stop Inserito: 30 dicembre 2022 Segnala Inserito: 30 dicembre 2022 ciao e buone feste a tutti ......senza entrare troppo nello specifico tecnico vi chiedo un consiglio: cioè se è possibile e se potrebbe essere una valida soluzione quella di mettere una pompa di calore per l'acqua calda sanitaria in un vecchio hotel .Ecco l'identikit della struttura alberghiera ....è situata in montagna (appennino )a circa 1000mslm è una struttura datata e abbastanza grande possiede circa 35 stanze con altrettanti bagni , sale ecc .5 pompe che gestiscono 5 zone . . Caldaia è una Visman da 110 kw a doppia condensazione che oltre al riscaldamento gestisce tre scambiatori dell'h2O sanitaria calda per un totale di 1500 litri di acqua calda che viene distribuita in tutta la rete sanitaria attraverso un circolatore con pause di 20 minuti . Quando la temperatura dei boiler scende sotto i 60 c° la caldaia ferma il riscaldamento e praticamente entra in funzione il riscaldamento dell'acqua sanitaria,mettendo in pausa il riscaldamento dei termosifoni .Gli occorre circa 40/50 minuti per riportare l'acqua a temperatura (60c°)per diverse volte al giorno o meglio a seconda del consumo dell'acqua . Così alcune zone della struttura patiscono l'abbassamento della temperatura soprattutto nei primi periodi delle aperture invernali quando la struttura non è a regime "calorico " ! Ecco il motivo percui ho necessità di un'alternativa per avere i due riscaldamenti autonomi uno per riscaldamento e uno per produrre acqua calda. Ho letto qualcosa sulle pompe di calore ma sinceramente ho diversi dubbi mi ha attirato l'attenzione il fatto che le pompe di calore non andrebbero ad influenzare la potenza termica nominale consentita (pari a 116 kW) .......considerate che le temperature invernali a volte scendono sottto i 6/10c° ma avrei la possibilità di mettere al riparo la pompa di calore !! Grazie e scusate la lungaggine !! Stop
Alessio Menditto Inserita: 30 dicembre 2022 Segnala Inserita: 30 dicembre 2022 Devi tenere conto che una pompa di calore ha sempre bisogno di una resistenza elettrica per dare una mano, da sola non può scaldare più di tanto l’acqua. Nel conto energetico devi quindi mettere la potenza elettrica della resistenza che si accenderà al momento utile. Per la temperatura, già da +7 gradi in giù la resa cala progressivamente, in più devi darle tempo di sbrinare, e mentre sbrina non scalda l’acqua.
click0 Inserita: 31 dicembre 2022 Segnala Inserita: 31 dicembre 2022 51 minuti fa, stop ha scritto: Ho letto qualcosa interpella un termotecnico e vedi che ti dice
reka Inserita: 31 dicembre 2022 Segnala Inserita: 31 dicembre 2022 però a 6/10° di minima direi che ha ancora un senso.. e non credo abbia problemi di sbrinamenti se tenuta in ambiente chiuso e lavorando per un accumulo e non in istantanea. chiaramente va sentito un tecnico ma secondo me è fattibile, magari lasciando la possibilità alla caldaia attuale di aiutare in caso di necessità.
Alessio Menditto Inserita: 31 dicembre 2022 Segnala Inserita: 31 dicembre 2022 Si ci mancherebbe, da un punto di vista termodinamico conviene sempre e comunque, ma è giusto rendere consapevoli i clienti di cosa si sta parlando, noi lo sappiamo e nelle pubblicità mica dicono queste cose.
stop Inserita: 31 dicembre 2022 Autore Segnala Inserita: 31 dicembre 2022 ragazzi buongiorno e grazie davvero per le tempestive risposte .....si si ,che ho interpellato un un tecnico !! e siamo rimasti d'accordo che dopo le festività ci saremmo risentiti . Chiedevo però nel forum visto che mi sono imbattuto in qualche video e discussione dove ci sono pareri contrastanti : chi dice che ora ci sono macchine che anche a temperature prettamente invernali intono a 0 -3/4 gradi lavorano benissimo chi e come voi avete ribadito e sapevo anch'io , già + 5/7C° avevano difficoltà . Oltretutto se come mi ha fatto notare "Alessio" che occorrerebbe se la temp scende , anche un 'aiutino con una resistenza elettrica ..........
Alessio Menditto Inserita: 31 dicembre 2022 Segnala Inserita: 31 dicembre 2022 (modificato) No ma la resistenza serve sempre, anche a ferragosto, se chiedi una temperatura oltre quella massima che può raggiungere il gas caldo. Per il discorso del freddo dipende dalla macchina, ma se non ha particolari accorgimenti (tipo Zubadan), pure qui è la fisica che governa l’universo che pone limiti ad un frigorifero usato per riscaldare. Modificato: 31 dicembre 2022 da Alessio Menditto
click0 Inserita: 31 dicembre 2022 Segnala Inserita: 31 dicembre 2022 (modificato) le temperature esterne incidono fino ad un certo punto quello che frega è la formazione di brina sul pacco evaporatore, perché riduce lo scambio termico della macchina con l'aria esterna, con la conseguenza che si deve sprecare energia per rimuovere il ghiaccio formato quindi centra anche all'umidità oltre che la temperatura nella gamma di temperatura -5/+5 il mix temperature umidità può essere deleterio solitamente sotto i -5 l'umidita è bassa e si forma poca brina sopra i +5/+7 le temperature sono abbastanza alte per non formarla o formarla in un tempo ragionevolmente lungo altra cosa che frega è che l'ACS a 30 gradi è "fredda" accumularla è anche non fattibile, ecc, ecc portarla a 50/60 gradi è fattibile ma complesso quindi richiede investimenti abbastanza sostenuti infine stai parlando di 1500 litri di accumulo, 35 bagni, magari omesso c'è il ristorante, ecc economicamente, a mio avviso, è andare a farsi del male Modificato: 31 dicembre 2022 da click0
stop Inserita: 31 dicembre 2022 Autore Segnala Inserita: 31 dicembre 2022 2 ore fa, click0 ha scritto: le temperature esterne incidono fino ad un certo punto quello che frega è la formazione di brina sul pacco evaporatore, perché riduce lo scambio termico della macchina con l'aria esterna, con la conseguenza che si deve sprecare energia per rimuovere il ghiaccio formato quindi centra anche all'umidità oltre che la temperatura nella gamma di temperatura -5/+5 il mix temperature umidità può essere deleterio solitamente sotto i -5 l'umidita è bassa e si forma poca brina sopra i +5/+7 le temperature sono abbastanza alte per non formarla o formarla in un tempo ragionevolmente lungo altra cosa che frega è che l'ACS a 30 gradi è "fredda" accumularla è anche non fattibile, ecc, ecc portarla a 50/60 gradi è fattibile ma complesso quindi richiede investimenti abbastanza sostenuti infine stai parlando di 1500 litri di accumulo, 35 bagni, magari omesso c'è il ristorante, ecc economicamente, a mio avviso, è andare a farsi del male sei stato chiaro e limpido come l'acqua ......in questo caso fresca !! Grazie
DavideDaSerra Inserita: 2 gennaio 2023 Segnala Inserita: 2 gennaio 2023 (modificato) La pompa potresti metterla in "preriscaldo" sul sistema attuale, in pratica la PDC porterebbe un primo accumulo tra i 40° e i 50° (lavorando dove rende al meglio) e il secondo "colpo" da 50 a 70° lo gestirebbe l'attuale caldaia. Quello che non capisco è se le stanze "lontane" abbiano disconfort dal punto di vista dell'acqua calda o del riscaldamento. Perchè se fosse solo un problema di acqua calda che "tarda" o non arriva abbastanza calda nel primo periodo potresti accendere più spesso le pompe del ricircolo e risolveresti il problema. Se invece il problema è il riscaldamento degli ambienti potresti abbassare l'isteresi sul bollitore, anzichè accendere a 60° per riportare a 70° in 40 minuti accendi a 65° per riportare a 70 in 20 minuti.. Avresti accensioni più frequenti ma di breve durata questo farebbe in modo di non far raffreddare troppo le stanze lontane. Modificato: 2 gennaio 2023 da DavideDaSerra
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