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PLC Forum


Accumulatore Guasto


giandeco

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Salve a tutti!

Vorrei sapere se è possibile utilizzare il function block 41 (regolatore PID) con la cpu Siemens 312C...

lo chiedo perchè quando carico il mio programma ladder che richiama tale blocco, Step7 mi restituisce un errore in fase di caricamento.

Se non fosse possibile utilizzarlo, qualcuno potrebbe passarmi un regolatore PID scritto in AWL o Ladder?

Grazie mille

Modificato: da giandeco
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Da guida in linea Step 7:

Blocchi funzionali di sistema

Il blocco funzionale di sistema (SFB) è un blocco funzionale integrato nella CPU S7. Siccome fanno parte del sistema operativo, gli SFB non vengono caricati come parte del programma. Sia gli FB che gli SFB sono blocchi "con memoria". Anche per gli SFB è necessario creare blocchi dati di istanza e caricarli nella CPU come parte del programma.

Le CPU S7 forniscono SFB per:

la comunicazione attraverso i collegamenti progettati

per funzioni speciali integrate (p. es. SFB 29 "HS_COUNT" sulla CPU 312 IFM e sulla CPU 314 IFM)

Ciao.

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Ciao,

grazie per le tue risposte, purtroppo però non sono riuscito a risolvere il problema, sembra che la cpu 312C non supporti ne FB41 e neppure SFB41, ottengo sempre lo stesso errore in fase di caricamento (errore D280).

Inoltre se visualizzo i blocchi contenuti nella CPU andando online, il blocco SFB41 manca...

Vi prego aiutatemi, non so proprio come fare...

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emanuele.croci

Ciao,

attenzione che il pid control non è un SFB (cioè di sistema e già presente nel plc) ma un comune FB (cioè un pezzo di programma che devi avere e caricare nel plc)

Normalmente si trova nella libreria Siemens STDLIB30 (apri LIBRERIE con STEP7)

Per quanto mi risulta dovrebbe funzionare anche sulla 312....

Occhio che la 312 ha meno merker, timer e DB delle altre CPU S7300 più comuni...

Ciao, Emanuele

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Guarda Emanuele che lui ha detto di avere una 312C, ho appena scaricato il manuale "Liste operazioni S7-300" e mi darebbe presente nel sistema operativo della 312C anche l' SFB41 con 3300 microsecondi di tempo di esecuzione.

Per giandeco, cosa ti dice l'. dell'errore D280 ?

Ciao.

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  • 2 years later...

Buongiorno a tutti, posto qui perche' cercando non ho trovato una sezione piu' adatta, in fondo gli accumulatori si utilizzano anche negli UPS:

ho la batteria , classica M.Marelli 12V 100Ah per l'alimentazione stazionaria dei servizi su un camper che ha reso l'anima : 6 anni, utilizzata poco e solo in 2/3 viaggi/anno, di colpo non mantiene la carica , la tensione cala anche vistosamente per autoscarica e non assorbiva che minime correnti in fase di carica.

Quando non in uso era quasi sempre mantenuta carica dal caricabatterie apposito del mezzo.

Parrebbe il "solito elemento interrotto" come si usa definire il problema, accadutomi anche su diverse batterie per avviamento motore dell'auto.

Gli elementi sembrano a posto, livello elettrolita ok, provo a casa a dargli uno shock con il caricabatterie, anche con brevissime ricariche a 24 V.

Poi e' successo che assorbisse anche 15A in fase di ricarica ed arrivasse ai 14V nominali , solo che ancora non mantiene la carica.

Ricordo che molti anni fa si parlava di rigenerazione degli accumulatori ma non so di che si tratti e se sia fattibile/effettivamente efficace, qualcuno mi sa dire qualcosa ?

Intanto ne ho acquistata un'altra ma mi rimane la curiosita', poi una di scorta con commutatore non farebbe male, alla peggio ovviamente finirebbe alla raccolta .

Grazie

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In effetti non so se questa è la sezione più adatta per questo post.

Poi e' successo che assorbisse anche 15A in fase di ricarica ed arrivasse ai 14V nominali , solo che ancora non mantiene la carica.

Credo che le cause possano essere essenzialmente due:

- solfatazione delle lamelle metalliche, ovvero degli elettrodi: l'effetto è quello di limitare fortemente la capacità dell'accumulatore ovvero la corrente di carica e scarica dello stesso. In pratica è una sorta di patina resistiva sopra gli elettrodi.

- formazioni di "dentriti" ovvero di piccole parti metalliche solitamente di piombo in sospensione o comunque libere: l'effetto principale è l'auto scarica della batteria. A volte si può estrarre l'elettrolita, lasciarlo decantare in una bacinella di vetro in modo da separare l'acido dalle particlelle metalliche che si depositano dopo alcuni giorni sul fondo.

Tuttavia a mio avviso una batteria che ha questo tipo di problemi è solo da riciclare.

P.S. Attenzione: in alcune situazioni una batteria può esalare vapori di idrogeno e se si producono scintile sui morsetti si rischia di fare un bel botto (non sarebbe la prima volta).

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In effetti nutro poche speranze di poterla riutilizzare.

Gli elementi son sembrano solfatati , il livello dell'elettrolita l'ho ripristinato "tardi" (e' in un vano poco accessibile) ma erano ancora coperti.

Ho anche provato "a fare il botto" (coi tappi chiusi e in luogo ventilato !): con un filo da 1 mmq tenuto a buona distanza da due pinze ho collegato i due poli in corto (giusto con pochi singoli fili che eventualmente si sarebbero fusi subito).

Come pensavo la capacita' di scarica era minima, bastevole solo per generare delle scintille.

Mi chiedo come possa fare una batteria a compromettersi cosi', forse vedendo come siano fisicamente gli elettrodi e le loro connessioni sarebbe chiaro.

-Sei anni non sono nemmeno pochi e una batteria che non venga usata non e' necessariamente piu' longeva di altre, non credo poi di averla sottoposta a scariche prolungate con corrente oltre il 10% della sua capacita', oltre i 10Ah quindi ma tant'e'.

-Nel settore dei veicoli ricreazionali c'e' la moda di usare quelle con elettrolita gelatinoso ma credo non abbiano vantaggi se non per i venditori (costano di +) visto che hanno capacita' di scarica minori e abbisognano di ricariche piu' lente.

Sarebbe interessante saperne di piu' sulla tecnologia costruttiva dei vari accumulatori (x avviamento, trazione, alim. stazionaria)

per potersi orientare meglio.

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Il trattamento peggiore per una batteria sealed (al piombo) è stare scarica a lungo, magari con poco elettrolita perchè gli elettrodisi solfatano in poco tempo.

Altre cause di perdita di prestazioni possono essere una carica errata (troppo rapida), ma anche la permanenza della batteria al freddo.

Posso quasi garantirti che secondo quanto descritto (test da corto) c'è ben poco da fare.

La solfatazione degli elementi è praticamente invisibile fino a che non si opera l'autopsia dell'accumulatore, naturalmente a solo scopo diagnostico e con le dovute cautele. Dovrebbero presentarsi con una patina bianca sulle superfici.

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