Circuito Di Emergenza Suddiviso In + Punti

[luciopro]

Ho il seguente quesito:

2 macchine imbustatrici ed alimentati dallo stesso quadro e con un unico plc. A minte di ciò uno smistatore che divide i sacchi che escono da una confezionatrice sulle due linee.

La mia domanda è la seguente: è corretto suddividere i circuiti di emergenza in tre prti distinte:

parte 1: smistatore

parte 2: imbustatrice 1

parte 3: imbustatrice 2

le macchine sono vicine tra loro e dimensioni ridotte. Posso separare i funghi di emergenza in modo che premeto un determinato fungo si blocchi solo la relativa parte di impianto e la restante continui a funzionare???

Grazie a tutti.

[prr.magrini]

L'impostazione della scelta dell'integrazione della funzione di emergenza dipende da vari fattori : disolocazione personale, disposizione macchine ecc,, Nel tuo caso mi pare di capire, che le macchine non sono sufficentemente distanziate , tale da non risulatare chiaro in caso di pericolo che l'arresto di emergenza posto su ciascuna macchina sia relativa solamente a quella. Pertanto con il pulsante di emergenza devi arrestare tutte e 3 le macchine. Ciao.

[Hellis]

Se hanno lo stesso plc e lo stesso quadro di comando e potenza, non sono due macchine per definizione, ma un'unica macchina.

In un inceneritore c'erano due gru con un unico quadro elettrico ed un unico plc; al collaudo ISPESL giustamente l'Ispettore (molto preparato, e non faccio sarcasmo) ha sostenuto che in realtà quelle erano un'unica macchina.

[luciopro]

quindi è meglio che faccia una emergenza sola....provvederò.

Grazie a tutti ciao

[Claudio Monti]

A grandi linee anch'io sono d'accordo con un'unica emergenza, devi valutare pero' l'analisi dei rischi di ciascuna e dell'insieme delle macchine.

Solo da quella puoi stabilire con sicurezza come ti devi comportare

[oiuytr]

Per i pulsanti di emergenza, anche io condivido che e' meglio che alla pressione di uno di essi si fermi il tutto (in una situazione di pericolo-panico, l'operatore potrebbe premere il pulsante sbagliato). Per gli eventuali finecorsa cancelli, barriere fotoelettriche, ecc, puoi dividere i circuiti, in quanto, p.es, se apri il cancello della zona A, tu metti in sicurezza la sola zona A (ovviamente l'operatore non deve avere la possibilita' di accedere ad altre zone, da quel punto, senza fare intervenire altri circuiti), mentre le altre zone possono continuare a lavorare

[Hellis]

Dovrei documentarmi sull'articolo preciso, ma sto partendop per Torino e quindi rimando. La Direttiva Macchine, e mi pare addirittura nella 60204, stabiliscono che l'azionamento del dispositivo di emergenza non può essere selettivo. Lo possono invece essere i circuiti di sicurezza, proprio come sostengono Claudio e Francesco.

[prr.magrini]

Mi era sfuggito che le tre attrezzature sono governate dal medesimo quadro macchina. Allora come già ribadito la macchina è unica e a maggior ragione l'arresto di emergenza deve essere totale.

Ad ogni modo la D.M. fa un eccezzione : non richiede alcun dispositivo di arresto di emergenza nelle macchine per cui tale funzione non ridurebbe il rischio.Dipende dall'analisi dei rischi.

[giampietro]

Non è detto che, se vi è un unico PLC e un unico quadro elettrico che gestisce più apparecchiature o linee, l'azione su un qualsiasi pulsante di emergenza blocchi tutto. Dipende dalle apparecchiature e dalla loro disclocazione.

Ho recentemente sviluppato un'applicazione di trasporto pezzi in una linea costituita da 5 macchine e 4 tratti di nastri trasportatori. Ogni nastro è comandato da un suo pannello, il comando di avvio dei singoli nastri è dato localmente e localmente agiscono i relativi pulsanti di emergenza, così come consigliato dal ns. consulente certificazioni. In questo caso infatti non è ragionevole che l'azione su un pulsante di emergenza interrompa qualcosa che sta fuori della zona visiva di controllo dell'operatore, così come non sarebbe giustificata la mole di lavoro che dovrebbe svolgere l'operatore o gli operatori per riavviare tutta la linea.

Saluti