Nuovo impianto elettrico appartamento e rete fase-fase

[Peaolo]

Il 1/4/2023 alle 14:01 , frabarla ha scritto:

 

L'impianto di riscaldamento sembrerebbe indipendente dal condominio (nel quadro c'è l'interruttore per la caldaia).

La casa è stata ristrutturata se ho visto bene, hanno fatto nuove tracce ecc, quindi immagino che anche i tubi dell'acqua siano nuovi e quindi di plastica.

Siamo nel 2023, un impianto rifatto completamente da zero senza la messa a terra non mi sembra si possa lasciare. Poi se prima o poi il condominio farà la terra condominiale allora si potranno attaccare tra di loro le 2 terre o usare quella condominiale direttamente scollegando quella privata.

 

 

l'appartamento è un terzo piano di un palazzo di 7.. la vedo difficile realizzare un impianto di terra indipendente.. La situazione negli edifici datati a Roma, ma penso in tutta italia è drammatica.. sentendo in giro molti sono privi di impianto di terra.

Il riscaldamento è condominiale, il magnetotermico sula caldaia è scritto impropriamente, in quanto serve una presa esterna sul balcone vicina alla caldaia dell'acqua calda (che va a batterie), ma sostanzialmente non utilizzata.

 

Oggi ho appuntamento con il titolare della ditta di ristrutturazioni, introdurrò il discorso su quanto non va, secondo normativa. La ditta ha detto che avrebbe rilasciato relativa certificazione per rifacimento impianto elettrico, non vedo come possa farlo alla luce di quanto osservato.. tipo:

 

- bisogna lasciare un 30% di spazio libero nel centralino;
- deve essere presente il cavo di messa a terra nel centralino per eventuale SPD;
- sono richiesti due circuiti differenziali;
- vista la vicinanza al punto di connessione (contatore areti posto proprio sopra il quadro) bisogna usare una protezione di cortocircuito pari o superiore a 6kA quanto imposto dalla normativa sulle connessioni degli utenti attivi e passivi alle reti BT delle imprese distributrici di energia elettrica per le forniture monofase.;

 

Sarà difficile rifare il quadro con uno da 24moduli, cioè oltre a non essere presente in capitolato, toccherebbe sfasciare muri ecc... la vedo una ardua impresa.

 

Per la terra condominiale sarà altrettanto difficile interfacciarsi con il condominio per la realizzazione dell'impianto di terra. In realtà il palazzo è oggetto di superbonus con relativa installazione di pannelli fotovoltaici sul terrazzo di copertura, l'impresa che realizza i lavori condominiali mi aveva a tempo comunicato che avrebbe predisposto la terra per l'impianto fotovoltaico, sarebbe da capire se le singole utenze condominiali possono attaccarsi a questo e in che modo, sulla base di dove verrà predisposto (discorso altrettanto complicato)

 

 

 

 

Il 1/4/2023 alle 09:17 , frabarla ha scritto:

• Magnetotermici 1P+N, non lo vedo un problema anche se la fornitura è fase/fase e no  fase/neutro, ma SOLO se la messa a terra è collegata e quindi funziona il differenziale

 

Non c'è la terra condominale e non so quando e se arriverà... Mi proteggo con magnetotermici 2p nel frattempo? 

 

[Microchip1967]

1 ora fa, Peaolo ha scritto:

con relativa installazione di pannelli fotovoltaici sul terrazzo di copertura

che richiedono obbligatoriamente il collegamento all'impianto di dispersione, pena il non funzionamento delgli inverter e possibile immissione di disturbi in rete causa non funzionamento dei filtri.

Quindi se manca l'impianto di dispersione e/o il collegamento a quest'ultimo, la DDC non puo' essere rilasciata, in quanto in questo documento si dichiara di aver eseguito il collaudo dell'impianto ai fini della sicurezza.

Inoltre se l'impianto è alimentato in bifase, gli interruttori di protezione DEVONO essere protetti su entrambi i poli a meno che a monte non hai un differenziale il cui potere d'interruzione sia comunque superiore alla Icc massima sull'impianto 

Per quanto riguarda l'impianto di disspersione, se non disponibile lo si realizza, altrimenti il sistema non viene messo in servizio.

Basterebbe anche solo scoprire un ferro di armatura , collegarsi e fare 2 misure