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Secondo voi la linea che ho in mente è sufficiente? - Consigli per gli acquisti (allegria)


collapse

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:lol:

Salve, secondo voi per un impianto civile da 3KW con centralino di casa ad una distanza di circa 60m dal contatore enel è lecito usare un cavo bipolare FG7OR 10mmq?

Inoltre siccome avrei intenzione di dividere l'impianto in due zone (notte-giorno-) su due piani è possibile collegare il cavo che arriva dall'enel ad una morsettiera DIN la quale mi deriva verso i due centralini?

Queste derivazioni dovranno avere la stessa sezione da 10 oppure posso usare una sezione inferiore?

é giusto installare due differenziali puri (uno per piano) con in cascata i vari MGT secondo necessità?

Per una pompa acqua installata all'esterno che usereste come protezione?

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Un cavo da 10mmq per 3 kw sono sicuramente troppi, ma nessuno vieta un sovradimensionamento, anche perchè può venire utile in seguito per un eventuale aumento di potenza.

Per quanto riguarda i due quadri penso sia più giusto arrivare ad un quadro principale con un proprio interruttore generale da cui derivare una partenza per ogni zona protetta da un MT ciascuno. Per il differenziale decidi tu se metterne uno solo a monte o uno per zona (consigliabile in caso di guasti).

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Un cavo da 10mmq per 3 kw sono sicuramente troppi, ma nessuno vieta un sovradimensionamento, anche perchè può venire utile in seguito per un eventuale aumento di potenza.
Un cavo da 10 mmmq non è assolutamente sovradimensionato....... :ph34r:

Scusa crmsistemi, ma prima di rispondere hai letto i dati forniti da collapse? :rolleyes:

3KW con centralino di casa ad una distanza di circa 60m dal contatore enel

Ricordo che le fasi per il corretto dimensionamento di conduttura sono due:

- scelta in base al criterio termico e qui gioca un ruolo essenziale la potenza da trasmettere;

- verifica della c.d.t. a fondo linea e qui gioca un ruolo fondamentale la lunghezza della linea.

Concordo con l'arrivo su un quadro, dal quale smistare mediante due linee protette da magnetotermico le due zone giorno e notte.

PS. Con la linea indicata da Collapse: FG7OR =,6/1 kV 2x10 mmq a fondo linea la c.d.t. a fondo linea è intorno all'1%, il che è corretto da un punto di vista dimensionale!!!!

Modificato: da Benny Pascucci
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Grazie a Benny per le precisazioni, non si finisce mai di imparare, avevo considerato i dati ma ho usato questo programma www.chiesi.net/software/ita/cadute.html per il calcolo, e fornendo una corrente di 16A su un cosfi 0,9 per una sezione di 6mmq su 60 metri mi dà 1,48% di caduta mentre con 4mmq 2,23%. Ho sbagliato qualche dato o il programma non è affidabile ? :blink:

Modificato: da Benny Pascucci
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Ho sbagliato qualche dato o il programma non è affidabile ?
Non è che hai considerato una linea trifase a 400 V?

I valori che hai indicato più o meno sono quelli che ottieni con una linea trifase, ipotizzando una corrente di impiego di 16 A.

Modificato: da Benny Pascucci
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é giusto installare due differenziali puri (uno per piano)

se vogliamo essere pignoli, non è corretto, perchè i differenziali devono essere protetti dai cortocircuiti interni e dai sovraccarichi (prima delle norme, lo dicono i costruttori, vedasi documentazione tecnica). La protezione contro i sovraccarichi può avvenire anche a valle, ovvero collegando all'uscita del differenziale un certo numero di magnetotermici la cui somma di tutte le In è inferiore alla In del differenziale stesso. Ad esempio, se ho un diff. puro da 40A e due magnetotermici da 10A e 16A a valle di esso, la massima corrente prelevabile (non và cosiderata la limitazione del contatore) è di 26A, inferiore a 40A ;)

Per quanto riguarda la protezione contro i cortocircuiti, si può installare un magnetotermico direttamente sotto il contatore (serve anche per proteggere il montante), adeguatamente dimensionato per avere selettività con i dispositivi a valle.

Ciao :)

Modificato: da LB81
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se vogliamo essere pignoli, non è corretto, perchè i differenziali devono essere protetti dai cortocircuiti interni e dai sovraccarichi (prima delle norme, lo dicono i costruttori, vedasi documentazione tecnica).

NO!!!!! :rolleyes:

Corto circuiti "interni" ? Nè le norme di prodotto, nè le norme impianti prevedono che un interruttore debba essere protetto da guasti che avvengono a bordo dell'interruttore stesso.

Circa i corto circuiti "esterni", essi si si intendono su una "conduttura", oppure su un apparecchio utilizzatore. Quindi la protezione da corto circuito di un differenziale puro, potrebbe anche essere a valle del differenziale stesso, purchè immediatamente a valle (diciamo nel medesimo quadro).

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magari le norme non lo dicono e i costruttori nemmeno , ma a me' e' capitato piu' di una volta di trovare un differenziale in corto netto tra fase e neutro.

io per principio ho sempre messo prima il magnetotermico , quindi i danni sono stati limitati ai soli differenziali.

e se a monte non avessi messo niente , e si sarebbe creato l'incendio ( caso estremo , ma possibile ) la colpa di chi sarebbe stata?

nel caso di apertura post basterebbe un MTD da 25A /03 di tipo S per proteggere i due differenziali a valle.

ivano65

Modificato: da ivano65
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la colpa di chi sarebbe stata?

Di chi ha realizzato quell'impianto, dato che non ha protetto la linea a monte ;)

PS. La stessa ipotesi e fattibile se al posto del differenziale si trova un MT, quindi......

Modificato: da opeletta
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