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Problema Delicato Impianto Domestico


barbas72

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E' vero che sono una persona onesta, ma non sono del tutto fesso. Come mi ha detto anche l'avvocato, chiamare l'azienda fornitrice per una questione di principio significa applicare il detto "i fessi e gli ostinati fanno ricchi gli avvocati". Dovrei comunque fare denuncia contro ignoti (figurarsi se l'azienda va a cercare il tecnico che ha installato il contatore, cane non mangia cane, ammesso poi che non fosse un dipendente assunto a TD), pagare gli arretrati calcolati non si sa bene come, e se volessi tirare in ballo il precedente proprietario dovrei fargli causa anticipando tutte le spese e sicuramente la perderei perché non posso dimostrare che sia stato lui (e magari mi becco pure una querela). Magari potrei fare un po' di casino pubblico (associazioni dei consumatori?) dicendo che i contatori digitali erano stati promessi come la soluzione definitiva ai furti di corrente e invece non risolvono un cavolo, ma naturalmente mi verrebbe risposto che quella era solo pubblicità e che i contatori sono, come dicono gli americani, perfettamente "within specs".

Per rimettere a posto l'impianto non c'è da tagliare nulla nè tantomeno lasciare fili in tensione. Basta togliere dal morsetto aggiunto il filo che arriva dal pianerottolo e infilarlo direttamente nel morsetto della piastra del contatore (al posto del filo che c'è ora che va dal morsetto aggiunto al contatore), poi fare lo stesso col filo dell'altra fase e fine del lavoro. A quel punto i due morsetti e i fili aggiunti si tolgono del tutto, si ricollega l'ingresso del magnetotermico all'uscita del contatore e l'impianto è di nuovo a posto. Il contatore è sempre regolarmente piombato e mai manomesso.

Comunque grazie per avermi confermato l'inutilità dei contatori digitali (pagati ovviamente dagli utenti) e il fatto che questi lavoretti non sono inusuali. Rende più piacevole pagare le bollette.

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Comunque grazie per avermi confermato l'inutilità dei contatori digitali (pagati ovviamente dagli utenti) e il fatto che questi lavoretti non sono inusuali.

Ma cosa c'entra. I contatori digitali hanno altre funzioni.

Per esempio:

- lettura in centrale aggiornata senza necessità di letturista o di autolettura

- possibilità di cambiare in remoto il tipo di contratto

- possibilità di utilizzare altri distributori o tariffe biorarie

- possibilità di attiivare/disattivare la fornitura in remoto

- maggiore precisione nella limitazione della potenza

Ovviamente non ha mai avuto la pretesa di conteggiare il consumo in caso di installazione truffaldina!

Non è un apparecchio magico.

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Stiamo parlando, anzi state parlando, di lavorare sul cavo in tensione a monte del contatore, che come qualcuno di voi ha già fatto notare è spesso sprovvisto di protezioni adeguate.

Avete consigliato all'autore del post di tagliare

a raso i due fili ' illegali' e non dire niente
;

di far

ripristinare il tutto da un bravo elettricista che conosci possibilmente
;

è anche stato detto

Trovatene uno che sia conosciuto e che lavori in nero...
;

Ohh ragazzi, ma ieri sera a che festa siete stati ?????

Chiunque metta le mani a monte del contatore deve chiederne l'autorizzazione all'ente distributore, che interviene sul posto e toglie tensione, se poi si chiede allo stesso ente di eseguire il lavoro, che lo faccia in tensione o no, la cosa non riguarda il cliente.

Conto salato o no, le leggi sono leggi e vanno rispettate, non è mica colpa dell'ente distributore se qualcuno ha fatto il furbo.

Nessuno di voi si è chiesto se il bravo elettricista che lavora in nero commettese un banale errore e ci rimanesse stecchito, in quale casino state contribuendo a mettere il nostro amico?

cinemapw ha un problema che deve risolvere ed in un forum dove si sfoggiano conoscenze su questa o quell'altra norma ci si aspetta una risposta che tenga conto delle regole e non di come aggirarle.

Ma quando un moderatore di sezione, letti questi consigli dice:

Vedi tu se vale la pena.... Io fare come dice Ivano.
non capisco più se ne vale veramente la pena...

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cordalenta il fatto è che per giusto si dovrebbe fare come dici tu.... ma ci sono tanti ma...

facendo appunto come dici tu, vai a finire in molti e non pochi casini.

facendo come dice ivano e tutti gli altri, con un po di cautela si risolve tutto come se non sia mai successo nulla ;)

ps: prendi le forbici da elettricista e taglia i fili (forbici con manico gommato) oppure fai come hai detto tu scollegando i morsetti... ma fai attenzione ;)

Modificato: da No_Probl3M
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cordalenta il fatto è che per giusto si dovrebbe fare come dici tu.... ma ci sono tanti ma...

La situazione è complessa e delicata. Purtoppo in questa situazione, come talvolta accade nella vita, se si procede secondo quelle che sono le vie del tutto corrette e pienamente in accordo con le regole, PUR SENZA AVERE NESSUNA COLPA E RESPONSABILITA' ci si imbatte in delle situazioni estremamente spiacevoli e totalmene ingiuste per cui molto spesso ci si rimette e si paga di tasca propria (pesantemente) per la colpa di altri a cui si è voluto rimediare.

A mio avviso nessuno ha spinto verso una soluzione fuori dalle leggi, bensì ha evidenziato i rischi che il ripristino comporta e si è preoccupato di evitare rischi gravi per la vita dell'utente (che evidentemente ha già deciso di non operare per vie rigorosamente formali), consigliando di affidarsi comunque ad un tecnico.

Il tecnico avrà le competenze per valutare se tale operazione può essere svolta in sicurezza o meno.

Come qualcuno ha evidenziato in molti casi anche i tecnici dell'Ente distributore compiono operazioni sotto tensione: non so se è lecito, ma ho notato questo pericoloso comportamento in varie occasioni.

Resta il fatto che in una situazione del genere ogniuno potrebbe autonomamente scegliere se adottare una soluzione piuttosto che un'altra.

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PUR SENZA AVERE NESSUNA COLPA E RESPONSABILITA'

Colpa no. Responsabilità forse sì. E' il proprietario di quell'abitazione.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Ovviamente non ha mai avuto la pretesa di conteggiare il consumo in caso di installazione truffaldina!

Io invece ricordo (ma forse sbaglio) che era proprio quello che si diceva, con l'argomento che la lettura in remoto della potenza assorbita istantanea permetteva al fornitore di controllare che l'energia in uscita da una cabina fosse uguale alla somma dei consumi, e che se così non era intervenivano immediatamente carabinieri, polizia, guardia di finanza, FBI, CIA, KGB, e magari pure qualche vigile del fuoco di passaggio per arrestare il ladro in flagranza di reato.

Ora invece salta fuori che così non è. C'è da chiedersi perché. Sarà mica un fatto voluto?

Inoltre, poter gestire in remoto il contatore non è mica un vantaggio. Si presta ad abusi. Ieri ho fatto una ricerca su Internet e ho trovato istruzioni dettagliate su come riprogrammarsi il contatore. Contratto da 6KW al prezzo di quello da 3KW. Peraltro, quando i cambi si facevano manualmente, gli addetti controllavano che la rete a monte del contatore fosse a posto. Ora invece un call center a 600 Km di distanza cosa ne sa della reale situazione della rete di distribuzione della zona e soprattutto del palazzo, spesso molto diverse da quella teorica? Alla faccia della sicurezza.

Infine, un contatore teleletto e telemodificato è un contatore che nessuno più controlla. Ecco perché il lavoretto al mio era fatto così bene. Chi l'ha fatto sapeva che quel contatore non l'avrebbe mai più neanche semplicemente guardato nessuno (a parte il proprietario dell'appartamento, complice o semplicemente inesperto). Quante altre situzioni del genere esistono, grandemente favorite dai contatori elettronici?

No, più ci penso e più mi convinco che i contatori elettronici siano stati l'ennesima truffa ai danni degli italiani, fatta per favorire i soliti furbetti. Come si dice a Napoli, cornuti e mazziati.

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Colpa no. Responsabilità forse sì. E' il proprietario di quell'abitazione.

L'avvocato mi ha detto che il contatore, che sia in casa o all'esterno, non ricade sotto la responsabilità del proprietario dell'abitazione perché non è di sua proprietà e perché non ne ha la disponibilità, se non per prelevare corrente nei modi stabiliti dal proprietario (cioè il fornitore di energia).

In sostanza, se il contatore va a fuoco e appicca un incendio al condominio e/o altro appartamento, l'intestatario dell'utenza non ne ha la responsabilità, al contrario di quanto accadrebbe per un incendio causato da un'utenza (lampada, stufa, quello che è).

Questo però SOLO se il contatore o l'impianto non sono stati manomessi. Il problema in questo caso è 1) provare che non sono stato io e 2) trovare il colpevole, perché qualcuno deve pagare gli arretrati di corrente e le spese per ripristinare lo stato dell'impianto. Per il modo in cui funziona la giustizia in Italia, dovrei prima pagare io e poi rivalermi sul colpevole, e comunque c'è l'iscrizione d'ufficio per il reato di furto di corrente, con successivo procedimento penale, da cui poi verrei assolto. Per giunta, l'assoluzione sarebbe "perché il fatto non costituisce reato", e non "perché il fatto non sussiste" (il fatto c'è eccome). No grazie.

Modificato: da cinemapw
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Io invece ricordo (ma forse sbaglio) che era proprio quello che si diceva, con l'argomento che la lettura in remoto della potenza assorbita istantanea permetteva al fornitore di controllare che l'energia in uscita da una cabina fosse uguale alla somma dei consumi, e che se così non era intervenivano immediatamente carabinieri, polizia, guardia di finanza, FBI, CIA, KGB, e magari pure qualche vigile del fuoco di passaggio per arrestare il ladro in flagranza di reato.

Va be', ma solo per furti di entità elevata!

non ricade sotto la responsabilità del proprietario dell'abitazione perché non è di sua proprietà e perché non ne ha la disponibilità, se non per prelevare corrente nei modi stabiliti dal proprietario (cioè il fornitore di energia)

Appunto: tu non prelevavi energia nei modi stabiliti! sia pure senza averlo voluto.

No, più ci penso e più mi convinco che i contatori elettronici siano stati l'ennesima truffa ai danni degli italiani, fatta per favorire i soliti furbetti. Come si dice a Napoli, cornuti e mazziati.

Senti. E' chiaro che il vantaggio principale lo hanno i Distributori. Pensa solo al risparmio per non mandare in giro il letturista.

Ma qualche vantaggio lo ha anche l'utente! Pensa a tutte le polemiche legate alle bollette fatte con i consumi presunti, sempre contestati.

Da qui a parlare di truffa proprio non capisco.

Del resto, ogni qualche decennio, non sarebbe male la sostituzione dei contatori e in effetti molti erano vecchissimi.

Modificato: da Carlo Albinoni
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FattoreDiPotenza

Da tutto il discorso , mi sfugge un particolare, se l'apparecchio di misura era by-passato , cosa pagavi nelle bollette?

Non te ne sei accorto prima che non avevi nessun consumo registrato?

Per il resto "quoto" il suggerimento di cordalenta.

Sarà "forse"una grana con denuncia e assoluzione d'ufficio ,del resto se è come ho capito io, anche le bollette del vecchio proprietario avranno avuto consumo pari a zero, questa è la prova della sua malafede , che ti assolve, ma in ogni caso , anche se togli il by-pass , la manomissione resta , o almeno le prove di una avvenuta manomissione.

Nel caso enel faccia una verifica , trascorsi diversi anni dal momento in cui hai acceso il contratto ,sarà impossibile convincere qualcuno che era il vecchio proprietario e l'assoluzione sarà molto difficile.

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se l'apparecchio di misura era by-passato , cosa pagavi nelle bollette?

era stata predisposta una derivazione con due fili murati che li collegava direttamente ad uno dei magnetotermici a valle

pago circa 100 euro a bimestre

Se il contatore fosse stato bypassato su tutto l'impianto,chiaramente le fatture sarebbero state una valida prova a testimonianza del furto.

Probabilmente si è scelto di collegare una sola linea proprio per non avere alti assorbimenti e quindi non destare sospetti.

Diciamo un furto a metà.

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Ohh ragazzi, ma ieri sera a che festa siete stati ?????
Alla mia festa di compleanno e hanno tutti pasteggiato a pastiera napoletana e champagne d'annata.....peccato tu non sia venuto, magari, parteciparvi ti sarebbe servito per abbandonare quell'aria da "grande inquisitore".... :P

Ma quando un moderatore di sezione, letti questi consigli dice:

non capisco più se ne vale veramente la pena...

Che c'entra il fatto che Carlo sia un moderatore di sezione?

Lasciati dire che non hai ben capito la funzione del moderatore di sezione,

Note sui moderatori:
La figura del moderatore è necessaria non solo per garantire il rispetto del regolamento ma anche per cercare di mantenere tutte le discussioni (specie quelle delicate come quelle trattanti la politica, la religione etc etc) costruttive e per garantire comunque il rispetto delle opinioni altrui. 
I moderatori non sono necessariamente esperti degli argomenti trattati nel forum che moderano. 
I moderatori hanno la facoltà di chiudere o cancellare una discussione ogni qual volta lo ritengano opportuno così come censurare un messaggio (modificandolo o cancellandolo) di un utente. 
I moderatori possono chiudere o rimuovere discussioni non ritenute idonee allo spirito del forum.
Il loro giudizio è insindacabile e rispondono del loro comportamento solo ed esclusivamente all'amministratore. Contestazioni sull'operato dei moderatori effettuate sul forum saranno prontamente chiuse o eliminate. Spiegazioni e critiche (non in chiave polemica) rivolte a moderatori e amministratori sono accette ma solo ed esclusivamente in forma privata (via mail) o tramite il messanger del forum. </P>

per questo ti invito a rileggere il regolamento e il disclaimer del portale.

Cordialità.... :lol:

Modificato: da Benny Pascucci
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Elimina il collegamento (e fai) fai fare un buon isolamento.

Il collegamento abusivo è stato fatto dal tecnico quando hanno sostituito il contatore ma l?ENEL non sprecherà il suo il suo tempo per andare a cercarlo e si rifarà su di te.

Collegarsi prima del contatore è furto aggravato e continuato. truccare invece il contatore è truffa aggravata e continuata.

Non vedo in quali termini tu possa fare una denuncia. In via teorica eri tenuto a controllare che TUTTO l'appartamento fosse in regola al momento dell'acquisto. L abuso è sul TUO contatore ed il benefeciato sei stato (inconsapeve) TU.

PS. Non è invece reato usare il bianchetto per cancellare la prima cifra della bolletta.

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Bhe allora, anche se in ritardo, ti faccio i miei migliori auguri di compleanno Benny..... :lol: .

Non sapevo della tua festa, ma sono contento di non essere venuto, perché a giudicare da quello che hanno scritto gli intervenuti mi sembra che di Champagne ne sia corso davvero troppo..... :blink:

Hai ragione a dire che non ho ben capito la funzione del moderatore di sezione, pensavo che oltre a garantire quanto mi hai indicato, dovesse anche garantire che ai partecipanti al forum venissero dati consigli nel rispetto delle norme tecniche, della sicurezza e della legalità, tirando un po' gli orecchi a chi consiglia di agire in maniera non proprio saggia, ma vedo che invece una tiratina d'orecchio la prendo io .... :( ....perchè ho "l'aria da grande inquisitore".

Ebbene la mia premura era quella di dare all'autore del post il mio consiglio e l'ho fatto, gli altri hanno dato il loro,

lui (che comunque mi sembra più impegnato a criticare l'ente distributore per la diffusione dei contatori elettronici, invece che alla soluzione del suo problema) saprà sicuramente scegliere la via più giusta per porvi rimedio.

Attendevo il tuo intervento in questa discussione, ma immaginavo che avresti espresso il tuo parere tecnico che tutti rispettiamo.

Grazie per avermi fatto chiarezza.

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Il problema è chiaro e anche la soluzione logica lo è, ma purtroppo si ha a ché fare con una burocrazia cieca.

Mi sono capitati due episodi di truffa ai miei danni, in entrambe i casi sono ricorso al tribunale, ma alla fine ci ho solo rimesso e alla grande, perché per far valere le mie ragioni ho dovuto prima pagare tutte le pendenze che la controparte aveva col fisco (nel mio caso si trattava di questo) e le spese del tribunale, oltre a quelle del mio avvocato. Ho avuto sentenza favorevole in entrambe i casi, ma la controparte si è fatta uccel di bosco e non ho avuto a chi presentare il dispositivo della sentenza. Sai la morale? Ci ho rimesso tutto quello per cui ho intentato le cause, più le spese legali, più le tasse che ho dovuto anticipare per quei filibustieri. Bel modo di vincere le cause: cornuto e mazziato. Diverso è se vi fosse stata una Legge che mi avrebbe fatto avere dallo Stato i miei soldi, riconosciuti dal tribunale, che poi si sarebbe preoccupato di andarseli a recuperare da quelle persone attraverso le proprie strutture (polizia e carabinieri), ma è pura fantasia, quella Legge non c'è.

Essendo concreti, oltre ché corretti, si è suggerito in primo luogo di interrompere immediatamente l'illecito scoperto e solo successivamente si è indicata una via pratica per uscirne fuori col minor danno possibile.

Non sarà l'ortodossia giuridica, ma posso garantire che per una persona onesta quale ha dimostrato d'essere il nostro amico è forse l'unico modo per evitare di dover pagare colpe di altri. E meno male che il moderatore in questo caso non ha agito da ottuso contabile, ma ha saputo discriminare tra chi chiede consigli per prelevare illecitamente l'energia e chi li chiede per risanare un illecito di cui non vuole farsi complice. Merita il mio applauso :clap:

Quanto al contatore elettronico... c'è almeno un'altra discussione che ne parla e quindi è meglio continuare là. Di certo dico che non è una truffa, ma porta qualche svantaggio all'utente, soprattutto per quelli abituati a stare quasi costantemente appena sopra i limiti massimi d'assorbimento e che ora si rendono conto che dovrebbero cambiare contratto di potenza impegnata, o limitare le proprie abitudini.

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L'impianto è tornato al suo stato originale. O meglio, a quello che sarebbe dovuto essere lo stato originale. Gli, ehm, elementi aggiuntivi sono in uno scatolone dove tengo oggetti curiosi per ricordo. Non c'è stato bisogno di isolare nulla, perché non c'è mai stata nessuna giunta o taglio dei fili in entrata.

Peraltro, dispongo di regolare certificato di conformità dell'impianto, che ho avuto al momento dell'acquisto. Pezzo di carta inutile, perché se anche andassi a chiedere spiegazioni alla ditta che l'ha redatto, mi direbbero che il lavoretto è stato fatto dopo il loro controllo, così mi darei la zappa sui piedi da solo. Quindi è del tutto impossibile per un proprietario dimostrare la sua buona fede.

La realtà è che non se ne sono accorti neanche loro. O se se ne sono accorti... tutti zitti e acqua in bocca.

Mi chiedo quanti altri possano trovarsi in queste condizioni, e ritrovarsi con una denuncia per furto aggravato e continuato... Le probabilità sono pressoché nulle, visto che un lavoretto come il mio (anzi, il mio ex) è totalmente invisibile e non individuabile (soprattutto poi con i contatori letti a distanza), ma l'avvocato mi ha detto che sarebbero state rogne grosse, ma molto molto grosse. Pensate magari a un pensionato al minimo che si trovi in questa situazione, con l'avvocato d'ufficio...

Ah, ovviamente, grazie a tutti per l'interessamento.

Modificato: da cinemapw
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nll+-->
CITAZIONE(nll)

Mi autocito per la correzione di un orrore ortografico: "Diverso è se vi fosse stata una Legge che mi avesse fatto avere dallo Stato..."

:blush:

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Non c'è stato bisogno di isolare nulla, perché non c'è mai stata nessuna giunta o taglio dei fili in entrata.

Puoi meglio spiegare allora da dove e come si dipartivano i due fili prelevati a monte del misuratore?

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Una volta mi sono imbattuto in un sistema di prelievo tramite due piccoli chiodini (quasi spilli). Una volta rimossi non si vede probabilmente più nulla, se non con una attentissima analisi. Non credo però sia un metodo molto sicuro data la sezione dei chiodini. Sicuramente si saranno inventati metodi migliori !

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Puoi meglio spiegare allora da dove e come si dipartivano i due fili prelevati a monte del misuratore?

I fili da 6mm provenienti dalla scatola sul pianerottolo entravano in due morsetti sistemati a fianco dei morsetti sul retro della piastra dove è agganciato il contatore. Non so se questi morsetti abbiano un nome tecnico, sono quelli con l'involucro trasparente e una barretta forata (in questo caso con 4 fori) e le relative viti serracavo. C'erano anche i cappucci gialli inseriti a pressione sui pozzetti delle viti. Da ciascuno di questi due morsetti partivano due fili, anch'essi da 6mm: uno entrava nel rispettivo morsetto della piastra del contatore, l'altro andava all'ingresso del magnetotermico.

Il ripristino dell'impianto è consistito nello sfilare i cavi provenienti dalla scatola dai morsetti trasparenti e infilarli nei morsetti della piastra del contatore (ovviamente dopo aver tolto i fili che già li occupavano e dopo aver regolarmente allentato e poi serrato le viti). Poi morsetti trasparenti e cavi sono stati completamente eliminati, semplicemente sfilando i cavi dalla canalina che era stata murata dietro al contatore e che portava dietro ai magnetotermici.

Infine, il magnetotermico è stato collegato normalmente a valle del contatore.

Quando dicevo che non c'erano giunte o tagli intendevo dire che i cavi provenienti dalla scatola esterna erano integri e di lunghezza perfettamente adeguata a collegarli direttamente al contatore, non erano stati tagliati o in alcun modo danneggiati per inserire i morsetti aggiuntivi. Non c'è stato quindi bisogno di fare nessuna giunta o isolamento e non è rimasto alcun filo, sotto tensione o meno, e il contatore non è stato minimamente manomesso ed è ancora perfettamente piombato a norma di legge.

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Vedi tu se vale la pena.... Io fare come dice Ivano.

Quanto sopra è un "consiglio" del tutto personale (guarda caso simile a quello che ha dato l'avvocato), non è di PLC Forum.

Hai ragione a dire che non ho ben capito la funzione del moderatore di sezione, pensavo che oltre a garantire quanto mi hai indicato, dovesse anche garantire che ai partecipanti al forum venissero dati consigli nel rispetto delle norme tecniche, della sicurezza e della legalità, tirando un po' gli orecchi a chi consiglia di agire in maniera non proprio saggia, ma vedo che invece una tiratina d'orecchio la prendo io ....

Le norme tecniche non si occupano di furto di energia elettrica, nè come si può mettere rimedio quando ciò si sia già commesso.

E' proprio un argomento non trattato!

Pure la l'onestà c'entrava poco ormai. Perchè il reato, relativamente grave, ormai era già stato consumato.

L'errore è stato aver scambiato per tecnico un quesito che era in realtà di natura legale.

E' esattamente se fosse stato chiesto:

"Ho acquistato una casa e successivamente mi sono accorto che vi era della merce rubata, però non ho assolutamente la possibilità di dimostrare che non l'ho rubata io, che faccio?".

C'è qualche avvocato che possa dare un consiglio legale e saggio? Più saggio del mio? Come ci si deve comportare in queste circostanze?

PS

Le assoluzioni d'ufficio o automatiche non esistono. La buona fede la stabilisce il giudice. Si può sperare però che qualcuno, con un po' di buon senso, sappia quando è il caso di chiudere un occhio.

E meno male che il moderatore in questo caso non ha agito da ottuso contabile, ma ha saputo discriminare tra chi chiede consigli per prelevare illecitamente l'energia e chi li chiede per risanare un illecito di cui non vuole farsi complice. Merita il mio applauso

Esperienza!!! :rolleyes:

Qualcuno pensa che una denuncia annulli un reato, ma non è così. Il reato è stato commesso. O si ha la possibilità e la volontà di incolpare chi lo ha commesso e si va sino in fondo, oppure se ne viene incolpati.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Tutto è bene ciò che finisce bene......... ma vorrei fare una considerazione:

Quello che è emerso, è che in una situazione come questa, la cosa migliore da fare è allo stesso tempo la più scorretta, colpa della macchinosità e della insemplificazione burocratica...

In molti ti hanno elencato i "contro" a cui saresti incorso in caso di denuncia della situazione agli enti preposti, e qualcuno ti ha giustamente fatto notare che agire autonomamente comportava oltre ad un errore di fondo, anche dei rischi per l'incolumità (a prescindere che ENEL autorizzi molti lavori sotto tensione, quello è un' altro discorso)

La morale della favola la lascio a voi, ma se si fosse verificata la sciagura prospettata da qualcuno?

Saremmo a lamentare di altri "incidenti sul lavoro" detti anche odiosamente "morti bianche" ?

OT: Tempo fa se non ricordo male, venne permessa una sorta di autodenuncia sull' evasione fiscale, benchè i rischi fisici fossero minori, mi chiedo perchè nessuno (ma chi??) non proponga una regolamentazione su casi simili, che segua magari vie non ordinaria, in fondo parliamo di un AUTO-DENUNCIA rispetto ad una situazione di non legalità, trovo assurdo che si debba ricorrere a questo tipo di risoluzioni del problema.

In quanto alla responsabilità del padrone di casa, ok, ma come si possono tenere sotto controllo certe cose?

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Anni fa dovetti fare il condono edilizio per il mio alloggio e concorrere per quello per le parti comuni del palazzo dove abitavo, ma io sono subentrato come proprietario in un alloggio ultra venticinquennale ed era evidente che l'illecito è stato commesso prima ancora di iniziare la costruzione dell'immobile:

1º) troppo vicino alla ferrovia (distanze correttamente segnate in progetto, ma fuorilegge)

2º) cosa da bestiario: 3 scale nella vista frontale e 4 in pianta!

3º) disegni giusti al Catasto (e quindi diversi da quelli all'ufficio tecnico per la licenza edilizia)

4º) abitabilità concessa dal Comune su disegno estratto da quello al Catasto

Per rilasciare la licenza edilizia nelle condizioni dei punti 1 e 2 credo che si possa invocare perlomeno la negligenza dell'ufficio tecnico comunale, in aggiunta alle colpe del progettista che evidentemente aveva lasciato il cervello spento mentre disegnava l'edificio, soprattutto per quanto riguarda il secondo punto.

La vista in pianta era completamente diversa da come è stato poi realizzato il fabbricato, con grande difficoltà nella compilazione della richiesta di condono, perché un misto di difformità (un'impresa andare a dire cosa era e di chi, visto che non era possibile assegnare una corrispondenza di alloggio tra la pianta sbagliata e quella giusta). Il condono ci è costato parecchio e anche tutte le visure ogni anno, che erano a carico nostro, che dovevamo citare nella dichiarazione dei redditi, pena la nullità della nostra richiesta di condono. Ci sono voluti quasi 10 anni per avere l'esito definitivo della nostra domanda di condono.

Con tutto questo voglio dire che il cittadino in buona fede deve poter contare sull'appoggio delle Leggi e dello Stato, ma sovente si tratta di pura utopia.

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Con tutto questo voglio dire che il cittadino in buona fede deve poter contare sull'appoggio delle Leggi e dello Stato, ma sovente si tratta di pura utopia.

:offtopic:

In uno stato liberale e democratico (vero) una persona è innocente sino a che non è stata provata lasua colpevolezza al la di ogni ragionevole dubbio. Proprio alcuni giorni fa il giudice del trbunale di Genova, dopo aver giudicato "i fatti della Diaz" ha ricordatoquesto sacrosanto principio.

Purtroppo molto spesso questo principio è disatteso, anzi nel notro codice sono acora presenti numerose leggi che dicono esattamente il contrario.

Quando non c'è la legge c'è la prassi burocratica.

Pertanto il cittadino è sempre un'evasore fiscale sino a che non dimostra il contrario, salvo poi scoprire che a quelli che evadono sul seri nessuno contesta nulla. Ma questa è un'altra storia.

Quindi no c'è da stupirsi, purtroppo, se il cittadino in buona fede che cerca di sanare un illecito, non commesso da lui, ma in cui è coinvolto suo malgrado, viene subito colpevolizzato.

pensate a cosa vi può succedere se l'azienda da cui avetecomprato la casa, o l'auto, dovesse fallire: rischiate di trovarvi senza il bee acquistato e senza i soldi spesi :(

Ora chiudo l'OT e mi metto in castigo. :)

Modificato: da Livio Orsini
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