barena Inserito: 27 novembre 2023 Segnala Share Inserito: 27 novembre 2023 Buongiorno a tutti, nel mio nuovo appartamento al primo piano di 80 mq, in centro storico a venezia, ho un impianto di riscaldamento autonomo a metano che riscalda tutte le stanze (due camere, bagno e corridoio) tranne cucina e soggiorno-sala da pranzo. La cucina è piccola (3,2*1,9 mt con piano di cottura a induzione) e si mantiene calda grazie alla presenza della vecchia caldaia vaillant di tipo aperto, mentre il soggiorno manca completamente di radiatori e dei relativi tubi di collegamento. Nonostante questo, il soggiorno di 20 mq, alto 2,8 mt, non si raffredda mai più di tanto, sia perchè l'unico lato esposto è una porta finestra di 1 mt che si affaccia su un piccolo poggiolo a sud, sia perchè ho un appartamento sopra e uno sotto, al piano terra. Inoltre un po' di caldo arriva dal vicino termosifone (quasi di fronte alla porta della stanza). Per dire, in questi giorni con temperature poco sopra allo zero, col termostato della caldaia impostato a 19 gradi, il termometro del soggiorno non scende sotto i 17,5-18 gradi. Ero partito con l'idea di far installare un termosifone anche in soggiorno (un tre colonne alto 2 mt e largo 60 cm) ma il termotecnico dovrebbe anche realizzare il coll.to con la caldaia, il che significa nuovi tubi in cucina, in corridoio e in soggiorno, incassati o meno, e nel punto più alto, in corridoio, la presenza di valvole in grado di sfiatare l'aria che inevitabilmente si crea nel nuovo circuito. L'ideale sarebbe rompere il pavimento e far passare di lì i tubi, ma ho un pavimento alla veneziana per cui non se ne parla. Il soggiorno lo uso come sala da pranzo e alla sera anche per vedere la tv (attualmente anche ci lavoro col pc in smart working due giorni alla settimana, ma in gennaio quando mi arriveranno i mobili, mi metterò a lavorare nella camera ospiti). Visto che per il soggiorno vorrei una fonte di calore per integrare (pochi gradi) quello che già esiste, propenderei allora per installare un radiatore elettrico, nemmeno troppo potente, magari anche dotato di ruote per poterlo spostare in altri ambienti. La scelta potrebbe ricadere su un radiatore svedese ( 1 Kw ? di facile o nulla installazione se dotato di supporto a ruote) o su un radiatore elettrico con inerzia a fluido ( da installare a parete). Acquistando un radiatore di questo tipo, la fornitura elettrica andrebbe aumentata ? Che ne pensate ? Mi date un consiglio per favore ? giorgio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
reka Inserita: 27 novembre 2023 Segnala Share Inserita: 27 novembre 2023 non hai pensato ad un climatizzatore? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alessio Menditto Inserita: 27 novembre 2023 Segnala Share Inserita: 27 novembre 2023 La resistenza pura è sempre l’ultimo rifugio, meglio come dice Reka un climatizzatore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
barena Inserita: 27 novembre 2023 Autore Segnala Share Inserita: 27 novembre 2023 sì in casa c'è già un climatizzatore.......un vecchio (+ 10 anni) mitsubishi da 12000 che. tra l'altro ha la pompa di calore.....però è dotato di un'unico split posto in corridoio, a poca distanza dalla porta del soggiorno, tra l'altro proprio vicino al termostato ambiente della caldaia. Di fatti lo sto usando per asciugare gli indumenti lavati mettendoci uno stendino sotto, accendendolo 5 ore di notte. Se lo accendo sì l'aria calda dopo un po' arriva in salotto, in corridoio ecc però il cronotermostato non si attiva più e le stanze più lontane dallo split iniziano a raffreddarsi. Secondo voi potrei utiizzarlo di più ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
reka Inserita: 27 novembre 2023 Segnala Share Inserita: 27 novembre 2023 beh no, l'idea era di metterlo dedicato al soggiorno al posto di un qualsiasi termosifone elettrico, si spende un po' ma sicuramente si sfrutta di più e a lungo andare si ripaga col minori consumo e il miglior confort Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
barena Inserita: 29 novembre 2023 Autore Segnala Share Inserita: 29 novembre 2023 Grazie a tutti dei consigli............alla fine ho chiamato il termotecnico che verrà prossimamente (entro fine anno spero) ad installare un termosifone ad acqua, un bel zehnder charleston alto 200 per 60 a tre colonne + relativo nuovo circuito per collegarlo alla caldaia. Per l'impianto di riscaldamento , almeno è un lavoro definitivo (spero che la caldaia per un po' tenga botta) Per la prossima estate vedrò come si comporta il vecchio monosplit mitsubishi da 12000 (è del 2004).... Un saluto sì in casa c'è già un climatizzatore.......un vecchio (+ 10 anni) mitsubishi da 12000 che. tra l'altro ha la pompa di calore.....però è dotato di un'unico split posto in corridoio, a poca distanza dalla porta del soggiorno, tra l'altro proprio vicino al termostato ambiente della caldaia. Di fatti lo sto usando per asciugare gli indumenti lavati mettendoci uno stendino sotto, accendendolo 5 ore di notte. Se lo accendo sì l'aria calda dopo un po' arriva in salotto, in corridoio ecc però il cronotermostato non si attiva più e le stanze più lontane dallo split iniziano a raffreddarsi. Secondo voi potrei utiizzarlo di più ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
DavideDaSerra Inserita: 1 dicembre 2023 Segnala Share Inserita: 1 dicembre 2023 (modificato) Io avrei messo uno split nuovo in sala. Così qualora il vecchio dovesse abbandonarti non resteresti all'umido. PS ho un dual split mitsubishi dal 2003 (9 + 9), tornato nuovo dopo pulizia di condensatore ed evaporatore, una gran bella bestia. Modificato: 1 dicembre 2023 da DavideDaSerra Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
barena Inserita: 5 dicembre 2023 Autore Segnala Share Inserita: 5 dicembre 2023 Ehm....scusate...nuova puntata........c'è un ripensamento in corso, nel senso che qualcuno mi dice che, installando un nuovo termosifone in soggiorno, allacciato via monotubo alla caldaia esistente, dovendo per forza far passare il nuovo circuito per l'alto (il tubo risale lungo la parete dalla cucina, penetra in corridoio dove scorre lungo il soffitto, per poi sbucare in soggiorno e ridiscendere fino al termosifone) perderei la conformità dell'impianto termico che non sarebbe più a norma con tale modifica (anche non sarebbe più sicuro). Mi si dice che per esser a norma, dovrei altresì far passare il tubo per il pavimento come d'altra parte è il resto dell'impianto. Ma come detto non ho nessuna voglia di far spaccare il bel pavimento alla veneziano che ho. Inoltre, essendo in un condominio, non so proprio se posso effettuare un lavoro del genere. Vi suona veritiera questa cosa ? Quindi sto riconsiderando l'idea di sostituire l'attuale impianto di climatizzazione monosplit, con uno dual split ad alta efficienza (classe A+++) , nel quale il secondo split verrebbe installato in soggiorno, provvedendo così sia al suo riscaldamento, che al suo raffrescamento. Vedremo che preventivi mi possono fare, ma in ogni caso dovrei poter usufruire dell'ecobonus al 65%. Un saluto e buona serata Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
drn5 Inserita: 5 dicembre 2023 Segnala Share Inserita: 5 dicembre 2023 Per mettere un radiatore in più devi avere il benestare dell'amminisratore solo se l'impianto è condominiale e ovviamente questa cosa se autorizzata andrebbe fatta nel periodo primavera/estate. Non capisco la cosa della norma per i tubi a pavimento e non in alto.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
barena Inserita: 6 dicembre 2023 Autore Segnala Share Inserita: 6 dicembre 2023 10 ore fa, drn5 ha scritto: Per mettere un radiatore in più devi avere il benestare dell'amminisratore solo se l'impianto è condominiale e ovviamente questa cosa se autorizzata andrebbe fatta nel periodo primavera/estate. Non capisco la cosa della norma per i tubi a pavimento e non in alto.. L'impianto di riscaldamento non è condominiale, è autonomo. Riguardo la sua conformità, un professionista che lavora nel settore dei controlli presso un ente locale, asserisce per interposta persona, che se si modifica l'impianto esistente, che prevede tubi a pavimento, installando un circuito che non è più a pavimento, ma a soffitto, non solo se ne compromette la conformità secondo la normativa vigente, ma non si è più nemmeno in sicurezza. Io non so che dire... Comunque è venuta fuori un'altra rogna ben più...grave....all'atto del rogito, d'accordo col notaio, avevo richiesto la conformità urbanistica-edilizia dell'immobile, insieme all'agibilità. Il venditore, non potendo produrre questi documenti in tempo utile, ha accettato una riduzione di prezzo, assumendosi l'impegno a consegnarmi successivamente quanto richiesto. L'accordo (scritto nero su bianco nel rogito) prevede che alla consegna di questi documenti, assertivi delle conformità richieste, avrei liquidato al venditore il deposito trattenuto. In caso di difformità sanabile, il venditore si impegna a risolverle a sue spese. Purtroppo sembra che il tecnico incaricato delle verifiche abbia effettivamente riscontrato delle difformità rispetto il progetto del condominio depositato in comune, e domani riceverò la visita del tecnico e del venditore, che peraltro mi ha già manifestato l'impegno a regolarizzare il tutto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora