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Consiglio riscaldamento patio


DD17

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Buongiorno,
sono a chiedervi gentilmente qualche consiglio in merito alla modalità con cui è possibile riscaldare il patio di una nuova abitazione in fase di costruzione.
Il progetto prevede un ampio portico a forma di L ricavato all’interno della struttura abitativa e del suo tetto: uno dei due lati, delle dimensioni di circa 18mq (340x530cm) l’ho fatto completare con spalle larghe 80cm in corrispondenza delle colonne che non mi piacevano, ed un muretto perimetrale alto 50cm da terra. L’idea è che, una volta completata l’abitazione, possa far installare ampie vetrate eventualmente in parte apribili, e delimitarlo dal resto del porticato (l’altra sezione della forma a L) con un accesso in parte scorrevole.
Completo le informazioni dicendo che si tratta di un’abitazione con struttura in legno, e che il soffitto del portico/patio è costituito dal tetto dell’abitazione stessa, anche se, così mi propose il costruttore, con un livello di coibentazione inferiore rispetto al resto della falda che copre la vera e propria abitazione.
 Aggiungo infine che non ho l’allacciamento al gas, il riscaldamento è tramite PDC, e che l’impianto FV l’ho volutamente ampliato rispetto al progetto iniziale e portato a 10KW, con conseguente allacciamento alla rete in trifase.
L’obiettivo è rendere utilizzabile questo spazio nelle mezze stagioni o nelle giornate invernali non troppo fredde, con un sistema di riscaldamento che ne consenta uno sfruttamento per le classiche tavolate tra amici e poco più.
Le soluzioni a cui ho pensato comprendono queste alternative, ma sono davvero in confusione e vorrei prendere una decisione per capire se, finchè il cantiere è aperto, debba far fare una qualche predisposizione specifica: 
-    una stufa a legna/pellet, ma non ho canna fumaria e non vorrei nemmeno farla inserire, visto che andrebbe ad ombreggiare lo spazio destinato al fotovoltaico
-    una PDC senza unità esterna, a terra, con solo i due fori di uscita sui muretti alti 50cm, così da non alterare l’estetica esterna dell’abitazione
-    lampade ad infrarossi (quelle che si vedono in alcune aree esterne di locali “da aperitivo”)
-    riscaldamento elettrico a pavimento, visto che alla consegna dell’abitazione la pavimentazione del porticato sarà al grezzo e avrò ancora qualche margine di manovra per fare questo tipo di installazione. 
Vi ringrazio in anticipo e resto a disposizione per fornire ulteriori elementi, se necessari.
Un saluto
DD
 

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puoi mettere una stufa in legna di quelle che cucini..io ce la ho, l'uscita della canna fumaria è orizzontale e per scaldare il portico va un amore!

discorso diverso se lo vuoi sempre riscaldato (riscaldamento a pavimento)

se lo vuoi solo riscaldato saltuariamente e non hai legna/voglia della stufa metti 2 ventilconvettori e li accendi all'occorrenza sempre con la PDC

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2 ore fa, omaccio ha scritto:

puoi mettere una stufa in legna di quelle che cucini..io ce la ho, l'uscita della canna fumaria è orizzontale e per scaldare il portico va un amore!

discorso diverso se lo vuoi sempre riscaldato (riscaldamento a pavimento)

se lo vuoi solo riscaldato saltuariamente e non hai legna/voglia della stufa metti 2 ventilconvettori e li accendi all'occorrenza sempre con la PDC

Diciamo che l'idea della stufa a legna o pellet mi piaceva molto, sono in zona appenninica e la "fiamma" fa anche atmosfera. Purtroppo so che ci sono vincoli sulle canne fumarie a parete, e che comunque possono con il tempo sporcare la parete stessa e quindi a malincuore rinuncerò a questa soluzione.

 

Mi piace molto anche la soluzione che ha confermato Alessio (radiante elettrico a pavimento), se fosse stato per me l'avrei anche inserita nel riscaldamento dell'abitazione ma mi hanno spiegato che non sarebbe stata raggiunta la coerenza con le normative vigenti... Credo che anche a livello di predisposizione al momento basti l'allaccio alla rete elettrica, comunque già previsto in più punti della zona patio. Ho solo un dubbio circa l'inerzia di questo sistema: questo spazio non lo userò H24 ma solo in certe occasioni/giornate. Si tratterà di attivarlo con il congruo anticipo, mentre la soluzione dei ventilconvettori immagino sia più istantanea come resa e comfort percepito in breve tempo.

Grazie

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Se ti riferisci al riscontro che mi hanno dato circa il tentativo di parlare di riscaldamenti elettrici a pavimento, un qualcosa tipo l'impossibilità di rientrare nei parametri delle quote rinnovabili, ma non saprei dirti di preciso, è passato un po' di tempo e non sono molto competente in materia.

Il mio ragionamento era stato: ciò che non si muove non si usura/rompe, quindi invece che parlare di PDC a tutti i costi per riscaldamento e ACS, perchè non andare su tecnologie meno complicate (e meno costose) ed investire i risparmi in una maggiorazione dell'impianto FV? 

Ma tra i vari interlocutori non ho trovato molta disponibilità ad ascoltarmi, il termotecnico dell'impresa che costruisce l'abitazione mi ha fatto anche un riferimento alla normativa nei termini che ti ho detto. Quindi PDC aria aria per scaldare/raffrescare (canalizzata) e per ACS... Forse avrei dovuto pensare di non rinunciare completamente all'idea e prevedere in alcuni ambienti una parte di pavimento riscaldato, anche con meno KW del necessario, ma almeno per avere la sensazione di confort data da un pavimento anche solo tiepido. Pazienza...

Poi alla maggiorazione del FV non ho comunque rinunciato, ho volutamente progettato casa con un'ampia falda a SUD, anche in previsione delle successive evoluzioni in termini di mobilità elettrica.

 

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Alessio Menditto

Ma non ho capito perché vorresti fare riscaldamento elettrico a pavimento quando hai la fortuna di avere una pdc che scalda nel suo range di temperatura (senza l’ausilio di resistenze elettriche) acqua da mandare nei tubi.

Usare elettricità non ha senso, la pdc rende a parità di assorbimento elettrico di più, scalda l’acqua la mandi nei tubi e sei a posto, mi sembrano complicazioni inutili quelle che ti fai.

La funzione naturale della pdc è proprio scaldare a bassa temperatura i tubi nel pavimento, cosa c’è di così strano che nessuno te lo propone o lo vuole fare?

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Mi sono perso...

Provo a spiegarmi meglio.

Il problema non è l'abitazione, che è già in via di costruzione e con impiantistica già definita e sottoscritta.

Quello che vorrei fare, e forse è vero potevo valutarlo meglio in fase di progettazione ma ci sono state altre priorità, è installare una qualche fonte di riscaldamento nel patio, che andrei a completare/delimitare con vetrate dopo la consegna della casa, trasformando una parte del portico in una specie di "giardino d'inverno".

Probabilmente in un progetto più ragionato si sarebbe potuto prevedere uno split o un ventilconvettore anche in zona patio, collegato alla PDC principale dell'abitazione, ossia includere il "giardino d'inverno" nel progetto complessivo. Ma vi assicuro che costruirsi casa da zero, partendo dall'acquisto del terreno fino ad arrivare a decidere la posizione del comodino di fianco al letto non è stata una cosa facile tra adempimenti, costi nascosti, trattative varie, ecc.

Al momento non credo sia il caso di apportare una variante contrattuale di questo tipo, che probabilmente impatterebbe su dimensionamenti vari a partire dalla PDC, e vi assicuro che il costruttore un ripensamento di questo tipo me lo farebbe pagar caro...

Non mi rimane che diluire questo intervento (ed il relativo costo) dopo la consegna dell'abitazione, approfittando solamente del cantiere ancora in corso per chiedere un qualche piccolo intervento "preparatorio" (collegamenti elettrici, scarichi, o altro che non saprei dire).

Spero di aver chiarito.

Grazie comunque per i vostri consigli e riscontri.

 

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Alessio Menditto
Il 31/1/2023 alle 11:40 , DD17 ha scritto:

merito alla modalità con cui è possibile riscaldare il patio di una nuova abitazione in fase di costruzione.

Io pensavo da questa frase che fosse come una tela bianca di un quadro dove potevi fare quello che volevi, se ormai hai definito già tutto è un altro discorso.

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29 minuti fa, Alessio Menditto ha scritto:

Io pensavo da questa frase che fosse come una tela bianca di un quadro dove potevi fare quello che volevi, se ormai hai definito già tutto è un altro discorso.

Eh... purtroppo le costruzioni in legno vengono il più possibile prefabbricate, quindi ce una lunghissima fase di progettazione fino al più piccolo dettaglio. E pensare davvero a tutto quasi impossibile. Sai come si dice, la seconda verrà meglio! Ma non ci sarà di certo. Una fatica del genere si fa solo una volta nella vita 😀

 

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Alessio Menditto

Si certo, ma poi lo devi mantenere…se io operaio da 1000 euro al mese vinco una Bugatti Chiron, dopo l’iniziale euforia comincio a fare i conti…benzina assicurazione bollo tagliando…la posso mantenere o è meglio venderla?

Tu lo stesso, loro ti dicono fai riscaldamento elettrico ecc ecc ma sei tu che alla fine paghi il suo funzionamento, mica loro.

 

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