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Collegare un Generatore a benzina ad un inveter ibrido (col trucco)


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Inserito:

Salve a tutti, ho provato a collegare il mio generatore a benzina (un pessimo generatore 220 / 380 pagato 100€ da 6500 W teoricissimi) al mio impianto ibrido a isola per ricaricare le batterie.

Risultato pessimo, in quanto la forma d'onda, la tensione e la frequenza evidentemente Non vanno d'accordo con l'impianto.

Ideona, vorrei prendere l'uscita 380V e mandarla ad un raddrizzatore trifase opportunamente dimensionato , livellarlo con condensatori ed infine ottenere una continua, spero abbastanza stabile ma mandare sull'ingresso dei pannelli fotovoltaici che accettano fino a 600V ! Potrebbe funzionare? A che problematiche potrei andare incontro? 

Grazie a chi vorrà darmi una mano.


Inserita:

io mi sento di darti solo questo consiglio: non farlo, se va bene danneggi le batterie accorciandogli la vita.

Inserita:

Grazie innanzi tutto. La corrente di carica delle batterie viene regolata dall'MPPT dell'inverter e gestita dai valori imposti dal costruttore. Non collego di certo le batterie al generatore.

Grazie

Inserita:

Comunque per conto mio è anche peggio, rischi di danneggiare l'inverter.

Inserita:
19 minuti fa, Livio Orsini ha scritto:

Comunque per conto mio è anche peggio, rischi di danneggiare l'inverter.

Ok, grazie, tengo conto della cosa, l'inverter accetta in ingresso tensioni fino a 600V max 13A x 2 ingressi.

Inserita:

Potresti provare, ma il gruppo elettrogeno deve essere di potenza superiore, rispetto la potenza massima dell'ingresso MPT.

Altrimenti manderesti in sovacario il gruppo elettrogeno

Inserita:

Attenzione però, mi accorgo ora che vorresti utilizzare un ponte trifase.
Non farlo, otterresti quasi 700Vdc, quindi distruggeresti l'ingresso MPPT, se sopporta 600V max.

Inserita: (modificato)
1 ora fa, Davide-SB ha scritto:

Non farlo, otterresti quasi 700Vdc, quindi distruggeresti l'ingresso MPPT, se sopporta 600V max.

 

No con 400VRMS nominali si ottiene, con un solo raddrizzatore a ponte, una tensione pulsante con valore pari a circa 563V al picco.

Il problema è un altro: il generatore che:

20 ore fa, desibros1 ha scritto:

un pessimo generatore 220 / 380 pagato 100€ da 6500 W teoricissimi

 

non si sa cosa può "buttare dentro". Dall'estrema variabilità della tensione a spikes e disturbi vari che rischiano, nella migliore delle ipotesi, di mandare in blocco l'inverter e, nell'ipotesi pessima, di danneggiarlo.

Inoltre non basta il solo raddrizzatore, ma è necessaria una batteria di condensatori per rendere la tensione da pulsante a continua con poco ripple. Poi ci vuole un sistema per limitare la corrente di carica dei condensatori, come sugli inverter per comando motori.

 

Io eviterei di fare questo esperimento, però l'impianato non è mio e nemmeno i danari da spendere per eventuali riparazioni, quindi....

Modificato: da Livio Orsini
Inserita:
10 ore fa, Davide-SB ha scritto:

Attenzione però, mi accorgo ora che vorresti utilizzare un ponte trifase.
Non farlo, otterresti quasi 700Vdc, quindi distruggeresti l'ingresso MPPT, se sopporta 600V max.

Ottimo suggerimento, stavo ancora cercando tra i miei rottami il raddrizzatore... Cercherò meglio

 

Inserita:
9 ore fa, Livio Orsini ha scritto:

 

No con 400VRMS nominali si ottiene, con un solo raddrizzatore a ponte, una tensione pulsante con valore pari a circa 563V al picco.

Il problema è un altro: il generatore che:

 

non si sa cosa può "buttare dentro". Dall'estrema variabilità della tensione a spikes e disturbi vari che rischiano, nella migliore delle ipotesi, di mandare in blocco l'inverter e, nell'ipotesi pessima, di danneggiarlo.

Inoltre non basta il solo raddrizzatore, ma è necessaria una batteria di condensatori per rendere la tensione da pulsante a continua con poco ripple. Poi ci vuole un sistema per limitare la corrente di carica dei condensatori, come sugli inverter per comando motori.

 

Io eviterei di fare questo esperimento, però l'impianato non è mio e nemmeno i danari da spendere per eventuali riparazioni, quindi....

Si si, lo avevo premesso, grazie.

Inserita:
10 ore fa, Livio Orsini ha scritto:
12 ore fa, Davide-SB ha scritto:

Non farlo, otterresti quasi 700Vdc, quindi distruggeresti l'ingresso MPPT, se sopporta 600V max.

 

No con 400VRMS nominali si ottiene, con un solo raddrizzatore a ponte, una tensione pulsante con valore pari a circa 563V al picco.

Il problema è un altro: il generatore che:

Ebbene si, dalla fretta ho sbagliato il calcolo.

Poi, il circuito MPPT è progettato per una DC senza ripple, quindi potrebbe non funzionare correttamente.
Sarebbe consigliabile non rischiare.

A banco, ho dovuto avviare degli inverter fotovoltaici per configurarli, ma ho utilizzato delle vecchie batterie da 12V.

Inserita:

Aggiungo, ai rischi che ti hanno già paventato, il fatto che l'inverter si aspetta una stringa fotovoltaica che ha una certa curva V/I e su quella andrà a cercare il MPP. Il tuo generatore ovviamente ha una curva molto diversa per cui non conoscendo l'algoritmo implementato nel micro che segue il MPP non si sa cosa potrebbe succedere. Ad esempio l'alternatore potrebbe essere portato ad erogare una corrente molto grande con rischi per la sua salute, si potrebbero creare dei loop tra punti di lavoro a piccola ed a grande potenza, quindi sbalzi anche di tensione con il rischio di danneggiare l'inverter.

Insomma, mi associo anch'io al consiglio di lasciar perdere questi esperimenti.

Inserita:
Il 19/10/2023 alle 09:10 , Davide-SB ha scritto:

Attenzione però, mi accorgo ora che vorresti utilizzare un ponte trifase.
Non farlo, otterresti quasi 700Vdc, quindi distruggeresti l'ingresso MPPT, se sopporta 600V max.

Grazie a tutti per i suggerimenti e consigli. Guardo cosa riesco a fare e magari vi aggiorno.

 

Inserita:

Se sei proprio deciso a rischiare la rottura di un inverter nonostante il fatto che tutti te lo sconsiglino, fallo....i danari sono tuoi.

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