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PLC Forum


Che cosa indicano i valori mostrati dai ripartitori?


chopin_ita

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Gentilissimi,

leggo sul web che le unità mostrate dal display dei ripartitori montati sui caloriferi non indicano il valore di energia prelevata dall'impianto o l'energia ceduta dal calorifero all'ambient, cioè quella consumata ma solamente delle unità usate per eseguire il conteggio del riparto.

Tuttavia sempre sul web trovo in più parti esempi di formule implementate nei ripartitori per eseguire il calcolo e sono tutte dello stesso tipo ovvero sono tutte fatte dal prodotto di vari parametri:

- Potenza di targa del calorifero in Watt

- coefficiente di correzione (siccome la potenza di targa è riferita ad un salto termico di 50 gradi, mentre il calorifero può lavorare ad altre temperature)

- coefficiente di accoppiamento del ripartitore sul calorifero (sarebbe =1 se fosse perfetto)

Va da se che il valore ottenuto è in Watt e, se è vero che il ripartitore esegue poi l'integrale nel tempo dei campioni misurati, sarà altrettanto vero che il risultato del tutto sarà espresso pertanto in Watt-Ora o kWh che dir si voglia.

è vero che il ripartitore non eseguendo una misurazione diretta ma indiretta con formula empirica, ma... i numeri che leggo sul disaply sono kWh o non sono niente?

 

Altra domanda: se sul medesimo calorifero fossero montati due ripartitori di marca diversa... essi mostreranno gli stessi valori?

 

Grazie.

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Quelli che legge sui ripartitori sono numeri, non hanno un unità di misura di quelle che conosciamo.

quando si fanno i riparti, che io sappia, gli amministratori fanno poi in percentuale.

 

I ripartitori sono programmati da pc, quindi anche di marche diverse dovrebbero leggere in modo simile

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11 ore fa, Chiarella88 ha scritto:

Quelli che legge sui ripartitori sono numeri, non hanno un unità di misura di quelle che conosciamo.

Già... come ho detto sopra, ho letto questa affermazione anche io, tuttavia se leggo la formula implementata dentro al ripartitore, ciò che ne esce non può che essere qualcosa proporzionale alla energia resa dal radiatore all'ambiente, per i motivi che spiegavo sopra.

 

Mi viene in mente un esempio che forse possiamo considerare: in alcuni condomini ogni appartamento ha un contatore dell'acqua e poi c'è un contatore generale del condominio.

la fattura arriva per i mc consumati dal contatore condominiale, perchè il contratto di fornitura è unico per il palazzo.

Ciascun appartamento, quindi, a fine anno, espone un consumo di acqua sulla base della lettura del proprio contatore, ma non sarà MAI possibile far pagare al condomini l'acqua sulla base della sua misura, ma... la somma delle misure di tutti diventa il denominatore per fare il riparto. quindi che la misura del singolo siano metri-cubi, litri, kg... etc... poco importa

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Sì certo il ragionamento è quello..

 

per i ripartitori: loro registrano l’intensità di calore a cui sono a contatto e per quanto tempo. 
quando crei il file di lettura a pc devi inserire per ogni ripartitore che tipo di misure ha il radiatore, quanti elementi, il materiale del radiatore, se ha vernici particolari, se ha coperture o mensole sopra. 
a quel punto il programma fa il calcolo dei numeri su cui l’amministratore farà i riparti 

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Diciamo che per il contatore d'acqua in linea teorica quallo che misuri all'ingresso del condominio dovrebbe essere uguale alla somma dei singoli, ovviamente nella tolleranze delle misure.

Per i ripartitori è differente, essendo una misura indiretta dell'energia, non è possibile attribuirli una unità di energia (kWh) ma si da una unità di ripartizione adimensionale, questa ovviamente è proporzionale al prelievo ma non sappiamo esattamente quanto. Per quello poi a fine stagione la si utlizza per i consumi volontari facendo proporzioni o anche riparametrzzandola al kWh stagionale.

La formula, o meglio l'algoritmo di calcolo, è integrato nel processore del ripartitore che secondo la UNI EN 834:1997 integra nel tempo le temperature rilevate e valori k impostati caratteristici del radiatore e del ripartitore.

Marche diverse hanno algoriti diversi, la stessa marca puo' avere algoritmi diversi, per esempio quindis (siemens/honeywell ecc..) ne ha attualmente due di algoritmi. Quindi i conteggi non possono essere messi a confronto.

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Grazie delle risposte.

Nel frattempo oggi per prova ho bloccato la centralina della caldaia in modo che produca acqua sempre alla stessa temperatura di 50 gradi (mentre di solito la modula leggendo la sonda esterna), così da avere un "delta T" costante lungo le 12 ore quando l'impianto è acceso e mi sono segnato le letture dei ripartitori di 3 termosifoni campione.

 

Vediamo che cosa esce...

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Direi che ci siamo, unità più... unità meno.

Ho preso i dati di targa di uno dei termosifoni, il più grosso che ho... 4 colonne x 21 elementi e trovato sulla tabella la sua potenza nominate per delta-T di 50 gradi (che significa 70 gradi di acqua se la temperatura ambiente è di 20 gradi)

Corretta la potenza per delta-T di 30 gradi sempre da tabelle (che poi ho capito essere = ((delta-T reale)/50)^1.3

Moltiplicato per le ore di accensione dell'impianto

Ottenuto 12 kWh.

Indicazione sul partitore 13

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