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Istallazione Salvavita Con Certificato Di Conformi


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Inserito:

Buongiorno,

ho da poco iniziato l'attività di installatore, ma ho alcune difficoltà per quanto riguarda le varie interpretazioni normative, leggi ecc. chiedo quindi -umilmente- se qualche "buon Samaritano" del PLCForum, con un po' di pazienza, mi può aiutare a risolvere alcuni problemi. Grazie.

Il primo riguarda questo:

una signora mi ha chiesto se le installo un salvavita nel suo appartamento che è in un condominio, e vuole ovviamente la certificazione di conformità legge 46/90.

- Si può ancora regolarizzare un impianto elettrico con il solo inserimento del differenziale 30 mA?

-Tutto l'impianto elettrico esistente deve essere rispondente alle normative CEI attualmente in vigore, o può essere costituito da materiale non più a norma. Cioè, devo rifare completamente l'impianto o no?

- Se non esiste la messa terra nell'appartamento, ma nel condominio si' posso tranquillamente attaccarmi o devo chiedere il permesso all'amministratore dello stabile?

- Se nel condominio NON esiste la messa a terra, l'impianto della signora in questione è possibile certificarlo lo stesso, o mancano i requisiti per il rilascio della certificazione dell'impianto dell'appartamento.

Grazie per le risposte

pierbianchi


Inserita:

Risposte sparse non esaustive....

Tutto l'impianto elettrico esistente deve essere rispondente alle normative CEI attualmente in vigore, o può essere costituito da materiale non più a norma.

La citata legge non richiede necessariamente la conformità alle Norme, ma solo alla regola d'arte.

Ciò che rispetta le norme è a regola d'arte (lo dice la legge) ma non vale il viceversa.

La conformità alle norme per i materiali quindi non è necessariamente obbligatorio.

Mi chiedo - poi - come un installatoro sarebbe in grado (almeno nei casi più generali) di verificare se un materiale è norma oppure no.

Circa il tuo caso, pensa che tu possa emettere una dichiarazione di conformità limitatamente al lavoro eseguito (installazione del differenziale). In ogni caso si tratta di una "dichiarazione" non di una "certificazione"!!!!

Inserita:

Grazie mille CIA,

sì, intendevo la "Dichiarazione di conformità dell'impianto a regola d'arte" DM 20/2/92, G.U. n.49 del 28/2/92, ho erroneamente detto "Certificazione di conformità" perchè questa signora mi assillava con questa frase.

Mi sembra, però, correggimi se sbaglio, che esisteva un termine, già superato da tempo, per regolarizzare gli impianti costruiti antecedentemente al 1990, appunto dotandoli di un interruttore differenziale da 30mA. Se questo impianto risulta costruito prima del 1990,e non possiede alcuna Dichiarazione di conformità, posso lo stesso rilasciarne una solo per l'installazione del differenziale, o bisogna procedere ad un rifacimento dell'impianto esistente?

Grazie

Abbiate pazienza!

pierbianchi

Inserita:

Ci sono persone enormemente piu' competenti di me e troverai diverse discussioni nel forum su questo tema ( non sono capace a collegare il link :P ) eventualmente vorrei essere corretto.

In sintesi:

- il salvavita (differenziale) non e' sufficiente per certificare l'impianto

- la dichiarazione puo' essere fatta solo per i lavori effettuati dal tecnico per manutenzione/adeguamento/ampliamento/ecc. Non sui lavori pregressi.

- senza impianto di terra il tuo impianto non potrà mai essere "a norma"

Ciao

Paolo

Inserita:

Grazie Paplitoz,

da quanto mi sembra di capire che il discorso è questo:

- se l'impianto della signora non ha nessuna dichiarazione di conformità precedente, io posso sì installare il differenziale, ma posso rilasciare una dichiarazione di conformità sulla solo installazione del differenziale.

Ora mi chiedo:

- in questo caso io sarei ritenuto responsabile per danni causati dall'impianto gia esistente, che io ha allacciato al differenziale?

Attendo lumi

Grazie 2000

pierbianchi

Inserita:

Anche io non sono molto esperto dell'argomento....

Mi sembra tuttavia che bisogna prima chiarire cosa devi fare: la semplice installazione del differenziale (su un impianto che potrebbe essere adeguato alla regola d'arte oppure no), oppure l'adeguamento dell'impianto in generale...

Inserita:

<<<<Per l'adeguamento degli impianti già realizzati alla data di entrata in vigore della legge è consentita una suddivisione dei lavori in fasi operative purché l'adeguamento complessivo avvenga comunque nel triennio previsto dalla legge, vengano rispettati i principi di progettazione obbligatoria con riferimento alla globalità dei lavori e venga rilasciata per ciascuna fase la dichiarazione di conformità che ne attesti l'autonoma funzionalità e la sicurezza. Si considerano comunque adeguati gli impianti elettrici preesistenti che presentino i seguenti requisiti: sezionamento e protezione contro le sovracorrenti, posti all'origine dell'impianto, protezione contro i contatti diretti, protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA. >>>>

Non credo che il termine dei tre anni vada interpretato in senso proibitivo (è vietato adeguare gli impianti dopo tre anni....) ma solo in senso di obbligo (quindi meglio tardi che mai).

Inserita:

Grazie CIA,

non so se l'impianto esistente è adeguato a regola d'arte, lo vedrò nei prossimi giorni, anche perchè la cliente diceva che sapeva tutto il marito che non c'era, ma insisteva che voleva questa fantomatica "Conformità".

Scusa, ma il contenuto della Tuo ultimo messaggio dove l'hai estrapolato?Quel termine a che data si riferisce? Mi puoi dare delle indicazioni?

Grazie, Ciao

pierbianchi

Inserita:

Grazie CIA,

per avermi riportato per intero il documento. La proprietaria dell'appartamento non ha alcuna dichiarazione di conformità dell'appartamento e l'impianto non è collegato alla messa a terra condominiale che esiste. Comunque domani o dopo andrò a fare un sopralluogo.

Ancora grazie pierbianchi

Inserita:

Buona giornata,

sono andato a fare un sopralluogo nell'appartamento in cui dovrei rifare l'impianto.Per fortuna è senza mobilio. La mia domande ora sono queste:

- per rifare l'impianto, bisogna preventivamente presentare una domanda al comune come ristutturazione?

- visto che la proprietaria non ha fatto mettere a norma l'impianto elettrico entro il 31 dicembre 1998 (mi sembra che fosse questa la scadenza, più volte prorogata, per mettere a norma gli impianti costruiti prima del 1990), la stessa proprietaria andrà in contro ad una sanzione amministrativa nel momento che io presenterò le copie di dichiarazione di conformità al comune e alla camera di commercio?

Sarei molto grato se qualcuno mi desse delle indicazioni in proposito.

Grazie a tutti.

pierbianchi

Inserita:
- per rifare l'impianto, bisogna preventivamente presentare una domanda al comune come ristutturazione?

No.

- visto che la proprietaria non ha fatto mettere a norma l'impianto elettrico entro il 31 dicembre 1998 (mi sembra che fosse questa la scadenza, più volte prorogata, per mettere a norma gli impianti costruiti prima del 1990), la stessa proprietaria andrà in contro ad una sanzione amministrativa nel momento che io presenterò le copie di dichiarazione di conformità al comune e alla camera di commercio?

Per quello che mi riguarda, mai successo una cosa del genere.

Ciao, buon lavoro.

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