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Plc Per Pressa Oleodinamica


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SimoneBaldini
Inserito:

Volevo sapere se per il comando di una pressa piegatrice oleodinamica per la lavorazione delle lamiere è possibile utilizzare PLC e/o LOGO!. Il dubbio mi sorge dal fatto che se detto PLC/LOGO! impazzisce mentre un operatore ha le mani impegnate sotto la macchina (impegnate per il posizionamento del materiale), puo' creare danni. E' chiaro che organi quali "funghetti", fotucellule ecc... interromperanno l'alimentazione bloccando la macchina, ma se io comando il movimento del pistone tramite un PLC questo per interferenze puo' erroneamente sbagliare (ipotizzando logicamente che il programma caricato sia a prova d'errore)? Oppure esistono PLC specifici per dette operazioni?

L'attuale quadro e' composto da rele' comandati direttamente, che al massimo si possono impastare chiusi ma certamente non potrà succedere interferenze che possano eccitarsi.

Il dubbio mi sorge anche per le nuove macchine dove comandi CNC sono ormai a bordo macchina.

Altra soluzione è quella di comandare il solo movimento verso il basso direttamente, mentre l'alzo tramite il PLC in modo tale che l'operatore ha sempre sotto la propria responsabilità il comando della piega (operazione pericolosa dove bisogna prestare attenzione) mentre il comando dell'alzo automatico lo posso delegare al PLC (operazione non pericolosa).

Grazie per tutti i consigli.


Inserita:

le sicurezze , le barriere anti taglio delle mani ed altre sicurezze vanno gestite in hardware

Inserita:

Forse stai vedendo il problema da un punto di vista non corretto.

Il PLC deve avere il compito di gestire l'automazione della pressa, preoccupandosi di gestire i vari automatismi, sequenze, contapezzi, tempistiche , ecc.

Le sicurezze della macchina ( funghi di meergenza, ripari bloccati e/o interbloccati, comando due mani, ecc ) DEVONO essere gestiti da dei blocchi logici quali quelli della siemens, telemecanique, tesch e non dal PLC, in quanto in questi blocchi logici le sequenze sono eseguite con dei componenti hardware e non dal software.

Compito di queste protezioni e dei blocchi lgici è quello di garantire che la sequenza non sia iniziata se non con tutte le sicurezze attivate e interrotta in qualsiasi momento se le sicurezze vengono a mancare ( ad esempio con doppi teleruttore per circuiti categoria 4, che ti protegge da un singolo guasto ) per esempio a causa della pressione del fungo di emergenza.

Saluti

Inserita:

L' HW delle sicurezze andrà a tagliare le alimentazioni dei movimenti comandati dal PLC.

Inserita:

a proposito di comandi a due mani e simili;

mi è capitato di vedere un dispositivo di comando a due mani (schneider nel caso specifico) connesso a monte di un PLC che gestiva la sequenza seguente, questo secondo me non è corretto... io farei così:

modulo di comando a due mani che alimenta le uscite del plc che comandano le valvole e/o i sistemi "pericolosi" ed eventualmente secondo contatto per consenso al plc che gestisce il resto dell'automazione.

che ne dite?

ciao

Stefano

Inserita:

nelle presse idrauliche da 600 , 1000 , e 3000 tonnellate che faccio di solito c'e' una pulsantiera adeguata gestita da un rele di sicurezza , dove l'operatore deve schiacciare entrambe i pulsanti entro un certo tempo

per avere i consensi alle manovre interessate

Le stesse cose dicasi per i funghi di emergenza , le barriere ect ect

poi se ci sono dei robot caricatori e scaricatori le cose si complicano perche vanno "cavallottate le barriere " per permettere al robot di entrare mentre la pressa finisci le sue sequenze

ma bisogna stare molto attenti e progtettare le cose per bene

non giocare con ste cose , ma soprattutto non pensare che quello che pensi tu sia legge

informati bene

ciao

walter

Inserita:

Senza arrivare ad usare PLC di sicurezza una nota ditta tedesca di moduli ne produce uno programmabile che si puo' utilizzare per comandare anche l'automazione della pressa. E' decisamente più costoso del logo ma ti risparmia cominque parecchio cablaggio in quanto in un unico modulo raccoglie pulsante di emergenza, fotocellule, bicomando, etc. etc.

Ovviamente la programmazione di come devono agire le sicurezze è sotto la tua responsabiltà.

emanuele.croci
Inserita:
se ci sono dei robot caricatori e scaricatori le cose si complicano perche vanno "cavallottate le barriere " per permettere al robot di entrare

significa che usi delle barriere col MUTING..... o volevi proprio dire "cavallottate" ?

Ciao, Emanuele

Inserita:

Per walterword:

Le tue presse non hanno barriere perimetrali che tengono l'operatore separato dalla zona pericolosa durante il funzionamento in automatico ????

Ed in caso di tali barriere aperte è consentito il movimento della pressa tramite comando bimanuale in contemporanea col movimento del robot ??

Ciao.

SimoneBaldini
Inserita:

Come già detto si tratta di una modifica, e per semplicità pensavo di usare un PLC per la gestione delle sequenze. La mia idea, alla luce delle Vostre gradite considerazioni, è quella di mettere in serie il comando del rele' con la pedaliera e il PLC in modo tale che anche se l'uscita del PLC rimane eccitata la pedaliera puo' interrompere il circuito del rele' bloccando la discesa del pistone. Questo lo farei solo per il comando di discesa e non per la salita che non ha problemi di pericolo.

Le fotucellule rimarranno anchesse in serie a questo comando.

Cosa ne dite?

Grazie per la Vostra attenzione.

Inserita: (modificato)

intendo "cavallottate" simbolicamente , cioe che non devo tenere in considerazione il passaggio davanti alle barriere in alcune fasi della macchina , ovviamente le condizioni per far cio sono molteplici , per esempio devono

essere chiusi cancelli , deve essere selezionato sul robot una certa cosa , ect

mentre quando la macchina lavora senza asservimento devono essere attivate , perche c'e' l'operaio che mette e toglie le lamiere dagli stampi

lo so anche io che non c'e' bisogno di usare i plc di sicurezza , non li usa nessuno , ci sono delle centraline della

p..z ed altre case che fanno questi lavori

A livello penale , le leggi che regolamentano la sicurezza nel mondo del lavoro danno poca fiducia ai plc per la gestione sicurezze e FANNO BENE

ciao

walter

p.s. poi un'altra cosa , visto e considerato che la maggior parte dei comandi manuali necissitano il pigiamento di 2 pulsanti per tenere impegnate entrambe le manine , evitate di metter pulsanti di comando

sugli scada , che non servono e potrebbero creare danni a vs. responsabilita'

;)

Modificato: da walterword
Inserita:

Sono daccordo per quanto riguarda i PLC di sicurezza che aggiungono complicanze al sistema. Noi li usiamo solo su specifica richiesta del cliente, altrimenti vanno benissimo i moduli della p..z.

Per quanto riguarda la risalita secondo me la cosa a valutata bene alla luce di come è fatta la macchina. Potrebbe essere infatti sempre possibile la collisione con l'organo in movimento.

ciao.

emanuele.croci
Inserita:
intendo "cavallottate" simbolicamente , cioe che non devo tenere in considerazione il passaggio davanti alle barriere in alcune fasi della macchina , ovviamente le condizioni per far cio sono molteplici

OK, però come fai a distinguere se in quella fase entra ed esce un robot caricatore o entra ed esce un operatore? (visto che non hai le fotocellule di muting che ti permettono di farlo "a norma").

Significa che in quella fase l'entrata è irraggiungibile per qualsiasi operatore, e che, a meno che non abbia aperto un cancello o bypassato un finecorsa di sicurezza non può trovarsi DAVANTI ALL'ENTRATA?

Ciao, Emanuele

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