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Come Alimentare Un Citofono Senza Utenza Condominiale


md2003

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Buongiorno,

sto realizzando un impianto in una casa bifamiliare (una è mia, l'altra di mio cognato).

Come posso alimentare l'impianto citofonico in modo da dividere i consumi sulle due utenze anzichè su un unica utenza?

Il modo più banale che mi viene in mente è che ogni anno sposto i fili da un contatore all'altro.

C'è un modo più "tecnologico"?

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visto che siete te e tuo cognato, collecalo al tuo contatore, e ogni mese fatti offrire un caffè al bar :ph34r: , vedrai che ci guadagnerai, visto i consumi di un citofono :lol: .

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Sarebbe anche una soluzione, quella del commutatore, ma la sconsiglio ai fini della sicurezza dei due impianti....

Piu tosto opterei per due prese (alimentate dalle due utenze)in prossimità dell'alimentatore, ed una volta al mese sposti la spina da una presa all'altra

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Se poi un mese dimentichi di cambiare presa addio buoni rapporti con tuo Cognato!!! mettetevi un pannellino solare con inverterino e batteriuccia dividete la spesa del materiale così i consumi del citofono son gratis!!!....non sò se è conveniente ma non credo!!

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Fai lo "sborone" ed accollati completamente le spese di consumo del citofono, non andrai sicuramente in fallimento e risparmierai sui vari pannellini con inverter, misuratori di energia e automatismi vari!!!!! :)

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invece del commutatore potresti mettere un interruttore orario giornaliero opportunamente collegato : per 12 ore il citofono viene alimentato da te e per le restanti 12 da tuo cognato ;)

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Personalmnente, fossi in te, proporrei di collegarlo al mio impianto.

Perchè ?

Principalmente perchè qualora tuo cognato decida di partire per le vacanze e magari per sbaglio stacca anche il citofono rimani fregato. Idem se non se lo dimentica, ma per qualche motivo salta.

L'unico svantaggio che vedo è quello, se abiti in una villa che i cavi interrati in giardino, possano essere l'ingresso per eventuali scariche atmosferiche per fulminazione diretta o per accoppiamento. Se si tratta di una palazzina è un problema che si ha in forma molto minore.

Dividerei ovviamente le spese di installazione, che tra l'altro sono molto inferiori se il citofono viene collegato ad una sola utenza.

Utilizzerei un interuttore magnetotermico da 6A o inferiore e un differenziale da 30mA, collegando il tutto subito a monte del contatore in modo che eventiuali guasti al tuo impianto (eventuale intervento del "generale") non interrompano l'alimentazione al citofono e viceversa.

Per stimare i consumi che sono irrisori si può considerare il consumo del citofono e fare 2 calcoli.

Tutt'altra cosa sarebbe se si trattasse di un cancello elettrico che costi a parte, può ridurre la potenza effettivamente utilizzabile da chi lo alimenta (il contatore scatta prima, se il vicino sta utilizzando il cancello).

L'alternativa dell'interuttore orario mi sembra molto simpatica, anche se, come ho appena scritto richiede maggiori costi installazione anche perchè vanno portate 2 linee all'interuttore orario (al relay). Senza contare che anche chi fa girare il motorino del contatore orario ha un costo maggiorato :lol::lol: e siamo da capo.

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Utilizzerei un interuttore magnetotermico da 6A o inferiore e un differenziale da 30mA

se l'alimentatore è a doppio isolamento (come di norma è) non serve il differenziale

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Carlo Albinoni
collegando il tutto subito a monte del contatore

be', così risolvi il problema della divisione delle spese :rolleyes:

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Oppure, un utente alimenta il citofono e l'altro l'elettroserratura del portone/cancello di ingresso, invece di collegare tutto all'alimentatore del citofono. I consumi dovrebbero essere simili.

Ciao :)

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collegando il tutto subito a monte del contatore

Mi autoquoto !

Ovviamente intendevo subito a monte dell'interuttore generale o subito a valle del contatore :ph34r:

se l'alimentatore è a doppio isolamento (come di norma è) non serve il differenziale

Il differenziale è utile se l'alimentatore non è inserito nel centralino o non è a doppio isolamento. Se esiste una linea a tensione di rete del citofono che viaggia al di fuori del centralino va protetta da un differenziale non foss'altro che per eventuali guasti che potrebbero altrimenti interessare l'utenza che lo alimenta.

Essendo una parte comune potrebbe essere sensato installare anche l'alimentatore in un luogo comune liberamente accessibile anche dagli altri utenti che ne fanno uso.

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Carlo Albinoni
Il differenziale è utile se l'alimentatore non è inserito nel centralino o non è a doppio isolamento. Se esiste una linea a tensione di rete del citofono che viaggia al di fuori del centralino va protetta da un differenziale non foss'altro che per eventuali guasti che potrebbero altrimenti interessare l'utenza che lo alimenta.

Normalmente le condutture in uso nelle abitazioni sono a doppio isolamento (cavetto con guaina o cordina inserita in un cavidotto isolante). Non fosse così, comunque, sarebbe necessario un differenziale coordinato con la terra, non necessariamente il 30 mA.

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Se esiste una linea a tensione di rete del citofono che viaggia al di fuori del centralino va protetta da un differenziale

continuo a non capire solchiere; anche se faccio una linea individuale derivata direttamente sotto il limitatore e con quella ci alimento esclusivamente un alimentatore citofonico a doppio isolamento non è teoricamente necessaria alcuna protezione differenziale, per il semplice fatto che non sono possibili contatti indiretti.

Se la voglio mettere potrà al più costituire una protezione addizionale contro i contatti diretti per il tratto di cavo a 230 V che va dal differenziale all'alimentatore.

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Se la voglio mettere potrà al più costituire una protezione addizionale contro i contatti diretti per il tratto di cavo a 230 V che va dal differenziale all'alimentatore.

Hai colto nel segno il mio intervento: mi riferivo proprio in particolare alla protezione di tale linea in modo che sia più "sicura" possibile e non possa creare disservizi all'utenza.

E' chiaro che non è obbligatoria, ne particolarmente utile in tutte le modalità di installazione. Mi riferivo soprattutto nel caso in cui la linea transitasse in parti comuni e con cavi non entro guaina e senza isolamento "particolare". Probabilmente non sarà così.

Normalmente le condutture in uso nelle abitazioni sono a doppio isolamento (cavetto con guaina o cordina inserita in un cavidotto isolante). Non fosse così, comunque, sarebbe necessario un differenziale coordinato con la terra, non necessariamente il 30 mA.

Siccome si parlava di consumi indivisi, a carico di un solo utente per un servizio "condominale" o comunque condiviso, nel caso in cui la linea che alimenta il citofono avesse una eventuale dispersione di 299 mA (sto esaminando il caso limite più assurdo e sfigato) farebbe lievitare i consumi senza che nulla intevenga. Meglio utilizzare una protezione diferenziale da 30mA, anche per limitare al minimo eventuali rischi e responsabilità dovuti all'intervento di terzi su tale linea. Questa è quasi fanta-elettricità o eccessiva pignoleria teorica, così come lo sarebbe dividere le spese di alimentazione di un citofono che consuma un paio di Watt.

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Uno si accolla la spesa del citofono e del materiale e l'altro dei consumi.

Sicuramente a vantaggio di chi paga solo un minimo di più in bolletta...... a meno che non pensi di vivere in quella casa moooooolto a lungo.

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Hai colto nel segno il mio intervento: mi riferivo proprio in particolare alla protezione di tale linea in modo che sia più "sicura" possibile e non possa creare disservizi all'utenza.

E' chiaro che non è obbligatoria, ne particolarmente utile in tutte le modalità di installazione.

Forse sarebbe il caso che anche il Distributore realizzasse la protezione addizionale sulle sue linee a monte del contatore, che viaggiano interrate, aeree o applicate sulle facciate.

Non si sa mai cosa può succedere e la sicurezza deve essere la massima possibile.

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Forse sarebbe il caso che anche il Distributore realizzasse la protezione addizionale sulle sue linee a monte del contatore, che viaggiano interrate, aeree o applicate sulle facciate.

Mi è capitato di vedere spesso che durante alcuni lavori di ristrutturazione di interni per riprendere un muro (ri-intonacare) il contatore viene smurato e rimane penzolante, sorretto da chiodi legacci improvvisati o addirittura gravando solo sui cavi Enel. Anche se è raro potrebbe capitare che un maldestro operaio tranci senza volere un cavo Enel oppure lo intercetti piantando un chiodo nel muro.... e chissà quando e se interviene la protezione :ph34r:

Specie in zone rurali, dove ho dimorato e lavorato per qualche tempo, la sicurezza delle reti elettriche lascia a desidere. Chiacchierando con alcuni tecnici che dovevano occuparsi della manutenzione della rete elettrica mi è stato raccontato (quasi come vanto) che loro usano solo nastro isolante :lol:

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  • 2 years later...

Potresti usare due alimentatori uno lo alimenti tu e l'altro tuo cognato.Di solito se metti piu alimentatori rafforzi la potenza e i consumi si dividono e se uno dei due si guasta o va in ferie l'altro continua a funzionare.

L'unico svantaggio e' il costo dell'alimentatore.

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