giakarlyno Inserito: 27 ottobre 2008 Segnala Share Inserito: 27 ottobre 2008 Salve a tutti,volevo sottoporre alla vs esperienza il seguente problema:In uno stabile costruito negli anni 70 e privo di impianto di messa a terra condominiale, ma provvisto di protezioni magnetotermiche differenziali, uno dei condomini sta ristrutturando l'appartamento.L'elettricista che sta eseguendo i lavori, per rilasciare la dichiarazione di conformità, vuole realizzare un impianto di messa a terra nelle pari condominiali e da lì portare una tubazione al terzo piano e collegare il suo impianto, nonchè l'autoclave e relativa cisterna.Questa operazione, può portare pericolo agli altri condomini privi di impianto di messa a terra, con ritorni attraverso magari le tubazioni dell'acqua?Può l'elettricista fare questo senza un'autorizzazione?Non sarebbe meglio realizzare un impianto di terra condominiale??Che consigli mi potete dare??Grazie.Giancarlo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
albavilla Inserita: 27 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 Dovendo fare un impianto nelle parti condominiali bisogna chiedere il permesso ai condomini.Non esiste un amministratore?Visto che prima o poi la terra va fatta per tutto lo stabile, sarebbe utileche venisse postata ad ogni piano la messa a terra condominiale, poi in un secondo momento ogni inquilino ppotrà allacciarsi.Se l'impianto è fatto a norma non esiste nessun pericolo per gli altri anche se vengono fatti i collegamenti equipotenziali sulle tubazioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 27 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 Certo che c'è l'amministratore.....Cosa vuol dire che prima o poi l'impianto di terra deve essere fatto??Esiste una normativa in tal senso anche per gli edifici costruiti prima del 1990?Per impianto a norma intendi quello che sta rifacendo l'elettricista nell'appartamento ristrutturato?Secondo me, se un solo condomino realizza un impianto di terra e fa anche i collegamenti equipotenziali, ivi compresi quelli alle tubazioni idriche, può creare seri problemi agli altri condomini.Ho esperienza di un caso in cui un condomino realizzo un impianto di terra "personale" ed al quale poi si collegarono altri due condomini, bene in ben tre appartamenti tra il lavandino ed un altro elettrodomestico, per es. il piano cottura, misurai 90V ed ovviamente le persone toccando entrambe le superfici accidentalmente prendevano la scossa...... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mzara Inserita: 27 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 tra il lavandino ed un altro elettrodomestico, per es. il piano cottura, misurai 90Vrealizzo un impianto di terra "personale" ed al quale poi si collegarono altri due condomini,Sono due citazioni che non vanno daccordo, se l'impianto di terra è fatto come si deve personale o no, e soprattutto se l'impianto di terra E' A TERRA, una di queste due affermazioni deve per forza sparire. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 27 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 mi sono espresso male, i 90V si misurarono negli appartamenti sprovvisti di messa a terra, solo dopo aver collegato a terra tutti gli appartamenti i 90V sparirono.In definitiva volevo sapere se esiste una normativa che impedisce di realizzare una rete di terra personale, nelle zone condominiali e magari creare problemi come quelli che ho descritto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mzara Inserita: 27 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 solo dopo aver collegato a terra tutti gli appartamenti i 90V sparirono.Si sarebbero misurati anche se il tale condomino, non avesse realizzato la sua terra personale.se esiste una normativa che impedisce di realizzare una rete di terra personaleCosì su due piedi direi che non lo vieta nessuno.....ma aspetto conferma da chi conosce a menadito le norme. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 27 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 ho capito....grazie!!il problema che quì mi trovo tra l'incudine e il martello, da una parte chi vuole realizzare una terra "personale" senza aspettare che lo faccia tutto il condominio, dall'altra l'amministratore che teme problemi dal punto di vista normativo o peggio incidenti che possano nuocergli dal punto di vista legale.Se riesci ad aiutarmi in tal senso te ne sarei veramente grato Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ELEKTRA82 Inserita: 27 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 (modificato) DOVRESTE CONTRIBUIRE NEL DIMENSIONAMENTO DELL' IMPIANTO,DIMENSIONARE UN IMPIANTO SINGOLO NON E LO STESSO DIMENSIONAMENTO DI UN IMPIANTO CONDOMINIALE UNA VOLTA CHE L'IMPIANTO E STRUTTURATO PER N APPARTAMENTI IL CONDOMINIO E A POSTOPOI OGNI INQUILINO E LIBERO DI METTERE A NORMA IL PROPRIO APPARTAMENTO O NOUNA VOLTA CHE LA COLONNA DI TERRA E PRESENTE NELLA SCALA IL CONDOMINIO COME ENTE LEGALE E TUTELATOSPERO DI ESSERTI STATO D' AIUTOforse non ti sei accorto che hai bloccato il tasto delle maiuscole.regolamentok) Evitare le maiuscole senza motivo. Modificato: 27 ottobre 2008 da Livio Migliaresi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 27 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 Grazie mille Elektra,in fondo si tratta di avere anche un po di buonsenso, penso che sia la soluzione migliore, indipendentemente dalle normative e dalle ripicche condominiali Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cipone Inserita: 27 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 da una parte chi vuole realizzare una terra "personale" senza aspettare che lo faccia tutto il condominioComunque l'impianto di messa a terra deve essere unico per tutto l'edificio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 27 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 27 ottobre 2008 Per quello dicevo che ci vuole un po di buonsenso,concordo con l'impianto unico per tutti, bisognerà vedere se poi i condomini accettano questa soluzioni o si dovrà andare a "muso duro" con chi vuol fare da solo.Qualche giorno fa proponevo di mettere delle derivazioni per tutti i condomini, dal momento che stanno facendo la colonna fino al terzo piano Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
albavilla Inserita: 28 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 28 ottobre 2008 Fate una bella assemblea condominiale straordinaria e decidete per l'impianto di messa terra condominiale.Fra l'altro per i servizi condominiali come luci scale ecc. se l'impianto non è a norma risponde l'amministratore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 28 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 28 ottobre 2008 Dovendo fare un impianto nelle parti condominiali bisogna chiedere il permesso ai condomini.Direi di no.Visto che l'impianto di terra è un DIRITTO irrinuciabile non si tratta di chiedere un permesso (che non può essere negato) ma di avvisare l'amministrazione chiedendo nel contempo indicazioni circa la modalità di realizzazione (es. dove far passare il cavo....).Una cosa del tipo "visto che è mia intenzione bla bla, chiedo all'amministratore di indicare etc etc avvisando che se entro tot gioirni non avrò risposta, procederò così e così...."E' chiaro che è comunque molto meglio avere un impianto condominiale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
albavilla Inserita: 28 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 28 ottobre 2008 Comunque fare un impianto di terra per un singolo condomino è una cosa assurda, basta che l'amministratore convinca gli altri condomini che o prima o poi bisogna farlo per forza.Strano perchè gli amministratori ci sguazzano anche su lavori non becessari come questo.Il mio bisogna frenarlo ad ogni assemblea perchè arriva sempre con preventivi di questo e quello... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 28 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 28 ottobre 2008 in effetti questo amministratore è particolarmente onesto e presente.....in ogni caso vi farò sapere gli sviluppi, i vs consigli sono stati ben accetti un GRAZIE a tutti.....e se ne avete ancora di consigli su questo argomento non esitate.....un ultima cosa, secondo voi l'amministratore è responsabile e deve adeguare gli impianti condominiali anche se sono edifici e impianti realizzati prima del 1990??non è sufficiente proteggerli con il differenziale?? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 29 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 29 ottobre 2008 Nessuno sa dirmi quest'ultima cosa?? e se sì che normativa si può citare??Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
albavilla Inserita: 29 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 29 ottobre 2008 Le parti comuni del condominio sono considerate luoghi di lavoro, quindi deve esserci l'impianto di terra. Questo dice il codice civile.La responsabilità oltre dell'amministratore, ricade anche sui condomini.Quindi l'amministratore sarà onesto, ma non è informato sulle sue responsabilità. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 29 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 29 ottobre 2008 Grazie Albavilla,sai dirmi se posso citare qualche norma, oltre al codice civile? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
settepertre Inserita: 29 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 29 ottobre 2008 81-08 meglio conosciuto come testo unico sulla sicurezza (è una legge non una norma)penso che basti come giustificativo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 29 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 29 ottobre 2008 Grazie......è proprio quello che mi serviva....almeno non mi prendono x matto quando porto avanti certe battaglie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LB81 Inserita: 30 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 (modificato) In definitiva volevo sapere se esiste una normativa che impedisce di realizzare una rete di terra personale, nelle zone condominialiL'impianto di terra in un condominio deve essere unico: se al momento non esistono altri impianti di terra, allora l'impianto personale sarebbe unico .Però, come hanno già precisato altri, cosa succederà in seguito? Se altri condomini avranno bisogno di un impianto di terra, non potranno realizzare altri impianti separati, ma dovranno allacciarsi a quello esistente (con il permesso del proprietario, e se l'impianto è tecnicamente idoneo) oppure chiedere all'amministratore la realizzazione di un impianto condominiale. A questo punto, ci sono tre soluzioni:1)Realizzare da subito un impianto condominiale2)L'utente interessato realizza un suo impianto, ma adatto per servire l'intero condominio. Chi avrà intenzione di allacciarsi, dovrà rimborsare all'utente una parte delle spese sostenute, come se fosse stato realizzato in condominio (serve la collaborazione dell'amministratore, si deve mettere tutto per iscritto e l'impianto dovrà essere certificato). Continuando così, l'impianto diventerà condominale quando tutti si saranno allacciati.3)Realizzare un proprio impianto adatto solo per le proprie esigenze. L'impianto potrà esistere finchè altri non richiederanno un impianto di terra.La soluzione migliore è la prima, la seconda è altrettanto valida tecnicamente ma più difficile da gestire, la terza è sconsigliabile. Un consiglio: opta per la prima, se incontri resistenze proponi la seconda.Ciao Modificato: 30 ottobre 2008 da LB81 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 30 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 30 ottobre 2008 In effetti la soluzione migliore che abbiamo concordato stasera con l'amministratore e alcuni condomini (tra cui il condomino che ha ristrutturato) è di realizzare un impianto di terra unico e adatto per tutti i condomini e le parti condominiali.Ovviamente si procederà al completo rifacimento degli impianti condominiali non a norma, cavi rigidi etc.Come vedi LB81 la soluzione n. 1 condita dal buonsenso è la miglioreSolo una cosa mi chiedo: come mai le parti elettriche sono sempre le ultime se non le più dimenticate, ad essere adeguate?Quando la cosa riguarda per esempio gli ascensori, c'è la gara a chi fa per primo la proposta di adeguamento....mah! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LB81 Inserita: 31 ottobre 2008 Segnala Share Inserita: 31 ottobre 2008 Solo una cosa mi chiedo: come mai le parti elettriche sono sempre le ultime se non le più dimenticate, ad essere adeguate?Perchè passano inosservate, e l'unica cosa che si sostituisce sono i componenti visibili come prese ed interruttori (ma non sempre). Quante volte trovi impianti che sembrano nuovi e perfetti, poi apri le scatole e vedi minuscoli conduttori giuntati col nastro isolante :ph34r: , e magari su quell'impianto hanno montato una serie civile di lusso. Altro problema sono le false credenze di molti condomini, che dicono "tutto ciò che non si trova dentro casa non è mio", pensando che i montanti siano condominiali :ph34r: .Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giakarlyno Inserita: 31 ottobre 2008 Autore Segnala Share Inserita: 31 ottobre 2008 Hai ragione!! Sai quante DDC ha il mio amministratore, nei oltre 120 condomini che segue??.......28 :ph34r: E le altre?? mah!!Forse è il caso di riformare seriamente il ns settore, con giusto prezzo è vero, ma anche con giuste e applicate sanzioni!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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