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PLC Forum


Faston fuso scatta magnetotermico


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Salve a tutti.
Ho rilevato un faston fuso nel retro della lavatrice. Me ne sono accorto perchè è scattato l'interruttore magnetotermico.
Tralasciando le cause del malfunzionamento, vorrei capire...
Con un faston fuso, qual è il percorso che fa la corrente? In che modo il magnetotermico capisce che deve staccare la corrente?

 

Se qualcuno ha la gentilezza di rispondermi ne sarei grato...

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del_user_231807
14 minuti fa, farespo ha scritto:

Tralasciando le cause del malfunzionamento,

Ciao, diciamo che questa è la prima proprio da non tralasciare

14 minuti fa, farespo ha scritto:

faston fuso, qual è il percorso che fa la corren

Il percorso della corrente, continua a circolare anche sul circuito con il connettore fuso, sicuramente con una resistenza maggiore, con conseguente aumento della caduta di tensione che produce calore nella zona difettosa e per cui il magneto termico rileva un surriscaldamento sul circuito ad esso collegato o nella peggiore delle ipotesi un corto circuito, e per il principio  costruttivo del dispositivo di protezione interviene.

Modificato: da augustoelektrico
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Grazie mille per la risposta, augustoelektrico. 

 

Ok che la corrente continua a circolare, ma perché dovrebbe aumentare la resistenza? E perché dovrebbe esserci una caduta di tensione? 

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11 minuti fa, augustoelektrico ha scritto:

La legge di Ohm

Se cerchi su internet comprenderai un po' meglio.

La conosco, la studiai.. Non capisco l'effetto di aumento della resistenza se il faston è fuso.. 

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Domenico Maschio

Innanzi tutto occorre sapere il faston fuso dove si trova , in che modo si è fuso , se fondendosi tocca con altri fili ,ecc. 

Potrebbe essersi fuso per diversi motivi . Non era stretto bene , si muoveva facendo poco contatto e con l'alto assorbimento si è surriscaldato e quindi fuso .Potrebbe essersi fuso perchè c'è un corto circuito avanti e , prima di far scattare il magnetotermico , si è fuso lui .

 

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del_user_231807
1 ora fa, farespo ha scritto:

studiai

E quindi come mai non ti sovviene?

La resistenza elettrica è inversamente proporzionale alla sezione del conduttore elettrico .

Se se diminuisce la sezione  aumenta la resistenza ... Se diminuisce la superfice di contatto tra cavo e faston aumenta la resistenza, con conseguente aumento della cdt, e quindi per effetto joule aumenta la temperatura, ma mi sembra strano che hai studiato ed hai dimenticato!

1 ora fa, Domenico Maschio ha scritto:

Innanzi tutto occorre

Ed anch'io mi accodo, alla richiesta,di Domenico

 

Modificato: da augustoelektrico
Errore di ripetizione
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Se V = R * I

E V è fissa (mettiamo 230V). Possono cambiare solamente R e I. Giusto? 

 

Se R diventa troppo grande, la corrente che la attraversa diventa piccolissima, giusto? 

 

Mentre la tensione resta sempre costante... 

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3 ore fa, farespo ha scritto:

Se V = R * I

Devi considerare il circuito nel suo insieme.

Uno o più faston connettono la rete ad un "utilizzatore" e la tensione  e' applicata prevalentemente su quest'ultimo

e normalmente, solo una piccolissima parte e' applicata sul faston in proporzione alla sua resistenza di contatto.

Quando un faston si ossida o ha un contatto lento, aumenta la resistenza di contatto

e pertanto la tensione si ripartisce diversamente aumentando la caduta di tensione sul faston.

Maggiore tensione = maggiore potenza dissipata sul faston = surriscaldamento e/o fusione.

 

P.S. un magnetotermico rileva solo la corrente che percorre il circuito, non la temperatura dell'utilizzatore collegato.

Probabilmente il tuo problema e' una combinazione di fattori: faston lento o ossidato, e/o corrente

troppo elevata tale da far intervenire il magnetotermico.

C'e' anche da considerare che se un faston si e' fuso sicuramente l'isolante del filo e' degradato

e quindi e' da controllare se va in contatto con qualcosa nelle vicinanze. 

Modificato: da NovellinoXX
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Maurizio Colombi
13 ore fa, augustoelektrico ha scritto:

per cui il magneto termico rileva un surriscaldamento sul circuito ad esso collegato

 

3 ore fa, NovellinoXX ha scritto:

un magnetotermico rileva solo la corrente che percorre il circuito, non la temperatura dell'utilizzatore collegato

Allora: per una connessione lenta, solo per una connessione lenta, non è mai intervenuta nessuna protezione!

Se poi questa connessione lenta scalda, scioglie e mette in contatto altri conduttori allora si, ma la sola connessione scaldata sta lì bella tranquilla a fare il suo lavoro.

C'è già confusione nella testa dell'amico, non contribuiamo ad aumentarla...

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Una bella foto di questo contatto fuso , forse chiarirebbe  subito senza tante ipotesi  .  Magari  con esso si è carbonizzata tutta la base si cui poggiano fase e neutro  .

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37 minuti fa, Stefano Dalmo ha scritto:

Una bella foto di questo contatto fuso , forse chiarirebbe  subito senza tante ipotesi  .  Magari  con esso si è carbonizzata tutta la base si cui poggiano fase e neutro  .

Foto purtroppo non l'ho fatta, ma comunque non c'è stato cortocircuito. La bruciatura era solo su un faston

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2 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

Allora: per una connessione lenta, solo per una connessione lenta, non è mai intervenuta nessuna protezione!

Per l'appunto ho aggiunto anche

6 ore fa, NovellinoXX ha scritto:

il tuo problema e' una combinazione di fattori: ........................................, e/o corrente

troppo elevata tale da far intervenire il magnetotermico

 

6 ore fa, NovellinoXX ha scritto:

C'e' anche da considerare che se un faston si e' fuso sicuramente l'isolante del filo e' degradato

e quindi e' da controllare se va in contatto con qualcosa nelle vicinanze.

 

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16 ore fa, farespo ha scritto:

Me ne sono accorto perchè è scattato l'interruttore magnetotermico.

Non scatta il magnetotermico solo per un faston fuso; in serie a quel faston c'e' un utilizzatore che potrebbe essere la resistenza

di riscaldamento, il motore, etc. etc. , se e' scattato il magnetotermico c'e' anche un corto circuito, o una dispersione verso massa se il magnetotermico e' anche un differenziale.

Modificato: da NovellinoXX
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3 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

 

Allora: per una connessione lenta, solo per una connessione lenta, non è mai intervenuta nessuna protezione!

Se poi questa connessione lenta scalda, scioglie e mette in contatto altri conduttori allora si, ma la sola connessione scaldata sta lì bella tranquilla a fare il suo lavoro.

C'è già confusione nella testa dell'amico, non contribuiamo ad aumentarla...

Grazie della spiegazione...

 

Ma rispetto ai tuoi 'quote', il magnetotermico riesce a rilevare la temperatura del circuito o no? 

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36 minuti fa, NovellinoXX ha scritto:

e' scattato il magnetotermico c'e' anche un corto circuito, o una dispersione verso massa se il magnetotermico e' anche un differenziale.

Quindi c'è stata una dispersione di corrente poiché non ho trovato nessun cortocircuito... 

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Carlo Albinoni

È un tipico problema di "guasto debole", in serie e/o in parallelo al carico (se l'isolamento carbonizzato crea un traccia conduttiva).

 

Sono guasti abbastanza insidiosi perché difficilmente rilevabili.

 

Un magnetotermico difficilmente rileva questo tipo di guasto (non è il suo scopo). La corrente in gioco è minore di quella di impiego (guasto serie) oppure maggiore ma di poco (guasto parallelo).

Può succedere, però, se l'interruttore è molto vicino al guasto (o il guasto è sul morsetto dell'interruttore stesso) che intervenga per il calore condotto che scalda il bimetallo.

 

Un differenziale interverrà solo se una parte della corrente di guasto si chiude verso terra.

 

I dispositivi di protezione AFDD, citati anche nella CEI 64-8 ma non obbligatori, danno un po' di protezione in più in quanto rilevano la presenza di deboli archi elettrici di guasto, in serie o in parallelo al carico.

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Maurizio Colombi
8 minuti fa, farespo ha scritto:

il magnetotermico riesce a rilevare la temperatura del circuito o no? 

Ma neanche per sogno!

Lo ha spiegato egregiamente Carlo un minuto prima di me e se lo dice lui...

 

 

 

Modificato: da Maurizio Colombi
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Plastica carbonizzata conduce e non poco.

Un morsetto molle su un salvamotore di buona qualità ha prodotto fiamna e bruciatura con decarbonizzazione a tal punto che ha fatto conduzione fino ad un contatto ausiliario immettendo sul circuito degli ausiliari 24Vdc una fase.

Totale bruciatura a di alcune schede plc, sensori ecc. 

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59 minuti fa, Carlo Albinoni ha scritto:

È un tipico problema di "guasto debole", in serie e/o in parallelo al carico (se l'isolamento carbonizzato crea un traccia conduttiva).

 

Un magnetotermico difficilmente rileva questo tipo di guasto (non è il suo scopo). La corrente in gioco è minore di quella di impiego (guasto serie) oppure maggiore ma di poco (guasto parallelo).

Può succedere, però, se l'interruttore è molto vicino al guasto (o il guasto è sul morsetto dell'interruttore stesso) che intervenga per il calore condotto che scalda il bimetallo.

 

Un differenziale interverrà solo se una parte della corrente di guasto si chiude verso terra.

Decisamente ottima spiegazione, grazie mille.

 

Dunque il collegamento fuso/carbonizzato genera differenze di corrente tra ingresso e uscita. Una parte di questa corrente potrebbe andare verso la terra.. 

 

Quindi probabilmente è scattato per dispersione, avendo generato una corrente maggiore anche se di poco, essendo il carico connesso in parallelo. 

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Maurizio Colombi
15 minuti fa, farespo ha scritto:

Dunque il collegamento fuso/carbonizzato genera differenze di corrente tra ingresso e uscita. Una parte di questa corrente potrebbe andare verso la terra.. 

Perdonami, ma non hai capito nulla.

Stiamo facendo solo ipotesi, stiamo basandoci su teorie che potrebbero avere riscontro solo vedendo come si presentava la "scena del delitto".

Potrebbe esserci stata una dispersione verso terra (ho i miei dubbi) potrebbe esserci stato un corto (ho i miei dubbi) potrebbe essere stata una coincidenza...

Ripeto:

5 ore fa, Maurizio Colombi ha scritto:

per una connessione lenta, solo per una connessione lenta, non è mai intervenuta nessuna protezione!

soprattutto se a surriscaldarsi è la sola connessione ed una piccola zona circostante.

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Mi piace questa discussione basata sul che sarà mai successo a sto faston !!

senza una foto ,  senza una visione di dove si trova questo  faston ,  senza vedere che tipo di  protezione è saltata 

e se sia stato effettivamente lui a  farla saltare , a questo punto . 
ci si affolla a fare ipotesi.

in questa discussione non ci potrà essere mai una risposta definitiva .

manca l’arma del delitto .
Diceva totò. , voglio vede dove va a finire .

scusatemi  , per l’intrusione .

 

 

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29 minuti fa, Stefano Dalmo ha scritto:

Mi piace questa discussione basata sul che sarà mai successo a sto faston !!

senza una foto ,  senza una visione di dove si trova questo  faston

 

 

Come detto ad inizio post, non ho chiesto info sulla causa (che credo sia stato un malfunzionamento che ha portato al surriscaldamento del faston). 

 

Piuttosto volevo capire,se possibile, come si comporta un differenziale magnetotermico rispetto ad un circuito dove è presente un 'qualsiasi' faston fuso. 

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