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PLC Forum


Montaggio condensatore di spunto su batteria


Andreax2023

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Buongiorno a tutti, mi servirebbe un consiglio, ho una batteria LFP con bms integrato collegata ad un'inverter, quando collego più carichi in contemporanea all'inverter, il bms della batteria interrompe l'erogazione poiché la corrente di spunto dei condensatori degli alimentatori collegati all'inverter supera la portata del bms.

Volevo mettere un condensatore alimentato dalla batteria attraverso una resistenza per farlo caricare lentamente in modo che allo spunto possa intervenire. L'inverter è da 300W anche se massimo consumo 50W costanti, la batteria è a 12V ed eroga massimo 6A. Potreste consigliarmi che condensatore utilizzare e come collegarlo? Grazie.

Modificato: da Andreax2023
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15 ore fa, Andreax2023 ha scritto:

Volevo mettere un condensatore alimentato dalla batteria attraverso una resistenza per farlo caricare lentamente in modo che allo spunto possa intervenire.

 

Questo non ti garantisce di poter ottenere la corrente necessaria, senza contare che potrebbe comunque entrare in limitazione l'inverter o, se non ha il limitatore di corrente, danneggiarsi.

Un alimentatore SMPS, se non è dotato di soft starter, assorbe allo spunto una corrente che può anche essere >10 volte la corrente nominale. Se dotato di soft starter, assorbe comunque  2-3 volte la corrente nominale.

A mio giudizio è meglio se fai in modo di inserire i carichi singolarmente uno alla volta.

Modificato: da Livio Orsini
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Grazie per la risposta, Purtroppo si tratta di un caricatore/inverter che funziona come ups ma è a onda pura e può funzionare svariate ore di seguito, quindi non posso usare quella soluzione, se collego i carichi tutti in contemporanea quando manca la rete si spegne, se li collego tutti quando c'è la rete in ingresso e poi lo disalimento a volte regge il carico e a volte no. Sospetto che dipenda da quanto velocemente si innesca l'inverter, se nel tempo di commutazione i condensatori non fanno in tempo a scaricarsi regge il carico, se invece si scaricano, quando si attiva l'inverter la batteria va in blocco. Mi sembra che i condensatori degli alimentatori elettronici riescano a tenere attivo il carico ad essi collegato per 200 millisecondi se non sbaglio. Purtroppo mi sembra di capire che l'unica sia cambiare batteria e bms.

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In tutta sincerità ho capitomolto poco della tua spiegazione

Che non sono bravo a spiegarmi lo so 🤣

Provo ad essere più chiaro, l'inverter di cui parlo è un'iverter che fa anche da caricabatterie, funziona esattamente come i classici ups, se c'è la rete l'inverter si spegne e si attiva un bypass, se manca la rete si attiva l'inverter per tenere acceso il carico.

Se stacco la spina simulando un mancanza di rete e accendo la ciabatta a cui sono collegati vari alimentatori elettronici a valle dell'inverter, l'inverter si spegne perché il bms della batteria supporta massimo 6A. Se invece collego il carico all'inverter quando è presente la rete ( quindi con inverter spento e in bypass) il carico ovviamente funziona correttamente ma se simulo un black-out a volte l'inverter si spegne e a volte no , sospetto che dipende da quanto velocemente si innesca l'inverter, se si innesca subito i condensatori del carico collegato in uscita sono già carichi quindi i 6A erogati dal bms sono sufficienti, se si innesca in ritardo i condensatori del carico (mettiamo caso di un pc desktop) fanno da buffer tenendolo alimentato  per 200 millisecondi ovvero un tempo superiore a quello che ci mette un ups economico ad intervenire. Quando l'inverter parte e si disattiva il bypass deve quindi ricaricare i condensatori del carico istantaneamente oltre a tenerlo attivo non sempre ci riesce, almeno secondo me.

Spero sia più chiaro.

Il 7/8/2023 alle 07:35 , Livio Orsini ha scritto:

 

Questo non ti garantisce di poter ottenere la corrente necessaria, senza contare che potrebbe comunque entrare in limitazione l'inverter o, se non ha il limitatore di corrente, danneggiarsi.

Un alimentatore SMPS, se non è dotato di soft starter, assorbe allo spunto una corrente che può anche essere >10 volte la corrente nominale. Se dotato di soft starter, assorbe comunque  2-3 volte la corrente nominale.

A mio giudizio è meglio se fai in modo di inserire i carichi singolarmente uno alla volta.

 

1 ora fa, michpao ha scritto:

Le batterie agm preferivo evitarle, un LFP può durare 10 anni o più, una agm usata in questo modo secondo me durerebbe da 1 a 3 anni, si usurano facilmente con una scarica profonda.

Anche perché la questione parallelo con batterie diverse non è proprio così semplice.

 

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