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Impianto Condominio


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Rieccomi qui a chiedere spiegazioni. Per rifare le scale interne del nostro piccolo condominio (4 appartamenti su 2 piani più un ufficio a piano terra) mi sono dovuto improvvisare amministratore ed ora ho un problema. Per le scale tutto bene ma c'è il nodo dell'impianto elettrico condominiale e della messa a terra di tutto il condominio. Siccome quando abbiamo deciso di rifare le scale la maggioranza si opponeva a rifare anche l'impianto dei citofoni e della messa a terra abbiamo concordato di mettere in traccia solo i corrugati per poi tra un po' di tempo fare anche questi lavori. Ecco i dubbi:

1. i fili della messa a terra che dovranno partire da ogni contatore per arrivare al picchetto devono avere un corrugato proprio e di una misura specifica o possono viaggiare assieme ad esempio i fili della luce scale?

2. possono essere collegati fra loro nelle scatole di derivazione comuni (e aumentando poi lo spessore del cavo) o ciascuno singolarmente deve arrivare al piano terra per poi far partire il cavo unico che andrà al picchetto?

3. naturalmente anche i pulsanti della luce scale (con la lucina di servizio) dovranno avere la messa a terra, vero?

4. le tubazioni dell'acqua sono state rifatte e quindi non sono più metalliche, che altro devo prevedere di poter successivamente collegare alla messa a terra?

Non so se può cambiare le cose ma vi informo che ogni contatore ha il suo specifico cavo Enel che parte dalla scatola Enel sulla facciata. A proposito, è consentito incassare nel muro parte della tratta scatola Enel - contatore utente?

Grazie per i chiarimenti.

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1) come corrugato puoi metterne uno da 25, puo stare anche con altri cavi ad esempio quello dell'impianto interessato.

2) vicino ai contatori è meglio se metti una scatola con un collettore di terra, in modo che ogni cavo di terra di ogni appartamento, scende e si attacca al collettore.

3) no...

4) cos'altro collegare a terra...mmm non mi viene nulla in mente per ora... i cavi enel sotto traccia, sinceramente non lo so, potresti provare a chiedere direttamente a loro anche se credo non ci dovrebbero essere problemi... devi solo predisporre tubi capienti. poi se c'è qualche norma o il gestore stesso che lo vieta non lo so..

saluti

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Siccome quando abbiamo deciso di rifare le scale la maggioranza si opponeva a rifare anche l'impianto dei citofoni e della messa a terra abbiamo concordato di mettere in traccia solo i corrugati per poi tra un po' di tempo fare anche questi lavori.

Ma il "vecchio" impianto di terra è ancora esistente / funzionante ???

perchè in caso contrario:

abbiamo concordato di mettere in traccia solo i corrugati per poi tra un po' di tempo fare anche questi lavori

vi ricordo che i corrugati (dell' impianto di terra) vuoti.... non proteggono dal rischio di folgorazione ! ! !

è una battuta, ovviamente lo sai, ma visto che ti sei "inventato" per necessità amministratore, è bene che tu esponga i rischi a cui si va incontro, e in ogni caso il compito dell' amministratore è quello di contattare i soggetti preposti per l'adeguamento e l'esecuzione dei lavori, non devi essere tu a sapere quanti, dove e come i corrugati vanno passati e roba simile...

Non ha senso spendere oggi 10.000 euro per rifare le scale e "risparmiarne" 1.500 per rifare l'impianto di messa a terra (se è davvero necessario rifarlo),

capisco che quando si parla di spendere soldi (oggi più che mai) la gente risulta molto diffidente, specialmente nella tua posizione, potrebbero non riconoscere la tua "autorità" in merito...

Sensibilizzali ricordando loro che l'impianto di terra dei condomini è obbligatorio per legge e deve essere custodita la ddc con annessa la verifica della resistenza totale.

saluti

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Attenzione,

le parti comuni dei condomini sono considerate per legge assimilabili a "luoghi di lavoro"

quindi l'impianto di messa a terra ci vuole,

e la responsabilità ricade sull'amministratore e sui condomini.

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le parti comuni dei condomini sono considerate per legge assimilabili a "luoghi di lavoro"

quindi l'impianto di messa a terra ci vuole

e chi l'ha detto? Se non c'è il servizio di portierato non è affatto considerato un "luogo di lavoro". E poi questo è un retaggio del DPR 547 che viene adesso abrogato dal Decreto 81.

Altra cosa è dire ovviamente che anche gli impianti delle parti comuni devono essere progettati ed installati a regola d'arte.

Oltretutto supponiamo che il condominio abbia solo un impianto di luce scale con plafoniere a doppio isolamento e impianto citofonico, senza prese (situazione non del tutto impossibile); la messa a terra delle parti comuni potrebbe essere del tutto inutile, fermo restando che è comunque necessario un montante di terra per gli impianti dei singoli condomini.

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E appunto col nuovo decreto si considerano rapporti di lavoro anche quelli come chi fa pulizie ecc.

Quindi se si vuole dormire tranquilli la terra ci vuole.

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2. possono essere collegati fra loro nelle scatole di derivazione comuni (e aumentando poi lo spessore del cavo) o ciascuno singolarmente deve arrivare al piano terra per poi far partire il cavo unico che andrà al picchetto?

Trattandosi di un piccolo condominio, avere conduttori separati non comporta grossi aumenti di costo. Dal punto di vista dell'affidabilità, tutto dipende da come sono eseguite le giunzioni. Generalmente si utilizza un conduttore comune come montante, di sezione almeno pari a 16mmq, e le derivazioni su ogni piano si eseguono senza tagliarlo (tramite morsettiere di ripartizione con conduttore principale passante, morsetti a mantello...).

Ciao :)

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Grazie a No Problem per i chiarimenti. La diatriba se necessario o no l'impianto a terra è quella che ci ha fatto arenare e decidere dei soli corrugati. Abbiamo dovuto procedere così altrimenti addio anche le scale nuove!!! L'impianto a terra è inesistente del tutto ma solo io ed un altro condomino vogliamo farlo. Andrà a finire che dovremo pagarcelo per conto nostro, almeno all'interno delle nostra abitazioni dovremmo essere in sicurezza. Non abbiamo il portiere, le pulizie delle scale le fa un condomino e la tipologia dell'impianto condominiale è come immaginato da Lorenzo. Io comunque insisterò per farlo al più presto.

Di nuovo grazie a tutti

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Se non c'è il servizio di portierato non è affatto considerato un "luogo di lavoro"

l'interpretazione non è immediata, è un argomento molto discusso e quindi

se si vuole dormire tranquilli la terra ci vuole

meglio spendere oggi per l'impianto di terra, che in futuro per l'avvocato (con buone probabilità di perdere la causa).

Ciao :)

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Anche se si chiama un qualsiasi artigiano, che so imbianchino, falegname, le parti comuni diventano automaticamente luogo di lavoro.

Allora vorrei un esempio di un qualunque luogo che non è luogo di lavoro.

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Bisogna chiederlo a chi fa le leggi e decreti.

Allora intendi che il legislatore ovunque ha scritto "luogo di lavoro" intendesse "qualunque luogo", in quanto non esistono luoghi in cui occasionalemente possa essere prestato del lavoro?

Non ti viene il dubbio che "luogo di lavoro" si intende un luogo destinato all'attività lavorativa escludendo luoghi in cui il lavoro si effettui occasionalmente? (imbianchino, pulizie, etc)

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Sono le parti comuni assimilabili a luogo di lavoro,

non so che dirti,

mica li faccio io i decreti e relative interpretazioni ufficiali ed ufficiose. :lol:

Sta di fatto che ormai nella giurisprudenza l'orientamento è questo,

ho chiesto anche ad amministratori, commercialista ed un civilista.

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la questione è che in ambienti privati (di proprietà di una persona giuridica), questa è responsabile di quasi tutto quello che accade. quindi si fa a gara per scaricarsi le responsabilità in caso di infortunio.

se ad esempio una persona che viene nel tuo condominio cade dalle scale a causa di illuminazione insufficiente, il condominio può essere considerato responsabile del sinistro. (come il Comune per le buche nella strada).

ovvio che poi si va in tribunale a sentenziare se si è in torto o in ragione (ma questa è un'altra storia)

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