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PLC Forum


Bilanciamento impianto e informazioni varie su regolazione impianto a radiatori


Robbi318l

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Buongiorno a tutti.

Seguendo i vari commenti nei vari post vi volevo fare delle domande.

Ho da poco acquistato una casa usata in provincia di Padova; è una casa del 2002 discretamente coimbentata.

Vi faccio il punto dell’impianto:

- caldaia murale tradizionale a camera aperta BAXI LUNA IN 240 Fi con pompa a velocità fissa;

- sonda di temperatura esterna;

- valvole termostatiche netatmo su tutti i termo;

- controllo remoto in casa che funziona solo da telecontrollo in quanto il termostato ho messo su un Netatmo.

- 5 termo in ghisa;

- 2 scalda salviette, uno per bagno;

- impianto a collettori con tubi in multistrato.

- Temperatura ambiente:

           Soggiorno e bagni 19°

           Camere 18°

    Le temperature sono uniche sia giorno che notte.

 

 

 

Sto cercando di recuperare i dato di impianto e il fabbisogno dal tecnico che aveva installato tutto all’epoca.

 

Leggendo nei vari post mi sono imbattuto sul bilanciamento tramite i detentori (che sono attualmente su tutti i termi tutti aperti perché il vecchio proprietario gli aveva chiusi per smontare i termo per pitturarli e poi una volta rimontati ha riaperto al massimo tutti i detentori🤦🏽‍♂️ perdendo il bilanciamento e senza neanche fare il lavaggio dell’impianto, vabbè sto aspettando che forse cambierò caldaia con il bonus 90%).

 

Detto ciò la prima domanda: secondo voi vista l’età dell’impianto, è stato usato un delta T 50° di progetto?

 

Avendo una caldaia tradizionale conviene bilanciare l’impianto tramite detentori usando come differenza di temperatura tra mandata e ritorno di 20°?

 

Avendo le testine termostatiche conviene lo stesso bilanciare l’impianto tramite detentori o lascio i detentori tutti aperti così come sono adesso?

 

Ho letto l’interessante articolo postato da @DavideDaSerra riguardante le valvole a preregolazione compensate in DP ma nel caso le monterò quando cambierò caldaia, insieme penso cambierò i termo per mettere quelli in alluminio per cercare di lavorare con delta T minori aumentando ovviamente la superficie radiante.

 

L’unica regolazione che ho fatto e tral’altro l’unica che si può su questa caldaia è stata abbassare tramite potenziometro sulla scheda della caldaia la potenza massima in riscaldamento, perché ho notato troppe brevi accensioni.

 

Ora passiamo al lato termostato, il telecontrollo ha la possibilità di funzionare oltre al classico termostato ON/OFF in maniera modulante prendendo in considerazione la temperatura di mandata in funzione della temperatura esterna e la temperatura di richiesta ambiente, l’ho usato per un po’ di tempo in questo modo staccando ovviamente il netatmo ed ho però notato che la pompa di circolazione non staccava mai.

 

Ora secondo voi meglio usare il Netatmo che altro non è un normale termostato ON/OFF con il suo PID o il telecontrollo in modalità modulante?!

 

Secondo voi meglio usare temperatura diverse tra giorno e notte, parlo al massimo 2° o una unica?

 

Scusate il papiro e buona giornata a tutti.

 

 

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DavideDaSerra

Per quanto riguarda

 

<>Temperature:
Dipende dalla casa, se è ben isolata anche andare a temperatura unica va beme (se la casa ha spifferi o si raffredda molto velocemente risparmi usando l'attenuazione notturna)

 

<>Termo in ghisa:

Sconsiglio di passare ai termo in alluminio, se già hai la ghisa tienila, ha maggiore inerzia e senti molto meno gli accendi-spegni dell'impianto

 

<>PID vs on/off:

Vista la caldaia che hai (tradizionale) è indifferente la gestione on/off o modulante, io metterei il netatmo con le valvole nelle singole stanze per avere più confort

 

<>Bilanciamento:

le termostatiche e il bilanciamento tramite dententori... ti serve se la pompa fatica a scaldare bene tutti i termosifoni, altrimenti, con caldaia tradizionale, puoi anche lasciar perdere (specialmente visto che quando cambierai caldaia metterai valvole compensate). Bilanciando bene potresti riuscire a ridurre la portata necessaria quindi usare la pompa a un livello di potenza più basso  (e risparmiare sulla luce)

 

<>Delta-T

verosimilmente l'impianto è concepito per delta50 (quindi temperatura media del termosifone di 70°), significa mandata 75 ritorno 65 e differenza mandata-ritorno di 10°

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1 ora fa, DavideDaSerra ha scritto:

Per quanto riguarda

 

<>Temperature:
Dipende dalla casa, se è ben isolata anche andare a temperatura unica va beme (se la casa ha spifferi o si raffredda molto velocemente risparmi usando l'attenuazione notturna)

 

<>Termo in ghisa:

Sconsiglio di passare ai termo in alluminio, se già hai la ghisa tienila, ha maggiore inerzia e senti molto meno gli accendi-spegni dell'impianto

 

<>PID vs on/off:

Vista la caldaia che hai (tradizionale) è indifferente la gestione on/off o modulante, io metterei il netatmo con le valvole nelle singole stanze per avere più confort

 

<>Bilanciamento:

le termostatiche e il bilanciamento tramite dententori... ti serve se la pompa fatica a scaldare bene tutti i termosifoni, altrimenti, con caldaia tradizionale, puoi anche lasciar perdere (specialmente visto che quando cambierai caldaia metterai valvole compensate). Bilanciando bene potresti riuscire a ridurre la portata necessaria quindi usare la pompa a un livello di potenza più basso  (e risparmiare sulla luce)

 

<>Delta-T

verosimilmente l'impianto è concepito per delta50 (quindi temperatura media del termosifone di 70°), significa mandata 75 ritorno 65 e differenza mandata-ritorno di 10°


Grazie mille della risposta.

 

Giusto per chiacchierare:

 

<>Temperature:

Ho notato che la temperatura ci mette 12 ore a scendere di 2°, ho fatto la prova di notte, ho spento completamente tutto (perché sono andato via in ferie 20gg) verso le 22 e c’erano 19,2° alle 10 della mattina dopo c’erano 17,2 con una media esterna di 4°.

come ti sembra a livello di isolamento?

 

<>Termo in ghisa:

ho optato per i termo in alluminio in quanto se farò i lavori di efficentamento con cappotto e infissi, rifare il fabbisogno termico per lavorare a temperature più basse, e da quanto ho capito i termo in alluminio a parità di dimensioni rispetto a quelli in ghisa hanno un potenza in w superiore.

Inoltre c’era l’idea per una pompa di calore.


<> PID vs on/off

diciamo che a livello di confort entrambi i sistema vanno da dio, la temperatura è sempre costante a 19°, era magari per capire quale sistema mi faccia risparmiare un pochino di metano?!

 

<>Bilanciamento:

Eh purtroppo la pompa è a velocità fissa quindi consumo di corrente sempre uguale. E invece bilanciando lo stesso bene il mio attuale impianto si potrebbe avere anche qui qualche risparmio di metano?!

 

Grazie😁

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Alessio Menditto
37 minuti fa, Robbi318l ha scritto:

<>Termo in ghisa:

ho optato per i termo in alluminio in quanto se farò i lavori di efficentamento con cappotto e infissi, rifare il fabbisogno termico per lavorare a temperature più basse, e da quanto ho capito i termo in alluminio a parità di dimensioni rispetto a quelli in ghisa hanno un potenza in w superiore.

Non ho capito.

 

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29 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Non ho capito.

 

Buonasera.

Se farò il cappotto e cambierò gli infissi farò rifare anche il il calcolo del fabbisogno termico che la casa ha bisogno per riscaldarla.

Quindi volendo potrei ridimensionare i termi.

Detto ciò se lei prende le caratteristiche tecniche dei termi in ghisa e dei termi in alluminio, potrà constatare che a parità di dimensione, H x L x P, i termo in alluminio emettono più W; va da se che per lavorare a bassa temperatura si deve aumentare la superficie radiante, quindi un termo in ghisa sarà più grande rispetto ad uno in alluminio a parità di w di calore erogati.

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DavideDaSerra

A maggior ragione la ghisa torna comoda: le pompe di calore aria-aria periodia emte fanno lo sbrinamento (di una decina buona di minuti) in cui usano l'acqua calda dell'impianto per scongelare l'evaporatore la ghisa ridurrebbe l'effetto ercepito di uesta situazione.

 

Se ristrutturi e hai altezza valuta l'impianto a pavimento (o a pannello radiante a parete). Le pompe di calore sono tanto più efficienti quanto la mandata è bassa, (i 30° di mandata sarebbero l'ideale). Aggiungo che se isoli e ristrutturi la potenza radiante che hai adesso potrebbe essere sufficiente per essere esercita a bassa temperatura.

 

Per il discorso bilanciamento, come detto, con la caldaia attuale, non ti cambia nulla, con la pompa di calore, meglio lasciare la circolazione il più libero possibile: le PDC  infatti vannno tanto meglio quanto la mandata è bassa mentre le caldaie a condensazione vogliono avere i ritorni più freddi possibile, non perdono efficienza se anche la mandata è a 90°, a patto che il ritorno sia basso - sotto i 50°. 

 

Le pompe di calore vogliono avere la mandata più fredda possibile (il ritorno è ininfluente) perchè sono, come detto, tanto più efficienti tanto più la mandata è fredda. Quindi l'ottimizzazione per il metano a condensazione è opposta all'ottimizzazione per la pompa di calore.

 

Modificato: da DavideDaSerra
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non capisco perchè mantenere la temperatura costante in zona giorno.. capisco con un pavimento radiante ma coi termosifoni mi sembra inutile.. 

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DavideDaSerra

Se la casa è ben isolata i consumi sono gli stessi che a scaldare a "colpi" che mantenendo la temperatura ma il confort è maggiore nel secondo caso. Perché vivere scomodo se allo stesso prezzo si può stare meglio?

 

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Il 8/1/2023 alle 10:45 , DavideDaSerra ha scritto:

A maggior ragione la ghisa torna comoda: le pompe di calore aria-aria periodia emte fanno lo sbrinamento (di una decina buona di minuti) in cui usano l'acqua calda dell'impianto per scongelare l'evaporatore la ghisa ridurrebbe l'effetto ercepito di uesta situazione.

 

Se ristrutturi e hai altezza valuta l'impianto a pavimento (o a pannello radiante a parete). Le pompe di calore sono tanto più efficienti quanto la mandata è bassa, (i 30° di mandata sarebbero l'ideale). Aggiungo che se isoli e ristrutturi la potenza radiante che hai adesso potrebbe essere sufficiente per essere esercita a bassa temperatura.

 

Per il discorso bilanciamento, come detto, con la caldaia attuale, non ti cambia nulla, con la pompa di calore, meglio lasciare la circolazione il più libero possibile: le PDC  infatti vannno tanto meglio quanto la mandata è bassa mentre le caldaie a condensazione vogliono avere i ritorni più freddi possibile, non perdono efficienza se anche la mandata è a 90°, a patto che il ritorno sia basso - sotto i 50°. 

 

Le pompe di calore vogliono avere la mandata più fredda possibile (il ritorno è ininfluente) perchè sono, come detto, tanto più efficienti tanto più la mandata è fredda. Quindi l'ottimizzazione per il metano a condensazione è opposta all'ottimizzazione per la pompa di calore.

 

Ti chiedo, ma come funziona la logica della caldaia, ti spiego, sto usando una mandata fissa a 60° adesso, escludendo la sonda esterna, e noto che quando il termostato accende il riscaldamento, la temperatura di mandata (la caldaia può fornire solo la temperatura di mandata) arriva a 60° appena parte e poi scende, capisco che la caldaia modula, ma la mandata non dovrebbe sempre essere di 60°?

O la caldaia cerca di mantenere sempre la differenza tra mandata e ritorno ad una certa temperatura?

Però la mia caldaia non ha la sonda ntc sul ritorno!!!

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No l'idea è che la caldaia immetta le calorie minime per mantenere la temperatura, con fuori 15° può farlo anche mandando acqua a 35°, se fuori cì'è -10 dovrà mandare a 70°.

La sonda esterna fa questa compensazione da se (più c'è caldo più manda freddo).

 

Una caldaia tradizionale stacca quando la temperatura di mandata supera una isteresi (tipicamente 10°), il ritorno la gran parte delle caldaie non hanno la sonda per misurarlo.
La scheda alza la fiamma tanto più la temepratura di mandata è lontana dal valore obiettivo.

 

Spesso per le caldaie hanno la potenza minima molto alto per l'impianto che devono scaldare, quindi anzichè ripartire a temperatura minima ripartono a soglia temporale (e magari nei 7 minuti di spegnimento minimo la temperatura. Questo porta a non riuscire a scaldare bene tutta l'acqua dell'impianto (troppa potenza significa che la mandata sale "troppo presto" e i termo non arrivano subito a temperatura) poi resta spenta per il tempo di spegnimento minimo la temperatura va anche molto sotto la soglia di isteresi.

 

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