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Categoria 1 - Controllo Velocità Asse


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Inserito:

Vorrei avere un parere su questa problematica:

dall'ente normatore ci viene richiesto di assicurare in categoria 1 che un asse non superi una velocità massima in direzione di avanzamento verso l'operatore (in generale il problema può essere visto come rispetare la velocità impostata).

Ora la categoria 1 nella norma 954 dice "Nota 1 A livello di componenti elettronici singoli, non è possibile realizzare la categoria 1".

La nostra applicazione in realtà usa l'elettronica per verificare il rispetto della velocità in quanto controlliamo il corretto funzionamento dell'encoder (per evitare l'asse in fuga), controlliamo l'errore di inseguimento e il rispetto del profilo di velocità.

L'ente normatore (il BG tedesco) improvvisamete ci boccia tutte queste soluzioni chiedendo un dispostivo meccanico o elettromecanico al posto della elettronica.

Per ammissione dell'ente la loro è una provocazione perchè ritengono la norma non chiara, ciò non toglie che noi ci siamo trovati presi nel mezzo. Tenete presente che l'ente francese INRS per un problema simile ha accettato che sia tutto elettronico il controllo.

Ora la mia domanda è: avete avuto problematiche simili con altri enti certificatori? Come la interpretate quella benedetta Nota 1 della norma.

Grazie per i commenti che vorrete fare.


Inserita:

Abbiamo provato con la segretaria con scollo vertiginoso e gonna con spacco ma non hanno avuto reazioni.

La volta precedente avevamo offerto bottiglie di vino.

Inserita:

Di che tipo di applicazione si tratta ?

Si intende un asse elettrico, idraulico ..............? esiste quindi la possibilità di contatto fra asse in movimento ed operatore senza che alcuna sicurezza è interposta fra loro ?

Bye

Inserita:

Si parla di uno asse elettrico che quando avanza verso l'operatore spinge del materiale. Non è possibile identificare l'eventuale contatto con l'operatore. La norma fissa una velocità massima di 25m/minuto che è valutata come non pericolosa per l'operatore stesso. Tieni presente che l'asse può raggiungere una velocità massima nel nostro caso di 50m/minuto ma in applicazione identiche della concorrenza anche di 100 m/minuto.

Inserita:

ciao!

magari dico una stupidata....

se loro vogliono un sistema che controlli la velocità potresti usare un pistone pneumatico, colleghi lo stelo all'asse e la camera alla parte fissa, lo metti in scarico con la possibilità di passaggio aria ridotta e sull'uscita dell'aria ci metti un pressostato elettormeccanico, in questo modo al salire della velcità sale la pressione di scarico dell'aria, se la pressione sale sopra una certa soglia dai l'allarme. Potresti usare sia l'allarme di pressione sia quello di inseguimento insieme in modo da creare un sistema ridondante. Questo potrebbe funzionare ed è anche economico, ma non so se il cn si "incazza" con il pistone collegato all'asse. E inoltre non so se l'asse è troppo lungo o incasinato per relizzare questa applicazione.

spero di averti aiutato....

Ps se ti ho aiutato potresti almeno presentarmi la segretaria con spacco e scollatura...eheheheh :D

ciao

Stefano

Inserita:
Tieni presente che l'asse può raggiungere una velocità massima nel nostro caso di 50m/minuto

... pari a 3 km/ora.

E la sicurezza e' garantita, anche senza altri ammenicoli.

Poi usciamo dal lavoro e veniamo sfiorati in continuazione da veicoli che ci vengono incontro a 1000 metri/minuto, nella migliore delle ipotesi.

Quindi, un po' di ragionevolezza. Pretendiamo l'eccelso in fabbrica e ammettiamo rischi enormi appena fuori.

Non e' illogico?

Ciao

-------------

mariomaggi

Ivan Castellaro
Inserita:

Spero che le velocita' reali siano di 50mm/min e non m/min :huh:

Inserita:

Penso anch'io che una velocità di 25 metri al minuto sia una velocità bassa in assoluto ma chi ha fatto la norma ha ritenuto che se l'operatore è distratto, magari girato di schiena e gli arriva un pannello di materiale addosso ci siano buone possibilità di farsi male.

Poi sinceramente penso anche che quando è stata scritta la norma per le macchine in esame i 25 metri fossero una velocità da favola e quindi era un limite molto alto, adesso sfortunatamente la norma è scritta e non ci sono santi.

Per quanto riguarda il consiglio del pistone mi dispiace non è fattibile perchè abbiamo delle corse fino a 5 metri.

Non ho capito la consoderazione sui 50mm / 50m.

Ciao

Ivan Castellaro
Inserita:
Non ho capito la consoderazione sui 50mm / 50m

Secondo me 25metri al minuto non è una velocita' bassa! Non conosco comunque l'applicazione e pensavo fosse un errore di srittura, tutto qui! :rolleyes:

Che tipo di azionamenti stai usi? Per esempio so che siemens (solo sulla serie cn digitale) ha implementato la "SafetyIntegrated", la quale certifica fra le altre cose anche il tuo caso!

Inserita:

Buon dì,

secondo me nel tuo caso ( livello sicurezza impianto ) potresti utilizzare dei relay di sicurezza tali da determinare la soglia di frequenza per cui devono intervenire.

Mi spiego meglio :

esistono relay di sicurezza con ingresso di frequenza settabile (dip switches ), che raggiunta tale soglia intervengono aprendo il circuito; se non erro tale frequenza può essere detrminata in certi modelli da un semplice ingresso digitale (esempio 2 sensori che leggono una camma ) o possono prelevare una fase del motore ed analizzarla ( non ne sono molto sicuro.....?????....verifica).

Ti posso indicare qualche casa costruttrice :

Honewell FF-SR05932

Carlo Gavazzi SM 155

spero sia stato utile

Ciao

Inserita:

Potresti montare una dinamo tachimetrica sul motore o sul cilindro di movimentazione e con un circuito ad hoc leggere le tensione della dinamo in modo da far intervenire una sicurezza quando la tensione supera un certo valore.

Noi le movimentazioni manuali che prevedono la presenza dell'operatore in zone "pericolose" le facciamo a

15mt/min ma non abbiamo mai avuto bisogno di garantire il rispetto di tale velocità mediante circuiti di sicurezza.

Ciao.

Inserita:

La soluzione più semplice, a mio parere, sarebbe di utilizzare un finecorsa centrifugo del tipo che si utilizza per controllare la fuga dei motori CC. Lo poni sull'albero motore od in qualsiasi parte meccanica che ruoti ad una certa velocità ed il gioco è fatto. Per le marche non ti saprei dire perchè noi li richiediamo con i motori, ma se vuoi mi informo.

  • 3 months later...
Inserita:

Un piccolo aggiornamento sul problema che vi avevo descritto.

Dopo un po' di mesi di silenzio da parte del BG ci hanno scritto che "forse" hanno trovato una soluzione per il nostro problema: nel bollettino numero 5 del BIA è presentata una soluzione accettata per il controllo dei 25 m/minuto di un asse controllato con inverter.

Gentilmente ci hanno mandato lo schema e la spiegazione (pensate in italiano).

La cosa buffa è che è esattamente lo stesso schema funzionale e la stessa descrizione di funzionamento che gli avevo mandato ancora una volta a luglio 2003 per spiegargli come funziona la nostra macchina.

In pratica dopo quasi tre anni mi suggeriscono come soluzione quello che esattamente già facciamo.

A questo punto reistendo alla tentazione di sputargli in un occhio gli manderò un fax ringraziandoli per la gentilezza e assicurandoli che copieremo pari pari lo schema da loro consigliato.

:P Come diceva un mio amico: "Dovevamo ammazzarli tutti dopo la finale del 1982".

  • 1 month later...
chiappini_ernesto
Inserita:

Il problema è un altro e mi meraviglia che nessuno lo abbia rilevato.

Come mai ti rivolgi ad un ente tedesco? In Italia non abbiamo enti all'altezza ?

Attenzione che spesso il nostro provincialismo ci porta a pensare che gli altri siano migliori di noi, quando invece, come hai potuto verificare di persona, non lo sono affatto.

Ad esempio io ho alcuni clienti che montano tutti materiali tedeschi. basta che siano tedeschi và bene, anche componenti senza alcuna tecnologia.

Ho il sospetto che in questo modo si sentano un po' tedeschi anche loro e quindi inconsciamente, migliori di quei fessi che scelgono il materiale in base al rapporto prezzo/prestazioni.

Ciao.

Inserita:

Caro Ernesto,

mi meraviglia che nessuno lo abbia rilevato.

Come mai ti rivolgi ad un ente tedesco? In Italia non abbiamo enti all'altezza ?

Ho poca esperienza in merito, ma ricordo che qualche anno fa i prezzi di un ente tedesco erano circa la meta' del corrispondente italiano. Ragione piu' che valida per sceglierlo, mi sembra.

Ciao

Mario

Inserita:

La motivazione della scelta di un ente tedesco risale a prima del mio arrivo in azienda. Da quello che ho capito al momento di mettere il marchietto CE nel lontano 1992 (?) si decise di scegliere i due enti europei di maggior prestigio ovvero quello tedesco e quello francese.

Oggi questa scelta non ha probabilmente più ragione d'essere ma l'aspetto economico prevale infatti un estensione di omologazione costa meno di una omologazione nuova.

Visti i risultati in questo caso ci abbiamo rimesso anche economicamente, tra l'altro la telenovela sta continuando con continui rimpalli tra BG e Bia.

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