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Impianto Condominiale


watt2000

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Nel mio condominio hanno installato ormai da due anni i famosi contatori elettronici. Credo che non siamo più a norma dato che a valle di ogni contatore è installato soltanto un differenziale puro da 0,03A 25A che alimenta due montanti per ogni utente: uno da 2,5mmq per presa 16A e luce del box auto e uno da 4 o 6 mmq per l'appartamento nel quale poi sono installati i soliti mgt da 10 e 16A.

Inoltre i differenziali sono alloggiati tutti in un unico quadro.

Non converrebbe chiamare un elettricista e far mettere tanti quadretti singoli (lo spazio c'è) e adeguate protezioni?

Siamo obbligati a far questo e soprattutto cosa occorre far mettere nei nuovi quadretti?

Infine, è un intervento da proporre tempestivamente?

Modificato: da watt2000
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Del_user_23717
Non converrebbe chiamare un elettricista e far mettere tanti quadretti

Allora meglio chiamare un "arredatore"... :lol:

Apparte gli scherzi, probabilmente i montanti in uscita non erano a doppio isolamento, per questo si è optato per il differenziale (però perchè da 30mA mi chiedo? boh), certo che se una protezione va messa in uscita dal contatore, meglio soffermarsi prima su quella contro sovracorrente, quindi almeno un magnetotermico o dei fusibili io li metterei, specialmente se parli di montanti da 4 mmq (ma lasciamo stare questo discorso)

Per la separazione dei quadretti, dipende anche da quanti condomini siete, non la vedo come una cosa anomala...

Modificato: da Attilio Fiocco
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Per la separazione dei quadretti, dipende anche da quanti condomini siete, non la vedo come una cosa anomala...

La separazione dei quadri è una cosa fondamentale, più di quanto possa sembrare; è attuabile se il locale contatori non è un minuscolo stanzino con le pareti piene di contatori. Il differenziale si può lasciare al posto suo, serve se non ci sono altri differenziali a valle, ma mancano i magnetotermici. Volendo riutilizzare il differenziale da 25A, si può aggiungere un magnetotermico da 25A a monte del differenziale e poi due magnetotermici divisionali a valle di quest'ultimo, ad esempio uno da 20-25A per l'appartamento e uno da 10A per il garage (oppure, se la lunghezza della linea lo permette, da 16A).

Ciao :)

Modificato: da LB81
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  • 2 weeks later...

Se il montante è protetto con magnetotermico generale, all'ingresso dell'appartamento non occorre un magnetotermico alla base del contatore, in questo caso nel box garage siete a posto, nell'appartamento invece hai nominato solo i soliti 10 e 16 A che immagino siano illuminazione e prese, se non c'è un magnetotermico generale bisogna metterlo da quanti A? e qui ti voglio, io dico da 16 su 3 kW, ma mi trovo in tanti a tirarmi le orecchie in un altro post ancora in corso che è "Info su Impianto di Casa"al quale ti rimando per vedere come va a finire.

Per quanto riguarda i quadretti per i differenziali, perché spendere denaro quando non c'è alcun divieto di metterli tutti in uno?

Fabrizio

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perché spendere denaro quando non c'è alcun divieto di metterli tutti in uno?

perchè il quadro comune è una pessima soluzione, poco sicura e soprattutto ostacola le modifiche al proprio impianto. Inoltre, per lavorare su un quadro comune si dovrebbe togliere tensione a tutti gli utenti, in realtà lo fanno in pochi, ma le norme antinfortunistiche esistono e vanno rispettate. Altro aspetto: non conosci cani e porci a cui si potrebbero rivolgere i vicini per lavori sui loro impianti, c'e il rischio di subire danni anche alla propria parte del quadro.

e qui ti voglio, io dico da 16 su 3 kW, ma mi trovo in tanti a tirarmi le orecchie in un altro post ancora in corso

16A è sconsigliabile perchè:

-è sottodimensionato, e si trova a dissipare una certa potenza, perchè ci si avvicina tranquillamente alla In. Un magnetotermico da 25A su 3kW dissiperebbe una potenza molto bassa, trovandosi a lavorare con correnti molto inferiori a 25A.

-il costo è uguale da 10A fino a 25A, quindi col 16A soldi sprecati (per la maggiore potenza dissipata) e niente risparmio.

-se è vero che il contatore elettronico lascia assorbire una potenza compresa tra 3,3kW e 4kW per tre ore, allora il magnetotermico da 16A non ti consentirebbe di sfruttare questo vantaggio.

all'ingresso dell'appartamento non occorre un magnetotermico alla base del contatore

a quale magnetotermico ti riferisci? Il contatore non si trova all'ingresso dell'appartamento.

Ciao :)

Modificato: da LB81
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Apparte gli scherzi, probabilmente i montanti in uscita non erano a doppio isolamento, per questo si è optato per il differenziale

doppio isolamento... vuol dire un corrugato per ogni montante,o un corrugato con dentro un cavo fror come montante.

ciao e grazie

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doppio isolamento... vuol dire un corrugato per ogni montante,o un corrugato con dentro un cavo fror come montante.

Per la verità il doppio isolamento per le condutture (64-8 art. 413.2.4) non dice proprio così.

Del resto, qualora non fosse a doppio isolamento, per determinare il corretto differenziale, dovrei conoscere la resistenza della terra a cui sono collegate le masse da proteggere, quali masse considero?

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doppio isolamento... vuol dire un corrugato per ogni montante,o un corrugato con dentro un cavo fror come montante?????.

scusa carlo mi sono dimenticato il punto interrogativo.la mia era una domanda,volevo sapere questo

grazie

ciao a tutti

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Apparte gli scherzi, probabilmente i montanti in uscita non erano a doppio isolamento, per questo si è optato per il differenziale

il differenziale serve perchè, da come hai descritto l'impianto, non ci sono altri differenziali all'arrivo dei due montanti (per es. uno nel garage e l'altro nel centralino di appartamento), quindi hanno preferito metterne uno solo a monte di tutto. Per il discorso dei montanti, il differenziale servirebbe comunque se i montanti fossero costituiti da conduttori unipolari infilati in tubi metallici collegati a terra (soluzione poco usata) e l'impianto di terra non consentirebbe di usare un magnetotermico generale per la protezione dai contatti indiretti (serve una Rt molto bassa).

Quindi, se c'è il doppio isolamento fino all'arrivo dei montanti, si potrebbe tranquillamente togliere il differenzale dal quadro generale e metterne due all'arrivo dei montanti (uno nel garage e l'altro nel quadro di appartamento), lasciando solo due magnetotermici come protezione generale (uno per il garage e l'altro per l'appartamento). Oppure si lascia il diff. generale, aggiungendo i magnetotermici, questa soluzione consente di operare solo nel locale contatori.

Ciao :)

Modificato: da LB81
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X LB81

perchè il quadro comune è una pessima soluzione, poco sicura e soprattutto ostacola le modifiche al proprio impianto. Inoltre, per lavorare su un quadro comune si dovrebbe togliere tensione a tutti gli utenti, in realtà lo fanno in pochi, ma le norme antinfortunistiche esistono e vanno rispettate.

Infatti esistono, ad esempio la CEI 11-27 nella quale agli articoli 1.2.03 e 1.2.04 vengono definiti lavoro in tensione e lavoro a contatto rispettivamente....

non conosci cani e porci a cui si potrebbero rivolgere i vicini per lavori sui loro impianti, c'e il rischio di subire danni anche alla propria parte del quadro.

.....che possono essere eseguiti secondo CEI EN 50110-1 da Persone Esperte (PES).

Se si tratta di una nuova realizzazione, posso essere d'accordo con te, ma far buttare un quadro buono per farne fare tanti altri pur altrettanto buoni, ma con l'unico vantaggio di poterci far lavorare cani e porci, non mi sembra molto valido.

16A è sconsigliabile perchè:.....

Su questo mi sono arreso, ma non convinto. Diciamo che il magnetotermico generale debba essere di portata tale da assicurare la giusta protezione del montante OK?

se è vero che il contatore elettronico lascia assorbire una potenza compresa tra 3,3kW e 4kW per tre ore, allora il magnetotermico da 16A non ti consentirebbe di sfruttare questo vantaggio.

però così ti vai a scontrare con tutti quelli che mi dicono che interviene prima il limitatore del contatore che il magnetotermico generale da 16 A e mi fai venire voglia di insistere ancora.

a quale magnetotermico ti riferisci? Il contatore non si trova all'ingresso dell'appartamento.

Hai ragione, ho sbagliato la punteggiatura della frase che doveva essere più precisamente: "Se il montante è protetto con magnetotermico generale all'ingresso dell'appartamento, non occorre un magnetotermico alla base del montante (appena dopo il contatore)".

Concordo con te per il discorso sul differenziale.

Saluti

Fabrizio

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ma con l'unico vantaggio di poterci far lavorare cani e porci, non mi sembra molto valido.

hai capito male, voglio dire che i cani e porci lavorano sempre, sia con quadri comuni che separati; ma i quadri separati evitano danni ad altri vicini. Un altro punto a favore dei quadri separati è la possibilità di scegliere la capienza in base alle proprie esigenze, evitando problemi tipici di un quadro comune, dove lo spazio può anche avanzare, ma per aggiungere componenti vicino ai propri si dovrebbero spostare tutti gli altri :ph34r: (oppure avere diversi interruttori su file separate).

ma far buttare un quadro buono

si può sempre riciclare per altri lavori...

però così ti vai a scontrare con tutti quelli che mi dicono che interviene prima il limitatore del contatore

il contatore non è mio, ma di proprietà dell'Enel, quindi posso attenermi esclusivamente a quanto dichiara Enel (ma non garantisco la verità dei fatti, il più delle volte è come dici tu).

Ciao :)

Modificato: da LB81
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-se è vero che il contatore elettronico lascia assorbire una potenza compresa tra 3,3kW e 4kW per tre ore, allora il magnetotermico da 16A non ti consentirebbe di sfruttare questo vantaggio.

NO :rolleyes:

Un magnetotermico da 16 A, se non è malato, deve permettere l'assorbimento illimitato di 18,08 A, e intervenire entro 23,2 A.

Quindi i 4 kW ci stanno tutti e ci ballano anche.

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cordalenta+-->
CITAZIONE(cordalenta)

Corretto!

Proprio Domenica mattina sono dovuto scendere per riarmare l'interruttore del contatore, che segnava un prelievo di 4,2 kW... e il mio 16A se ne è stato buono buono... e non era neanche molto caldo...

PS:

Una curiosità Carlo, ammetto di non sapere perchè i valori di corrente nominale degli interruttori (intendo le taglie commerciali) non sono legati alle loro reali caratteristiche? Ossia quelle che stabiliscono la soglia di non intervento e quella di intervento certo.

Detto semplicemente (è un dubbio che mi porto da anni) perchè un magneto termico da 16A, che può permettere di assorbire continuamente 1,12 x In, non viene classificato o identificato come un 17/18A ?? senza margini... forse perchè oltre un certo valore, molto dipende anche dalle condizioni ambientali di esercizio? potenza dissipata, temperatura ambiente, ecc??

In pratica, perchè chiamare 16 quello che potrebbe essere chiamato 17?

saluti

Modificato: da Attilio Fiocco
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Una curiosità Carlo, ammetto di non sapere perchè i valori di corrente nominale degli interruttori (intendo le taglie commerciali) non sono legati alle loro reali caratteristiche? Ossia quelle che stabiliscono la soglia di non intervento e quella di intervento certo.

Detto semplicemente (è un dubbio che mi porto da anni) perchè un magneto termico da 16A, che può permettere di assorbire continuamente 1,12 x In, non viene classificato o identificato come un 17/18A ?? senza margini... forse perchè oltre un certo valore, molto dipende anche dalle condizioni ambientali di esercizio? potenza dissipata, temperatura ambiente, ecc??

In pratica, perchè chiamare 16 quello che potrebbe essere chiamato 17?

Direi che è una tradizione che si perde nella notte dei tempi. Comunque è l'apparato normativo che te lo dice, sia norme di prodotto che norme impianti quando ti dicono che per proteggere una conduttura devi utillizzare un dispositivo di protezione così e così (Iz <= In....).

Il punto di vista corretto è che la In di un interruttore non è la sua corrente di intervento, ma la (minima) portata dei cavi che protegge adeguatamente da sovraccarico.

Quindi è anche la (massima) corrente di impiego.

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Un magnetotermico da 16 A, se non è malato, deve permettere l'assorbimento illimitato di 18,08 A, e intervenire entro 23,2 A.

Carlo, hai pienamente ragione, ma queste caratteristiche sono riferite a temperatura ambiente normale (20°C se ricordo bene). Temperature diverse possono far variare la corrente di intervento del magnetotermico entro un certo range, aumentando o diminuendo il valore. Oppure, oltre alla temperatura ambiente, basta un sovraccarico temporaneo per scaldare l'interruttore (ma senza ottenere lo sgancio immediato), si passa alla curva di intervento "a caldo" (diversa da quella "a freddo").

Ciao :)

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Un magnetotermico da 16 A, se non è malato, deve permettere l'assorbimento illimitato di 18,08 A, e intervenire entro 23,2 A.

Carlo, hai pienamente ragione, ma queste caratteristiche sono riferite a temperatura ambiente normale (20°C se ricordo bene). Temperature diverse possono far variare la corrente di intervento del magnetotermico entro un certo range, aumentando o diminuendo il valore. Oppure, oltre alla temperatura ambiente, basta un sovraccarico temporaneo per scaldare l'interruttore (ma senza ottenere lo sgancio immediato), si passa alla curva di intervento "a caldo" (diversa da quella "a freddo").

Ciao :)

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Proprio Domenica mattina sono dovuto scendere per riarmare l'interruttore del contatore, che segnava un prelievo di 4,2 kW... e il mio 16A se ne è stato buono buono... e non era neanche molto caldo...

Una curiosità Attilio, hai un magnetotermico generale da 16 A?

Fabrizio

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