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Documentazione uso cavi schermati per inverter


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Inserito:

Ciao a tutti, vedrò di essere breve nella mia domanda : stavo cercando documentazione che attesti l'obbligatorietà (con conseguente documentazione riferita a prove e/o normativa) per discussione tecnica con un costruttore di un macchinario.

 

Guida EMC pag 36 pensavo di sfruttare la documentazione fornita da questa guida integrandola con Siemens EMC e ABB EMC per argomentare tutta una serie di considerazioni tecniche.

 

Avete magari altri fonti ?

 

Grazie, Ennio


Livio Orsini
Inserita:
  Il 06/03/2023 alle 14:01 , ETR ha scritto:

pensavo di sfruttare la documentazione fornita da questa guida integrandola con Siemens EMC e ABB EMC per argomentare tutta una serie di considerazioni tecniche.

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La guida diVoltinum mi sembra completa ed esauriente; se proprio vuoi integrarla procurrati le normative uficiali EMC

Inserita:

Non è che c'è una norma che stabilisce che il cavo deve essere schermato.

E' che tutti i costruttori di inverter devono imporlo come specifica in modo che il loro apparecchio risponda alle norme sulle EMC.

Se non si mettono cavi schermati, sostanzialmente decade la CE dell'inverter e devi provvedere te a dimostrare che anche senza sei nei limiti delle EMC, cosa piuttosto improbabile, del resto.

Livio Orsini
Inserita:
  Il 06/03/2023 alle 17:27 , Ctec ha scritto:

cosa piuttosto improbabile, del resto.

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Quasi impossibile da realizzare, perchè bisognerebbe effettuiare le misure di emissione ponendo tutta l'apparecchiatura in camera anecoica schermata.

Inserita:
  Il 06/03/2023 alle 17:27 , Ctec ha scritto:

Non è che c'è una norma che stabilisce che il cavo deve essere schermato.

E' che tutti i costruttori di inverter devono imporlo come specifica in modo che il loro apparecchio risponda alle norme sulle EMC.

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Appunto è su questo aspetto che verte il contenzioso. 

 

Su dei macchinari ho degli inverter, di cui non conosco perfettamente le caratteristiche che hanno il collegamento verso il motore. realizzato con semplici corde. Sulle corde è semplicemente posta una bobina/toroide (di cui non sono note le caratteristiche) e quindi in tutta questa poco chiara faccenda è un attimo dubitare.

 

Stabilito che qualsiasi altra soluzione possa essere idonea, salvo dimostrarla come dice Livio, ricevere a mia volta un contenzioso per queste cose è un attimo e dopo uscirne è una eterna discussione, nella quale replicare soluzioni date per assodate è una valida soluzione.

 

Vedo di fare ancor qualche rilievo e poi comincerò ad interfacciarmi con il costruttore.

 

Buona giornata

 

Ennio

Livio Orsini
Inserita:
  Il 07/03/2023 alle 10:37 , ETR ha scritto:

Stabilito che qualsiasi altra soluzione possa essere idonea, salvo dimostrarla come dice Livio, ricevere a mia volta un contenzioso per queste cose è un attimo e dopo uscirne è una eterna discussione, nella quale replicare soluzioni date per assodate è una valida soluzione

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Ti racconto un fatto accadutomi più di vent'anni fa.

Avevo realizzato dei quadri che inglobavano alcuni inverters mitsubishi, questi quadri automatizzavano apparecchiature che eran state vendute ad una azienda Svedese.

In svezia vige la regola che quando inmporti un macchinario questo prima di essere avviato deve superare l'ispezione di un ispettore governativo; l'ispettore controlla che tutte le normative nazionalòio applicabili alla macchina siano state rispettate, con particolare riguardo alla sicurezza ed alle emissioni elettromagnetiche,se si tratta di apparecchaitura elettrica.

In genere questi ispetto ri sono dei burocrati e come tali si comportano.

In questo caso visto che il manuale dell'inverter prescriveva un filtro di ingresso, dando anche il relativo codice mitsubishi, per garantire il rispetto delle emissioni verso la rete.

Essendo un quadro con più motori io avevo usato degli induttori trifasi su ogni inverter, perchè il filtro era necessario quando si usava l'inverter singolo con montaggio "on the wall".

Non ci fu niente da fare: o si montavano i filtri o l'ospettore non avrebbe rilasciato il benestare all'uso della macchina.

 

Questo racconto per esemplificare che se vuoi essere dalla parte della ragione, dal punto di vista normativo-burocratico, devi adempiere alle prescizioni del costruttore dell'inverter.

Quasi certamente nel manuale dell'inverter, se il costruttore è serio, sarà specifficato come deve essere collegato l'inverter al motore, con che tipo di cavo.

Se il costruttore dell'inverter ha specificato l'uso di cavi schermati (con PE esgterno o interno centrale con terna avvolta ad elica attorno ad esso), se non vuoi avere contestazioni devi usare il cavo schermato.

 

Gli induttori in serie al cavo di collegamento al motore sono consigliati/imposti, quando la lunghezza del collegamento supera una determinata lunghezza. Personalmente li ho sempre previsti se sapevo che la tratta di cavo era maggiore di 15m.

Inserita:
  Il 07/03/2023 alle 15:44 , Livio Orsini ha scritto:

Quasi certamente nel manuale dell'inverter, se il costruttore è serio, sarà specifficato come deve essere collegato l'inverter al motore, con che tipo di cavo.

Se il costruttore dell'inverter ha specificato l'uso di cavi schermati (con PE esgterno o interno centrale con terna avvolta ad elica attorno ad esso), se non vuoi avere contestazioni devi usare il cavo schermato.

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Livio sono d'accordo con te su TUTTO e giusto questo pomeriggio mi sono scaricato un po' di documentazione dell'inverter per capire come il costruttore del macchinario, avesse implementato il dispositivo.

 

Premetto : ho dato un occhiata veloce (30 min) perché dovrei spulciare bene tutto e tradurre bene l'inglese per non farmi trarre in inganno dalla mia comprensione scritta non certamente da madre lingua.

 

Di cavi schermati non c'è traccia alcuna, ne come simbolismo grafico ne come termine tecnico.

Sussiste tutto un ampio capitolo sulla certificazione CE e sulla parte EMC ad essa correlata, ma ribadisco devo leggerla bene.

I famosi toroidi, sono menzionati del manuale e sono ben presenti nel grafismo del collegamento e in alcune immagini e quindi come prima analisi mi verrebbe da dire che il costruttore del macchinario abbia pedestremente eseguito le indicazioni del costruttore dell'inverter.

 

Cercherò di fare anche un confronto con altri manuali di medesima provenienza (altri costruttori che uso abitualmente e che non mi hanno mai dato problemi) per capire dove possano esserci dei punti in comune o dove vi siano proprio delle lacune.

 

Rimango volutamente nel vago perché senza avere un quadro completo della situazione ed elementi tecnici esaurienti, non vorrei arrivare a conclusioni affrettate ed errate (diciamo incomplete o contestabili).

 

Buona serata, Ennio

 

Livio Orsini
Inserita:

Di che marca sono gli inverters?

Inserita: (modificato)
  Il 08/03/2023 alle 06:23 , Livio Orsini ha scritto:

Di che marca sono gli inverters?

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INOVANCE MD500

 

Ennio

Modificato: da ETR
Inserita:

A pag. 278 del manuale c'è proprio scritto che deve essere schermato, e tutte le indicazioni del caso:

image.png.570871c49a3b26bcce6a26514e2c3d7c.png

Inserita:

Giusto per fugare ogni dubbio allego immagine dei collegamenti.

 

Poi per quanto riguarda la manualistica, nel manuale MD500 PLUS 1 purtroppo arrivo solo alla pagina 173, ma alla 131, si esplicita lo stesso concetto che mi ha riportato CTEC (ps da che file hai preso la pagina 273 ?)

 

Se poi si guardano però tutte le info grafiche dei collegamenti, non c'è né una che evidenzi la schermatura sui collegamenti e probabilmente il costruttore del macchinario ha dato riscontro alla disegno elettrico, invece che alle note in calce.

 

Grazie mille

 

Immagine 2023-03-08 105835.png

Inserita:

L'ho trovato qui con una ricerca google

Non mi paiono schermati, e sono piuttosto grossi come fili...

Livio Orsini
Inserita:

Anche a me non sembrano schermati.

Se fossero cavi schermati dovrebbe esserci, immediatamente sotto l'inverter, il collarino di fissaggio dello schermo alla piastra di fondo o ad una barra di terra.

Inserita:

Confermo che non sono schermati ! Sono corde "normalissime" (per loro, per noi sono rigide come delle lance !) che passano dopo qualche decina di centimetri in un anello di ferrite (tutti assieme) e tramite una guaina (quella bordo macchina per intenderci), dopo meno di 2:3 m, dal quadro, approdano al motore.

 

Questo è una delle tante (ce ne sono ulteriori di osservazioni che ho in nota), ma è quella più evidente. 

 

  Il 08/03/2023 alle 10:20 , Ctec ha scritto:

L'ho trovato qui con una ricerca google

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Io ero passato dal sito ufficiale, attraverso i documenti messi a disposizione. Vedrò di comparare le versioni.

 

Grazie mille ! Ennio

 

Livio Orsini
Inserita:
  Il 08/03/2023 alle 11:16 , ETR ha scritto:

passano dopo qualche decina di centimetri in un anello di ferrite (tutti assieme)

Expand  

 

Pessima soluzione, non capisco per quale ragione l'abbiano adottata.

Venticineque anni fa si usava ancora, in alcuni casi particolari fare un paio di spire per ognuno dei 3 fili in un toroide, in pratica era come insereire un induttore trifase, di bassa induttanza, tra inverter e motore, questo perchè era difficile reperirre cavi schermati di potenza. Poi questi cavi divennero di uso comune e questa tecnica venne del tutto abbandonata; anche perchè i risultati in ordine ai disturbi irradiati non eran molto soddisfacienti.

Inserita:

Mi pare che ha pagina 84 e 85 è chiaro. Inoltre a pagina 145 si legge:

 

"3. Motor cable requirements
Use shielded cables."

pag84.jpg

pag85.jpg

pag145.jpg

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