principe74 Inserito: 28 luglio 2003 Segnala Inserito: 28 luglio 2003 salve vorrei sapere come si fa ad ottenere l abilitazione alla 46/90 qualcuno mi ha detto che dovrei fare un contratto di collaborazione con un ingegnere qualcun altro mi ha detto che dovrei aprire un negozio di elettrodomestici per avere l abilitazione io non ci capisco piu nulla qualcuno puo aiutarmi grazie
taddeus Inserita: 28 luglio 2003 Segnala Inserita: 28 luglio 2003 dal testo della 46/90L'installatore,rappresentato da un'impresa o da un artigiano,riceve il certificato di abilitazione dalla Camera di Commercio o dalla Commissione provinciale per l'artigianato. Tale certificazione è subordinata all'accettazione dei requisiti tecnico-professionali in almeno una persona,che può essere il titolare,un parente del titolare o un dipendente dell'impresa installatrice.In nessun caso è consentito appoggiarsi a consulenti esterni. La persona a cui sono stati riconosciuti i requisiti tecnico-professionali deve a sua volta essere in possesso di un'attestazione nominale rilasciata dalla Camera di commercio o dalla Commissione provinciale per l'artigianato. Su ogni certificato è indicato il tipo d'impianto(fra quelli compresi nella legge 46/90) per il quale è stata riconosciuta l'abilitazione tecnico-professionaleI requisiti per la'bilitazione tecnico-professionale sono: Le ditte che intendono ottenere l’iscrizione all’Albo delle Imprese Artigiane o alla C.C.I.A.A per l’attività di installazione o riparazione di impianti inseriti all'interno di immobili, siano essi elettrici, idraulici o di altra natura, riconducibile alle lettere a), , c), d) e), f) e g) di cui alla Legge 46/90, è indispensabile dimostrare il possesso dei seguenti requisiti professionali: Laurea in materia tecnica specifica (in questo caso non è previsto alcun periodo lavorativo alle dipendenze di una ditta del settore); Diploma con specializzazione relativa al settore delle attività richiesta + 1 anno di lavoro alle dipendenze di una ditta del settore in qualità di apprendista, operaio qualificato o in contratto di formazione, socio o coadiuvante; Attestato di formazione scuola tecnico-professionale + 2 anni alle dipendenze di una ditta del settore in qualità di apprendista, operaio qualificato o in contratto di formazione, socio o coadiuvante; In mancanza di titoli di studio o attestati, occorrerà dimostrare 3 anni di lavoro con la qualifica di operaio specializzato presso una ditta già abilitata del settore.
Pablos Inserita: 29 luglio 2003 Segnala Inserita: 29 luglio 2003 Una domanda per Taddeus:cosa si intende per laurea tecnica specifica?Laurea in ingegneria?LAurea in ing. Elettronica, Elettrotecnica, oppure è sufficiente ing Civile o edile o addirittura Architettura?Sarebbe divertente vedere un architetto che non conosce neanche il codice dei colori fare un impianto a"regola d'arte".Ciao a tutti.
Claudio Monti Inserita: 29 luglio 2003 Segnala Inserita: 29 luglio 2003 Pablos+29 Jul 2003, 10:59 AM-->CITAZIONE(Pablos @ 29 Jul 2003, 10:59 AM)Non sono né architetto né ingegnere... ma non sapevo esistesse un codice colori per impianti civili Mi puoi dire qual'è?
taddeus Inserita: 29 luglio 2003 Segnala Inserita: 29 luglio 2003 Pablos, ingegneria in genere, un tempo (ora non credo piu') architettura e forse anche fisica.Ciao.
Lucky67 Inserita: 29 luglio 2003 Segnala Inserita: 29 luglio 2003 forse mi sbaglio ma una circolare del ministero dell'industria, dopo sollevazione di alcuni ordini professionali, aveva sancito che i laureati in architettura non rientravano nella casistica di laurea tecnica per la Legge 46/90.
wnc Inserita: 29 luglio 2003 Segnala Inserita: 29 luglio 2003 Attenzione! Con il nuovo ordinamento delle lauree (primo e secondo livello) non tutti i laureati possono progettare gli impianti elettrici. Ciò è stato fatto per evitare, per esempio, che un ingegnere edile progettasse una cabina di media dal punto di vista elettrico.Esistono adesso tre tipi di laureati : settore costruzioni, settore industriale e settore informazione. Naturalmente per gli impianti elettrici vale solo quelli di tipo industriale. Quest'ultimi sono i laureati in ingegneria con indirizzo elettrico, materiali, nucleare, aeronautica, automazione. (forse me ne sono dimenticato qualcuno)Per gli architetti (brutta razza quando disegnano interruttori...) la diatriba è ancora aperta. Diverso è, invece, il ruolo di responsabile tecnico di una ditta installatrice (leggi 46/90). Ai quei fini basta una laurea di tipo tecnico (ingegneria, fisica e architettuta).Nicola
principe74 Inserita: 29 luglio 2003 Autore Segnala Inserita: 29 luglio 2003 grazie ora mi è tutto un pò piu chiaro
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