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Responsabile Tecnico Di Un Impresa


Messaggi consigliati

Inserito:

Sono un ingegnere elettrico iscritto all'albo dal 2003. Un amico mi ha

chiesto di diventare responsabile tecnico della sua azienda in maniera

che lui possa essere abilitato al'installazione e quindi al rilascio delle

dichiarazioni di conformita'.

Lui mi ha promesso che tutti i progetti che gli capiteranno li fara'

fare a me.

Dovrei stipulare un contratto di associazione in partecipazione. In

cosa consiste?

Dovrei firmare tutte le dichiarazioni di conformita' che lui

emette.Giusto?

A livello economico cosa posso pretendere oltre "l'esclusiva" sulla

progettazione? Mi interessano le vostre esperienze.

Grazie a tutti.


Inserita:

Non ti parlo per esperienza diretta, ma ne ho visti diversi farsi prendere per i fondelli.

Tutto dipende dalla persona che ti ha fatto questa offerta, se è una persona onesta o un furbacchione.

Informati se ha già avuto precedenti o se altri lo hanno abbandonato. Questa è la prima cartina tornasole.

Poi chiedi il parere del commercialista e magari anche di un avvocato prima di prendere una decisione.

Se si trattasse di una offerta onesta mi sembra una buona opportunità.

Inserita:

Ciao bading,

tempo fa ho parlato un con un laureato che si trovava in una situazione simile.

Sempre poi che nel frattempo sia cambiata qualche legge o normativa riporto le notizie che mi ricordo sulla figura del responsabile tecnico.

La associazione in partecipazione è una scrittura privata, quindi non serve il notaio, mentre è consigliabile la supervisione di un commercialista. L'atto dovrà essere registrato. Si costistituisce una sorta di società, ma questa è una definizione impropria, poichè l'associazione in partecipazione è ... un'associazione in partecipazione.

Facendo un'associazione in partecipazione con una persona che ha i requisiti previsti dalla 46/90, nel tuo caso il diploma di laurea, automaticamente può esercitare la professione di installatore. Anzi, se lui è diplomato perito elettrotecnico, dopo un anno di questa associazione, ottiene personalmente i requisiti tecnico-professionali; se avesse frequentato una scuola professionale di elettricista, li otterrebbe dopo due anni, e se avesse solo la terza media, dopo tre. Quindi a queste scadende il tuo amico scioglierà l'associazione in partecipazione e diventerà lui personalmente il responsabile tecnico della sua azienda.

Le dichiarazioni di conformità le dovrai firmare anche tu. Penalmente, ovviamente, verrai chiamato a rispondere dell'operato del tuo amico. Mentre per quanto riguarda le sanzioni amministrative, sono a carico solo suo.

In ogni caso ti conviene avere una adeguata assicurazione che copra i rischi.

Se hai problemi nel farti la clientela nel campo della progettazione,( all'inizio è sempre dura) , mi sembra una soluzione vantaggiosa per entrambi, anche perchè, nel caso non andiate poi d'accordo,mi sembra che si possa sciogliere l'associazione anche per volontà di un solo associato.

Per quanto riguarda l'aspetto economico , non so che dirti, in ogni caso ti consiglierei di avanzare pretese economiche ragionevoli, visto che da questa cosa ne avreste vantaggi entrambi. Eviterete così di mandare tutto all'aria nel giro di pochi mesi.

Ciao

Griso

Inserita:
Per quanto riguarda l'aspetto economico , non so che dirti, in ogni caso ti consiglierei di avanzare pretese economiche ragionevoli, visto che da questa cosa ne avreste vantaggi entrambi.

Alcuni mi hanno consigliato di farmi pagare una percentuale sull'importo lavori per ogni dichiarazione di conformita' rilasciata. Altri un fisso mensile?

Cosa mi consigli?

Una percentuale ragionevole quale potrebbe essere?

Inserita:

banding,

purtroppo non posso darti indicazioni precise, come ti dicevo , le mie informazioni sono di seconda mano.

Anche se ti sembra scontato e ovvio, ti consiglio di rivolgerti ad un commercialista con esperienza (sottolineo con esperienza) per avere un quadro esatto della situazione. Personalmente, mi hanno salvato da -presunti affari- in cui mi stavo buttando con tanto entusiasmo, facendomi notare alcuni aspetti negativi- e non secondari- che inizialmente non avevo considerato, risparmiando così un bel pò di quattrini.

In ogni caso, per quantificare più o meno lo cosa, potresti provare ad interpellare l'Ordine degli Ingegneri della tua zona.

Considera comunque che almeno in teoria dovresti controllare tutto l'operato dell'installatore, e firmare tutte le dichiarazioni di conformità, discorso progetti a parte.

Sicuramente ci sarà nel forum qualcuno che ti può dare indicazioni economiche più precise,

magari per esperienza diretta.

Ciao

Griso

Inserita:

Scusa bading,

ti ho messo una n di troppo!

Griso

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