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Impianto Bifase 230v ( Colorazione Cavi Unipolari )


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Inserito:

Norma CEI 16-4 dice che, in caso di impianti senza neutro ( cioè nel caso di impianti bisasi ) per i cavi MULTIPOLARI è ammesso l'uso del colore blu ( o blu chiaro che dir si voglia....) per identificare un conduttore attivo.

La mia domanda è : il colore blu è ammesso per indicare una fase anche nel caso di cavi UNIPOLARI?

Nela caso specifico ho trovato un impianto bifase 230v in cui i quadri e l'impianto sono cablati con N07VK blu e marrone, non ho detto nulla in quanto ho ritenuta l'installazione corretta "normativamente parlando"......ora pero' il dubbio mi è sorto...


Inserita:
La mia domanda è : il colore blu è ammesso per indicare una fase anche nel caso di cavi UNIPOLARI?

Sì, se il neutro non c'è, sì.

Del resto, se un impianto da bifase diventa un giorno monofase, sarebbe assurdo dover cambiare i cavi per un problema di colore.

Inserita:
La mia domanda è : il colore blu è ammesso per indicare una fase anche nel caso di cavi UNIPOLARI?

La norma 16-4 dice, in parole povere, che se il neutro è individuato tramite colori questo deve essere contraddistinto dal colore blu.

Quindi se hai un impianto bifase (senza netutro per ovvie ragioni) puoi utilizzare il blu per una delle fasi.

Senza contare che se un giorno l' Enel (o chi per essa) decide di cambiare il trasformatore e di distribuire anche il neutro, ti ritrovi un' impianto già cablato col neutro blu (al limite inverti i fili al contatore).

Saluti magoxax

Inserita:

Ciao magoxax, avresti fatto prima a scrivere ....quoto Carlo...... :rolleyes:

Inserita:

GRAZIE a tutti per le risposte.

Ecco questa era la frase ( riportata para para dalla CEI 16-4 ) che mi aveva fatto nascere il dubbio....

Uso del colore blu chiaro

Il blu chiaro è destinato al conduttore neutro o mediano. Dove un circuito comprende un conduttore neutro o mediano individuato tramite colori, il colore usato a tale scopo deve essere blu chiaro. Il blu chiaro non deve essere usato per individuare un altro conduttore dove ciò può provocare confusione. In assenza del conduttore neutro o mediano, il conduttore blu chiaro in un cavo multipolare può anche essere usato per altri scopi, eccetto che come conduttore di protezione. Se è usata l’individuazione tramite colori, i conduttori nudi o le sbarre, usati come conduttori neutri o mediani, devono essere colorati con una banda blu chiara, larga da 15 mm a 100 mm, in ogni comparto od unità od in ogni posizione accessibile, oppure colorati di blu chiaro per tutta la loro lunghezza.

Inserita:

Alla faccia della sicurezza :ph34r:

Uno lavora per 30 anni, 8 ore al giorno con il blu= neutro ed un bel giorno si ritrova che questi ti sforna 110V ...beh...non certo il massimo. Non vale il contario. Se non ho il blu sono costretto a stare attento.

Inserita:
Uno lavora per 30 anni, 8 ore al giorno con il blu= neutro ed un bel giorno si ritrova che questi ti sforna 110V

Uomo avvisato mezzo salvato.

Inserita:

Non so da dove sia nata questa abitudine, forse dall'essere nato in ambito industriale, ma come d'incanto appena apro una cassetta, punto il tester tra fase e terra e tra neutro e terra.........

Inserita:
Ecco questa era la frase ( riportata para para dalla CEI 16-4 ) che mi aveva fatto nascere il dubbio....

Uso del colore blu chiaro

Il blu chiaro è destinato al conduttore neutro o mediano. Dove un circuito comprende un conduttore neutro o mediano individuato tramite colori, il colore usato a tale scopo deve essere blu chiaro. Il blu chiaro non deve essere usato per individuare un altro conduttore dove ciò può provocare confusione. In assenza del conduttore neutro o mediano, il conduttore blu chiaro in un cavo multipolare può anche essere usato per altri scopi, eccetto che come conduttore di protezione. Se è usata l’individuazione tramite colori, i conduttori nudi o le sbarre, usati come conduttori neutri o mediani, devono essere colorati con una banda blu chiara, larga da 15 mm a 100 mm, in ogni comparto od unità od in ogni posizione accessibile, oppure colorati di blu chiaro per tutta la loro lunghezza.

Direi che nel caso specifico non puo' provocare confusione in quanto nell'impianto il neutro non c'e' proprio

Inserita:

Non il neutro nell'impianto non c'era.Ma c'era il giorno prima ed il giorno prima ancora. Questa regoletta può creare pericolodi equivoci. Basta cancellarla con un colpetto di penna e costringere quindi le aziende a cominciare dal ...2012 a produrre cavi trifase senza il blu....che ci vuole?

Inserita:
Non il neutro nell'impianto non c'era.Ma c'era il giorno prima ed il giorno prima ancora. Questa regoletta può creare pericolodi equivoci.
???

Basta cancellarla con un colpetto di penna e costringere quindi le aziende a cominciare dal ...2012 a produrre cavi trifase senza il blu....che ci vuole?
Sono gia' diversi anni che i cavi 4G... non hanno il conduttore blu

Inserita:
Sono gia' diversi anni che i cavi 4G... non hanno il conduttore blu

è vero ormai di cavi 4G con il conduttore blu non ce ne sono più il blu è stato sostituito dal grigio, il che è sicuramente meglio per evitare confusione.

Inserita:

Su un impianto bifase non solo non si deve usare il blu chiaro, ma è un impianto completamente.

diverso rispetto a un impianto con F. N L’ impianto bifase il MGT é protetto a due poli, interruttori luce sono bipolari i deviatori doppi uniti in un solo movimento, il relè a doppio contatto ecc.

IL neutro va passato blu chiaro per tutta la sua lunghezza.

Che ne pensate in proposito?

Carlo Albinoni
Inserita:
Su un impianto bifase non solo non si deve usare il blu chiaro

e perchè mai? fantanorma?

interruttori luce sono bipolari i deviatori doppi uniti in un solo movimento, il relè a doppio contatto ecc.

Gli apparecchi di comando delle luci, hanno solo funzione di comando, non di sezionamento. Quindi non è obbligatorio interrompere entrambe le fasi.

Inserita:

Su una distribuzione R S 220 V devi interrompere le due fasi o usi un relè , deviatore ,interruttore, GMT Mentre R N si deve interrompere solo la fase e il GMT protetto a un polo. Ciao Maurizio 83

Inserita: (modificato)
Su una distribuzione R S 220 V devi interrompere le due fasi o usi un relè , deviatore ,interruttore

Ciao ; io ho l'impianto con i vecchi trasformatori a 220 , quindi 130 per fase ; ma non ho capito il motivo per cui cè l'obbligo di dover interrompere entrambi i poli per esempio su di una o + lampadine... non penso che nel cambiarla la gente si diverta a mettere il ditino dentro o comunque nella parte filettata.. anche perche se pur in presenza del N , non penso che in tutti gli impianti venga rispettata scrupolosamente la posizione del neutro dentro il portalampada , che in teoria per sicurezza sarebbe meglio metterlo sulla parte filettata della lampadina stessa..

Poi a monte se si ha il contatore elettromeccanico con a valle il limitatore del ente che è sempre a 2 poli protetti , oppure quello elettronico con integrato il C o D63 , sempre a 2P , non vedo perche a valle , quindi nel centralino privato , non si possa mettere tutti 1P+N... la protezione magnetica di entrambi i poli è comunque garantita a monte dal contatore stesso o limitatore ..

Modificato: da Ferodo
Inserita:

Ohhh......quante inesattezze!!!!!!!

........produrre cavi trifase senza il blu....che ci vuole?..........è vero ormai di cavi 4G con il conduttore blu non ce ne sono più

I grossisti seri, forniscono cavi 4G con 2 colori+blu e gialloverde, 3 colori+blu senza gialloverde e 3 colori senza blu e con gialloverde, quelli poco seri.....lo forniscono in versione grigio-marrone-nero-gialloverde, tanto che te ne fai di un neutro e due fasi in un solo cavo? :lol:

Su un impianto bifase non solo non si deve usare il blu chiaro.....interruttori luce sono bipolari i deviatori doppi uniti in un solo movimento....

:roflmao::roflmao:

rispettata scrupolosamente la posizione del neutro dentro il portalampada

e quandomai, ormai gli elettricista che collegano la fase al posto giusto in un portalampade sono diventati rari.

Inserita:

Sei sicuro quello che ho scritto sono inesattezze? Su un circuito bifase R S 220v s’interrompe solo una fase ? e su una deviata s’interrompe una fase?

Certo di avere una cortese risposta ciao Maurizio 83

Inserita: (modificato)
e quandomai, ormai gli elettricista che collegano la fase al posto giusto in un portalampade sono diventati rari.

appunto..; rari e cogli**i? :lol:

Modificato: da Ferodo
Carlo Albinoni
Inserita:
Sei sicuro quello che ho scritto sono inesattezze? Su un circuito bifase R S 220v s’interrompe solo una fase ? e su una deviata s’interrompe una fase?

Certo di avere una cortese risposta ciao Maurizio 83

Di per sè non è una "sciocchezza", un senso ce l'ha.

Ma non è certo un obbligo, nè una consuetudine duffusa che sappia io.

E' chiaro che è "meglio" aprire entrambe le fasi ma bisogna ricordare che interruttori e deviatori a muro (serie civile) hanno funzione di comando, non di sezionamento.

Il sezionamento (per esempio per cambiare una lampadina) lo ottieni aprendo l'interruttore del centralino (oppure staccando la spina). Questo deve valere sempre, sia in un impianto monofase che in uno bifase. E dovrebbe essere un concetto di educazione alla sicurezza elettrica da trasmettere al pubblico.

Del resto, in un sistema monofase TT, anche il neutro va a tutti gli effetti considerato sotto tensione.....

Poi a monte se si ha il contatore elettromeccanico con a valle il limitatore del ente che è sempre a 2 poli protetti , oppure quello elettronico con integrato il C o D63 , sempre a 2P , non vedo perche a valle , quindi nel centralino privato , non si possa mettere tutti 1P+N... la protezione magnetica di entrambi i poli è comunque garantita a monte dal contatore stesso o limitatore ..

No. L'interruttore del distributore non vale (lo puoi utilizzare solo per la protezione da corto del montante ma a condizioni ben precise). Semmai puoi fare riferimento a un 2P generale bipolare tuo e poi usare 1P+N.

PS

Sicuro che gli interruttori del Distributore siano tutti 2P ??? in passato di sicuro no.

Inserita:
No. L'interruttore del distributore non vale (lo puoi utilizzare solo per la protezione da corto del montante ma a condizioni ben precise). Semmai puoi fare riferimento a un 2P generale bipolare tuo e poi usare 1P+N.

Ok è stato detto 1000 volte che è di proprieta' del ente e quindi non va preso in considerazione , ma tecnicamente se è un MT a 2 poli fa da protezione ai poli non protetti a valle..poi che sia del ente e quindi non va preso in considerazione ok perfetto.

Io parlo tecnicamente non a livello normativo ; oppure la metti sul piano che magari puo' essere inaffidabile e quindi poco sicuro perche controllato dal elettronica ?

ciao

Carlo Albinoni
Inserita:
Io parlo tecnicamente non a livello normativo

Da un punto di vista tecnico, il problema dell'interruttore del distributore è che trattandosi di solito di un C63 o di un D63 ha un intervento istantaneo piuttosto alto. Ovviamente ci riferiamo all'interruttore vero, quello elettromeccanico, non dello sganciatore elettronico che non ha alcuna caratteristica per essere utilizzato come protezione.

Questo significa che in caso di corto "debole" potrebbe intervenire non di magnetica ma di termica, con tempi lunghi, il che non è igienico.

Comunque, normativamente parlando, anche su un impianto bifase è ammesso avere interruttori 1P+N purchè sia presente il differenziale (cioé quasi sempre). Non è molto raccomandato perchè un differenziale da solo non ha molto potere di interruzione, ma si può fare.

Inserita:

Caro Carlo Albinoni il sistema non è TT ma IT la protezione dei due poli R S e regolata dalla norma CEI 64-8

Carlo Albinoni
Inserita:

Se è IT cambia tutto....., ma non mi sembra che si stesse parlando di IT.

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