RickyM Inserito: 2 agosto 2007 Segnala Inserito: 2 agosto 2007 Ciao a tutti,C'è un metodo veloce per editare una db, per esempio esportare in excel oppure aprire il file delle descrizioni con un editor un pò più evoluto di quello di step7?
Luca Bab Inserita: 2 agosto 2007 Segnala Inserita: 2 agosto 2007 Il copia / incolla funziona molto beneSe ti selezione tutte le righe nella DB poi fai incolli in word ti mette una tabulazione tra le colonne , se lo fai in excel ti mette i dati gia' incolonnati ( devi solo allargare o stringere le colonne )Ovviamente non funzia a rovescioCiaoLuca
Ecup Inserita: 2 agosto 2007 Segnala Inserita: 2 agosto 2007 Ovviamente non funzia a rovescioQuindi è inutile se lo scopo è "editare" la DB... (nel senso che la DB non puoi modificarla perché non puoi "incollare").Effettivamente è una domanda che mi sono posto anch'io diverse volte, ma poi non sono mai venuto a capo di niente.ciao
Luca Bab Inserita: 2 agosto 2007 Segnala Inserita: 2 agosto 2007 per esempio esportare in excelIn questo caso funzia ,lo scopo è "editare" la DBin questo nonel senso che la DB non puoi modificarla perché non puoi "incollarepuoi incollare , ma copiando da DB , non da EXCELse copi da excel o da word lo puoi fare ma campo per campociaoLuca
mircoelektra Inserita: 2 agosto 2007 Segnala Inserita: 2 agosto 2007 Io a volte scrivo la DB come sorgente AWL (in tal modo ho tutti i comandi "taglia", "copia", "incolla", ecc. tipici di un qualunque editor di testo), quindi la compilo.Utilizzo questo metodo soprattutto quando voglio assegnare dei valori ai campi della DB.
Ecup Inserita: 2 agosto 2007 Segnala Inserita: 2 agosto 2007 se copi da excel o da word lo puoi fare ma campo per campoBeh, ma campo per campo non ci si guadagna niente.Buona l'idea di scriverla come sorgente... non ci avevo mai pensato
Henon Inserita: 24 agosto 2007 Segnala Inserita: 24 agosto 2007 Con Excel o con qualche altro programma puoi farti una macro che crea un file.txt con la sintassiusata per creare una Sorgente AWL (della DB da Creare o Modificare), oppure ti creai una Sorgente SCL (della DB da Creare o Modificare), In questo modo in Excel ti prepari tutti i Commenti (Magari in lingue anche diverse), ti crei tutti gli allarmi,stati etc (Struttura adeguata alla tua applicazione). Inoltre potresti crearti anche tutte le TAGs per l'uso in HMI.In questo modo dalla Motor-List ti creai e sincronizzi immediatamente sia le DB nel PLC, che le tags per la Supervisione HMI.Poi nel PLC importi il File Sorgente AWL oppure Sorgente SCL, e con questa ti ricrei la DB perfettamenteaggiornata con la Motor-List della nuova macchina.Nella stessa maniera ti importi nella tua supervisione le Tags generate da Excel.
dago_ Inserita: 24 agosto 2007 Segnala Inserita: 24 agosto 2007 Sub CreaDB() 'Esempio di Macro per Excel 'Colonna A = Nome 'Colonna B = Tipo 'Colonna C = Valore iniziale 'Colonna D = Commento 'I valori attuali si formano automaticamente al momento della compilazione in Step 7 'è comunque possibile inserirli con lo stesso sistema. 'Questo programma crea un file con estensione AWL (per il "dove lo crea" vedi NomeFile) 'Il file deve essere importato nel progetto Step7 > Sorgenti > Sorgente esterna... '===========================IMPORTANTE================================ 'Prima di compilare il sorgente controllare il numero del "DATA_BLOCK DB xxx", xxx è il numero del DB che 'verrà creato nella cartella blocchi.Se avete già un DB con lo stesso numero di xxx ,a seconda delle 'impostazioni di Step7, il vostro DB potrà essere sovrascritto senza chiedervi conferma. 'Quindi occhio al numero xxx '=================================================================== Dim NumFile As Integer Dim NomeFile As String Dim NomeFoglio As String Dim I As Integer Dim Simbolo As String Dim Tipo As String Dim Valore As String Dim Descrizione As String Dim RigaInizio As Integer Dim RigaFine As Integer Dim SimboloVuoto As String Dim TipoVuoto As String Dim ValoreVuoto As String '=================================================================== RigaInizio = 2 'La riga 1 mettiamo l'intestazione delle colonne NOME,TIPO,VALORE INIZIALE,COMMENTO RigaFine = 1024 'Allungabile/accorciabile secondo quantità dati (righe) '=================================================================== 'Questi servono per la compilazione, da RigaInizio a RigaFine ci deve essere sempre qualcosa di valido ' altrimenti restituisce un errore SimboloVuoto = "Simbolo" TipoVuoto = "INT" ValoreVuoto = "0" '=================================================================== NomeFoglio = Worksheets(1).Name NomeFile = "c:\" + NomeFoglio + ".awl" NumFile = FreeFile Open NomeFile For Output As NumFile '=================================================================== Print #NumFile, "DATA_BLOCK DB 999" 'Numero a caso del DB Print #NumFile, "TITLE = Titolo" Print #NumFile, "AUTHOR : Dago" Print #NumFile, "FAMILY : Dago" Print #NumFile, "NAME : Dago" Print #NumFile, "VERSION : 0.1" '=================================================================== Print #NumFile, "STRUCT" For I = RigaInizio To RigaFine Simbolo = Worksheets(NomeFoglio).Range("A" + CStr(I)).Value If Simbolo = "" Then Simbolo = SimboloVuoto + CStr(I) Tipo = Worksheets(NomeFoglio).Range("B" + CStr(I)).Value If Tipo = "" Then Tipo = TipoVuoto Valore = Worksheets(NomeFoglio).Range("C" + CStr(I)).Value If Valore = "" Then Valore = ValoreVuoto Descrizione = Worksheets(NomeFoglio).Range("D" + CStr(I)).Value Print #NumFile, Simbolo & " : " & Tipo & " := " & Valore & ";" & " //" + Descrizione Next I Print #NumFile, "END_STRUCT;" '=================================================================== Print #NumFile, "BEGIN" 'Qui si possono scrivere i valori "attuali" 'Print #NumFile, Simbolo & " := " & Valore & ";" Print #NumFile, "END_DATA_BLOCK" Close End Sub
Henon Inserita: 25 agosto 2007 Segnala Inserita: 25 agosto 2007 Bravo Dago_ , questo e' un bel esempio di Macro VBA per EXCEL. Comunque con il medesimo criterio potresti costruirti ancle la Sorgente SCL.Io Preferisco la Sorgente SCL, perche' voglio usare lo Standard IEC 61131-3 cosi' facendoposso utilizzare le sorgente fatte in STL-SCL anche per altri tipi di PLC.inoltre la sintassi di scrittura di una DB, usando SCL mi sembra piu' semplice.Per facilita' e comodita' d'uso ho preferito farmi una piccola applicazione in Delphi, per creare questesorgenti in SCL, in questo modo posso crearmi le Strutture Dati, che voglio e commentarle nellalingua che desidero, la struttura dati creata.In sostanza e' abbastanza semplice perche' si costruisce un file di tipo testo.
blackdog Inserita: 19 dicembre 2008 Segnala Inserita: 19 dicembre 2008 poco tempo fa con il mio vecchi datore di lavoro, andiamo in un supermarket dove gli interruttori nel quadro scaldavano a dismisura.il mio datdilav sosteneva che gli interruttori , scaldavano perche' erano collegati a ponticelli, e i fili dei ponticelli non erano di sezione adeguata e senza aver fatto nessun tipo di misura se non controllare gli assorbimenti (un po alti ma comunque nei limiti) si appresta a ricablare il quadro usando una morsettiera quadripolare e sostituendo qualche interruttore.La mia esperienza non e' vastissima ma conoscendo gli svantaggi dii un basso fattore di potenza, mi sembra di trovarmi di fronte ad un problema simile.Ma neanche a parlarne.pochi giorni dopo ci richiamano..solito problema.provo ad insistere e dopo una giornata inutile persa a controllare gruppi frigo condizionatori e ogni c...o di cosa che funzionasse tramite movimento di elettroni, riesco a convincerlo a controllare un paio di cosette.Facciamo qualche controllo e cosa ti trovo...... 7 file di lampade 2X58 da 15 apparecchi l'una (tipo rapid system) senza neanche lo straccio di un condensatore......me la rido sotto i baffi, sarebbe stato sufficiente l'utilizzo di uno strumento decente per togliersi il dubio in pochi minuti.Il boss decide, prendendosi il merito della scoperta di munire ogni fottuta lampada con un condensatore.Una settimana di lavoro, con ponteggio su ruote in mezzo ai clienti, smonta e rimonta per passare sotto le file di canala...un lavoro di M....Mi chiedo ma forse sbaglio non sarebbe stato meglio utilizzare un gruppo rifasatore a monte dell'impianto?
Benny Pascucci Inserita: 19 dicembre 2008 Segnala Inserita: 19 dicembre 2008 ... e ogni c...o di cosa....munire ogni fottuta lampada...un lavoro di M....Perchè tante parolacce, anche se sottintese.....questo forum, secondo la definizione di Livio O. è una sorta di "bar" dove si discute di automazione, impiantistica, sicurezza......non trasformiamolo in un'osteria.Mi chiedo ma forse sbaglio non sarebbe stato meglio utilizzare un gruppo rifasatore a monte dell'impianto?La risposta è sì!
solchiere Inserita: 19 dicembre 2008 Segnala Inserita: 19 dicembre 2008 Mi sfugge la correlazione tra gli "interuttori" caldi e la mancanza del rifasatore. Tecnicamente una protezione magnetotermica non dovrebbe scaldare eccessivamente (ma solo nei limiti) fino a che non sgancia, a meno che giust'appunto non ci siano problemi come morsetti mal serrati o contati che non sono buoni.Avete risolto il problema della temperatura eccessiva ?
cris76 Inserita: 19 dicembre 2008 Segnala Inserita: 19 dicembre 2008 in linea di principio se il problema fosse legato all'eccessiva potenza reattiva sulla linea non solo gli interruttori dovrebbero essere caldi ma anche le linee elettriche. Certo poi sarebbe da vedere se il quadro e stato termicamente dimensionato in modo opportuno .
Cipone Inserita: 19 dicembre 2008 Segnala Inserita: 19 dicembre 2008 solitamente i magnetotermici tendono a scaldare quando lavorano in prossimità della loro corrente nominale, strano poi che le plafoniere non erano dotate di condensatori di rifasamento (tutte le rapid-sistem della disano che ho montato lo hanno a bordo), forse erano modelli vecchi. Altro motivo, come già detto da Cris76, può esserci un errato dimensionamento termico del quadro elettrico. Comunque non riesco a capire come si è potuto risolvere il problema della sovratemperatura dei mt solamente mettendo i condensatori.
cris76 Inserita: 19 dicembre 2008 Segnala Inserita: 19 dicembre 2008 tra l'altro credo che prima di mettere i condensatori sia stata fatta una qualche misura /stima del cosphi, per cui in realta' 2 conti si potrebbero gia' fare
ivano65 Inserita: 20 dicembre 2008 Segnala Inserita: 20 dicembre 2008 (modificato) se si vuole diminuire la corrente che passa per gli interruttori la strada voluta dal tuo datore di lavoro e' quella giusta, in quanto se il cospi e' molto basso la corrente si potrebbe anche dimezzare.mettere un rifasatore a monte avrebbe riportato il cospi al giusto lavoro , ma la corrente transitante nei singoli interruttori sarebbe stata la stessa , non risolvendo il problema primario.probabilmente il calore e' dovuto ai termici degli MTD chge stanno lavorando con una corrente prossima alla nominale.ivano65 Modificato: 20 dicembre 2008 da ivano65
opeletta Inserita: 20 dicembre 2008 Segnala Inserita: 20 dicembre 2008 Comunque non riesco a capire come si è potuto risolvere il problema della sovratemperatura dei mt solamente mettendo i condensatori.Forse, non sai che una plafoniera non rifasata assorbe circa in media il 50% in più della potenza della stessa rifasata, quindi ........
opeletta Inserita: 20 dicembre 2008 Segnala Inserita: 20 dicembre 2008 Oops.....scusami ivano65 non avevo letto tutto il tuo post
blackdog Inserita: 21 dicembre 2008 Segnala Inserita: 21 dicembre 2008 (modificato) Perchè tante parolacce, anche se sottintese.....questo forum, secondo la definizione di Livio O. è una sorta di "bar" dove si discute di automazione, impiantistica, sicurezza......non trasformiamolo in un'osteria.chiedo scusa....quindi secondo te si sarebbe potuta evitare la settimana di lavoro per 2 operai, senza contare il pericolo di un lavoro fatto con clienti che ti passano sotto, il ponte , etc...non so ora quanto possa costare un'intervento del genere, compreso il gruppo, ma anche una settimana di lavoro.....non costa poconon solo gli interruttori dovrebbero essere caldi ma anche le linee elettriche.si in effetti avevo dimenticato questo particolare non di poco contoComunque non riesco a capire come si è potuto risolvere il problema della sovratemperatura dei mt solamente mettendo i condensatori.se il cosfi era molto basso il consumo di corrente era piu' alto del dovuto.ha ragione ivano, i mgt, come diceva lavoravano ad una temperatura vicina a quella nominale, ma se tu non conoscendo l'impianto ti trovi in una situazione del genere, credo che dovresti verificare anche perche' c'e' una data corrente su dato circuito e non solo dire per esempio ho 15A di assorbimento l'mgt e' da 16, lo cambio e lo metto da 20.Il genio (ex principale )ha rifatto il quadro e ha aumentato le portate degli interruttori, di tutti ma non solo ha aumentato anche i fili a monte (giustamente) degli interruttori, non risolvendo il problema. l'unico vantaggio che ha avuto e' un leggero calo del surriscaldamento. su alcuni interruttori ma non sul generale . i fili a valle erano comunque rimasti caldi visto che non sono stati sostituiti , anche il calore di questi contribuiva a scaldare gli interruttori, almeno credoOra, una volta inseriti i condensatori di giusta portata per le lampade, senza fare nessun tipo di calcolo (si sono inseriti semplicemente dei condensatori di uguale portata a quelli presenti su lampade del genere) , ricordatevi che le lampade sono tante sono 180 apparecchi per 116W l'uno (22 KW circa), la corrente circolante in quel ramo si e' quasi dimezzata , ma si e' ridotta anche la corrente di linea generale rendendo inutile il lavoro fatto sul quadro ma anche pericoloso dal mio punto di vista e credo non solo dal mio, visto che adesso, il quadro e' rimasto cosi'... :ph34r: Modificato: 21 dicembre 2008 da blackdog
Livio Orsini Inserita: 21 dicembre 2008 Segnala Inserita: 21 dicembre 2008 ... ma anche pericoloso dal mio punto di vista ...Se le protezioni sono adeguate alla linea che proteggono non c'è pericolosità ma, eventualmente, uno spreco di danaro.Rimane comunque più ce giusta la tua osservazione di base: prima di partire con le modifiche è doveroso fermarsi e ragionare sulle cause vere dell'inconveniente.Tra l'altro, data la potenza non trscurabile, uno sfasamento così rilevante avrebbe potuto dare adito a sanzioni da parte dell'ente eroante energia.
Benny Pascucci Inserita: 21 dicembre 2008 Segnala Inserita: 21 dicembre 2008 Non voglio entrare nel merito dell'argomento in quanto a mio avviso mancano dei dati essenziali.Blackdog dall'inizio ha parlato di interruttori caldi, poi di ponticelli sugli interruttori caldi.A mio avviso avrebbe dovuto dire quant'era la temperatura, infatti chi l'ha detto che un quadro freddo è fatto meglio di uno caldo.Sicuramente è fatto male se è soddisfatta la verifica termica prescritta dalla CEI 17-13.Un dispositivo elettrico sottodimensionato nel suo funzionamenti si riscalda, se supera una data temperatura comincia a deteriorarsi e ciò è indice di un cattivo dimensionamento.Un dispositivo elettrico sovradimensionato nel suo funzionamentoi resta freddo, non si deteriorerà mai, ma non si può dire che sia stato correttamente dimensionato.Un dispositivo elettrico è ben dimensionato se nel suo funzionamento si porta ad una temperatura che non ecceda quella di normale funzionamento. Se parliamo di un cavo in gomma, ricordo che la temperatura potrebbe essere anche 90 °C.....definiresti freddo quel cavo? Eppure sarebbe dimensionato bene!
blackdog Inserita: 22 dicembre 2008 Segnala Inserita: 22 dicembre 2008 A mio avviso avrebbe dovuto dire quant'era la temperatura, infatti chi l'ha detto che un quadro freddo è fatto meglio di uno caldo.la temperatura non e' stata misurata perche non avevamo un termometro a disposizione.Non abbiamo verificato i limiti di sovratemperatura o i dati di targa, neanche fatto una prova di restenza di isolamento, ma abbiamo controllato sezioni, portate assorbimenti serraggi dei morsetti e a mio avviso era tutto in ordine.la considerazione di "quadro caldo" come tu dici e' stata fatta semplicemente perche' gli interruttori Non erano al limite (di portata) rispetto ai carichi che dovevano proteggere, ma erano caldi come se lo fossero, magari nei limiti della temperatura di funzionamento ma comunque prossimi ad essa cosa che in base alla mia esperienza in quel tipo di condizione sembrava anomala Se le protezioni sono adeguate alla linea che proteggono non c'è pericolosità ma, eventualmente, uno spreco di danaroio dovendo cambiare le portate degli interruttori cambierei anche la sezione di linea. e' vero che un filo da 2,5mmq tiene 24A ma un interruttore da 20 non lo avrei messo a protezione. anche perche' sono 24A ma c'e' una lunghezza massima da rispettare che sicuramente in questo caso non e' stata verificata. ma aldila' di tutto, sarei curioso e mi avrebbe fatto piacere sapere come qualcuno di voi avrebbe affrontato un caso del genere, verifiche , stumenti utilizzati e soluzioni finali comprese.
Livio Orsini Inserita: 22 dicembre 2008 Segnala Inserita: 22 dicembre 2008 ...avrebbe fatto piacere sapere come qualcuno di voi avrebbe affrontato un caso del genere...Una risposta te l'ha già data Benny.Per prima cosa è necessario misurare la temperatura dei dispositivi ed il differenziale di temperatura tra i dispositivi elettromeccanici ed il loro ambiente. Questo per verificare che la temperatura raggiungibile dai sopracitati dispisitivi non superi mai la massima ammissibile.Ho scritto misurare proprio perchè la sensazione di caldo-freddo è molto soggettiva e non ha alcun valore ne progettuale ne di verifica, al limite ha una funzione di allarme.Per i cavi, morsettiere, custodie ed interruttori automatici i costruttori forniscono tutte le temperature limite d'impiego.Poi c'è la buona progettazione. E' sempre necesario prevedere le condizioni d'impiego per caso pesssimo e dimensionare di conseguenza.Da ultimo, nel tuo caso, c'è anche un'animalia d'impiego: un cosenphi troppo basso. Ma questo è un difetto di progettazione d'impianto che deve essere emendato (come è avvenuto nella realtà)
LB81 Inserita: 22 dicembre 2008 Segnala Inserita: 22 dicembre 2008 Mi chiedo ma forse sbaglio non sarebbe stato meglio utilizzare un gruppo rifasatore a monte dell'impianto?E' più semplice, ma può essere controproducente. Rifasare ogni singolo carico è la soluzione migliore, una batteria centralizzata va bene se i carichi in funzione sono sempre gli stessi in qualsiasi momento. C'è la via di mezzo, ovvero il rifasamento automatico, il giusto compromesso per molte situazioni.Ciao
Benny Pascucci Inserita: 22 dicembre 2008 Segnala Inserita: 22 dicembre 2008 ....nel tuo caso, c'è anche un'animalia d'impiego.....Livio, dimmi che questa non era voluta..........
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