisamente dove passa il cavodotto che ho sotterrato io, sono un po' preoccupato.

A proposito di protezione addizionale, visto che fai l'impianto nuovo, perchè non fai una linea separata per i bagni con protezione addizionale da 10mA ? come suggerito dalla 63-50 (mai suggerimento fu più ignorato!).

Curiosi gli elettricisti: sulle luci non è richiesta la protezione addizionale, ma la mettono lo stesso. Dove è suggerita una maggior protezione non la mettono. Cioè: in casa tutti gli ambienti sono al medesimo rischio....

Ricordo che mi hai dissipato dei dubbi in passato su questo tema (grazie), ma sebbene ciò che scrivi sia senz'altro conforme alle norme, condivido l'eventuale utilizzo di un differenziale da 10mA per i bagni (dove ci sono docce), ma la protezione addizionale anche sulla linea luci secondo me è molto utile, anche se non obbligatoria. Non sarebbe la prima volta che la massaia pulisce il lampadario antico con intelaiatura di metallo e fili marci con un bello straccio zuppo in cima ad una scala di metallo. Non vedo controindicazioni a mettere una protezione differenziale più sensibile anche per le luci.

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Ad esempio un ignaro giardiniere potrebbe tirare una bella zappata alla conduttura facendo un piccolo scavo per mettere una pianta in giardino.... ne so qualcosa perchè tutte le volte che scavo in giardino, nonostante dovrei ricordarmi precisamente dove passa il cavodotto che ho sotterrato io, sono un po' preoccupato.

No, no. La protezione addizionale va messa dove serve, dove è obbligatoria o ragionevolmente raccomandabile. Non altrove.

Un cavo interrato deve essere meccanicamente protetto. Questa è l'unica sicurezza, non certo quella di un differenziale. Su questo non si possono fare sconti.

Tra l'altro, se temi questo rischio (fallimento dei mezzi principali di protezione) il differenziale che può essere utile è solo quello ad alta sensibilità, non certo un selettivo (siamo sempre nell'ipotesi di montante a doppio isolamento: senza masse). Già un 30mA protegge poco poco dai contatti diretti, figurati un 300mA.

Addio selettività! mettiamo tutto sotto 30mA. Chiediamo anche a Enel di fare la stessa cosa perchè lo stesso tipo di incidente potrebbe accadere prima del contatore.... (tra l'altro i cavi Enel possono scorrere anche nella proprietà dell'utente stesso o nella proprietà di terzi...)

Anzi, visto che il giardino potrebbe essere umido o bagnato, sarebbe addirittura da mettere il 10mA.

ma la protezione addizionale anche sulla linea luci secondo me è molto utile, anche se non obbligatoria. Non sarebbe la prima volta che la massaia pulisce il lampadario antico con intelaiatura di metallo e fili marci con un bello straccio zuppo in cima ad una scala di metallo.

Va bene, metti pure il 30mA sulle lampade, lo fanno tutti.

Però è curioso che questa protezione non sia richiesta dalle norme ma sia considerata da tutti un requisito irrinunciabile.

Viceversa altre importanti raccomandazioni siano quasi sempre ignorate negli impianti...

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latteepiselli

Concordo con Cla sull'opportunità di creare una linea separata del bagno , con proprio differenziale.

Il bagno, in fondo, è uno dei locali più a rischio di un'abitazione. Ad esempio, non è che i rischi siano minori rispetto a quelli che corrono le luci esterne, anzi... Durante una doccia, ad esempio, nel bagno si crea un microclima talmente umido che i rischi diventano molto elevati.

Io lavoro in un organismo che si occupa di verifiche di messa a terra e in questo caso la norma, ad esempio, raccomanda di collegare l'impianto di terra del bagno DIRETTAMENTE al conduttore di protezione principale separandolo, di fatto, dal resto della rete di terra dell'abitazione.

In ciò è implicito il fatto che la normativa tenga conto di un rischio maggiore, in quest'ambiente.

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Un cavo interrato deve essere meccanicamente protetto.

Esatto. Nel fattispecie la protezione avviene con una bella annegata di cemento e con l'accortezza di far camminare la linea parallela ai bordi del marciapiede, selciato o quant'altro ed im maniera ortogonale fra loro. Rendere cioè intuitivo il percorso...e quindi più facile da ricordare.

Il differenziale può essere raccomandato solo perchè taluni corpi illuminanti si possono riempire di acqua o condensa. Non come protezione ma come "sezionamento automatico contro le dispersioni".

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In ciò è implicito il fatto che la normativa tenga conto di un rischio maggiore, in quest'ambiente.

Certo! ma ciò non lo deduci solo dalla richiesta del collegamento supplementare.

Ma anche dal fatto che esistono delle zone di rispetto per gli apparecchi nei bagni e, soprattutto, dal fatto che nei bagni è richiesto il differenziale da 30mA (raccomandato da 10mA).

Siamo tutti abituati a mettere il 30mA dappertutto che ci siamo dimenticati che in realtà è richiesto solo nei bagni, e sulle prese.

Non certo come protezione sulle lampade o sui carichi fissi, nè come protezione generale.

Come sempre, quando si sottolineano tutte le righe di un libro, si finisce col dimenticare quali parti effettivamente sono le più importanti.

E la sottolineatura diventa inutile.

Il differenziale può essere raccomandato solo perchè taluni corpi illuminanti si possono riempire di acqua o condensa. Non come protezione ma come "sezionamento automatico contro le dispersioni".

Ok, infatti noi stavamo parlando di montante, non di circuito terminale che alimenta le lampade.

Modificato: da ClA
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