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Impianto Di Terra "atipico" - Curiosità


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Inserito: (modificato)

Ciao a tutti, ho la necessità di collegare tramite Profibus un S7-300 e un ET-200B credo collegato prima su un s5 (vecchio codice di ordinazione 6ES5-432-2BA11)..

E' possibile farlo? E se è possibile quali GSD dovrei usare? Sul sito Siemens dice che ormai quaesti codici di ordinazione sono obsoleti da 2 anni e sono

stati sostituiti da nuovi.. Le due periferiche ET200b 6es5 e 6es7 sembrano essere compatibili sullo stesso bas ma hanno parametrizzazioni

diverse e necessitano una riprogettazione se sostituite con il nuovo 6es7...

Ho provato ad usare i GSD come riportato da siemens ma senza risultati...

http://support.automation.siemens.com/WW/view/de/4779943

Garzie e ciao

Modificato: da Venus

Inserita:

Ciao Venus,

codice di ordinazione 6ES5-432-2BA11)

Sei sicura al 100% di questo codice di ordinazione?

Non mi dice niente.

Anche se messo fuori commercio da Siemens nel lontano 2006 :lol: , non trovo traccia da nessuna parte di quel prodotto.

Verifica meglio il codice di ordinazione.

Ivan

Inserita:

Se fossi in te visto che hai cambiato la cpu farei due conti per vedere se costa di più cambiare anche l'et200 o perdere delle ore per cercare di far funzionare quello vecchio.

Ciao

  • 1 year later...
Inserita:

Complice le ultime immagii del tg che mostrano l'acqua alta a Venezia mi sono chiesto come viene realizzato l'impianto di terra (ad esempio condminiale) a Venezia.

Abituato alla terraferma per me la terra è il classico paletto o i ferri dei plinti (che forse ci sono anche a Venezia), ma mi domandavo concretamente come si realizza un impianto di terra in zone come Venezia e se ci sono particolari prescrizioni o accorgimenti da rispettare.

A parte l'impianto di terra immagino che a livello di impiantistica si usino accorgimenti particolari: nel tg mostravano un negozio allagato per mezzo metro, ma con l'illuminazione regolarmente accesa :lol:

C'è qualcuno che mi può levare questa curiosità da impiantista di "terraferma" ?

Grazie

Luca Bettinelli
Inserita:

Non ho esperienza in merito, ma anche a Venezia le case sono appoggiate sulla terra, non sono delle zattere, quindi suppongo che anche la messa a terra sia fatta appunto nella terra.

Per il fatto delle luci accese, suppongo che essendo abituati all'acqua alta gli impianti siano realizzati di conseguenza.

Inserita:

con tutta l'umidità che si ritrovano suppongo che abbiano dei valori molto bassi di resistenza di terra

Luca Bettinelli
Inserita:
con tutta l'umidità che si ritrovano suppongo che abbiano dei valori molto bassi di resistenza di terra

Penso proprio di si, oltretutto acqua salata.

Inserita:

L'impianto di dispersione a terra in Venezia segue le stesse modalità della terraferma, mal che vada sotto al pavimento trovi subito o quasi subito l'acqua che non crea certo problemi.

Tieni presente che in certe situazioni (ad esempio nelle verifiche), si immergono i dispersori direttamente nei canali e/o nei rii, la particolarità di venezia non ti permette di trovare facilmente strutture con giardino con il classico terreno; lo scoperto anche se privato normalmente prevede i "masegni" (trachite euganea) che se anche ti fosse permesso sollevare per poter infiggere il dispersore di prova non è per facile farlo.

L'importante è controllare periodicamente il valore della resistenza dei dispersori per capirne il livello di usura.

Posso assicurarti comunque che l'usura non è poi così precoce rispetto ad un impianto in terraferma.

Inserita:

Grazie per le risposte...

Non ho esperienza in merito, ma anche a Venezia le case sono appoggiate sulla terra, non sono delle zattere, quindi suppongo che anche la messa a terra sia fatta appunto nella terra.

Nonmi intendo nulla di Venezia, ci sono stato molto tempo fa come turista fai da te..... però credevo che acune abitazioni fossero praticamente come palafitte, ma probabilmente non è sempre così, o addirittura è una leggenda metropolitana assolutamente infondata.

L'importante è controllare periodicamente il valore della resistenza dei dispersori per capirne il livello di usura.

Temevo appunto che l'acqua salata corrodesse facilmente il rame specialmente se vi è una corrente dispersa, o comunque che potesse ossidarsi e funzionare meno (per fenomini di redox, ossido riduzione).

Inoltre (anche se è davvero una stupidata) dovendo realizzare un impianto ex novo credevo bisognasse utilizzare dei criteri di sicurezza, ad esempio rispetto ai sommozzatori, nel caso in cui tali dispersori potessero essere toccati e non fossero particolarmente estesi.

Perdonate l'idiozia di questo post :rolleyes:

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