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Richiesta Info Su Preventivo - In cerca di conisglio in merito ad un preventivo


algiordino26

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Salve a tutti,

con siemens si scopre sempre qualcosa di nuovo !!!!!!!!

La CPU in oggetto non accetta l'FC 92 (blocco standard della siemens), già durante la fase di trasferimento compare l'errore che non è possibile eseguire il trasferimento e si accende immediatamente il led SF.

Se guardo il buffer di diagnostica la cpu mi avverte che nel blocco FC 92 esiste un istruzione non valida o non supportata.

L'hot line siemens mi ha detto che la cpu 312 utilizza un set di istruzioni ridotto e che le alternative sono 2 o cambio cpu o mi riscrivo l'FC92 :( .

Qualcuno ha gia avuto esperienze del genere?

C'è qualche altra maniera per gestire una FIFO o meglio un sistema di prenotazione che deve tener conto delle priorità di chiamata?

Saluti.

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Ciao.

Ho guardato molto velocemente come funziona FC92, e non mi sembra neinte di più di un nurmalissimo shift. Se il tuo stack non supera i 32 bit, puoi gestire il tutto con l'istruzione SLD o SRD, puntando il bit che t'interessa con un puntatore così come fa FC92. basta che assegni una DoubleWord, anche in memoria M, ed esegui le istruzioni di shift ogni volta che avresti alzato il bit DATA dell'FC92.

le istruzioni L L#0; T MD... possono servire ad azzerare il tuo registro (la tua DoubleWord) al posto del comando RESET dell' FC92.

Se 32 bit non bastano, la cosa diventa un pò più complicata, ma sempre fattibile.

...Sempre che io abbia capito bene la tua esigenza ed il funzionamento dell'FC92!

Se ho scritto un mucchio di caz...te, scusa fin d'ora. Se invece ho capito bene ed hai bisogno di aiuto, fammi sapere, ci proverò volentieri.

Ciao.

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Il problema è questo:

Impianto con 12 postazioni

- 12 pulsanti di chiamata (prenotazione)

- 12 lampade di prenotazione avvenuta

- E' possibile soddisfare solo una prenotazione alla volta

- Deve essere rispettata la sequenza di prenotazione (la prima postazione a prenotare deve essere la prima ad essere servita)

Una FIFO è esattamente quello che mi serve (First In First Out), quindi non un semplice shift ma un registro che conservi l'ordine di prenotazione delle postazioni.

Esempio:

Si prenota la postazione 2 - Memorizzo 2 nella FIFO

Si prenota la postazione 4 - Memorizzo 4 nella FIFO

Si prenota la postazione 7 - Memorizzo 7 nella FIFO

Inizio a soddisfare le richieste di prenotazione nell'ordine 2 - 4 - 7.

Spero di essere stato più chiaro.

Ciao

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TI DO' UN'IDEA DI COME REPLICARE IL FIFO IN AWL

PROBABILMENTE C'E' QUALCHE ERRORE PERCHE' NON L'HO PROVATO

MA TI PUO' DARE UNO SPUNTO PER FARLO.

HO USATO LE DENOMINAZIONI UGUALI ALLA FC92 (S,V LO,ECC..)

CIAO

AUF [DBNR]

U S

UN V

ZV Z1 //CONTATORE POSIZIONE REGISTRO

U R

ZR Z1

U LO

R Z1

L Z1

T K //POSIZIONE REGISTRO

SLW 1

T NR-WORD_DB //POSIZIONE ULTIMA WORD REGISTRO X 2

U S

FP MERKER_DI_APPOGGIO_0

SPBN JMP1

L ZE

T DBD[NR-WORD_DB] //CARICO DATO

JMP1 : U R

FP MERKER_DI_APPOGGIO_1

SPBN JMP2

L DBD[NR-WORD_DB] //SCARICO DATO

T ZA

JMP2 : NOP 0

L Z1

L 0

==I

= V

L Z1

L VALORE_MAX_FIFO //IL NR WORD DB >= VALORE_MAX_FIFO X 2

>=I

= V

Modificato: da Betù
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Grazie a tutti per i suggerimenti, ho risolta la cosa in questa maniera:

1. Eliminato FC92

2. Utilizzato FC84 - FC85 (libreria TI/S7), rispettivamente: inserimento in una tabella e recupero del dato meno recente da una tabella.

Con questi due blocchi il programma funziona senza problemi.

Rinnovo i ringraziamenti per i suggerimenti comunque preziosi.

ciao

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  • 3 years later...

Buona sera,

mi scuso subito per l'intrusione e per il disturbo, ma non saprei a chi altro rivolgermi...e dove mai, se non in questo interessante forum, potrei trovare tanti esperti ed appassionati, che, magari, possono dare qualche consiglio ad un'ignorante come sono io?

Ho acquistato un macchinario che necessita della trifase e quindi devo portare la 380 in una stanza di un annesso che è già dotato di un impianto 220. Il contatore ENEL si trova a ca. 60 metri di distanza.

Per fare il lavoro ho ricevuto il seguente preventivo:

PREVENTIVO LAVORI

Quadro I P 65 + INTERRUTTORE 4 P (380 + N) per protezione della linea;

Cavo 4 x 4 mm. FG7 sufficiente per 8 KW.

Pozzino per palina di terra e ingresso locale;

Quadro locale interno: interruttore generale + interruttori per prese, luce e lampada di emergenza;

Blocco prese (1 presa 380 + N – 1 presa 380 – 1 presa 220)

N° 2 plafoniere con accensione separata;

N° 1 lampada di emergenza;

L’impianto sarà certificato e a norma di legge.

TOTALE € 2.000,00 + IVA

Sono un po' perplessa... chiedendo qua e là a voce, mi sono sentita dire che l'impianto che devo fare è poca roba e che certo non tocca i mille euro.... il preventivo, invece, pare dire tutt'altro. Purtroppo, in base alle informazioni scritte nel preventivo, non riesco a fare delle ricerche in rete per capire quali dei pezzi citati incidono maggiormente sul costo finale.

Qualcuno sa darmi consiglio... anche se solo in cambio di eterna gratitudine?

Modificato: da distratta
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Del_user_23717

Ciao distratta, in quello che scrivi riguardo al preventivo che ti hanno fatto, manca qualcosa di fondamentale, ovvero la modalità di approvvigionamento della tensione trifase 400V, che quindi mi pare di capire che sarà onere tuo richiedere a Enel il passaggio da monofase a trifase, e in questo caso sai già che potenza chiedere? la differenza in termini di costi non è trascurabile, se non altro già per la sostituzione del contatore richiedono una bella cifretta, l'alternativa poteva essere un autotrasformatore elevatore 230V/400V, ma non sappiamo la potenza del "macchinario"... comunque mi pare di capire che varrà installato un secondo contatore (trifase) mantanendo anche quello monofase, è così?

Detto ciò tutto si riduce ad un preventivo per il passaggio di una linea trifase da 60 metri contatore/centralino (o stanza di servizio) e relative protezioni oltre ad un quadretto prese e ad un paio di lampade servizio/emergenza...

beh, 2000 euro + IVA mi sembrano ad occhio un pò esagerate, però non è possibile fare un conto a distanza... ad esempio il cavo FG7, dovrà essere interrato? c'è da considerare lo scavo, e poi una matassa di G7 da 100mt 4x4mmq ha già un prezzo a due zeri...

Non capisco poi il discorso della terra, per il pozzetto e la palina, non c'è già un' impianto di terra? ne è richesto uno nuovo??!

L’impianto sarà certificato e a norma di legge

Mi sembra il minimo :lol:

Certificato non credo, tutto al più sarà conforme alle norme tecniche vigenti, e in accordo alla vecchia 46/90 (unica legge generica a riguardo per abitazioni civili)

----------------------------------------------

PS:

Comunque sia, specifica l'entità delle opere murarie necessarie per i lavori da eseguire, e si potranno fare valutazioni più oggettive.

Al limite richiedi un preventivo maggiormente dettagliato, in modo da potere fare delle valutazioni alternative.

Purtroppo è difficile valutare correttamente se un prezzo è esagerato o meno, certo ad occhio mi sembra un pò gonfiato però...

Ciao

Modificato: da Attilio Fiocco
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Ciao Attilio Fiocco

ti ringrazioio molto per le tue informazioni. Mi rendo ben conto che sono tante le variabili che possono influire sul prezzo di un preventivo (per qualsiasi tipo di lavoro/oggetto), ma credo anche (forse erroneamente) che esiste un certo margine "+ / -" oltre il quale si entra nell'inverosimile. E -1000 / + 2000 mi pare un range troppo grande per ciò che chiedo: Un piccolo impianto con due prese, possibilmente senza spaccare muri, a norma di legge (l'impianto deve essere IP 55), il più economico possibile (semplici interruttori e punto luce... senza andare a cercare la super-marca di moda).

Mi rendo anche conto che alcune voci sono per forza di cose necessarie e che il loro prezzo non va discusso: non ho problemi a credere che un cavo trifase lungo 60 metri superi i 2-3cento euro. Ma devo per forza avere una plafoniera che mi costa 400 euro (fosse per me, mi accontenterei anche di semplice lampadina)?

Il "macchinario" è un piccolo frantoio che chiede una potenza di 8KW.

Per quanto riguarda l' ENEL, devo pensarci io a fare il cambio di contratto:

Sostituire il contatore monofase/3KW con uno trifase/10KW (il contatore trifase continuerà a servire l'impianto 220 già esistente nelle altre stanze e, ovviamente con cavo separato, alimenterà anche la stanza con il nuovo impianto 380)

Lo scavo prpfondo ca. 60 cm è affare mio (dovrò chiamare un escavatorino)

Esiste un impianto a terra, ma pare che si debba fare un pozzetto nuovo, dal momento che vi saranno due impianti separati (uno 380 che alimenta la stanza con il frantoio ed i punti luce e l'altro 220 che continua ad alimentare le altre camere).

Non ci sono opere murarie... posso fare un impianto esterno (il che, avendo un muro a pietre largo 50cm è un bel sollievo).

Dscorso ENEL: ho chiamato 4 volte e 4 volte mi hanno dato delle informazioni diverse (da: devo solo cambiare la contatore ENEL ed attaccarlo al vecchio impianto, a: devo fare ex-novo l'impianto intero per tutte le 4 stanze dell'annesso), comunque la risposta più logica mi pare questa:

Sostituire il contatore monofase/3KW con uno trifase/10KW. Costo ca. 100 euro + un tot. al KW per l'aumento di potenza.

Modificato: da distratta
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dal momento che vi saranno due impianti separati

attenzione che non sono due impianti separati, ma due rami dello stesso impianto

(per fare un paragone nei condomini ci DEVE essere una terra unica per avere sicurezza)

il contatore trifase continuerà a servire l'impianto 220 già esistente

Non è molto semplice fare il passaggio da monofase a trifase per il vecchio impianto (sempre trifase è visto che tu paghi l'arrivo trifase), bisognerebbe bilanciare l'impianto sulle varie fasi (ottimizzazione)

Dscorso ENEL

comunque tutte le volte ti hanno detto che devi cambiare il contatore, ENEL deve limitarsi a quello e basta.

Per la nuova 37/08 dovrai poi mandare copia della dichiarazione all'ENEL (maggiorazione del contratto oltre 6 kW), e c'è anche l'obbligo di progetto di professionista, iscritto all'albo, sopra i 6 KW

come ha detto Attilio chiedi un preventivo più dettagliato ci sono molti punti non ben definiti

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prima che qualcuno lo specifichi l'esempio del condominio non è proprio giusto per le varie alimentazioni, ma solo per chiarire la terra in comune

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attenzione che non sono due impianti separati, ma due rami dello stesso impianto

mi è stato detto così:

il cavo 220 che porta all'impianto già esistente viene attaccato al nuovo contatore trifase, sempre allo stesso contatore verrà attaccato anche il cavo 380 per fare un impianto indipendente e separato per la "stanza 380". Infatti, per legge, nella "stanza 380" dovrà essere tolto completamente il vecchio impianto 220 (tappare le prese, interruttori ecc) e pure la presa 220 dovrà derivare dall'impianto 380. Ergo: due cavi, due salvavita, due impianti che non si toccano se non al punto di partenza/contatore..... due impianti indipendenti tra loro (deduzioni di chi sa di non sapere).

Non è molto semplice fare il passaggio da monofase a trifase per il vecchio impianto (sempre trifase è visto che tu paghi l'arrivo trifase), bisognerebbe bilanciare l'impianto sulle varie fasi (ottimizzazione)

Mi è stato detto che si trattava di una semplice questione neutro/non neutro e che non era un problema.

Per la nuova 37/08 dovrai poi mandare copia della dichiarazione all'ENEL (maggiorazione del contratto oltre 6 kW)

Ecco, questo non mi è stato detto: all'ENEL mi è stato detto che potevo chiedere il nuovo contratto per telefono e che in dieci giorni mi cambiavano il contatore. Grazie della dritta, chiederò specifiche a ENEL.

e c'è anche l'obbligo di progetto di professionista, iscritto all'albo, sopra i 6 KW

Sapevo della necessità del progetto e quindi ho specificamente chiesto, ma mi è stato assicurato che bastava il "certificato".

Modificato: da distratta
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Qualcuno sa darmi consiglio...

Difficile dare un consiglio non avendo visto l' ambiente.

Comunque potresti contattare un' altro installatore e farti redigere un' altro preventivo, cosi fughi ogni dubbio

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L’impianto sarà certificato e a norma di legge

Sapevo della necessità del progetto e quindi ho specificamente chiesto, ma mi è stato assicurato che bastava il "certificato".

:blink:<_<

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Comunque potresti contattare un' altro installatore e farti redigere un' altro preventivo

Purtroppo dalle mie isolate parti, gli "elettricisti autorizzati" non si trovano dietro l'angolo e si fatica a trovarne.

Inoltre, pensando ingenuamente che si trattasse di un lavoro abbastanza semplice, non ho ritenuto necessario indire un concorso generale per accumulare preventivi diversi.

A questo punto, mi sa, mi toccherà trovare chi mi fa un secondo preventivo e poi decidere se accettare nonostante tutto, oppure se leggermi tutti i post di questo forum che riguardano trifase, cavi e interruttori e provarci da sola... ovviamente con (auto)-certificato a norma di (auto)-legge.

Chi sa, ci sta che impianto facendo possa pure imparare qualcosa..... ;)

Modificato: da distratta
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Del_user_23717

Nel tuo caso, il progetto sarebbe anche banale (per un progettista) per via della semplicità dell' impianto, ma ovviamente farebbe aumentare ancora il costo.

Però di fatto "il certificato" che non si sa bene neanche cosa sia, purtoppo non basta...

Non so quanto desolate/isolate siano le tue zone, ma se riuscissi a trovare un ingrosso di materiale elettrico, potresti valutare tu stessa il costo del materiale necessario, che comunque sia non supera approssimativamente i 600 €.

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Il "macchinario" è un piccolo frantoio che chiede una potenza di 8KW.
Ma devo per forza avere una plafoniera che mi costa 400 euro

La butto lì...........

Non è che per caso la zona è considerata Atex (frantoio-->olio-->vapori-->Atex).

Se è così i prezzi tornerebbero.

Modificato: da magoxax
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Vi ringrazio molto. I vostri spunti mi aiutano a fare riflessioni alle quali non pensavo e a prendere in considerazione alcuni aspetti a me ignoti, non essendo del ramo.

I 400.00 euro di plafoniere me li sono immaginata io, dopo aver cercato i prezzi dei componenti elencati nel preventivo (per quanto mi fosse possibile). Facendo la somma (molto approssimativa), calcolando i prezzi piu' alti ero arrivata a ca. 700.00 (plafoniere escluse). Quindi ho visto due sole soluzioni: o i componenti che avevo trovato erano sbagliati (probabile, visto che non conosco la terminologia) oppure, per forza di cose, dovevano essere le plafoniere.

Non è che per caso la zona è considerata Atex (frantoio-->olio-->vapori-->Atex)

(A questo punto approfitto della vostra disponibilità). Queste sono le norme e le disposizioni che ho fatto leggere... francamente non so se queste siano considerate Atex o no.

Impianti elettrici:

Nel rispetto generale della normativa vigente gli impianti elettrici dei frantoi devono corrispondere principalmente ai seguenti requisiti di carattere generale:

• l'impianto elettrico deve essere dotato di impianto di messa a terra;

• sul quadro generale e sui quadri di derivazione è necessaria l'installazione di un interruttore differenziale con corrente differenziale nominale In < 30mA, tale

interruttore è obbligatorio per le linee che alimentano prese a spina;

• il frantoio, in considerazione delle lavorazioni svolte, deve essere considerato un luogo di lavoro umido e/o bagnato e per tale motivo l'impianto elettrico deve essere realizzato adottando componenti con grado di protezione adeguato. Tale grado di protezione può essere IP 44 o IP 55 in relazione al tipo di lavorazione svolta e alla collocazione delle utenze elettriche rispetto alle zone di rischio;

• gli interruttori dei quadri elettrici devono riportare l'indicazione dei circuiti serviti;

• i cavi elettrici che alimentano gli utensili e le attrezzature mobili (prolunga) devono avere idoneo rivestimento atto a resistere anche all'usura meccanica;

• le lampade elettriche portatili da usare in ambienti bagnati o umidi, o in presenza di grandi masse metalliche, devono essere alimentate a tensione non superiore a 25 Volt con involucro in vetro protetto da gabbia metallica;

• le prese a spina devono essere dotate di interruttore omnipolare, è comunque consigliabile usare interruttori dotati di dispositivo di blocco.

E anche questo.... pur non avendo io una cabina elettrica (ma ho pensato: meglio far decidere a chi ne sa qualcosa)

Cabina elettrica:

La Legge del 5 marzo 1990 n. 46 "Norme per la sicurezza degli impianti” stabilisce che, per gli impianti elettrici di nuova realizzazione, l’installatore deve rilasciare, al termine dei lavori, la "dichiarazione di conformità", che garantisce la realizzazione dell’impianto nel rispetto delle Norme CEI ed UNI. Questa

dichiarazione (accompagnata da una relazione sulla tipologia dei materiali impiegati, il progetto e da altri allegati obbligatori) deve essere tenuta a disposizione in azienda.

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Del_user_23717

Quindi niente ATEX, è solo un luogo a maggior rischio di incendio... ma nulla di strano.

Non ho capito l'ultima parte, cosa c'entra la cabina elettrica?

L' installatore è tenuto a prescindere a rilasciare una dichiarazione di conformità dei lavori eseguiti, riferendola alle norme specifiche seguite (se sono state seguite) ed allegando uno schema dell' impianto e una paginetta descrittiva (si dovrebbe, ma molti sono carenti o lacunosi in questi allegati) dei componenti utilizzati e della loro adeguatezza.

In più nel tuo caso "dovrebbe" esserci un progetto di base data la potenza complessiva che verrà installata (maggiore di 6 kW).

Ciao

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Non ho capito l'ultima parte, cosa c'entra la cabina elettrica?

Le spiegazioni sulle norme in merito all'impianto elettrico è divisa in capitoletti: impianti elettrici, cabina elettrica, Verifica degli impianti di messa a terra

e degli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche.

Dal momento che i riferimenti alla dichiarazione di conformità sono elencati nel capitolo "cabina elettrica", ho pensato che, forse, questo riguardava soltanto chi aveva una cabina.

A proposito, la Legge del 5 marzo 1990 n. 46 è quella citata in "Decreto Sostitivo 46/90" nella sezione "normative e sicurezza" del forum, modificata dalla nuova 23/08. (o sbaglio?)

Già che ci sono... un'altra curiosità (sta cosa dell'elettricità intriga...)

Mi è stato detto che dovevo controllare se la linea enel aveva due o tre cavi. Se fossero stati tre cavi potevo stare tranquilla dal momento che la linea era predisposta per la trifase, se invece erano solo due, allora poteva diventare complicato. Sono andata a controllare e di cavi ne ho contato 4. Ora: se due è monofase e tre è trifase.... cosa è quel quarto cavo?

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La Legge del 5 marzo 1990 n. 46 "Norme per la sicurezza degli impianti” stabilisce che, per gli impianti elettrici di nuova realizzazione, l’installatore deve rilasciare, al termine dei lavori, la "dichiarazione di conformità",

La legge in vigore a tutt'oggi è la 37/08 (che ha preso il posto della 46/90) quindi essa prescrive nel tuo caso che deve essere fatto un progetto (da professionista iscritto all'albo se superi i 6 kW) , dopo il progetto si eseguiranno i lavori basandosi su quello.

Ma visto che hai un capitolato, sarà una nuova costruzione? o è un locale già esistente che viene adibito a quella lavorazione?

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visto che non hai molti contatti, rivolgiti al collegio dei periti o quello degli ingeneri della tua provincia (sempre per il progetto), così ti daranno anche una mano a trovare delle imprese elettrotecniche che sono affidabili

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Del_user_23717
Mi è stato detto che dovevo controllare se la linea enel aveva due o tre cavi. Se fossero stati tre cavi potevo stare tranquilla dal momento che la linea era predisposta per la trifase, se invece erano solo due, allora poteva diventare complicato.

:huh: ?????

Mi sa di ufficio complicazione cose semplici....

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sarà una nuova costruzione?

No, è un annesso ristrutturato, già esistente.

Non sono un progettista (e scarsa in disegno), ma grosso modo si tratta di questo:

mini-impianto.gif

huh.gif ?????
ricorda che stai rispondendo a un incompetente... che cerca di tradurre ciò che sente chiedendo in giro: eventuali castronerie sono senz'altro da imputare a me :rolleyes:

Comunque, chiedendo qua e la mi si conferma che non si tratta poi di un granchè e che, in fondo, il problema non è l'installazione ma trovare chi può fare il lavoro e fornire pure il certificato di conformità.

Mi si scusi la polemica (con sorriso), ma è come ad andare a comprare una macchina nuova da un concessionario e sentirsi dire: 10'000 senza garanzia, con garanzia 12'000 (dal momento che lo devo firmare... me lo devi pagare). :ph34r:

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La ddc è obbligatoria. Io segnalerei immediatamente eventuali sig. che fanno ciò che hai detto in qualunque campo sia a chi compete fare i dovuti controlli, all'ordine ecc...

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