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Questo termostato del frigo come deve funzionare?


giovanni1946

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Ho un frigo combinato LIEBHERR che secondo me ha un comportamento strano. La manopola ha una escursione da 1 a 7, e perché nel congelatore ci siano -18° di media devo avere +5 di media nel comparto frigo. Quindi ho messo una sonda di misura dentro il frigo e ho visto che questo i +5° li raggiunge con la manopola sul 4.  E fin qui tutto regolare... se non fosse, però, che quando il frigo raggiunge +5° il compressore si spegne ma poi non si riaccende. Cioè: se dopo che il frigo si è spento, tengo la porta aperta per 5-10 minuti mi aspetterei che dopo questo tempo il frigo si riaccendesse, e invece non lo fa. Ho visto che dopo 10 minuti di porta aperta, il termometro mi segna mettiamo 12° ma il frigo non riparte. Non conoscendo il principio di funzionamento del termostato con capillare, per me può anche essere che i tempi di attesa prima che riattacchi possano essere anche di 1 ora, o più. SIcuramente non si può paragonare tale termostato con uno meccanico a lamelle... i quest'ultimo giri e attacca, giri al contrario e stacca. In questo del frigo non riesco a capire dopo quanto tempo debba riattaccare. 

Comunque secondo me un ritardo eccessivo nella ripartenza, anche dopo che la porta è stata aperta molto tempo, significa che il termostato non funziona. 

Poi avevo trovato un sistema "brutale" per forzare l'accensione del frigo, levando la manopola e dando dei colpetti in testa all'alberino.

Pensando che, comunque, il termostato fosse difettoso ne ho acquistato uno nuovo, originale della LIBHERR, e l'ho montato pensando che non avrebbe avuto il difetto dell'altro, ma mi illudevo: fa esattamente la stessa cosa: se, da frigo acceso, giro la manopola in senso antiorario, ad un certo punto il frigo stacca, però se la rigiro e la metto al 7, per far riaccendere il frigo, questo non riparte.

E, anche in questo, se voglio far riaccendere il compressore devo battere in testa all'alberino del termostato.  Quindi questo mi fa pensare, appunto, che questo comportamento lo debba fare.

Però non me lo spiego. Non è possibile che il frigo non riparta con la manopola a 7 neanche dopo che la porta è stata aperta mezz'ora e, quindi, la temperatura interna sia salita anche a + di 15°.

Poi che me lo facesse il termostato vecchio poteva dire che era guasto, ma se me lo fa anche in quello nuovo cosa devo pensare? Che sia guasto pure questo?

Del resto questo frigo combinato funziona benissimo: il compressore è perfetto e non si può dare neanche la colpa alla scheda elettronica, perché non ce l'ha. Prima avevo dato per scontato un problema di contatti del vecchio termostato... ma non può essere, se anche il nuovo fa uguale.

Ecco alcune immagini:

Termostato nuovo Liebherr.jpg

Termostato vecchio collegamenti.jpg

Targa frigo Liebherr.jpg

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Alessio Menditto

Quei termostati non sentono la temperatura ambiente, quindi non serve tenere lo sportello aperto.

Quei termostati hanno un lungo capillare infilato nella parete del frigo e sono calcolati molto precisamente per “immaginare” che quando la sonda sente complessivamente una MEDIA di temperature X, la cella frigo e la cella freezer siano alla temperatura Y e Z.

Voler capire come possa essere possibile è ovviamente legittimo ed è il sogno di tutti gli hobbisti, ma è altrettanto fatica persa, perché come dicevo non sono messi lì a casaccio ma calcolati in fabbrica con prove su prove, matematiche ed empiriche.

 

L’unica cosa che non si deve fare, è usare il frigo in maniera strana, altrimenti il termostato (ovviamente parliamo di termostati non guasti) non fa nemmeno più quello che ci si aspetta di fare, tipo 

3 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

tengo la porta aperta per 5-10 minuti mi aspetterei che dopo questo tempo il frigo si riaccendesse

nella realtà di un funzionamento normale, solo un pazzo terrebbe apposta il frigo aperto 10 minuti, la porta va aperta lo stretto necessario per prendere la merce, che deve riempire oltretutto il frigo secondo le istruzioni, ne pieno che l’aria non possa circolare né vuoto, raffreddare aria non ha senso, così come misurare la temperatura dell aria non ha senso perché il frigo non raffredda l’aria ma la merce.

Certo l’aria fredda è il mezzo per raffreddare la merce, ma tu devi misurare AL CUORE della merce, se dopo tot ore che è in frigo, la temperatura al cuore è quella richiesta, cioè tra +4 e +2, ma della merce non dell’aria.

 

Questo ragionamento vale per i frigo statici che hanno il tuo termostato, poi ci sono altri frigo ventilati no frost ad esempio, per i quali il termostato che hai tu non va bene, e serve un termostato che controlli “in un certo modo” la temperatura dell’aria (che viceversa per il discorso fatto prima non puoi usare tu), poi ci sono i frigo commerciali dei bar e ristoranti che hanno altri termostati che leggono sempre la temperatura dell aria ma in modo ancora diverso da quelli di casa no frost, e lo possono fare per via delle molto più grandi potenze in gioco dei compressori.

 

Insomma il mondo delle regolazioni di temperatura è molto vario e molto complesso e per nulla intuitivo, e sicuramente non lo capisci lasciando un frigorifero aperto per vedere cosa fa.

Modificato: da Alessio Menditto
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Aggiornamento:

ieri sera il frigo era a 6° e stamattina a 3,2° e il compressore girava.  Quindi ho messo la manopola da 6 a 5 e il compressore si è spento. Da oggi non ha più attaccato e adesso è a 9°.  Se stanotte non attacca domattina mi trovo il frigo a più di 15° e la roba dentro da buttare. Però non voglio più forzare l'attacco del termostato. Poi da quello che dici sembrerebbe che è inutile stare lì a guardare di continuo a che temperatura è il display esterno con la sonda dentro il frigo e fidarsi di quello che il termostato fa da solo. 

Poi tutti i problemi sono venuti fuori ora che ho messo questo termometro digitale esterno... sono 6 anni che ho questo frigo e non mi sono mai preoccupato ne di controllarne la temperatura esterna ne di controllarne le accensioni. Questo anche per quanto riguarda il congelatore. E così facendo gli alimenti non si sono mai scongelati e non abbiamo mai preso intossicazioni alimentari per una scorretta temperatura di congelamento. Posso anche continuare a fare in quel modo... però non posso: sarebbe come mettere la testa sotto la sabbia per non vedere. Se c'è qualcosa che non va non posso far finta che vada tutto bene.

Poi ho fatto un altra prova: visto che i contatti del vecchio termostato (misurati con il tester) erano sempre in chiusura, ieri notte l'ho messo fuori in terrazza (c'erano 0 gradi) e stamani li ho ricontrollati: il tester mi segnalava sempre contatti chiusi. Quindi come si spiega che prima quando era montato non attaccava mai e ora è come se fosse sempre attaccato, anche a zero gradi e manopola al minimo?

Ci sto diventando matto... ma ancora non mi arrendo. 

Modificato: da giovanni1946
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Alessio Menditto
7 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

Aggiornamento:

ieri sera il frigo era a 6° e stamattina a 3,2° e il compressore girava.  Quindi ho messo la manopola da 6 a 5 e il compressore si è spento.

Giovanni ricordo che misi un termostato elettronico nel banco di una panetteria che non dava solo i gradi, ma anche i decimi di gradi, tipo 4.5, 4.6 ecc. 

Un giorno la signora mi chiamó stravolta, e quando arrivai lei era di fronte al termostato come ipnotizzata, nelle stesse tue condizioni di confusione, e capii immediatamente che stava scivolando nel baratro della follia, perché non capiva la correlazione tra i gradi e il compressore che partiva e si fermava, nonostante la merce in frigo fosse perfettamente conservata a 4 gradi.

Ho dovuto togliere quel termostato e metterne uno normale senza decimi di grado perché sapevo che l’avremmo persa di lì a poco, esattamente quello che sta succedendo a te.

Nella frase emblematica che ho quotato dici che era a 6 e poi a 3 (più o meno arrotondato), e infatti la media è 6 più 3 uguale 9 diviso 2 uguale 4.5 gradi, che è una temperatura abbastanza giusta per un frigorifero, ed è infatti talmente tanto giusta che tu cosa fai? Giri la manopola.

Ora la domanda è perché?

Ma se 

7 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

sono 6 anni che ho questo frigo e non mi sono mai preoccupato ne di controllarne la temperatura esterna ne di controllarne le accensioni.

 

7 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

gli alimenti non si sono mai scongelati e non abbiamo mai preso intossicazioni alimentari per una scorretta temperatura di congelamento.

Se funziona perché devi girare la manopola a casaccio?

A meno che tu non voglia riparare un guasto che non c’è, e pure lì la vedo una cosa un po’ bizzarra, di solito i termostati o rimangono chiusi (e allora ti gela tutto) o rimangono aperti (non raffredda più), ma il tuo dalle temperature che hai scritto sta funzionando, quindi o stai cercando un guasto che non c’è o come dicevo ieri stai cercando di capire un funzionamento che è fuori dalla tua conoscenza.

7 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

Poi ho fatto un altra prova: visto che i contatti del vecchio termostato (misurati con il tester) erano sempre in chiusura, ieri notte l'ho messo fuori in terrazza (c'erano 0 gradi) e stamani li ho ricontrollati: il tester mi segnalava sempre contatti chiusi. Quindi come si spiega che prima quando era montato non attaccava mai e ora è come se fosse sempre attaccato, anche a zero gradi e manopola al minimo?

E purtroppo questo mi fa capire che la spiegazione che ho fatto non l’hai capita, quello che tu vorresti facesse lo farebbe un termostato elettronico, ma il tuo no, se hai uno di quelle bombolette di ghiaccio spray, che si usano per le botte, fai una prova, spruzzalo sul bulbo del termostato e poi vedi se si aprono i contatti.

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Quindi, in sintesi, non mi devo preoccupare se il frigo non riattacca neanche dopo che è stato spento per 6 ore e la temperatura interna ha raggiunto i 10°.  Mentre dovrebbe stare sui 5°?  Se poi si vuole aggirare il problema ricorrendo alla media della temperatura minima e massima, vedi 0° la mattina e 10° la sera, allora va bene tutto... però resta il fatto che in quelle ore che mi sta a +10° non credo che gli alimenti nel frigo gradiscano più di tanto... e, difatti, la carne mi è capitato spesso di doverla buttare.

 

Poi volendo sintetizzare in altro modo il problema:  perché io posso far spegnere il frigo abbassando la manopola e non posso farlo attaccare (mai) neanche se la metto a 7? E e lui non attacca mai nonostante la temperatura interna sia di 10°?

Lo so che il bulbo del capillare fa dilatare o restringere il gas che c'è dentro, e che queste variazioni fanno dilatare o ristringere il soffietto interno collegato al micro che comanda il compressore, però perché questo soffietto sente solo la regolazione della manopola verso il basso e non verso l'alto? Non dovrebbe essere uguale? Penso che quando mi sarò spiegato questa incongruenza, allora avrò capito tutto. 

Comunque ti ingrazio per la pazienza. Io non mi arrendo... e se non ti arrendi neppure te vedrai che alla fine si sfonda.😄

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Alessio Menditto
15 minuti fa, giovanni1946 ha scritto:

non mi devo preoccupare se il frigo non riattacca neanche dopo che è stato spento per 6 ore e la temperatura interna ha raggiunto i 10°.

Io non ho affatto detto questo, ho detto e lo ripeto la terza volta, è la temperatura AL CUORE DELLA MERCE che deve stare abbastanza stabile sui 4 gradi, non dell aria, è ovvio che se dentro il frigo c’è caldo bisogna controllare, io sto alle misurazioni che hai scritto tu.

Che la carne sia da buttare l’hai scritto adesso, prima hai scritto che ha sempre funzionato bene, ma anche lì siccome ti sei messo a smanettare col termostato, non so che cosa hai fatto.

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Scusa Alessio se mi intrometto , mi rendo conto della difficoltà che  Giovanni trova nel capire il funzionamento  del termostato del frigo e aggiungo di tutti quelli non addetti ai lavori.

Quindi vorrei rafforzare la tua spiegazione magari con qualche parola più terra terra , non si sa mai.

Giovanni , devi partire da una cosa basilare , resetta nella tua mente il funzionamento di un termostato tradizionale di temperatura ambiente, non è così per il termostato del frigo statico. 

Il termostato del frigo statico con sonda , misura e lavora  in base alla -temperatura di evaporazione - 

Senza entrare nel sistema frigorigeno , perché questa non è una scuola , 

Le temperature di evaporazione  ,a fine ciclo , raggiungono a seconda del sistema , anche i - 25 -30°. 

Quindi  , ragioniamo ipotizzando dei dati . 

Termostato con scala 1 a 7 

Posizione 1  , apre a temperatura di evaporazione -23 

Posizione7.  Apre a temperatura di evaporazione  -28

Posizioni intermedie  , in percentuale . 

Attenzione ,  l'evaporatore , per arrivare a queste temperature ghiaccia la parete del frigo su cui è aderente ,  e una volta che  il termostato ha staccato  il compressore ,non lo riattacca  finché la temperatura della parete evaporatrice non sia risalita al punto di scongelare tutta la brina presente .

Quindi arrivato a temperatura stabilita , che capirai bene sará  sopra lo 0 .  fa ripartire il motore , e il ciclo ricomincia.

Quindi  da questo dovrebbe esserti chiaro  il perché se  ritornando con la manopola da un numero alto ad un numero basso , il frigo si spegne , e poi se la rialzi , non parte ,

Si apre perché lo porti sul limite in  cui la molla è  già in posizione da aprire i contatti , esempio

diciamo  manopola su 6 ,  temperatura  da intervento -25  ,  portandolo a 5 - intervento -23  . I -23 già sono presenti , come forza di spinta sul sistema interno del termostato.  E quindi i contatti di aprono.

Spero sia chiaro.

Ma se non lo si riporta in fase di ripartenza  , cioè ad una temperatura stabilita , tale da fare sbrinare la parete  , questo non si riattiva. 

Anche se lo fai staccare a 1  e lo riporti a 7  , non si riporta in chiusura se non è risalita la temperatura della sonda  , e visto che la sonda è affogata nella batteria ghiacciata , ti renderai conto che non è  una cosa di qualche minuto . 

E anche avendo la porta aperta  ci vuole del tempo per fare risalire la temperatura della parete , molta influenza ce l'ha la temperatura ambiente. 

Aggiungo  , sui vecchi frigo a doppia porta veniva inserita una resistenza di sbrinamento  della batteria per anticipare l'attacco e non fare salire la temperatura interna  a livelli non consentiti. Il termostato staccava il motore e attivava la resistenza.. 

 Metti il tuo termometro in una bottiglia di acqua e vedi  dopo un 24 ore a quanto si stabilizza.

Modificato: da Stefano Dalmo
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Alessio Menditto
41 minuti fa, Stefano Dalmo ha scritto:

Scusa Alessio se mi intrometto

Stefano sei sempre il benvenuto!

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22 ore fa, Stefano Dalmo ha scritto:

Quote

Il termostato del frigo statico con sonda , misura e lavora  in base alla -temperatura di evaporazione - 

 Ecco... lo sapevo che ragionavo in un modo sbagliato....

Quote

 

Si apre perché lo porti sul limite in  cui la molla è  già in posizione da aprire i contatti , esempio

diciamo  manopola su 6 ,  temperatura  da intervento -25  ,  portandolo a 5 - intervento -23  . I -23 già sono presenti , come forza di spinta sul sistema interno del termostato.  E quindi i contatti di aprono.

Spero sia chiaro.

 

Si, ora mi stai aprendo un mondo nuovo

Quote

 

a se non lo si riporta in fase di ripartenza  , cioè ad una temperatura stabilita , tale da fare sbrinare la parete  , questo non si riattiva. 

Anche se lo fai staccare a 1  e lo riporti a 7  , non si riporta in chiusura se non è risalita la temperatura della sonda  , e visto che la sonda è affogata nella batteria ghiacciata , ti renderai conto che non è  una cosa di qualche minuto . 

E anche avendo la porta aperta  ci vuole del tempo per fare risalire la temperatura della parete , molta influenza ce l'ha la temperatura ambiente. 

 

Non potevi essere più chiaro.... ed era proprio di questo che avevo bisogno. 

 

Quote

Aggiungo  , sui vecchi frigo a doppia porta veniva inserita una resistenza di sbrinamento  della batteria per anticipare l'attacco e non fare salire la temperatura interna  a livelli non consentiti. Il termostato staccava il motore e attivava la resistenza..

Quindi deduco che in questo frigo la resistenza non ci sia. Però perché l'hanno tolta? Se era utile prima perché adesso non lo è più? Magari per un fatto di consumi? 

Quote

Metti il tuo termometro in una bottiglia di acqua e vedi  dopo un 24 ore a quanto si stabilizza.

E' già da ieri mattina che ho messo la sonda del termometro digitale esterno dentro un vasetto di acqua... e adesso il display non sente più le aperture della porta.

Poi dai ieri giorno mi sono tenuto un diario con i cicli e le temperature del frigo. Lo riporto, nel caso possa servire a qualcosa:

Allora tutti i dati si riferiscono alla posizione della manopola a 4,5.

09-12-23

- attacco alle ore 15 con 7,8°

- stacco alle 17,45 con 4,1°

- attacco ore 23 con 8,8°

10-12-23

- alle 4 di stanotte non gira e segna 7,7°

- alle 9,30 di stamani non gira pur misurando 9°. Ho provato a battere leggermente con la mano sul fianco dx e ha attaccato. Ma magari era li li per farlo ed è bastata questa lieve vibrazione della parete per far attaccare il termostato.

Ora però c'è una dato che mi manca: per caso fra il termostato e il motore c'è un relé, oppure no? Io ho sempre pensato che non ci fosse... però, se c'è, può essere che abbia qualche problema e gli sia bastata solo la vibrazione prodotta dal leggero colpetto con la mano sul fianco del frigo per farlo attaccare?

Modificato: da giovanni1946
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Scusate mi ero dimenticato: ma secondo voi, quindi, il differenziale di temperature fra l'attacco e lo stacco rientra nella norma? Se la resistenza ci fosse stata sicuramente tale differenziale sarebbe diminuito, giusto?

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Aggiornamento:

stamani ho telefonato all'assistenza Liebherr e mi hanno chiarito ulteriormente alcuni dubbi che mi erano rimasti. Allora, questo è un frigo combinato statico e quindi non ha nessuna resistenza, che è solo nei frigo no frost. Mi sono dimenticato di chiedergli se per caso c'è un relé fra il termostato e il compressore, ma a questo punto dubito che ci sia. Difatti una volta mentre il termostato ha attaccato, dentro è scoccata una bella scintilla... cosa che non sarebbe accaduta se ci fosse stato un relé.

Comunque, la cosa più scioccante che mi ha detto il tecnico è che la sonda per misurare la temperatura deve essere in aria e non nell'acqua. Ora se me lo dice un addetto ai lavori un po di credito bisogna che glielo dia. Però se ha ragione lui, vuol dire che stiamo sbagliando noi?

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Alessio Menditto
6 ore fa, giovanni1946 ha scritto:

Comunque, la cosa più scioccante che mi ha detto il tecnico è che la sonda per misurare la temperatura deve essere in aria e non nell'acqua. Ora se me lo dice un addetto ai lavori un po di credito bisogna che glielo dia. Però se ha ragione lui, vuol dire che stiamo sbagliando noi?

Sai qual’è la differenza?

È che io ti ho spiegato approfonditamente e con esempi concreti la situazione, lui ha sparato una frase fatta senza dire il perché va misurata in aria, tutto qui e siamo tutti capaci a dire “bisogna fare così perché è cosi’, non ci vuole un diploma, non ci vuole una laurea, basta essere assunti dal centro assistenza Liebherr, andare tutti belli eleganti e profumati in ufficio dietro la scrivania a fare i galletti con le colleghe, mentre i tecnici riparatori sono in giro con stipendi molto più bassi a riparare i frigo in condizioni spesso disagevoli.

Ma il problema di fondo non è nè lui né noi, è il tuo che non hai capito in fondo come funzionano queste cose, tu lasci il timone agli altri e non sai calcolare la rotta, e di solito si va fuori strada.

Non siamo io e Stefano a dire che abbiamo ragione, ce l’abbiamo perché ti abbiamo fatto dei ragionamenti incontrovertibili, indiscutibili e dimostrabili sul posto e per la nostra esperienza sul campo, io nei frigo commerciali e Stefano anche per quelli di casa, che ti ha fatto una descrizione del funzionamento nel dettaglio da applausi e che sicuramente il tecnico della Liebeherr riuscirà a fare forse nel mondo dei sogni.

 

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Alessio Menditto

P.s. Poi per inciso io ho parlato più volte (anche scrivendo in maiuscolo, non per urlare ma per dire molto chiaramente) temperatura “al cuore”, io non so se hai mai cotto un arrosto o carne o pesce, ma non uno sconosciuto come me ma fior di chef dicono che bisogna misurare la temperatura al cuore degli alimenti, anche il tuo forno di casa ha il termostato che stacca arrivato alla temperatura che imposti, ma quando metti dentro l’arrosto, l’aria è a 200, ma il cuore dell’arrosto?

Ti basi solo sulla temperatura della camera del forno per capire se l’arrosto da un chilo è cotto o come fai?

Lo tagli a metà per vedere il colore?

O fai come fanno quelli bravi che infilano il termometro con la lunga sonda che arriva a cuore, e finché non vedono tipo 60 o 80 gradi lo lasciano dentro?

E perché non dovrebbero tirarlo fuori quando in forno ci sono 200, 220 gradi?

Non è già segno che la camera del forno è calda che la pietanza sia cotta come si deve?

Chissà che ne pensa il tecnico Liebeherr.

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