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Moduli Di Sicurezza - Perchè usarli


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Inserito:

Ciao a tutti, vorrei fare alcune domande sui moduli di sicurezza.

I commercianti dicono: il modulo è utile perchè se c'è un problema un infortunio sulla macchina risponde il costruttore del modulo, secondo me non è vero, il costruttore del modulo risponde al limite per la mancata apertura di un contatto del suo modulo, non mi è chiaro l'iter giuridico che porta a questa assunzione di responsabilità visto che nella certificazione CE non è riportata la firma del "signor Pilz"!

Gli utilizzatori dicono: "lo mettono tutti...."

Mi viene da pensare che il costruttore alla fin fine monti questi dispositivi per cura e riguardo delle persono che utilizzeranno le apparecchiature da essi prodotte, ma sono realmente più sicuri di una serie di relè "normali"?se si di quanto?E chi lo stabilisce?

Non voglio assolutamente fare polemica, vorrei solo delle informazioni e un po' di esperienza, ho paralto con un vecchio quadrista e mi ha detto che scelti due rele' di potenza abbondante e messi in serie non ci sono problemi, la prima sicurezza è il progetto, per lui è una moda.


Inserita:

Sicuramente non sono la persona più competente per rispondere, pero secondo me stai un pò generalizzando.

Bisogna distinguere una serie di diverse situazioni.

I relè di sicurezza sono divisi in 3 categorie: categoria 2 (autocontrollo), cat 3 (ridonzanza), cat 4 (autocontrollo + ridondanza).

Tutte queste categorie si possono avere utilizzando dei componenti elettromeccanici cablati tra di loro, in fondo i moduli di sicurezza sono composti da relè ecc.

Secondo me il problema è che se ne fa un uso esagerato, anche quando non sono necessari.

Su molti impianti è sufficiente la categoria 1 e spesso si montano ugualmente dei moduli di sicurezza, magari anche cablati male e si hanno dei misti tra categoria 1 e 2.

Daniele

Inserita: (modificato)

Il problema e' che a monte di tutto bisognerebbe fare l'analisi dei rischi E IN POCHI LA FANNO! :( , poi in base al rischio residuo va fatta la valutazione della classe di rischio e di conseguenza si stabilisce la categoria dei dispositivi di sicurezza.

Uno mette il modulo di sicurezza cosi' e' a posto, ma e' una cosa sbagliatissima per vari motivi:

- magari facendo la valutazione non c'era bisogno di metterlo e si potevano risparmiare un po' di euro

- magari il modulo installato e' di una categoria non sufficiente x il rischio della macchina, quindi son soldi sprecati un'altra volta perche' e' come NON averlo messo

- fare l'analisi dei rischi aiuta SOPRATTUTTO il progettista della macchina che puo' valutare subito tutta una serie di intervanti atti a migliorare la sicurezza della macchina, e va a finire che magari non serve piu' neanche il modulo di sicurezza...

- ...

Modificato: da Claudio Monti
Inserita:

Ciao a tutti,

dove posso reperire documentazione e/o manualistica riguardo all'analisi dei rischi?

Inserita:

Sul sito della Schneider trovi un po' di documentazione, immagino che su quello della Siemens ci sia qualcosa di analogo.

Sicurezza

Ciao

Inserita:
Secondo me il problema è che se ne fa un uso esagerato, anche quando non sono necessari.

Su molti impianti è sufficiente la categoria 1

Caro daquagl,

i circuiti in cat. 1 sono consigliati SOLO per macchine che possano arrecare ferite lievi e reversibili.

Se osservi attentamente gli impianti che trovi in giro vedrai che forse neanche un metti-etichetta è così sicuro.

Nel 90% delle macchine ti va bene se puoi lasciarci solo un dito!. Con la pelle della gente è meglio abbondare che difettare in sicurezze. Ripeto che per quanto riguarda le mie esperienze in Europa è ormai standard la cat.4 e le altre sono state praticamente abbandonate.

Quanto al fatto che poi la maggior parte dei circuiti di emergenza siano montati in modo ridicolo, ti dimostra con quanta superficialità sia affrontato lo studio di tale parte d'impianto sia dal costruttore (perchè gli costa ed il modulo ce lo mette perchè ha sentito dire che ci vuole) che dall' acquirente della macchina (che perde 15 minuti di produzione al giorno perchè la macchina non và con le sicurezze escluse).

Per concludere inoltre penso che un posto come un NG (questo ed altri) sia il luogo per chiarire particolari tecnici di un impianto o lati oscuri di una norma, non per decidere se montare o meno un modulo di sicurezza e per sapere come applicarli. Spendere 2 lire in un libro e documentarsi di persona penso che valga la pena quando c'è di mezzo la pelle di una persona piuttosto che affidarsi a pareri dei quali non si ha nessuna certezza (il mio compreso) che, per assurdo, potrebbero darti risposte fuorvianti solo per puro divertimento.

Faresti un preventivo di un lavoro a 200'000? solo perchè il tuo collega ti ha detto che il prezzo su per giù è quello senza verificare di persona?!?!

Inserita:

Beh, allora chi sa parli!

C'è un libro che introduca in maniera seria e fattiva all'argomento?

Ciao!

Inserita: (modificato)
per quanto riguarda le mie esperienze in Europa è ormai standard la cat.4 e le altre sono state praticamente abbandonate

Mi sembra davvero esagerato...

... montare apparecchiature cat.4 non significa che il circuito di sicurezza sia in cat.4, bisogna vedere i cablaggi, ecc...

Di che tipo di macchine stai parlando?

Modificato: da Claudio Monti
emanuele.croci
Inserita:

Ciao,

ti segnalo un buon testo (a mio parere):

"La sicurezza sulle macchine" di E.Grassani, editore UTET.

Altre utili informazioni le puoi trovare in cataloghi o opuscoli informativi dei vari produttori di componentistica di sicurezza (Sick, Siemens, Pilz, Reer...), di solito hanno anche qualche capitolo riservato all'applicazione / cablaggio / normative.

Ti consiglio di frequentare qualche fiera o qualche convegno gratuito tecnico/commerciale,ce ne sono abbastanza spesos in giro...

La mia impressione è che spesso si usino componenti di cat.4 cablati in cat.1 o cat.2 (cosa che rende inutile l'uso dei componenti cat.4).

In molti casi penso che la cat.2 sia sufficiente (danno potenziale anche mortale ma accesso alla macchina saltuario), certamente il tutto varia da applicazione a applicazione.

Saluti, Emanuele

Inserita:

Caro Claudio, i miei impianti sono macchine per lamiera e quindi pericolose, ma già all'epoca che facevo macchine alimentari mi era richiesta la cat.4. Caro Igor, il libro citato da Emanuele è ottimo e ben strutturato. Esistono ottimi dossier sia telemecanique che siemens sull'argomento, chiedi ai tuoi fornitori.

Inserita:
...mi era richiesta la cat.4...

OK, ma proprio come dice anche Emanuele, spesso e' una richiesta infondata, nel senso che se tu fai la valutazione del rischio, magari vedi che ti basta la cat.2 (e se rispetti la normativa 6 a posto...).

Oppure, spesso, si usano componenti cat.4 cablati o usati male e si finisce poi per avere una cat.2 (con costi ben differenti!).

La norma di riferimento x le categorie e' la EN 954-1.

Nell'allegato B c'e' la "guida per la scelta delle categorie"

  • 1 month later...
Inserita:

Sono d'accordo con Claudio Monti ;) anche perchè nella catena della sicurezza ci sono altri comonenti Meccanici/Idraulici/Pneumatici e quindi tutto deve essere allo stesso livello, altrimenti un anello debole pregiudica tutta la catena.

Che senso ha avere un Grado 4 che poi si và ad interrompere un a normale Elettrovalvola ad Aria / Olio ad una Bobina, senza Feed-Back...o si interrompe il comando di abilitazione di un Inverter o Azionamento lasciandolo Alimentato....certo poi se succede qualcosa al massimo può succedere sulla valvola e quindi noi tecnici elettromeccanici/elettronici ci chiamiamo fuori.

Ma pensare di essere in un categoria di sicurezza maggiore di quella che veramente si è, a mio modesto parere è più pericoloso che sapere di essere in una categoria inferiore, perchè si pensa di essere al coperto da qualsiasi evento e si abbassa la guardia...... :ph34r:

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