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Pompa Pozzo Che Non Si Ferma Più


tano71

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Premesso che sarebbe utile uno schema al fine di capire, non è che il contatto NO del galleggiante ti eccita il Teleruttore e lui si autoritiene?

Cordialmente

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Il cavo di 300m ha una sezione del 4 e penso sia adeguata per far eccitare un semplice contattore (dimenticavo la bobina da eccitare del contattore della poma e 380v).

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nonsemprefunziona

I contatti A1 e A2 del teleruttore che viene comandato dal galleggiante sono della bobina non del NA del rele' .E' per questo che il teleruttore della pompa non si diseccita perche' e' sempre alimentato dalla serie fatta dalla bobina del rele' del galleggiante.Togli dai morsetti i fili che adesso vanno in A1 e A2 e invertili con gli altri che attualmente hai confuso con il NA.

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Sposterei trasformatore e relè ausliario (24V) in vicinanza del contattore di linea.

In questo modo fai viaggiare solo la 24V e hai un'accoppiamento capacitivo minore.

Puoi anche mettere dei filtri rc sulla bobina del relè ausiliario appositi per quando hai un contatto in campo molto distante.

Cordialmente.

P.S. Il salvamotore apre anche la potenza o solo il contatto aux perchè allora dovresti portarlo in serie alla bobina.

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elettrico cava 2

sbagliato collegamento

i morsetti a1 e a2 del rele vanno alimentati solamente dal trasformatore

guarda dove hai collegato il filo a1

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Ho gia spiegato che i contatti a1 e a2 dell'ausiliario sono il contatto NA (ho sbagliato io a il disegno).

I materiali utilizati sono contattore di potenza elettromeccaniche - trasformatore ABB - e contattore 24 v ABB.

Il salvamotore è in serie alcontattore ma nel disegno non l'ho messo perche penso sia ininfluente al mio problema.

Mi sono dimenticato di dire che in parallelo al contattore ausiliario (24v) ho una valvola 24v che apre o chiude iln riempimento del deposito con acqua. Quando il galleggiante alimenta il cotat. ausiliario questo dovrebbe far partire la pompa e in contemporanea la valvola si apre per far passare l'acqua , quando il galleggiante ferma l'alimentazione al cont. ausiliario (che stacca regolarmente) e alla valvola (che si chiude regolarmente) ma il contattore 380v non stacca pur appurando che una fase non gli arriva più

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nonsemprefunziona
il contattore 380v che comanda la pompa non stacca più (e sono sicuro che alla bobina del contattore non arriva più l'alimentazione)

ma il contattore 380v non stacca pur appurando che una fase non gli arriva più

ma se io la fase (quella che viene interrotta dal contattore 24v) la interrompo staccando il filo al conttattore 380 la pompa si interrompe

Mi sa' tanto che c'e' un po' di confusione nel spiegare le tue prove.

Per capire se e' un problema di induzione collega due porta lampada in serie avvitaci due lampade da 60 watt e collega il tutto in parallelo alla bobina della pompa cosi capirai se e' un problema d' induzione.Chiaramente se le lampade si accendono e spengono con l'andamento del gallegiante e il teleruttore pompa no quest'ultimo sara' da sostituire(ma che articolo abb e'?)

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Pierluigi Borga

Subito avevo pensato che hai fatto correre sullo stesso cavo FG7 3G 4 due tensioni completamente diverse, 400vac e 24 vac, che non è normativamente corretto.

Ma ora penso che sul FG 7 3G4 tu hai mandato una S e una T per alimentare il trafo, e una R che passa per il contatto, figurati se con 300 metri di cavo per effetto capacitivo viene mantenuto eccitato eccome.

Infatti solo staccando il filo A1 o A2 si spegne come dici.

Non mi capita spesso di vedere bobine a 400 Vac....

Potresti veicolare sul cavo la sola 24 volt che và al galleggiante, usando al limite i fili a coppie, e mettendo un impedenza sulla bobina, verificando la caduta di tensione prima.

Così metti tutto vicino al quadro comando della pompa, ma a proposito la protezione magnetotermica è garantita...? Forse dal parroco...? :lol:

Modificato: da Pierluigi Borga
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Gorello,secondo me la sezione di 4mmq per alimentare la bobina di un

contattore a 400volt di piccola potenza come presumo che sia,e' quantomeno

esagerata.Sul libro di E. Grassani"circuiti a contattori"vi sono le tabelle per determinare

la lunghezza massima dei circuiti di comando che non da origine a capacita' parassite

in grado di autoritenere la bobina.

Ebbene questa lunghezza si dimezza passando dalla sezione di 1.5 a quella di 2.5

figuriamoci con quella di 4mmq .

sul catalogo Lovato ,questa lunghezza per un contattore con 9va di potenza di

ritenuta e' determinata in 173 metri alla tensione 380v con una sezione di 1.5

e si dimezza passando a 2.5

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Il problema è che non posso in nessun modo cambiare ne il cavo ne la disposizione del'impianto , ma non so come togliere il problema è un vero casino

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Allora,puoi provare a collegare una resistenza di 70k 1watt in parallelo alla bobina del

contattore o eventualmente un valore superiore.

oppure puoi mettere un contattore con tensine piu' bassa con relativo trasformatore,

oppure passare il tutto con alimentazione in cc.

Naturalmente la prima via e' la piu' veloce e meno dispendiosa da provare,

ciao e buon ferragosto

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Grazie eliop del consiglio .

Procuro una resistenza 70k 1W e l'attacco in parallelo a la 380v che mi alimenta la bobina del contattore della pompa e lunedi lo provo.

Scusa se insisto nelle domande ma se ho una resistenza 100k 1W è lo stesso?

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Il valore che tio dato di solito viene fornito per rele' con alimentazione 220 e puo' variare

in base all'impedenza della bobina nel caso della 380 ,e non conoscendo l'impedenza o la

potenza della bobina puoi partire da questo valore ed eventualmente variare in piu' o

in meno.

Una domanda ma questa e' un'applicazione nuova con componenti nuovi o e'

un impianto esistente che presenta ora questo inconveniente?

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Io ho un contattore Telemecanique lc1d12q7 380v 50/60hz 5,5kw/400v 7,5hp/480v con queste caratteristiche potete dirmi la resistenza da mettere ?

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Capita spesso anche a me di trovare MF per microfarad, sui condensatori di rifasamento.

Probabilmente si è diffusa questa usanza anche perchè il corrispettivo millifarad non avrebbe nessun senso.

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