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PLC Forum


Installazione Corretta


luigi69

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Carlo Albinoni
Sugli altri circuiti puoi mettere benissimo anche differenziali con sensibilità minori ad esempio per la linea luci oppure per le utenze fisse.

Corretto. Ovviamente è inteso che tale sensibilità sia coordinata con la resistenza di terra.

Ovviamente non mettere il 30 mA sulle luci, anche se fisse, è corretto ma anche molto... "temerario".

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hai anticipato la domanda

anche se fisse?

Ce ci dovesse essere un guasto verso terra interverrebbe il differenziale?

oppure potrebbe crearsi una situazione tale da non far intervenire il differenziale ma essere comunque una ituazione di pericolo?

Lumi grazie

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Carlo Albinoni
hai anticipato la domanda

anche se fisse?

Ce ci dovesse essere un guasto verso terra interverrebbe il differenziale?

Se è correttamente coordinato sì!

Tuttavia è sufficiente una messa terra decorosa per potersi permettere almeno un 100 mA.

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Non so se a voi è mai captato: a me più di una volta. In presenza di vecchissimi lampadari, piuttosto rari, ma vi assicuro presenti in svariate abitazioni, il cablaggio è a dir poco allucinante: cavi in tela, portalampade che non stanno nemmeno dritti, cavi spellati, telaietto ovviamente non collegato a terra e naturalmente la solita colf che prende la scala e va a spolverare (con la delicatezza di una signora) il lampadario facendolo ruotare su se stesso :lol: .

Immaginatevi le conseguenze: per cui non vedo alcun motivo di voler optare per una protezione differenziale da 300mA quando una da 30mA non creerebbe alcun problema e anche la colf gradirebbe !

Ho sempre ritenuto utile ed installato prortezioni differenziali da 300mA solo per apparecchiature davvero fisse e particolari: montavivande, celle frigo, impastatrici (nel terziario) e proprio al massimo per esterni dove non ci siano prese, ma solo illuminazione con cablaggi magari piuttosto estesi.

Il tutto coordinato con la terra e in impianti piuttosto "grossi" con un differenziale generale da 500mA.

allora come ho già detto con i vs. consigli farò un buon impianto poi il bravo ingegnere lo controllerà a lavori eseguiti e mi darà (se tutto è in ordine) la sospirata certificazione.

Prevenire è meglio che curare: a mio personalissimo avviso, nei rarissimi casi in cui mi sono avvalso di terzi oppure ho aiutato qualche amico a realizzare un impianto ho preventivamente provveduto a dare una breve istruzione operativa ai "collaboratori". Non ha senso spiegare poco/nulla e poi fare le verifiche a lavori ltimati, anche perchè per quanto possano essere approfondite probabilmente qualcosa sfuggirebbe e comunque rimediare avrebbe un impatto sul tempo e sui costi.

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Non so se a voi è mai captato: a me più di una volta. In presenza di vecchissimi lampadari, piuttosto rari, ma vi assicuro presenti in svariate abitazioni, il cablaggio è a dir poco allucinante: cavi in tela, portalampade che non stanno nemmeno dritti, cavi spellati, telaietto ovviamente non collegato a terra e naturalmente la solita colf che prende la scala e va a spolverare (con la delicatezza di una signora) il lampadario facendolo ruotare su se stesso

Ovviamente la sensibilità di un differenziale è bene sceglierla anche in base alle condizioni stesse dell'impianto. Già se mi dici che in un punto luce manca la messa a terra ed è installato un antico lampadario in metallo non collegato a terra (non c'è) sicuramente non monterei un differenziale avente più di 30mA di sensibilità .

Se poi manca la terra in un punto luce comincio anche a credere che non via sia per niente in tutto l'impianto. Se la messa a terra non è presente sono obbligato ad installare un 30mA comunque.

Poi in questo 3D ogni riferimento era fatto ad un impianto da creare nuovo quindi rispondente alle normative e costruito a regola d'arte.

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Poi in questo 3D ogni riferimento era fatto ad un impianto da creare nuovo quindi rispondente alle normative e costruito a regola d'arte.

Verissimo: ma l'installatore si ferma spesso al punto luce che viene installato o sostituito successivamente dal cliente, ignaro della sicurezza e delle Norme.

Ovviamente in un impianto nuovo non è concepibile non portare la terra al punto luce (se al più è a doppio isolamento si lascia scollegata), mi riferivo unicamente a ciò che installa il cliente che dovrebbe essere parificato a ciò che può inserire in una presa :unsure: almeno io la vedo così

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ma l'installatore si ferma spesso al punto luce

certo e qui si deve fermare come alle prese. Poi se il cliente ci collega un utilizzatore da 30kW sono affari suoi. Se l'impianto è dimensionato e adeguatamente protetto non ci saranno mai problemi, in caso di sovraccarico o guasto le protezioni faranno il loro dovere.

Ovviamente in un impianto nuovo non è concepibile non portare la terra al punto luce (se al più è a doppio isolamento si lascia scollegata)

Quoto!!! :):lol:

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Carlo Albinoni
Immaginatevi le conseguenze: per cui non vedo alcun motivo di voler optare per una protezione differenziale da 300mA quando una da 30mA non creerebbe alcun problema e anche la colf gradirebbe !

Si, ok, va bene. Su lampadari, soprattutto se in cattive condizioni, mettiamo lo stesso il 30 mA.

L'unico ipotetico conveniente potrebbe essere qualche scatto intempestivo di troppo con conseguente black out.

Sappiamo però che esistono parecchi rimedi alternativi che ben conosciamo (selettività orizzontale, differenziali ad immunità rinforzata,...).

Ma ai fini della sicurezza cambierebbe poco. In caso di contatto diretto il 30 mA di solito non interviene, ma la scossa la si prende lo stesso.

E in cima a una scala potrebbe essere molto pericoloso.

Poche settimane fa ho sentito di una persona che ha preso la scossa cambiando una lampadina, è caduto ed è morta. Ovviamente è seguito il solito commento: "ma come? non c'era il "salvavita"? come mai non è scattato?".

Quindi se si cambia una lampadina, sempre levare tensione, soprattutto se si sale su una scala, e non fidarsi del differenziale anche se da 30 mA.

Lo stesso se si pulisce il lampadario, se vi sono dubbi sulla sua qualità.

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Carlo Albinoni
Ovviamente in un impianto nuovo non è concepibile non portare la terra al punto luce

:rolleyes:

Un esperto di sicurezza elettrica suggeriva di NON portare il PE al punto luce.

Così costruttori di lampade ed installatori avrebbero finalmente optato per il doppio isolamento, ai fini della sicurezza più vantaggioso della messa a terra....

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