Livio Migliaresi Inserita: 8 aprile 2010 Segnala Inserita: 8 aprile 2010 Chi rilascia la certificazione (DM 37/08)La dichiarazione di rispondenza può essere rilasciata esclusivamente da un professionista ( perito, ingegnere, ecc) che sia regolarmente iscritto all'albo e che abbia accumulato almeno cinque anni di esperienza nell'esercizio della professione; ma può essere rilasciata anche dal Responsabile tecnico di un'impresa abilitata e con almeno cinque anni di attività.Chi può diventare Responsabile tecnico (decreto 37/08)Nel caso in cui la persona detenga una laurea, questa è sufficiente da sola a riconoscere il ruolo di Responsabile; in caso di diploma di scuola tecnica superiore invece è necessario anche un minimo di due anni di esperienza che salgono a quattro se il soggetto detiene un più semplice diploma professionale.Se la persona non ha alcun titolo di studio sono da prendere in considerazione almeno tre anni di esperienza come dipendente specializzato di un'azienda del settore o 6 anni di collaborazione continuativa come socio o come familiare del titolare dell'azienda di settore.
ivano65 Inserita: 8 aprile 2010 Segnala Inserita: 8 aprile 2010 (modificato) fossi in te' mi preoccuperei di assicurarmi che TUTTI i condomini siano dotati di protezioni differenziali.altrimenti , inoltrerei denuncia alle competenti autorita' . ( visto che il dispositivo e' obbligatorio per legge lo puoi fare)d'altra parte se anche uno non ne fosse dotato rischieresti l'andata in tensione del tuo impianto di terra senza che i dispositivi sul tuo impianto possano farci qualcosa per evitarlo.forse con la sua soluzione perversa dei 2 impianti di terra separati l'ingegnere ( o presunto tale perche' comunque dovrebbe sapere che la cosa non va' bene e puo' peggiorare la sicurezza a causa della mancanza di equipotenzialita') voleva evitare che accadesse questo.ivano65 Modificato: 8 aprile 2010 da ivano65
albicocco Inserita: 21 aprile 2010 Segnala Inserita: 21 aprile 2010 ivano,ma essendo che il mio impianto è dotato di dispositivi differenziali non dovrei essere protetto?...o no?
Benny Pascucci Inserita: 21 aprile 2010 Segnala Inserita: 21 aprile 2010 (modificato) ma essendo che il mio impianto è dotato di dispositivi differenziali non dovrei essere protetto?...o no?No.no... Il tuo differenziale per guasti a massa che portano in tensione l'intero inpianto di terra e tutto ciò che di metallico ad esso è collegato nulla può....purtroppo.Te lo spiego con un disegnino.Supponiamo che il condomino al piano terra non abbia il differenziale, ma si colleghi comunque alla terra condominiale.Se una delle sue apparecchiature per un guasto di isolamento va a massa, tutte le masse dell'appartamento, la montante scale e le montanti del 1P 2P e 3P si portano a un potenziale dato da Rt*Ig.Orbene i tre omini sono tutti e tre in pericolo.Vediamo in dettaglio perchè.L'omino 1 tocca un'apparecchiatura in funzione collegata all'impianto di terra condominiale e tale appartamento ha il differenziale, ebbene, la massa dell'apparecchiatura è a un certo potenziale non per problemi di quell'apparecchiatura, ma per effetto del guasto dell'utente al piano terra. Il differenziale rileva una IF=IN , ossia una dispersione nulla e non interviene.L'omino 2 tocca un'apparecchiatura non in funzione, ma collegata a terra attraverso il cavo di collegamento, in tale caso avere o meno il diffrenziale è del tutto ininfluente.L'omino 3 del 2P sta facendo la doccia e il suo appartamento è dotato di collegamento equipotenziale supplementare, ebbene, tutte le masse, compresi i tubi dell'acqua si portano a un potenziale pericoloso e anche tale omino non sta esso bene.E' chiaro, ora???? Modificato: 25 aprile 2010 da Benny Pascucci
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