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Riscaldamento con caldaia Saunier-Duval Semiatek F24


andreacos92

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Buonasera, sono nuovo di questo forum.

Non sono un esperto di caldaie o sistemi di riscaldamento in generale, ma qualcosa l'ho capita anche leggendo questo forum, e ora cerco di spiegare bene la mia situazione. Probabilmente mi dilungherò un po' (EDIT: anche più di un po', scusate). Spero possiate aiutarmi o darmi quache dritta.

 

Preambolo:

Ho acquistato un appartamento a gennaio 2022. Appartamento in condominio di costruzioni primi anni 90, quinto piano, circa 80 mq suddiviso in soggiorno+cucina, bagno, 2 camere. Riscaldamento autonomo con caldaia e radiatori in ghisa, appartamento che espone all'esterno (prettamente a sud) per la quasi totalità del perimetro. Si salvano giusto 2 pareti di circa 5 e 4 metri, che confinano rispettivamente con un appartamento adiacente e il vano scale.

Nei mesi successivi all'acquisto effettuo dei lavori di ristrutturazione, ho rifatto tutti gli impianti, il bagno, massetto e pavimento, impianto di climatizzazione trial. Ho mantenuto i radiatori in ghisa perché nella mia ignoranza andavano comunque bene, rifacendo comunque tutti i collegamenti idraulici, anche perché ho spostato il collettore dei termo perché si trovava proprio nei 40 cm di parete che volevo abbattere. La caldaia è stata invece soltanto spostata di posizione. Ho mantenuto caldaia e infissi perché a inizio anno si parlava di fare il 110% (era stata anche depositata la CILAS), e quindi avrei sostituito questi "gratis". I radiatori sono 4, uno per locale, + un termoarredo in bagno.

La caldaia è quella in oggetto, tradizionale a metano, ha circa 10 anni di vita, regolarmente manutenuta ogni autunno fino al 2020 (in autunno 2021 l'appartamento era non abitato).

Io sono entrato a settembre, e fin qui tutto ok.

 

Circa un mese fa inizio ad accendere il riscaldamento, e inizio a notare qualche problemino. La caldaia gocciola acqua dalla valvola di pressione massima del circuito dei termo (che dovrebbe aprire a 3 bar), nonostante in realtà inizi a gocciolare quando raggiunge circa 2.2/2.3 bar. Abbasso la manopola della temperatura dei termo in modo da non farle superare i 2.2 e così non gocciola più.

Contestualmente chiamo il tecnico della caldaia, che dopo qualche giorno fa la sua pulizia ordinaria + prova dei fumi, mi carica il vaso di espansione e mi sostituisce la valvola di sicurezza da 3 bar.

 

Dopo questo intervendo noto che la valvola nuova inizia a gocciolare se l'impianto raggiunge i 2.6/2.7 bar (non sono 3, ma vabbè), così regolo la temperatura di mandata dei termo in modo da fare arrivare la caldaia a massimo 2.5 bar, ovvero esattamente al valore 3 (la manopola arriva fino a 5). Ovviamente l'impianto è stato spurgato sia a freddo e sia dopo aver fatto circolare per un po' acqua nei radiatori, e a freddo parte da 1.1/1.2 bar. Pensavo di aver risolto, e trovato la quadra, ma non è così.

Nelle settimane successive mi sono ritrovato spesso a dover ritoccare la temperatura di mandata acqua, abbassandola volta per volta perché gradualmente la pressione saliva di più. Ora mi trovo praticamente a metà strada tra 2 e 3 sulla manopola, per stare entro i 2.5 bar. Inoltre ho dovuto spesso ricaricare l'impianto perché a freddo lo ritrovavo tra 1 e 1.1 bar, invece di 1.2, e soprattutto mi accorgo che se provo a sfiatare dalla valvolina in alto del termoarredo in bagno, spesso esce un po' di aria.

Il comportamento della caldaia è il seguente: quando il termostato la attiva lei parte con fiamma e circolazione, raggiunge i 2.5 bar nell'arco di qualche minuto, quando ci arriva si spegne la fiamma e gradualmente la pressione (e quindi la temperatura) cala, mentre la circolazione continua. Quando arriva circa a 1.5 bar riparte anche la fiamma, ma nel frattempo i termosifoni si sono abbastanza raffreddati. Praticamente è molto di più il tempo in cui la fiamma è spenta che non quello in cui è accesa. Un comportamento del genere è normale? Mi conviene richiamare il tecnico oppure ci sta che la caldaia faccia (per dire) 5 minuti di fiamma accesa e 10-15 a fiamma spenta con sola circolazione e temperature che si abbassano? Oppure dovrebbe rimanere ad una temperatura (e pressione) più costante per più tempo?

 

Da ignorante in materia, e cercando di carpire un po' di informazioni qua e là, sto iniziando a pensare al vaso di espansione che non funziona come dovrebbe. Si spiegherebbe il fatto che la pressione sale tanto e non viene compensata, e forse (qui chiedo conferma) anche il fatto che mi trovo un po' di aria nel circuito di riscaldamento, magari persa proprio dal vaso.

Si spiegherebbe anche perché subito dopo l'intervento del tecnico potevo permettermi una temperatura di mandata più elevata, mentre poi gradualmente -presumo col vaso che si scarica sempre di più- ho dovuto calare la temperatura. Può essere così?

 

 

In questo momento i termosifoni non sono più ben caldi e la casa rimane fredda.

In realtà la casa era fredda anche prima quando i termo scaldavano decentemente. Ovvero fino ad un paio di settimane fa riuscivo a portarla a circa 19° o massimo 19.5° insistendo per ore e ore col riscaldamento acceso (e relativo consumo di gas), anche se fuori comunque c'erano circa 7°, quindi non freddissimo. Inizio ad imputare la cosa a due motivazioni principali: ovvero appartamento che espone molto all'esterno (senza cappotto ovvimente) e infissi originali, e in più radiatori apparentemente piccoli.

I radiatori sono i classici in ghisa, hanno elementi alti 90 cm (tranne in cucina che è da 70 cm, essendo sotto alla finestra), larghi 6 cm e profondi 9 cm. Ma mi sembra abbiano pochi elementi: per il soggiorno da 22 mq (che comunque è anche collegato alla cucina) ho un 8 elementi, per la camera da letto da 15 mq ho un 5 elementi. Non so, ma mi sembrano un po' sottodimensionati, anche paragonandoli ad altri appartamenti o locali che ho visto. Dimenticavo: ogni radiatore ha l'ingresso dell'acqua regolata da valvole termostatiche (messe a 4 su 5, che dovrebbero corrispondere a 24° stando al manuale) e l'uscita dell'acqua è aperta su tutti. Nessuna perdita dalle valvole di sfiato. Comunque tutti questi elementi sono nuovi, solo il corpo dei radiatori in ghisa è rimasto quello vecchio.

 

Ora che le temperature esterne si sono abbassate ancora di più, anche con il riscaldamento sempre acceso faccio fatica ad arrivare a 18° di giorno e a stare a 17° di notte. Inoltre anche se riesco a portare la casa a temperature decenti, appena lo tengo spento per un po' perde subito calore. Per contro ieri che è stata una giornata leggermente più calda ma soprattutto soleggiata, mi sono trovato 19° anche senza accenderli. Sostanzialmente per ora mi sto scaldando con gli split e la pompa di calore, accendendoli alla bisogna la mattina a colazione e la sera quando rientro. Durante il giorno l'appartamento è vuoto, e la temperatura va subito a 16° se non 15 alto.

 

Credo che il problema dell'inefficienza del riscaldamento sia qui dato da un insieme di fattori.

Sulla dispersione termica ci posso fare poco, posso migliorarla sostituendo gli infissi, e/o sperare che in extremis riescano a fare dei lavori di efficientamento energetico.

Sui radiatori non so, forse si potrebbe montare qualcosa di un po' più grande, però giusto qualche elemento in più, non so quanta differenza possano fare, soprattutto se lato caldaia c'è qualcosa che non va.

Lato caldaia chiedo a voi... è normale il comportamento indicato più su? Può essere la caldaia il problema della casa fredda, oppure visto il contesto anche con una caldaia in condizioni di massima efficienza, probabilmente c'è un sottodimensionamento dei radiatori/eccessiva dispersione?

 

Grazie mille a chi è riuscito ad arrivare fin qui.

Qualsiasi input sarebbe apprezzatissimo.

Modificato: da Alessio Menditto
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  • andreacos92 changed the title to Riscaldamento con caldaia Saunier-Duval Semiatek F24 - radiatori in ghisa sottodimensionati?

vincenzo barberio

Probabilmente vi è l'ostruzione del condotto che dal gruppo pompa (quindi dall'impianto), tramite un flessibile è collegato al vaso di espansione. Generalmente quello che si ostruisce è l'orifizio del diametro di circa 3 mm al di sotto del flessibile nel lato pompa. In questo caso, dopo aver svuotato la caldaia, bisogna estrarre il "clip" che tiene fermo il flessibile, estrarre il terminale dello stesso e visto il poco spazio disponibile inserire nell'imbocco un filo di ferro sagomato ad elle o meglio una chiave a brugola da 2 -3 mm. per eliminare l'ostruzione. Ovviamente questa ipotesi non è da tenere in considerazione se il vaso di espansione è nuovamente sgonfio.

Modificato: da vincenzo barberio
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Ciao, grazie per l'input.

 

Mi sembra comunque qualcosa da far fare ad un tecnico caldaista, anche per il fatto di controllare se il vaso sia sgonfio o meno. Ma se fosse il flessibile un po' ostruito, come mai la situazione va a peggiorare nelle settimane rispetto ad un mesetto fa subito dopo l'intervento del tecnico?

 

Mi confermi comunque che il comportamento della caldaia non è corretto, e che dovrebbe stare a fiamma accesa per più tempo?

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vincenzo barberio

Salve

Se

19 ore fa, andreacos92 ha scritto:

Praticamente è molto di più il tempo in cui la fiamma è spenta che non quello in cui è accesa.

Potrebbe dipendere da cattiva circolazione, dovuta ad aria nel circuito o probabilmente al filtro riscaldamento (in caldaia) sporco.

Ma in richiesta di riscaldamento di acqua calda sanitaria la temperatura della stessa è più o meno sempre costante oppure "geli o scotti" la mano?

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Hai ragione, mi sono dimenticato di dire che in ACS sembra andare tutto bene. Temperatura costante e una volta trovata quella giusta rimane lì.

 

Aria nel circuito mi verrebbe da escluderla. Come detto, ultimamente che sto stando dietro alla cosa mi trovo a spurgare quasi quotidianamente dal termoarredo in bagno (che ha la valvola in posizione più alta di tutto il circuito) e spesso ne levo un po', ma roba di un secondo al massimo. È comunque strano perché a volte tolgo aria anche da un giorno all'altro, per questo avevo pensato al vaso che magari perde e quindi "mischia" l'aria e l'acqua.

 

Filtro riscaldamento sporco non saprei, meno di un mese fa è stata fatta la manutenzione ordinaria con pulizia della caldaia, ma credo sia stata pulita solo la zona del bruciatore.

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vincenzo barberio

Io invece mi sono dimenticato di dire per quanto riguarda la temperatura, che il problema potrebbe derivare anche dalla valvola deviatrice a tre vie che non apre bene, o completamente verso l'impianto di riscaldamento. Comunque io darei prima un'occhiata al filtro.

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Quali sono i sintomi di una valvola deviatrice a tre vie che non apre bene? Giusto per fare eventualmente qualche prova e diagnosticare meglio.

 

Il filtro riscaldamento si può controllare da soli o è consigliabile intervento tecnico?

 

Grazie ancora!

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vincenzo barberio

I sintomi di una valvola deviatrice che non apre bene, sono quelli che presenta la tua caldaia. Per fare qualche prova, bisognerebbe separare il motorino dalla valvola ed azionare l'alberino manualmente con l'aiuto di un paio di pinze ed in tale occasione lubrificare lo stesso con del grasso al silicone. Tirando tutto l'alberino verso l'esterno (la corsa è di circa 15 mm.), l'acqua fluisce solo verso i termosifoni. Per quanto riguarda il filtro che è installato nella parte bassa del corpo pompa, esso è smontabile senza togliere alcuna pannellatura. Bisogna innanzitutto svuotare la caldaia nel lato riscaldamento, estrarre il "clip" che tiene fermo il filtro ed estrarre lo stesso tirandolo verso il basso, magari con l'aiuto delle solite pinze. Nel rimontarlo sarebbe bene lubrificare la guarnizione OR sempre con il grasso al silicone. Comunque prima di mettere mano sulla valvola deviatrice potresti verificare se durante il funzionamento in modalità riscaldamento termosifoni, si riscalda anche lo scambiatore sanitario.

Modificato: da vincenzo barberio
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Ciao Vincenzo, scusa il ritardo ma ho avuto qualche problema negli ultimi giorni.

Grazie per le informazioni e auguri di buone feste in ritardo.

 

Per il momento sono fuori casa e non tornerò prima di capodanno. Nel frattempo ho trovato e scaricato un manuale con qualche schema tecnico della Saunier-Duval... al rientro cerco di fare qualche prova, iniziando dalla pulizia del filtro riscaldamento (può essere quello che viene indicato come filtro mousseur?) e poi controllando che non scaldi anche lo scambiatore sanitario.

Un piccolo ostacolo per controllare la valvole deviatrice o lo scambiatore sanitario, è che per togliere anche la sola pannellatura frontale bisogna lottare contro il pensile copri-boiler, e smontarlo perché ha una traversa superiore che non lascia spazio alla pannellatura frontale per venire via... vedrò se riesco a ingegnermi in qualche modo.

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vincenzo barberio

Ciao Andrea, nel manuale per l'utente viene definito "filtro riscaldamento", in quello per il manutentore/installatore "filtro mousseur".

Allego disegno dettagliato, anche se dovrebbe essere presente  nel manuale da te consultato. Il filtro è quello indicato dalla freccia. 

filtro semiatek.jpg

Modificato: da vincenzo barberio
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  • 2 weeks later...

Ciao Vincenzo, auguri di buon anno inoltrato.

 

Oggi ho fatto un po' di prove e manutenzioni.

Per prima cosa ho smontato e pulito il filtro riscaldamento, mi sembra messo comunque in buono stato con nessuna ostruzione o sporcizia particolare:

IMG20230105125229.thumb.jpg.09db198b652c1a26896945b6ed2562e5.jpg

 

Aneddoto: visto che c'era ho voluto pulire anche il filtro acqua sanitaria, giusto per. Una vocina mi ha ricordato di chiudere il rubinetto dell'acqua prima di farlo.

 

 

In seguito sono passato a controllare il flessibile tra pompa e vaso di espansione. Non ho trovato corrispondenza su quel flessibile nel manuale, ma andando a logica e ad esclusione (ed essendo in realtà l'unico flessibile presente), credo di aver fatto correttamente.

Sia il flessibile sia il canale presente sul gruppo pompa mi sembravano comunque liberi, sono riuscito a farci passare una chiave a brugola anche da 4 mm.

Ho un po' tribolato per rimettere la clip di fissaggio, visto che si va un po' alla cieca, e dopo averla messa mi sembra un po' più ballerina di prima. Ma forse prima era solo un po' incrostata, perché il flessibile non esce se si prova a tirarlo, e anche dopo aver provato la caldaia sta ancora lì.

 

Ho però notato che la valvola che si trova sopra alla pompa, che mi pare si chiami "valvola jolly", è molto incrostata. Può valere la pena dargli un'occhiata o è ininfluente?

Il flessibile che si vede dietro nella foto è quello che ho controllato e che dovrebbe andare al vaso di espansione.

IMG20230105134347.thumb.jpg.fc829e3f2caf1a9e70671aca0685ca0f.jpg

 

 

Infine passo al capitolo valvola deviatrice. Controllarla smontanto il motorino che la aziona mi sembra un po' complicato. Davanti c'è il gruppo gas che non lascia spazio, e comunque mi sa di una componente più delicata e più rischiosa di un filtro da pulire. Ho provato con la pannellatura smontata (è ancora smontata ora che scrivo) a far girare i termosifoni e controllare lo scambiatore sanitario.

Per i primi minuti lo scambiatore era freddo, e con esso anche la parte del corpo valvola più a destra, quella che manda l'acqua calda dallo scambiatore primario al sanitario, vicino al motorino di azionamento.

Dopo un po' anche lo scambiatore sanitario è però diventato tiepido e caldino. Inizialmente solo sulla parte superiore (mentre fronte, retro e lato inferiore erano freschi) e quindi ho pensato si stesse scaldando per irraggiamento dal bruciatore che sta sopra, poi è diventato un po' tutto caldo. Però la parte destra della valvola deviatrice è rimasta fresca o malapena tiepida, il che mi fa pensare che non sia circolata acqua in quel lato è che la valvola funzioni bene. Può essere che lo scambiatore sanitario sia diventato un po' caldo dal lato opposto, ovvero dal ritorno dell'acqua dal circuito riscaldamento?

 

 

Comunque ultimamente avevo escluso dal circuito riscaldamento tutti i radiatori tranne quello in cucina e il termoarredo in bagno, nelle altre stanze usavo gli split con pompa di calore. Usavo la caldaia in modo on/off quando volevo scaldare un po' bagno e cucina, tanto essendo poca acqua in circolo, radiatori piccoli e stanze piccole, si scaldava veramente in pochi minuti e con poco gas, e manteneva bene la temperatura con la sola circolazione di acqua. Escludendo quindi i 3 radiatori delle altre stanze, potevo tenere il potenziometro dell'acqua riscaldamento a 3 con una pressione massima dell'impianto di circa 1.6/1.7 bar.

 

Ora ho rifatto qualche prova aprendo di nuovo gli altri 3 radiatori, e tenendo il potenziometro sempre in posizione 3 ho raggiunto nuovamenti i 2.7 bar di picco. Per stare massimo sui 2,2 bar dovrei mettere il potenziometro tra 2 e 3, ma poi faccio fatica a scaldare casa (e per questo sono passato agli split).

 

Il flessibile che collega la pompa al vaso è diventato caldo, quindi presumo che l'acqua passi verso il vaso (a meno che non si sia scaldato per irraggiamento). Quindi cosa può essere in definitiva? Sembra che la caldaia non riesca a compensare la pressione all'aumentare della temperatura impostata per l'acqua dei termosifoni, oppure all'aumentare del volume dell'impianto, visto che se escludo alcuni radiatori la pressione si abbassa. Vaso di espansione?

 

 

Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere fin qui

Ciao!

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Ho appena lasciato correre un paio di minuti un po' la sola acqua calda sanitaria, e aggiungo:

 

- era (ovviamente) una cavolata il discorso del flessibile caldo per irraggiamento, perché con lo scambiatore superiore ben caldo il flessibile è rimasto comunque fresco. Quindi se in modalità riscaldamento si scalda è perché c'è acqua calda che fuisce correttamente verso il vaso

 

- il corpo valvola deviatrice sulla destra ora è diventato ben caldo/bollente, come giusto che sia. Quindi mi viene da pensare che la valvola funzioni correttamente, visto che prima in modalità riscaldamento era a malapena tiepidino.

 

L'unica cosa che ho notato è che l'alberino della valvola fa una corsa più vicina ai 10 mm. Lo si vede sporgere a sinistra quando si aziona l'acqua calda sanitaria, e lo si vede rientrare all'interno quando attivo il riscaldamento, ma inserendo nella sua sede una chiave a brugola ad L, e misurando di quando questa entra, sono più vicino appunto ai 10 mm che non ai 15 di cui si parlava prima.

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vincenzo barberio

Salve Andrea ed auguri anche a te,

vedo che hai fatto un ottimo lavoro e ti sei tolto alcuni dubbi. Per quanto riguarda la valvola jolly essa ha il compito di fare uscire in modo automatico aria presente nella pompa e comunque il suo eventuale cattivo funzionamento non farebbe aumentare la pressione, ma genererebbe cattiva circolazione con rumore anomalo della pompa. Ma visto che i termosifoni con impostazione più bassa della temperatura funzionano, direi che nella pompa non è presente aria. A questo punto ti consiglierei di svuotare di nuovo la caldaia e verificare la pressione di carica del vaso di espansione, esattamente come si fa con gli pneumatici delle auto. 

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vincenzo barberio

Ho scritto prima di leggere il tuo ultimo commento. Comunque i 15 mm. di movimento non sono da tenere in considerazione in quanto non mi è mai servito e capitato di misurare tale corsa, e quindi come si suol dire ho "sparato" una misura ad "occhio e croce".

 

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Ciao Vincenzo e grazie dell'ulteriore input.

 

In realtà la pompa a volte fa alcuni rumori, come se prendesse dei piccoli colpi, soprattutto quando la caldaia fa sola circolazione a fiamma spenta. Li ha fatti abbastanza evidenti quando ho riavviato il riscaldamento dopo aver ricaricato l'impianto, poi dopo un po' molto meno. Forse c'era aria proprio nella pompa in quella fase, che poi è andata via (e infatti ne ho spurgata un po' dal termoarredo).

 

Ho appena provato a misurare la pressione del vaso, dopo aver svuotato l'impianto. Ma è in una posizione scomodissima, tra caldaia e muro e abbastanza in giù, e ha solo un piccolo beccuccio rosso che va verso l'alto ma che non sporge per nulla. Comunque dopo quasi 5 minuti di tentativi alla cieca cercando di innestare il cappuccio del manometro sul beccuccio del vaso, anche quando pensavo di esserci riuscito, non sentivo nessun rumore di sfiato né leggevo nessuna variazione sul manometro.

Le ipotesi sono due, o non ci sono effettivamente riuscito, oppure il vaso sta completamente scarico.

A che pressione dovrebbe trovarsi normalmente?

 

Ammettendo che si trovi a zero, avrebbe senso ricaricarlo spesso, considerando che c'è l'idea di cambiare caldaia (110%) o no? Quando mi hanno fatto manutenzione effettivamente per i primi giorni la caldaia manteneva la temperatura a più di 3 anche stando sotto i 2.5 bar, poi la situazione è andata peggiorando, come se si fosse sgonfiato un po' alla volta del tutto.

 

PS: ho appena provato anche a inserire un piccolo bastoncino di ferro di 1.5 mm nel beccuccio del vaso, per provare a spigere la valvola e vedere se uscisse aria, ma non succede nulla. Credo proprio sia completamente scarico.

Modificato: da andreacos92
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vincenzo barberio

Ciao, per adesso potresti ricaricarlo ad una pressione compresa tra 0,8 e 1,0 bar per vedere cosa succede. Non so se conosci la procedura e comunque quando viene immessa l'aria il rubinetto di scarico deve rimanere aperto in modo da far fuoriuscire l'acqua contenuta nel vaso. Quindi nel vaso entra aria ed esce l'acqua. Quando sul manometro aria la pressione letta è quella indicata in precedenza e dal rubinetto non esce più acqua, il lavoro è ultimato. Comunque se con impianto in pressione spingendo come hai fatto la valvolina nel beccuccio non fuoriesce acqua, ciò significa che la membrana del vaso non è bucata e quindi se si sgonfia di nuovo potrebbe dipendere dalla valvolina che perde. A tale proposito sono reperibili in commercio o da un gommista, prolunghe flessibili (ma anche rigide) da avvitare al beccuccio di gonfiaggio che all'estremità hanno la nuova valvolina. Ciò faciliterebbe anche i futuri ed eventuali gonfiaggi. Diversamente se dal beccuccio esce acqua significa che la membrana è bucata e quindi andrebbe sostituito il vaso, anche con uno diverso come forma da quello attuale montato sulla tubazione in una qualsiasi parte dell'impianto.

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Ciao Vincenzo.

 

Ho appena riprovato a spingere la valvolina del beccuccio con l'impianto in pressione. Diciamo che era ancora tiepidino e pressione a circa 1.3 bar.

 

Stavolta appena ho schiacciato ha iniziato ad uscire aria, ho provato un paio di volte per circa 1 secondo ciascuno ed era solo aria, non acqua. Però intanto la pressione indicata sul manometro in caldaia è scesa da 1.3 a 0.9 bar.

Chiaramente la membrana è bucata, quindi ho continuato a schiacciare la valvolina in attesa dell'arrivo dell'acqua, e ci ha messo anche più di quanto pensassi.

Evidentemente era rimasta un bel po' di aria intrappolata lassù nella parte alta del vaso, che ora ho espulso completamente. Il manometro è sceso fino a 0 bar.

 

Ora ho reintegrato acqua e riportato a 1.2 bar, rifaccio partire i termo e controllo come si comporta per quanto riguarda le pressioni in esercizio. Magari quel cuscino di aria intrappolato su aiutava anche un po' a compensare la pressione e ora sale ancora di più. Inoltre si spiegherebbe perché spesso levavo sempre un po' di aria dalla valvola del termoarredo, probabilmente era un po' dell'aria intrappolata nela vaso che tornava nel circuito.

 

 

Modificato: da andreacos92
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Confermo quanto temevo, ovvero che adesso, a parità di temperatura di mandata, la pressione sale più velocemente e tende ad andare ad un valore più alto ancora.

 

Con la stessa impostazione di test di prima, ovvero tutti i radiatori aperti e manopola temperatura tra 2 e 3, è arrivata in pochi minuti a 2.7 bar causando il gocciolamento dalla valvola di sicurezza, poi ho spento io. Prima con quella impostazione non superavo i 2.3 bar.

 

Più tardi quando si raffredda o domani riprovo con i soli radiatori di cucina e bagno aperti, ovvero come stavo facendo nelle ultime settimane, sperando che così rimanga sotto ai 2 bar (prima arrivava a 1.7 bar al massimo). Altrimenti per tamponare potrei pensare di svuotare nuovamente l'impianto e stavolta riempirlo lasciando aria intrappolata nel vaso, almeno momentaneamente. Prima quel cuscino di aria sembra aiutasse un po' comprimendosi, ora invece ho l'impianto perfettamente spurgato ma senza nemmeno quella minima compensazione e con un calorifero in più messo dietro la caldaia 😅

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vincenzo barberio

Quindi se è così, per riportare la caldaia alla normalità bisogna sostituire il vaso. Purtroppo occorre uno originale (codice 0020057805) e se non vi e spazio sufficiente per estrarre il vecchio sfilandolo verso l'alto, bisogna staccare la caldaia dal muro. In ogni caso, come detto in precedenza se intendi sostituire la caldaia e le pratiche o gli installatori non sono pronti, sino alla primavera potresti installare momentaneamente un vaso esterno di qualsiasi forma o marca da 7-8 litri, sotto/affianco alla caldaia oppure in prossimità di un qualsiasi termosifone, sostituendo un tappo di esso con una riduzione a 3/8" alla quale applicare una valvola d'arresto ed un flessibile collegato al vaso, ovviamente in questo caso per un periodo di tempo non bisognerebbe badare all'estetica.

 

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Perfetto Vincenzo, tutto chiarissimo.

Lunedì provo a sentire chi si occupa della manutenzione, provo ad esporgli il problema e a vedere che soluzioni mi propongono. Opterei anche io per un vaso esterno (dubito si riesca a sfilare quello attuale senza smontare tutto), che però magari si può montare in prossimità della caldaia sulla cucina, visto che la caldaia è a sua volta all'interno di un pensile copriboiler adiacente ad altri pensili cucina. Quanto posso aspettarmi come cifra per un lavoro del genere, tra vaso esterno e manodopera?

 

Grazie ancora per il supporto e le info, non solo perché sono arrivato con certezza alla causa del problema ma anche perché grazie ai tuoi input sono riuscito a metterci un po' le mani io e a capire un po' di più come funziona la caldaia. Almeno ora so cosa avviene quando avvio il termostato o quando apro il rubinetto dell'acqua calda.

 

Ultima domanda: attualmente ho richiuso i tre radiatori delle stanze, lasciando nel circuito solo quelli di cucina e bagno.

Così facendo e con una temperatura di mandata medio-bassa (manopola in posizione intermedia tra 2 e 3), la pressione in caldaia durante il riscaldamento raggiunge un picco di 2.2 bar al raggiungimento della temperatura target, per poi stare il più del tempo tra 1.5 e 2 bar con circolatore attivo.

In attesa di sistemare il vaso, posso utilizzare il riscaldamento con questa configurazione settata così apposta per limitare la pressione massima, ma almeno avere il termoarredo caldo quando ne ho bisogno? O è meglio non utilizzarla proprio in riscaldamento?

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vincenzo barberio

Buongiorno,

Se opti per un vaso di espansione esterno in prossimità della caldaia, e ricollegarsi all'attuale flessibile in caldaia risulta scomodo, è possibile installare un raccordo a "T" sul tubo di mandata o di ritorno sotto la caldaia o comunque sulla tubazione (se a vista) e lasciare in caldaia il tutto com'è. Per quanto riguarda la spesa , per la manodopera non saprei in quanto non conosco il da farsi. Per quanto riguarda il vaso invece il prezzo varia in funzione della forma. Comunque esso va dai 35 euro o forse anche meno in su. Il vaso di espansione della Semiatek ha la capacità di 7 litri, invece quelli "generici" (ma non per questo di cattiva qualità), quasi sempre da 8. Se vuoi cerca su Googl"vasi di espansione da 8 litri". Per  il funzionamento in emergenza dell'impianto, fai come credi o puoi e soprattutto come è possibile, magari anche alternando il funzionamento dei termosifoni in base alle esigenze. Comunque in fase di preventivo se il prezzo dell'installazione esterna è eccessivo valuta anche la possibilità della sostituzione del vaso originale che dovrebbe costare intorno a 135 euro, ma ovviamente poi c'è la manodopera.

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Chiaro!

Ho visto che i vasi generici più economici sono quelli a forma di "serbatoio", mentre quelli piatti e più facili da nascondere costano di più, perché spesso sono quelli di una specifica caldaia.

In realtà pensavo che potrei anche cambiarlo io, prendendo un vaso generico di forma piatta, e dovrebbe bastare sganciare il flessibile sulla pompa (quello che ho pulito ieri) dal raccordo del vecchio vaso, e raccordarci su un nuovo flessibile da portare al nuovo vaso, così escluderei anche il vecchio ormai rotto.

Comunque lunedì vedo cosa mi dicono e propongono, sia come tempistiche che come prezzi.

Vi aggiorno!

 

Per il funzionamento in emergenza, so che non dovrebbe funzionare senza vaso. Era giusto per capire se, mantenendo sotto controllo la pressione massima (entro i 2.2 diciamo), ci fossero comunque altri pericoli o rischi dati dall'assenza del vaso.

Modificato: da andreacos92
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vincenzo barberio
1 ora fa, andreacos92 ha scritto:

Per il funzionamento in emergenza, so che non dovrebbe funzionare senza vaso. Era giusto per capire se, mantenendo sotto controllo la pressione massima (entro i 2.2 diciamo), ci fossero comunque altri pericoli o rischi dati dall'assenza del vaso.

Salve, come avrai avuto modo di constatare, l'unico pericolo che si corre è quello che si apre la valvola di sicurezza o che la caldaia vada in blocco per pressione inferiore a 0,5 bar. 

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Ciao,

oggi ho sentito la ditta che mi ha fatto manutenzione, la quale mi ha preventivato circa 250 euro per l'installazione di un vaso esterno.

Non discuto sulla richiesta perché sicuramente è un lavoro fatto da personale qualificato, che garantisce per l'intervento fatto e che comunque fa il proprio lavoro e anche loro devono guadagnare giustamente... però considerando che potrebbe trattarsi di una soluzione provvisoria e che magari il prossimo inverno ho un'altra caldaia nuova, e visto che comunque trovo più rapido ed efficiente riscaldare casa con gli split e pompa di calore, credo che provvederò alla sostituzione da me.

 

Ho trovato un vaso da 8 litri della CIMM, rettangolare allungato e spesso giusto 7 cm, che messo sdraiato sul pensile della cucina in alto a malapena si noterebbe.

Ha un attacco da 3/8 maschio, quindi pensavo di prendere un flessibile 3/8 femmina da un lato per il collegamento al vaso, ma dal lato pompa ho qualche dubbio.

Attualmente c'è questo flessibile che esce dal gruppo pompa, che si innesta in un raccordo in ottone a 90° (cerchio giallo), che poi a sua volta è avvitato sull'attacco presumo da 3/8 del vaso (cerchio blu)

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Dove mi conviene attaccarmi? Non capisco bene come è fatto il collegamento cerchiato in giallo (sono infilati per interferenza?) e non capisco se il dado cerchiato in blu può girare libero tenendo fermo il raccordo o se è un pezzo unico che gira tutto assieme. Perché nella seconda ipotesi c'è il muro a ridosso che non permette a raccordo+flessibile di ruotare.

La foto è di qualche giorno fa, fino al weekend non ho modo purtroppo di riaccedere alla caldaia, se qualcuno riesce a illuminarmi ne sarei grato, altrimenti provo a verificare io nel fine settimana 🙂

 

Modificato: da andreacos92
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