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Fatto Strano... Impianto Trifase


paolo farronato

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paolo farronato

Ciao a tutti, sto usando la 313C-2PTP con 2 uscite PWM che gestiscono 2 motori e fin qui tutto bene. Il problema sorge quando arriva il segnale da una fotocellula e le due uscite cambiano inspiegabilmente frequenza ( ho misutato con l'oscilloscopio ). Premetto che nel software, l'ingresso non va ha intervenire nella funzione di PULSE.

Le uscite utilizzate sono A124.0 e la A124.1 mentre l'ingresso della forocellula è collegato su E124.3

Aiutatemi vi prego!!!!! :o

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a me era successo qualcosa di analogo con una 315-2dp, ora non ricordo bene ma con l'arrivo di un ingresso le uscite pulsavano: ripeto non ricordo bene cosa ho fatto per elimeinare questo incoveniente, nel mio caso l'ingresso era usato in un blocco parametrico in cui facevo calcoli matematici e c'erano diversi salti, se dici, e sei sicuro che nel tuo caso questo ingresso non influenza il "pulse", e non è parte di un byte o parola che influenzano l'uscite prova prova a postare parte del codice per poter vedere meglio anche noi di cosa si tratta.

ciao

mavo

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paolo farronato

Nel frattempo ho provato ad usare un'altro ingresso che avevo libero ma il problema si è ripresentato anche se riguarda una sola uscita. Il rivenditore mi ha consigliato di usare una espansione quando si mescolano degli ingressi digitali con delle uscite veloci.

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  • 4 years later...

Vorrei porvi una questione: pochi giorni fa, ho fatto un impiantino su una tettoia usata per riporre solo del materiale. L'impianto prevede due prese stagne e un interruttore per il neon di illuminazione. L'impianto e' alimentato da fase e neutro prelevato da un'altro impianto trifase. La fase e neutro (essendo distante 10-12 mt circa e per evitare tracce sul piazzale) li ho prelevati dal quadro della pompa (trifase ) adiacente la tettoia . Questo quadro motore e' protetto a monte da magnetotermico diff. quadripolare posto nello stabile adiacente . Il problema e' questo: finito l'impianto della tettoia ho dovuto tralasciare il montaggio del quadro di protezione con magnetotemico bipolare perche' era domenica e non avevo ne' il quadretto ne' il magneto. insomma per non farla lunga sabato scorso mia moglie ha attaccato ad una delle prese una vaporella che voleva provare prima di portarla in casa e la vaporella dopo due minuti e' andata in corto. La fortuna ha voluto che il fatto e' successo mentre mi accingevo ad andare verso di lei e vedendo sfiammare tutto , mi sono precipitato a togliere corrente alla tettoia aprendo l'interruttore sul quadro pompa, altrimenti prendeva fuoco tutto.

Ora mi domando , al di la' che riattivero' l'impianto della tettoia solo dopo aver ricontrollato tutto l'impianto e dopo aver installato il quadro con magnetotermico, come mai non e' scattato sia il magnetotermico del quadro generale posto nell'edificio , sia quello enel? Preciso che tra l'edificio ed il contatore c'e' una distanza di 30 mt circa

Grazie

Modificato: da pengluca
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Il contatore enel, se è il modello nuovo, non scatterà mai perchè ha una soglia di amperaggio di 63 A, mentre il tuo magnetotermico sicuramente era arrivato alla frutta e non te ne eri acorto

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Considera che molti contatori trifase non hanno il magnetotermico, ma un interruttore di manovra comandato elettronicamente tramite bobina di sgancio. Un bel cortocircuito può far abbassare la tensione a tal punto che la bobina di sgancio non riesce a funzionare.

Ciao :)

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Non dovrebbero prevedere un dispositivo di sicurezza , con soglia di intervento medio-alta, ma comunque che garantisca lo sgancio in situazioni estreme?

Modificato: da pengluca
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no,

è l'installatore che per norma di legge deve proteggere la montante con il magnetotermico calcolato sulla potenza richiesta e ovviamente alla sezione e del cavo

distanza massima consentita dal contatore alla prima protezione magnetotermica 1 mt

"corregetemi se mi sbaglio"

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Carlo Albinoni
insomma per non farla lunga sabato scorso mia moglie ha attaccato ad una delle prese una vaporella che voleva provare prima di portarla in casa e la vaporella dopo due minuti e' andata in corto

Sicuro che sia andata in corto circuito? un apparecchio utilizzatore può prendere fuoco senza andare in corto circuito.

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Sicuro che sull'impianto della tettoia fosse collegato il neutro?

Come mai la Vaporella (con quel font così datato) sarebbe andata in fumo?

Modificato: da virgilio72
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Non dovrebbero prevedere un dispositivo di sicurezza , con soglia di intervento medio-alta, ma comunque che garantisca lo sgancio in situazioni estreme?

L'Enel non ha nessun obbligo in merito, può decidere da un momento all'altro di installare esclusivamente contatori senza dispositivi di protezione e/o limitazione della potenza.

Ciao :)

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Sicuro che sia andata in corto circuito? un apparecchio utilizzatore può prendere fuoco senza andare in corto circuito.

Sicuro anche perche' la presa e' sfiammata, il filo della vaporella (quello della spina insomma) si e' fuso dalla spina fino alla morsettiera e smontando il coperchio ho trovato la morsettiera fusa, quindi il corto dovrebbe essere stato li'. Non ho piu' potuto controllare perche' non ho avuto tempo, pero' ho solo visto che la resistenza non e' in corto quindi c'e' stato qualche vero corto circuito . Comunque la stessa presa l'ho riutilizzata ieri per fare i buchi con il trapano e fissare il quadro elettrico con le protezioni adeguate (stasera o week collego tutto).

Sicuro che sull'impianto della tettoia fosse collegato il neutro?

Come mai la Vaporella (con quel font così datato) sarebbe andata in fumo?

220V Fase e neutro di un trifase 380v. Quell'impianto l'ho usato diverse volte (aspirare l'auto, fare buchi con il trapano, persino la radio).

distanza massima consentita dal contatore alla prima protezione magnetotermica 1 mt

Accidenti! chi ha fatto l'impianto in quell'edificio e' da denunciare... Dal contatore al quadro ci sono buoni 25mt (se non piu' con le varie curve, il contatore e' sulla strada e l'edificio e' piu' rientrato ) di cavo. In piu' come protezione generale (ho controllato ieri pensando ci fosse diff.-magnetormico) ha messo un differenziale e basta, poi dei magnetotermici sulle prese e luce . la pompa l'ha collegata direttamente all'uscita del differenziale... La pompa a sua volta ha un suo quadro con contattore e fusibili (vecchio tipo).

Modificato: da pengluca
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Carlo Albinoni
Sicuro anche perche' la presa e' sfiammata, il filo della vaporella (quello della spina insomma) si e' fuso dalla spina fino alla morsettiera e smontando il coperchio ho trovato la morsettiera fusa, quindi il corto dovrebbe essere stato li'.

A parte il fatto che nel caso in discussione non esisteva alcuna protezione valida, potrebbe essere stato comunque un guasto "non franco", un "debole" corto circuito.

Cioé un guasto non in grado di far intervenire in tempo le protezioni da corto circuito, se fossero state presenti. Sono questi i guasti più pericolosi per la possibilità di innesco di incendio, non i corto circuiti "franchi".

Val la pena ricordare che le protezioni da corto circuito che montiamo sugli impianti, se adeguatamente dimensionate, proteggono l'impianto stesso da eventuali corto circuiti che possono accadere a valle di esso. Non offrono alcuna garanzia di protezione sugli apparecchi utilizzatori alimentati, nè alcuna garanzia di non innesco di incendio nel punto in cui avviene il corto circuito (hot spot).

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