Matik Inserito: 20 marzo 2004 Segnala Share Inserito: 20 marzo 2004 Ciao a tutti, sono nuovo del forum e vorrei chiedervi un consiglio tecnico.Da anni sono nel settore elettronica applicata all'automazione industriale e oltre ad assemblare i quadri e programmare plc riparo le schede elettroniche a bordo quadro.Lavorando in questo settore mi è capitato spesso di ricostruire o realizzare schede ad hoc.Ma ultimamente mi sono capitati un paio di progetti che potrei realizzare facilmente con delle schede a microcontrollore (programmo ST6 e da poco i pic) e per le quali si prospetterebbe anche una piccola produzione in serie.Ora la mia domanda:che iter devo seguire per poter certificare tali schede?quali normative rispettare?In linea di massima dovrebbero essere:- Direttiva bassa tensione 73/23- Compatibilità elettromagnetica 89/336(che ancora non ho visionato)La direttiva macchine 60204-1 centra poco ma va comunque presa in considerazione.Quella che mi mette più dubbi è la 89/336 che per quello che ho capito per le prove bisogna rivolgersi a laboratori EMC esterni per via della camera anenoica.Chi mi sa dare qualche indicazione?Tante grazie.Matik. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luciopro Inserita: 2 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2005 mi associo pure io alla richiesta....qualcuno sa dare qualche chiarimento in merito???Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ifachsoftware Inserita: 2 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2005 Dovete realizzare un Master e mandarlo ad un centro attrezzato per le prove EMC , qui potete fare o la Pre-certificazione o la Certificazione completa.La differenza tra le due e' sostanzialmente di tipo economico e la prima vi permette di dire che al 99 % se di non avere problemi cin la scheda andando a fare un test (visto che e' un'autocertificazione che va fatta) , la seconda vi perfette di certificare al 100% il prodotto.Personalmente sto realizzando un progetto e tra poco dovremo decidere una delle 2 strade , anche se vi posso dire che la problematica principale e' realizzare un master che almeno sulla carta con dia problemi , per fare cio' ci siamo affidati ad un professionista che dispone di costosi software di simulazione EMC.Se conoscete bene le problematiche EMC potete evitare di rivolgervi ad un professionista , ma i rischi sono di fare x schede e x certificazioni con relativi costi.Appena realizzero' le successive fasi vi terro' informati.Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luciopro Inserita: 2 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2005 grazie ifach,sei molto disponibile........Aspettiamo con ansia tue notizie.ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dario Valeri Inserita: 2 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2005 (modificato) ciao...oppure , come fara' piacere certamente a ifachsoftwarenon fare nulla ......come i cinesi o confinanti................ciaodario Modificato: 2 maggio 2005 da Dario Valeri Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
elsabz Inserita: 2 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 2 maggio 2005 non fare nulla ......come i cinesi o confinanti................ e se il cliente ti richiede le certificazioni, cosa fai? :ph34r: Ciao... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luciopro Inserita: 5 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2005 dici che l'hai comprate in cina Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ifachsoftware Inserita: 5 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2005 (modificato) e se il cliente ti richiede le certificazioni, cosa fai?Ci sono ditte che danno AUTOCERTIFICAZIONI FALSE , non solo i cinesi In fondo provate a pensare un pochino , per la direttiva macchine BISOGNA certificare le macchine e gli impianti per le EMC , sapete dirmi quanti le fanno ?Ciao Modificato: 5 maggio 2005 da ifachsoftware Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luciopro Inserita: 5 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2005 Ci sono ditte che danno AUTOCERTIFICAZIONI FALSEsupponiamo che uno faccia il "furbo", e non abbia le schede certificate.Supponiamo che si sviluppi un incendio, e vada a fuoco tutto il sistema.........arriva un supertecnico per analizzare le cause e guarda caso afferma (magari anche senza saperlo ma solo perchè non gli piace la tua schedina) che l'incendio è partito proprio da quel punto.Ora se la scheda è certificata e fatta a regola d'arte riesci a difenderti, ma se la certificazione non è reale, o manca proprio cosa accade???non ti tocca pagare i danni?????Un'altra domanda, sai + o - cosa puo costare certificare una piccola scheda (pic con seriale e qualche interfaccio i/o), grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ifachsoftware Inserita: 5 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 5 maggio 2005 (modificato) Circa 1000/1500 Euro (ti sapro' dire di piu' preciso tra circa un mese) , per il fatto che una scheda non certificata crei incendi o casini vari , il responsabile e' sempre il produttore e ne risponde sia che abbia il CE sia che non ce l'abbia , poi si cercano in cascata i vari responsabili.In genere chi fa certe cose (per bene) sono ditte con prestanomi nullatenenti che rischiano quasi nulla a livello penale (sai come vanno le cose in Italia in particolare con la condizionale) e nulla sul lato economico visto che sono nullatenti :ph34r: Le ditte come la mia non possono permettersi di non certificare , anche perche' al di la' del pezzo di carta e' importante la qualita' dell'apparecchiatura che stiamo realizzando.Ciao Modificato: 5 maggio 2005 da ifachsoftware Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mauro_ Inserita: 6 maggio 2005 Segnala Share Inserita: 6 maggio 2005 ciaoSe vuoi informazioni Emc aggiornate...http://www.ceiweb.it/DocCorsi/Locandine/lo...a%20EMC2005.pdfUn salutoMauro Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
serafinof Inserita: 24 agosto 2005 Segnala Share Inserita: 24 agosto 2005 riapro l'argometoper dimostrare che una scheda non è conforme alla direttiva armonizzata di riferimento (alias direttiva 89/336), ci deve essere il parere della commissione che può im**e il ritiro dal mercato.la sanzione è per l'indebita apposizione del marchio, ove sia riscontrato dolo.esemplifico : testo una scheda A alla quale apporto una modifica B che ritengo non essere influente ai fini EMC. ergo estendo la mia dichiarazione di conformità (che non è una certificazione per la quale serve una rel tecnica da parte di un OC).Scopro poi a posteriori che la mia scheda B non è conforme : ebbene il parere tecnico della commissione può essere tale da impormi solo la modofica del prodotto e la sostituzione di quelli già posti in commercio.per quanto concerne la pre-compliance e la full-compliance il discorso del prezzo è fondamentale, ma è tanto più basso quanto più ci si basa su stime e non su reali metodi di prova il riduce la percentuale in proporzione.Dire che c'è solo un 1% di differenza è piuttosto improbabile.In ultimo, i costosi e famigerati software sono decisamente dei palliativi a quello che è il miglior computer disponibile al mondo (cervello umano) ed al più costoso ed completo dei software (manazza del tecnico).Ergo, consiglio vivamente di spendere due lire in più in un laboratorio per le misure di pre-compleince (costano anche 50 euro ora contro i tipici 100), eseguendo misure ad HOC ed implementando il software manazza sul computer cervello-del-progettista.la 73/23 è valida per dispositivi con tensione superiore ai 50 VCC Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mauro_ Inserita: 24 agosto 2005 Segnala Share Inserita: 24 agosto 2005 ciao serafino.Sono pienamente daccordo con quello che hai scritto.Con una buona progettazione e delle prove di precompliance serie, si possono ovviare parecchi inconvenieti.Ti salutoMaurizio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 24 agosto 2005 Segnala Share Inserita: 24 agosto 2005 Ergo, consiglio vivamente di spendere due lire in più in un laboratorio per le misure di pre-compleince (costano anche 50 euro ora contro i tipici 100), eseguendo misure ad HOC ed implementando il software manazza sul computer cervello-del-progettista.Concordo in pieno. Se non si hanno in azienda le risorse strumentali ed umane necessarie è la soluzione più seria ed, in ultima analisi, meno costosa.Rimane il fatto che una seria e valida simulazione, in sede progettuale, riduce di molto gli eventuali problemi futuri. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
serafinof Inserita: 24 agosto 2005 Segnala Share Inserita: 24 agosto 2005 sempre che si conoscano a priorivoglio dire :rido quando uno si presenta in laboratorio con i teleruttori non snubberati e si sorprende degli spike che saturano il ricevitorerido di chi non ha ancora imparato a progettare il circuito di massa / terrarido di chi non simula l'effetto di un filtro su una linea di trasmissione (basta spice...)o di chi mette i filtri sui DC DC converter eppoi vede che questi sono instabilima son regolette da mandare a memoria come l'ave maria, senza spendere bilioni di euro in simulazioni Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
serafinof Inserita: 25 agosto 2005 Segnala Share Inserita: 25 agosto 2005 rileggo solo ora una castroneria che ho scritto a proposito della 73/23 e mi correggo :campo di applicazione per apparecchiature a CC 75-1500 Vcampo di applicazione per apparecchiature a CA 50-1000 Vchiedo venia Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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