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Watt Ampère calore potenza e resistenza nella sigaretta elettronica


olometabolo

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Buongiorno 

Volevo fare una domanda tecnico matematica 

Nella sigaretta elettronica la corrente viene fatta passare in una resistenza per far scaldare un liquido e vaprorizzarlo. 

Ora nelle sigarette di solito si usa come parametro la potenza in watt 

Se ho una resistenza da 1.8 ohm e imposto 14w avrò 5v e 2.78A

Se invece uso una resistenza da 0.9 ohm a 14w avrò 3.55v e quasi 4A

La domanda è quale delle due configurazioni scalda di più? Io direi la seconda visto che la corrente è maggiore. 

Ma allora non sarreebbe più logico fare una regolazione in Ampère invece che in watt? 

Modificato: da olometabolo
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il calore è legato alla potenza quindi non cambia nulla nelle due configurazioni.

 

ma puoi cambiere le resistenze in quei cosi? in questo caso a parità di tensione (non dirmi che si può regolare?! ) diminuisci la potenza..

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8 minuti fa, reka ha scritto:

il calore è legato alla potenza quindi non cambia nulla nelle due configurazioni.

 

ma puoi cambiere le resistenze in quei cosi? in questo caso a parità di tensione (non dirmi che si può regolare?! ) diminuisci la potenza..

Spiegami meglio io so che più la corrente è alta più calore si genera. La saldatrice ad arco ad esempio ha una regolazione in Ampere e non in watt. 

Si nele sigarette si può cambiare la resistenza e modificare watt o volt

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Se le resistenze sono differenti non si possono confrontare.
A parità di resistenza vale la legge di OHM, ma bisogna conoscere tensione e corrente reali, non ipotetiche.
Mai sentito parlare di WATT costanti. Cosa regola il selettore ?
L'assorbimento è sempre in WATT e il calore sul carico è dato dal rendimento generale del sistema, regolatore compreso.

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56 minuti fa, patatino59 ha scritto:

Se le resistenze sono differenti non si possono confrontare.
A parità di resistenza vale la legge di OHM, ma bisogna conoscere tensione e corrente reali, non ipotetiche.
Mai sentito parlare di WATT costanti. Cosa regola il selettore ?
L'assorbimento è sempre in WATT e il calore sul carico è dato dal rendimento generale del sistema, regolatore compreso.

Sulle sigarette uno imposta la potenza  ad esempio 10w e lei in base alla corrente misurata  imposta in automatico i volt necessari ad erogare 10w.

Questo perche aspirando la resistenza si raffereda e cambia di valore

La mia domana é se 10w con una resistenza da 1ohm scaldano come 10w con una da 0.5ohm

 

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1 ora fa, olometabolo ha scritto:

La saldatrice ad arco ad esempio ha una regolazione in Ampere e non in watt.

L'esempio non calza perchè un arco non segue la legge di ohm.

Ma in questi apparecchi e' possibile regolare la potenza?

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6 minuti fa, olometabolo ha scritto:

La mia domana é se 10w con una resistenza da 1ohm scaldano come 10w con una da 0.5ohm

Si se la regolazione e' effettivamente fatta sulla potenza, ma ho qualche dubbio.

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il problema è sapere come regola..

 

comunque se regola i volt chiaramente abbassando la resistenza abbassi la potenza e quindi il calore.

 

 

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8 minuti fa, reka ha scritto:

il problema è sapere come regola..

 

comunque se regola i volt chiaramente abbassando la resistenza abbassi la potenza e quindi il calore.

 

 

la potenza é fissa dicamo 10w

se metto una resistenza da 0.5 lui erogherà 5V

se metto una resistenza da 1ohm  erogherà 10V

la Potenza non varia sono sempre 10w ma nel primo caso ho 2A nel secondo 1A

Ho trovato QUESTO SITO  che permette di calcolare la temperatura di un cavo in base alla corrente che lo attraversa facendo una rpoca con del costantana e del nicr 80/20 esce fuori che a partà di Potenza dissipata dal conduttore la temperatura é la stessa.

Io ho sempre pensato che piu alta fosse la corrente piu alta la temperatura indipendentemente dalla potenza transmessa.

E anche vero che non ho mai ben capito perche i fusibili sono tarati in A mentre le resistenze in W 

 

 

 

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Se la potenza è fissa il calore sviluppato dipende dall temperatura che raggiunge il resistore di riscaldamento.

Il valore ohmico del resistore non è fondamentale, il dato fondamentale è la sua capacità di dissipazione.

Esempio.

Con 10W dissipati se uso un resistore con potena dissipabile di 50W la sua temperatura sarà si e no 40°C, se avesse una dissipazione di 10W raggiungerebbe  almeno 75°C, e così via.

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è la legge di joule, in primis il calore è legato alla potenza e la potenza agli altri valori secondo le leggi di ohm.

 

però io non capisco come faccia ad essere la potenza fissa.

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Secondo me la potenza erogata in quegli apparecchi viene regolata supponendo

la resistenza dell'elemento riscaldante pari al valore di progetto( senza considerare la variazione della resistenza per l'aumento della temperatura). In questo caso la regolazione avviene controllando solo la tensione o la corrente.

Se tu sostituisci l'elemento riscaldante con un altro con una resistenza diversa, penso che gli mandi in palla tutti i parametri.

Pero' con la tecnologia di oggi non si può escludere che la regolazione possa avvenire si entrambi i parametri della potenza.

C'e' anche un altro fattore da considerare: se  l'elemento riscaldante ha un valore di resistenza inferiore a quello prestabilito si deve anche  valutare se la corrente erogata, a parità di potenza, rientra nel limite massimo erogabile della batteria.

Modificato: da NovellinoXX
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ho dato un occhio, nei dati danno un range di potenza e si cambia la testina.

 

e la potenza è in base alla resistenza, quindi non si regola nulla.. almeno in quelle che ho guardato io un po' al volo

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53 minuti fa, reka ha scritto:

è la legge di joule, in primis il calore è legato alla potenza e la potenza agli altri valori secondo le leggi di ohm.

 

Non proprio.

E la quantità di calore sviluppato, non la temperatura raggiunta.

 

Puoi fare una prova semplice e veloce. Prendi 2 resistori di eguale valore, ma di capacita dissipativa differente; ad esempio 1000 ohm 1/4W e 1000 ohm 1W.

Collegali in parallelo cos' da avere la medesima tensione di alimentazione di 15V, entrambe i resitori dissiperanno 0.225W nominali. Dopo pochi secondi ti basterà toccare la superficie di entrambe con le dita, per capire la differenza della temperatura che hanno raggiunto.

Modificato: da Livio Orsini
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1 ora fa, NovellinoXX ha scritto:

Secondo me la potenza erogata in quegli apparecchi viene regolata supponendo

la resistenza dell'elemento riscaldante pari al valore di progetto( senza considerare la variazione della resistenza per l'aumento della temperatura). In questo caso la regolazione avviene controllando solo la tensione o la corrente.

Se tu sostituisci l'elemento riscaldante con un altro con una resistenza diversa, penso che gli mandi in palla tutti i parametri.

Pero' con la tecnologia di oggi non si può escludere che la regolazione possa avvenire si entrambi i parametri della potenza.

C'e' anche un altro fattore da considerare: se  l'elemento riscaldante ha un valore di resistenza inferiore a quello prestabilito si deve anche  valutare se la corrente erogata, a parità di potenza, rientra nel limite massimo erogabile della batteria.

Le resistenza sono intercabialibli ( si possono anche fare a mano) all'accensione viene misurata la resistenza e il suo valore salvato nei parametri.

Credo che il boxmod (l'alimnetatore della sigaretta) determini il voltaggio da applicare misurando la corrente assorbita il tutto per ottenere la potenza che ho impostato.

27 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

 

Non proprio.

E la quantità di calore sviluppato, non la temperatura raggiunta.

 

Puoi fare una prova semplice e veloce. Prendi 2 resistori di eguale valore, ma di capacita dissipativa differente; ad esempio 1000 ohm 1/4W e 1000 ohm 1W.

Collegali in parallelo cos' da avere la medesima tensione di alimentazione di 15V, entrambe i resitori dissiperanno 0.225W nominali. Dopo pochi secondi ti basterà toccare la superficie di entrambe con le dita, per capire la differenza della temperatura che hanno raggiunto.

Il resitore da 1w é fatto per dissipare meglio ( il calore é distribuito su una superficie piu grande) dunque la tempertura media é piu bassa ( se non ho capito male)

Resta il mio quesito con due resistenze uguali stessa forma ma resistenza diverse

Il calore generato é propozionale alla potenza o agli ampere?

Da un lato mi dico 10w sono sempre 10w ma dall'altro mi dico che 100v 1A passano su un filo da pochi mm² mentre 1v 100A hanno bisogno di un cavo grosso come un dito.

 

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14W restano tali indipendentemente dalla tensione e dalla corrente e faranno raggiungere la stessa temperatura a due resistenze di uguali dimensioni fisiche.

Se una delle due è fisicamente più piccola a parità di watt raggiungerà una temperatura maggiore.

Questo è tutto quello che ti serve sapere in questo caso.

Modificato: da maxmix69
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scalda uguale il problema con la resistenza più grande è che ha più inerzia e la temperatura finale è inferiore, motivo per cui con le sigarette elettroniche ormai lo standard è il sub ohm

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2 ore fa, olometabolo ha scritto:

l calore generato é propozionale alla potenza o agli ampere?

 

La quantità di calore generato dipende dalla potenza dissipata, indipendentemente dalla corrente circolante.

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7 ore fa, olometabolo ha scritto:

Spiegami meglio io so che più la corrente è alta più calore si genera.

Se fosse cosi costruirebbero stufe da pochi volt. Se alimenti un filo sottile con 2 volt avrai un certo calore sviluppato. Per avere, più o meno lo stesso calore con 4 volt, raddoppi la lunghezza del filo. La corrente è minore, ma dissipata in maggiore lunghezza.

Modificato: da Gennar0
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Grazie a tutti per la spiegazione

Un ultima domanda se come dice Livio 

34 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

 

La quantità di calore generato dipende dalla potenza dissipata, indipendentemente dalla corrente circolante.

Perché un fusibile da 1A fonde a 1A e non a 250W ? 

Perche siamo d'accoro che un fusibile fonde sia che ci passi 1A a 1V che 1A a 250V

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1 ora fa, olometabolo ha scritto:

Perché un fusibile da 1A fonde a 1A e non a 250W ? 

Se metti 10 fusibili da 1A in serie si bruciano sempre a 1A ma sviluppano più calore.😆

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6 ore fa, olometabolo ha scritto:

Da un lato mi dico 10w sono sempre 10w ma dall'altro mi dico che 100v 1A passano su un filo da pochi mm² mentre 1v 100A hanno bisogno di un cavo grosso come un dito.

Vero, ma in realtà hai i limiti delle caratteristiche costruttive della batteria!

Mettiamo per esempio una batteria da 5V e 5A max (guarda il grafico sotto),

per una potenza costante = 10W (che individua una iperbole equilatera, sul grafico in BLU)

non puoi usare una resistenza maggiore di 2.5 ohm perchè necessita una tensione maggiore di 5V

e non puoi usare una resistenza inferiore a 0.4 ohm perchè necessita una corrente maggiore di 5A.

 

image.png.f154f9c69e3578024e479cc7fa97039a.png

Scelto il valore di resistenza, si determina la lunghezza della spirale che desideri e poi si

ottiene la sezione del filo in base alla resistività del materiale usato.

 

 

2 ore fa, olometabolo ha scritto:

Perché un fusibile da 1A fonde a 1A e non a 250W ? 

Perchè la resistenza di un fusibile e' calcolata partendo dalla potenza necessaria alla fusione.

 

Modificato: da NovellinoXX
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2 hours ago, olometabolo said:

Perché un fusibile da 1A fonde a 1A e non a 250W ? 

Perche siamo d'accoro che un fusibile fonde sia che ci passi 1A a 1V che 1A a 250V

 

Perché quei volt non sono sul fusibile, ma sul carico. Esempio di carico 250W con ben 5mila volt di alimentazione, e fusibile da 250mA a cui non gliene può fregare di meno dei watt del carico 😉

 

14849814.png.bd02e8282b4f638fb5f0291aaa909c43.png

 

Quote

100v 1A passano su un filo da pochi mm² mentre 1v 100A hanno bisogno di un cavo grosso come un dito

 

Se quei mm2 con 1A li stipi esattamente nello stesso spazio occupato dal cavo grosso un dito, otterrai la stessa temperatura.

 

Modificato: da Claudio F
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il valore che determina quanto si scalda la resistenza di una sigaretta elettronica sono i Watt/mm2 e l'ottimale e'intorno ai 0,30 watt/mm2 per un motivo molto semplice:visto che si usano diversi diametri di filo per fare le resistenze si puo'ottenere per fare un esempio una resistenza di 2 Ohm con un filo di 0,20 mm e una di 2 Ohm con un filo di 0,32 mm,se io do'8 watt a quella di 0,20 mm do'0,30 watt/mm2 e funziona bene,se io do'8 watt a quella col filo di 0,32 do 0,07 watt/mm2 e quindi praticamente non si scalda per nulla.per fare funzionare bene da 0,32 mm dovrei dare 33 watt per ottenere i giusti watt/mm2 ed e'ovvio che se do'33 watt a quella fatta col filo di 0,20 mm scalda in maniera esagerata e sa'tutto di bruciato.

per quanto riguarda i sistemi circuitati in cui si puo'regolare la potenza ,variano solo i volt e in base al valore della resistenza calcolano i watt

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