PietroHS Inserito: 5 settembre 2023 Segnala Share Inserito: 5 settembre 2023 Buongiorno, Avrei un quesito in merito alla verifica della tenuta in corto circuito in merito a un quadro elettrico di bordo macchina. Allego innanzitutto un esempio che mostra la configurazione. Q1 è l'interruttore generale in arrivo linea il quale ha un potere di interruzione estremo pari a 10kA. Q2 e Q3 sono degli interruttori salvamotore anch'essi con potere di interruzione pari a 10kA. Detto ciò, tralasciata l'impedenza tra l'interruttore generale e i salvamotori a valle quindi tralasciando la corrente di corto circuito che ci sarebbe a valle di Q2 e Q3, e tralasciando tutte le altre verifiche del caso, potrei affermare che la tenuta in corto circuito del quadro elettrico è pari a 10kA. Ora, dovendo aggiungere due interruttori modulari di cui uno fase-fase (Q4) e uno fase-neutro (Q5) entrambi con potere di interruzione pari a 4.5kA, la tenuta in corto circuito scenderebbe da 10kA a 4.5kA. Il mio dubbio è: - A valle dell'interruttore Q4 può verificarsi solamente un corto circuito fase-fase. - A valle dell'interruttore Q5 può verificarsi solamente un corto circuito fase-neutro. Rispetto al corto circuito trifase, ricordo la seguente relazione: - Corto circuito fase-fase Iccff=Corto circuito trifase / 1,15 - Corto circuito fase-neutro Iccfn=Corto circuito trifase / 2 Questo vorrebbe dire che una corrente presunta di corto circuito al punto 1, nel caso si verificasse ai punti 4 e 5 diventerebbe inferiore come indicato nelle due righe qui sopra. Pertanto: - Icc massima al punto 4 = 4,5kA x 1,15 = 5,2kA - Icc massima al punto 5 = 4,5kA x 2 = 9kA Dovendo considerare il caso peggiore, potrei affermare che la tenuta in corto circuito che posso dichiarare AL PUNTO 1 quindi in arrivo linea è pari a 5,2kA. E' corretto tale ragionamento? Vi ringrazio per il supporto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
click0 Inserita: 9 settembre 2023 Segnala Share Inserita: 9 settembre 2023 Il 5/9/2023 alle 10:32 , PietroHS ha scritto: Ora, dovendo aggiungere due interruttori modulari di cui uno fase-fase (Q4) e uno fase-neutro (Q5) entrambi con potere di interruzione pari a 4.5kA, la tenuta in corto circuito scenderebbe da 10kA a 4.5kA. attendendo altri suggerimenti, dai miei vaghi ricordi la corrente di corto e di conseguenza il potere di interruzione, non lo stabilisci a priori se l'interruttore, non ha un potere di interruzione adatto al punto di installazione, potrebbe non essere "corretto" e quindi o danneggiarsi al primo corto o addirittura non intervenire nemmeno nel dubbio, lo installi pari a quello generale, quindi 10kA o passi ai fusibili (questi ultimi con qualche remora) PS i calcoli fanno un po' acqua, sempre dai miei vaghi ricordi... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 10 settembre 2023 Segnala Share Inserita: 10 settembre 2023 (modificato) la corrente di tenuta al corto circuito ( potere di interruzione ) dell'interruttore generale DEVE essere superiore alla corrente di corto circuito presente nel punto di collegamento all'impianto. usare degli interruttori da 4.5Ka sulla macchina e' comunque rischioso ( forse non sono nemmeno ammessi, io ho sempre visto interruttori con potere di interruzione da almeno 6Ka) in quanto in ambiente industriale con propria cabina di trasformazione le Icc sono sempre superiori. NB: se il potere di interruzione e' inferiore alla Icc in caso di corto l'interruttore esplode con probabile innesco di incendio. Modificato: 10 settembre 2023 da ivano65 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
PietroHS Inserita: 19 settembre 2023 Autore Segnala Share Inserita: 19 settembre 2023 Grazie a entrambi per le risposte! Nel frattempo ho approfondito ulteriormente e ho scoperto la possibilità di optare per una protezione di sostegno (o back-up) installando un interruttore scatolato a monte con adeguato potere di interruzione e interruttori modulari a valle opportunamente coordinati usando le tabelle fornite dal costruttore con la possibilità di "incrementare" il potere di interruzione di questi ultimi. Mi rimane un dubbio: Il coordinamento deve essere eseguito in modo che l’energia specifica passante dello scatolato a monte non superi quella sopportata dal modulare a valle e dei relativi conduttori. Immagino che la verifica dell’energia passante tra scatolato e modulare sia soddisfatta applicando correttamente le tabelle del cotruttore; ma come faccio a verificare l'energia passante verso i conduttori a valle? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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