Rogerrio79 Inserito: 25 novembre 2008 Segnala Inserito: 25 novembre 2008 Salve a tutti . vorrei avere se è possibile un consiglio sulla progettazione di 2 quadri per un impianto di una villa di 2 piani.Premesso che ho già pensato a come dividere le linee mettendo un quadro al primo piano dove poserò le linee relative alle prese e alle luci di quel piano con un differenziale a monte da 16 A con relativi magnetotermici da 16 a per le prese e 10 a per le luci e un secondo quadro al piano superiore dove poserò le linee prese, luci, caldaia , vano tecnico ( dove installerò le apparecchiature elettroniche) , e le linee relative alle prese comandate per gli elettrodomestici del cucinino, vorrei installare nel quadro del 1 piano un interruttore sezionatore o magnetotermico che mi stacchi la corrente che viene dall ENEL e che va poi a monte degli interruttori .Ora mi chied è preferibile montare un interruttore magnetotermico o sezionatore a monte dei 2 quadri o meglio un differenziale magnetotermico tenendo conto che a valle di questo vanno comunque montati gli interuttori differenziali ?Grazie
cris76 Inserita: 25 novembre 2008 Segnala Inserita: 25 novembre 2008 Dovresti anche considerare la distanza che intercorre dal punto di allaccio (conatatore Enel) fino all'origine dei 2 Qaudri che se non ho capito male dovrebbero trovarsi in parallelo.Se la lunghezza della linea e' superiore ai 10-15 m potresti ad esempio inserire un magnerotermico differenziale (la tipologia dipende dalla potenza richiesta dall'allaccio che non hai dichiarato) che protegga la linea dal contatore fino ai quadri. Potresti poi utilizzare un normale sezionatore (posto in serie al magnetotermico diff di cui sopra) che ti permetta giusto ON/OFF dei quadriPoi posti in Parallello potresti inserire dei magneotermici diff da 30mA/ 10A luci 16A Prese . Piano superiore 10ALuci etc etc.Questo ti garantirebbe tra l'altro un buona selettivita' in caso di guasto. Ovviamente le possibili soluzioni sono infinite
Rogerrio79 Inserita: 26 novembre 2008 Autore Segnala Inserita: 26 novembre 2008 grazie per il consiglio.Parlando con un ingegnere elettrico mi ha detto che è sempre consigliabile mettere nel vano contatore poichè la distanza è piuttosto lunga (come dici tu) un differenziale magnetotermico 16a per un contatore 3kw .
Carlo Albinoni Inserita: 26 novembre 2008 Segnala Inserita: 26 novembre 2008 Parlando con un ingegnere elettrico mi ha detto che è sempre consigliabile mettere nel vano contatore poichè la distanza è piuttosto lunga (come dici tu) un differenziale magnetotermico 16a per un contatore 3kw .Differenziale con quale Idn ? e se il montante è a doppio isolamento?E perchè il magnetotermico proprio da 16 A ?
No_Probl3M Inserita: 27 novembre 2008 Segnala Inserita: 27 novembre 2008 il differenziale prendilo piu grosso di 16A, semplicemente perchè il montante della linea sarà come minimo di 6mmq visto la distanza.
solchiere Inserita: 27 novembre 2008 Segnala Inserita: 27 novembre 2008 Il valore di corrente nominale della protezione differenziale (16A) va scelto in base alla protezione magnetotermica presente subito a valle o subito a monte.Se nonesiste un unico MT "generale" vanno sommate le correnti: ad esempio se usi 2 MT da 16A che si collegano a valle di una protezione differenziale dovrai sceglierla da 32A, a meno che non esista un MT posto subito a monte o a valle della protezione differenziale.
cordalenta Inserita: 28 novembre 2008 Segnala Inserita: 28 novembre 2008 Il valore di corrente nominale della protezione differenziale (16A) .Forse volevi dire: il valore della corrente nominale del magnetotermico/differenziale? va scelto in base alla protezione magnetotermica presente subito a valle o subito a monte.Subito a valle o subito a monte?Se non esiste un unico MT "generale" vanno sommate le correnti: ad esempio se usi 2 MT da 16A che si collegano a valle di una protezione differenziale dovrai sceglierla da 32A.La funzione dell'interruttore generale è quella di proteggere il montante, non quella di permettere il max prelievo da ogni ramo, sommare le correnti dei due rami è sbagliato.Se ad esempio hai un montante realizzato con cavo da 4 mmq, lungo 25 m per una potenza contrattuale di 3 kW, mettendo un magnetotermico/differenziale da 32 A non si può dire che il montante sia adeguatamente protetto.Fabrizio
solchiere Inserita: 28 novembre 2008 Segnala Inserita: 28 novembre 2008 No no, parlavo proprio di dispositivi di protezione differenziale pura !Quindi (ad esempio) La funzione dell'interruttore generale è quella di proteggere il montante, non quella di permettere il max prelievo da ogni ramo, sommare le correnti dei due rami è sbagliato.Se la protezione differenziale è a valle del dispositivo di misura (contatore) e non vi sono protezioni MT a monte dello stesso il dimensionamento dovrà essere fatto sommando quelle dei MT a valle ovvero la massima prelevabile. E' una frase molto contorta, ma ciò che mi premeva era di specificare che il mio post precedente si riferiva alla sola protezione differenziale PURA.
cordalenta Inserita: 1 dicembre 2008 Segnala Inserita: 1 dicembre 2008 Se la protezione differenziale è a valle del dispositivo di misura (contatore) e non vi sono protezioni MT a monte dello stesso il dimensionamento dovrà essere fatto sommando quelle dei MT a valle ovvero la massima prelevabile.Perdonami Solchiere, ma io non la capisco proprio...
solchiere Inserita: 1 dicembre 2008 Segnala Inserita: 1 dicembre 2008 CITAZIONESe la protezione differenziale è a valle del dispositivo di misura (contatore) e non vi sono protezioni MT a monte dello stesso il dimensionamento dovrà essere fatto sommando quelle dei MT a valle ovvero la massima prelevabile.Perdonami Solchiere, ma io non la capisco proprio...Mi riferisco al seguente caso:Gruppo di misura (contatore) -> Prot.Diferenziale PURA -> Protezioni magnetotermiche -> Utilizzatori.In questo caso la protezione differenziale pura (generale) dovrà essere dimensionata secondo:- la corrente massima erogabile dal distributore (63A)- la corrente massima prelevabile da tutti i magnetotermici.Per questo motivo nei quadri di distribuzione "generali" (settore terziario) inserisco un intreruttore generale che comprende protezione Mt e differenziale (ad esempio Mt da 63A e diff da 300mA) a cui collego tutto. Nel residenziale adotto scelte differenti a seconda dei casi (vari Mt+ diff per ogni zona) o anche qui un Mt+diff generale, ma difficilmente un differenziale puro come generale.Tutto qui (a meno di errori). Lo so che con uno schema sarebbe più chiaro... alla peggio provvederò a fornirla.
cordalenta Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Ti chiedo scusa, ma continuo a non capire.Parli di protezione differenziale pura generale da dimensionare secondo la max corrente erogabile dal distributore???e secondo la corrente massima prelevabile da tutti imagnetotermici??? Ma che c'entra?
Carlo Albinoni Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Parli di protezione differenziale pura generale da dimensionare secondo la max corrente erogabile dal distributore???e secondo la corrente massima prelevabile da tutti imagnetotermici???Quando utilizzi un differenziale senza protezione da sovracorrente incorporata, devi assicurarti che sia garantita la protezione da sovracorrente del differenziale stesso, a monte o a valle di esso. Non però utilizzando la limitazione del distributore, che non è una protezione, ma interruttori magnetotermici.Puoi fare riferimento alla CEI 23-98, Guida all'uso corretto dei differenziali.
solchiere Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Quando utilizzi un differenziale senza protezione da sovracorrente incorporata, devi assicurarti che sia garantita la protezione da sovracorrente del differenziale stesso, a monte o a valle di esso. Non però utilizzando la limitazione del distributore, che non è una protezione, ma interruttori magnetotermici.Esattamente il con tentavo invano di esprimere. Spero che le parole di Carlo Albinoni siano più esplicative delle mie.Sul punto "Non però utilizzando la limitazione del distributore, che non è una protezione" sono daccordo, ma, sebbene sia idiota e dispendioso farlo, per i contatori "standard" domestici dovrebbe essere garantita la limitazione a 63A il che ti imporrebbe di utilizzare un differenziale che sia in grado di sopportare questa corrente. Ovviamente, sempre che sia davvero così sarebbe anti economico farlo !
cordalenta Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Ok Carlo, se metto un differenziale puro generale, devo assicurarmi che ci sia un'altra adeguata protezione da sovracorrente a monte o a valle di esso.Ciò vuol dire che devo mettere un magnetotermico prima o dopo il differenziale puro.Il magnetotermico per essere adeguato, deve garantire la protezione del montante. Quindi il suo dimensionamento è funzione delle caratteristiche del montante (lunghezza, sezione) e non della somma della max corrente prelevabile da tutti i magnetotermici come scrive Solchiere. Inoltre egli non si riferisce al dimensionamento di magnetotermici, come avevo già tentato di chiarire, ma di protezione differenziale pura ribadendo:No no, parlavo proprio di dispositivi di protezione differenziale pura !la protezione differenziale pura (generale) dovrà essere dimensionata secondo:- la corrente massima erogabile dal distributore (63A)- la corrente massima prelevabile da tutti i magnetotermici.Lo so che con uno schema sarebbe più chiaro... alla peggio provvederò a fornirla.Solchiere, se pensi di poter chiarire con uno schema, ti invito a farlo.SalutiFabrizio
Carlo Albinoni Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Il magnetotermico per essere adeguato, deve garantire la protezione del montante.Un conto è la protezione del montante. Un altro è la protezione dei differenziali puri.Non è detto che debbano essere svolte dal medesimo dispositivo!
solchiere Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Il magnetotermico per essere adeguato, deve garantire la protezione del montante. Quindi il suo dimensionamento è funzione delle caratteristiche del montante (lunghezza, sezione) e non della somma della max corrente prelevabile da tutti i magnetotermici come scrive Solchiere.Non scrivo questo !!! Mi sono sempre e solo riferito al dimensionamento del solo differenziale puro specialmente qualora non si utilizzi una protezioe magnetotermica (generale) subito a monte o a valle del differenziale puro.Un conto è la protezione del montante. Un altro è la protezione dei differenziali puri.Non è detto che debbano essere svolte dal medesimo dispositivo!Mi riferivo appunto a questo caso, anche perchè nel caso contrario il dimensionamento dellaprotezione differenziale è assicurata (almeno se non si assemblano in modo errato i moduli, cosa che è spesso impossibile per caratteritiche geometriche che impediscono di assemblare in modo errato)
solchiere Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Il valore I non si riferisce alla soglia di intervento, ma alla corrente che può sopportare.
cordalenta Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Chiedo ad entrambi di avere pazienza, mi sto procurando la CEI 23-98, come consigliato da Carlo, per vedere se riesco a capire.Non mi entra proprio in testa la frase:Mi sono sempre e solo riferito al dimensionamento del solo differenziale puro specialmente qualora non si utilizzi una protezione magnetotermica (generale) subito a monte o a valle del differenziale puro.Sembra contrastare con quanto detto da Carlo:Quando utilizzi un differenziale senza protezione da sovracorrente incorporata, devi assicurarti che sia garantita la protezione da sovracorrente del differenziale stesso, a monte o a valle di esso. Non però utilizzando la limitazione del distributore, che non è una protezione, ma interruttori magnetotermici.Forse c'è qualche imprecisione nell'esposizione della frase, perché quando parlo di : dimensionamento del solo differenziale puro, io intendo il dimensionamento del differenziale stesso e non della protezione magnetotermica aggiunta ad esso.Confesso che non sapevo questo:Un conto è la protezione del montante. Un altro è la protezione dei differenziali puri.Non è detto che debbano essere svolte dal medesimo dispositivo!Vorrei approfondire l'argomento e spero di trovare le risposte aulla CEI 23-98, a meno che non siate disposti voi a tentare ancora.Stavo scrivendo questo, quando ho visto lo schema di Solchiere e la nota che dice:Il valore I non si riferisce alla soglia di intervento, ma alla corrente che può sopportare.Ma allora tu ti riferisci alla MAX I PASSANTE CHE IL DIFFERENZIALE PUO' SOPPORTARE, NON ALLA PROTEZIONE DELLO STESSO.Non mi sembra esattamente il concetto espresso da Carlo, lui dice che il differenziale puro deve essere protetto da magnetotermici, o ho equivocato anche questo?Fabrizio
solchiere Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Ma allora tu ti riferisci alla MAX I PASSANTE CHE IL DIFFERENZIALE PUO' SOPPORTARE, NON ALLA PROTEZIONE DELLO STESSOMi riferisco alla MAX I PASSANTE !Però non capisco il tuo dubbio: se non esiste un magnetotermico ne a valle ne a monte, come fai ad avere la certezza di mantenere la corrente massima nei limiti di funzionamento del differenziale ?Pensa al differenziale come una linea..... (con le dovute differenze) o come un filtro di rete da porre in serie alla linea (un po' di tempo fa era stato aperto un post in merito ad un filtro da 16A danneggiato poichè c'era stato, se non ricordo male, un aumento di potenza).
cordalenta Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 Ok, ora è chiaro il malinteso, bastava dire che il differenziale puro deve avere una corrente max passante uguale o superiore a quella max transitabile sulla linea.Il dubbio me lo fai venire tu, quando mi dici:la protezione differenziale pura (generale) dovrà essere dimensionata secondo:- la corrente massima erogabile dal distributore (63A)- la corrente massima prelevabile da tutti i magnetotermici.La protezione differenziale pura è un'altra cosa, non è la max corrente passante che il differenziale puro può sopportare, è qui che non capivo.Il discorso che fa Carlo invece, al quale chiedo di correggermi se sbaglio, è diverso:Quando utilizzi un differenziale senza protezione da sovracorrente incorporata, devi assicurarti che sia garantita la protezione da sovracorrente del differenziale stesso, a monte o a valle di esso. Non però utilizzando la limitazione del distributore, che non è una protezione, ma interruttori magnetotermici.Io credo che una volta dimensionato il magnetotermico a protezione della linea, il differenziale non può essere percorso da una corrente superiore a quella consentita dal magnetotermico, per cui la sua protezione è garantita. Chiaro è che il differenziale debba avere una corrente passante superiore a quella di intervento del magnetotermico, altrimenti si cuoce.Ma Carlo poi mi dice:Un conto è la protezione del montante. Un altro è la protezione dei differenziali puri.Non è detto che debbano essere svolte dal medesimo dispositivo!E questo ho già detto che non lo sapevo e che vorrei approfondire....Ciao
Carlo Albinoni Inserita: 2 dicembre 2008 Segnala Inserita: 2 dicembre 2008 E questo ho già detto che non lo sapevo e che vorrei approfondire....Facciamo un esempio.Subito dopo il contatore metti un magnetotermico C63 e poi il montante con Iz >= 63 A.A ingresso quadro metti un differenziale puro con In = 25 A.E poi due magnetotermici C10.Allora: il primo magnetotermico protegge il montante ma non il puro.Però il puro è protetto dai due magnetotermici da 10A perchè 10A+10A < 25A.Controesempio.Subito dopo il contatore metti un magnetotermico C40 e poi il montante con Iz >= 40 A.A ingresso quadro metti un differenziale puro con In = 40 A.E poi cinque magnetotermici C10.Allora: il primo magnetotermico protegge sia il montante che il puro.Ma il puro non sarebbe protetto dai magnetotermici da 10A perchè 50A > 40A.PSGli esempi non sono impianti consigliabili, ma servono solo a chiarire il concetto.
solchiere Inserita: 3 dicembre 2008 Segnala Inserita: 3 dicembre 2008 Finalmente ci siamo chiariti: le mie doti dialettiche non sono certo il massimo A volte faccio fatica a capirmi da solo :ph34r:
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