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Micro Sgancio Bobina Minima Tensione - sistema di by-pass temporaneo?


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Inserito:

Salve a tutti,

Ho un annoso problema da risolvere, che è anche motivo di discussione tra colleghi.

Si tratta dell'eventualità di predisporre un sistema di by-pass dei micro porta del quadro elettrico di un determinato tipo di macchinario, che, a causa di problemi di continuità di servizio, necessita di poter aprire l'armadio anche con macchina in funzione in caso di piccoli interventi (scatto di un termico, ...).

Dalla mia esperienza, so che, soprattutto in ambito siderurgico, si usa mettere un selettore a chiave monostabile, con cui si by-passa la catena dei microporta per il tempo necessario ad aprire e mettere in posizione "estratta" i suddetti micro.

La chiave è affidata chiaramente al responsabile della manutenzione elettrica, che può autorizzare interventi su quadri in tensione. Ho trovato dei riferimenti nella direttiva macchine che ammettono tale sistema.

La domanda è: posso sostituire il selettore con il contatto di un relè comandato da PLC, la cui uscita verrebbe settata solo se fosse inserito, tramite apposita funzione da HMI, un codice segreto ad esclusiva conoscenza del responsabile della manutenzione? <_<

Secondo me saremmo nelle stesse condizioni di sicurezza offerte dal selettore a chiave, forse anche migliori, perchè va sempre a finire che queste chiavi vengono lasciate stabilmente inserite nel selettore. :angry:

Inoltre, un selettore è sempre sotto gli occhi di tutti, mentre una pagina di HMI c'è solo per chi ne conosce l'esistenza.

Io terrei alta l'uscita per un tempo definito (es. 1 minuto), durante il quale il manutentore ha tutto il tempo di aprire il quadro e estrarre i micro. Poi abbasserei l'uscita, ripristinando le condizioni di sicurezza.

Come ulteriore informazione, credo sia il caso di far presente che il grado di protezione del quadro in questione è IP55 a porte chiuse, e IP20 a porte aperte.

Gradirei conoscere qualche altra opinione in merito.

Ciao!


Ivan Castellaro
Inserita:

Da quel che so se il grado di protezione del quadro a porte aperte è IP2x o superiore, non serve nessuna sicurezza sull' apertura delle porte, nemmeno il generale con blocco porta!

Attendo smentite!

Inserita:

Sono d'accordo con te, Ivan...

Ma ho già dovuto tribolare una cifra per far sostituire con i micro tradizionali quelli che venivano montati prima, cioè quelli a baionetta che si mettono nei ripari delle parti pericolose della macchina :blink: .

Tuttora, alcuni miei colleghi si rifiutano di sostituirli nelle macchine di loro competenza, citando un qualche non ben precisato articolo di qualche fantomatica norma. :huh:

A nulla sono valse le mie spiegazioni, tantomeno quella riguardante il fatto che sia la prima ditta in cui vedo usare, in tutta la mia ormai ventennale esperienza di quadrista e di progettista, questo tipo di micro nelle porte dei quadri elettrici.

Purtroppo, quando si ha a che fare con gente che non ha mai messo il naso fuori dalla porta... :unsure:

Così, succede puntualmente di fare l'assistenza dal cliente un anno dopo la messa in servizio, e si trovano tutte le baionette rimosse dalla porta (tra l'altro facilmente, perchè qui si usa fissarle con semplici viti...) e felicemente inserite definitivamente nel proprio micro... :o

Comunque, ammesso che ci vogliano i microporta, la domanda è se vado contro qualche normativa adottando il sistema che ho descritto nel primo post.

Ciao!

Inserita:

Concordo con quanto dice Ivan, cioe' se l'interno del quadro ha IP minimo 2x, non importa mettere alcun bloccoporta, micro di disattivazione, ecc...

Se poi tu vuoi metterlo, beh nessuno te lo vieta.

Se poi inserisci un selettore a chiave, con chiave custodita dal personale abilitato all'intervento all'interno del quadro, formato ed informato (quindi occorre specificare bene in targhetta e nel manuale a cosa serve la chiave e come la si deve utilizzare), inoltre la ciave estraibile solo in posizione di riposo... non vai contro nessuna norma, anzi se vuoi diventi ancor piu' restrittivo in termini di sicurezza.

Le norme impongono un minimo, tutto quello che fai in piu' non e' vietato, ovviamente se quello che metti non pregiudica il grado di sicurezza richiesto dalle stesse...

Inserita:

La domanda è se posso adottare il sistema della password da inserire in una pagina dell'HMI dedicata alla manutenzione al posto del selettore a chiave... (vedi primo post per maggiori info...)

Secondo voi sono sempre in linea con le norme, presumendo che i micro porta fossero necessari? :rolleyes:

Ciao!

Ivan Castellaro
Inserita:

Secondo me stai facendo un minestrone:

I micro non sono necessari quindi il sistema password è lecito!

Se si trattasse di un quadro elettrico con protezione al di sotto di IP2x il discorso password non è accettabile, in quanto il plc o la supervisione potrebbero "dare di testa" e lasciarti bypassate le sicurezze. Devi usare un sistema ridondante o dei contatti ad apertura forzata!

Inserita:

Anche CEI EN 60439-1 (piu' nota come CEI 17-13/1)

Inserita: (modificato)

La norma CEI-EN 60204-1, al capitolo 6.2.2 (Protezione dai contatti diretti), lettera "B)", parla di interblocco tra dispositivo di sezionamento e apertura della porta. Inoltre, ammette che vi sia la possibilità di inibire questo interblocco da parte di personale istruito e addestrato tramite "dispositivo o utensile speciale corrispondente alle prescrizioni del fornitore" e, qualora il quadro fosse provvisto di più porte, bisogna riprodurre le stesse condizioni di sicurezza su tutte le porte (quindi anche la possibilità di inibire l'interblocco).

Per avere dei riferimenti riguardo la possibilità di impiego dl PLC in circuiti di sicurezza, bisogna andare al capitolo 11.3.4, il quale ne sconsiglia MA NON VIETA l'impiego in circuiti di sicurezza diversi dalla funzione di arresto di emergenza, a patto di rispettare le prescrizioni di cui al capitolo 9.4, dove si raccomandano misure per prevenire il verificarsi di condizioni di pericolo dovute a guasti elettrici, le quali possono essere: contatti ad apertura forzata, ridondanza, verifica funzionale automatica.

Da quanto posso capire, secondo me il sistema potrebbe essere accettabile se:

- uso un relè di sicurezza, magari con doppio canale (apertura forzata, ridondanza)

- ne verifico lo stato con un ingresso PLC (ridondanza)

- faccio un controllo in automatico del funzionamento del circuito ad ogni accensione.

Ad ogni modo, ritengo che un guasto al PLC :blink: provochi numerose situazioni di pericolo per l'operatore, in confronto alle quali quella dell'inibizione del blocco porta passa decisamente in secondo piano!

Proprio 2 settimane fa, durante una messa in servizio, avevo un rack di espansione che, per qualche motivo, a volte non veniva più "visto" dalla CPU!!! La cosa più grave era che le uscite di tale rack restavano congelate, così come l'IPI nella memoria della CPU!!! :o Risultato: macchina in marcia con impossibilità di fermare (con arresto normale) :(

Ciao!

Modificato: da TRUNC
Inserita:

Dalla 60204-1, capitolo 6.2.2

Le parti attive devono essere sistemate entro involucri che soddisfino le relative prescrizioni degli art. 4, 12 e 15 (vedi anche Pubblicazione IEC 60536) e che forniscano un grado di protezione contro i contatti diretti pari almeno a IP2X o IPXXB (vedi Norma Europea EN 60529).

Quando le parti superiori dell'involucro sono facilmente accessibili, il grado minimo di protezione contro i contatti diretti fornito dalle parti superiori deve essere IP4X o IPXXD.

L'apertura di un involucro (per es. apertura di porte, coperchi, piastre di chiusura e simili) deve essere possibile solo ad una delle condizioni seguenti:

a )...

b )...

c )

L'apertura senza l'aiuto di una chiave o di un utensile e senza il sezionamento delle parti attive deve essere possibile solo quando tutte le parti attive sono protette contro i contatti diretti con un grado di protezione almeno uguale a IP2X o IPXXB (EN 60529). Se delle barriere assicurano tale protezione, esse devono richiedere l'uso di un utensile per la loro rimozione oppure tutte le parti attive protette dalle stesse devono essere automaticamente sezionate quando viene rimossa la barriera.

Hai detto tu stesso che

il grado di protezione del quadro in questione è IP55 a porte chiuse, e IP20 a porte aperte.

Quindi l'interblocco e' perfettamente inutile. In questo caso lo puoi bypassare dal PLC, in quanto bypassi una sicurezza inutile; cioe' anche se il PLC "impazzisce", oppure il rele'/transistor dell'uscita va in corto, non esponi a rischio nessuno.

P.s.

Io non metterei nulla (micro, bobina, bypass, ecc.), risparmi tempo, soldi ed eventuali guasti (cio' che non c'e' non si rompe)

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