prr.magrini Inserito: 14 ottobre 2004 Segnala Inserito: 14 ottobre 2004 Mi sono state commisionate da una ditta produttrice che si autocostruisce alcune macchine , le prove strumentali e verifiche secondo la norma EN60204 . Dall'analisi degli schemi elettrici risultano diverse non conformità alla norma ( ad esempio mancanza del collegamento al circuito PE di una polarità dei circuiti di comando, comando a 2 mani la cui uscita di sicurezza viene elaborato come un ingresso da PLC , Soluzioni circuitali non ridondanti anche quando la pericolosità della macchina lo richiederebbe ecc..) , è ovvio che tutto ciò non inficia sull' esito positivo delle misure strumentali e sulle prove funzionali richieste dalla norma .Qualcuno sa dirmi se io che firmo il rapporto di prova divento corresponsabile delle non conformità progettuali con il costruttore della macchina?Grazie a chi mi volesse rispondere.
oiuytr Inserita: 14 ottobre 2004 Segnala Inserita: 14 ottobre 2004 Secondo il mio parere, tu "firmi" solo le prove strumentali, mentre i problemi che hai notato riguardano l'analisi rischi, sicuramente non a tuo carico.
Piero Azzoni Inserita: 14 ottobre 2004 Segnala Inserita: 14 ottobre 2004 francesco ha ragione, comunque un aproccio alla relazione tipo :"la presente relazione e' allegato dei report delle analisi strumentali xxxxx, yyyyy e zzzzz da me eseguite sula macchina ______.le stesse sono state eseguite con la metodica tale.si e' ommesso qualsivoglia verifica in merito alle analisi strutturali della macchina e del processo di lavoro, dell'efficacia del sistema di controllo come pure delle condizioni di sicurezza che, come espressamente dichiaratoci da Sig. bianchi assumiamo come assolutamente confacenti all'impiego e alle norme applicabili.abbiamo proceduto ...................................................................................fine."non fa male a nessuno
Hellis Inserita: 15 ottobre 2004 Segnala Inserita: 15 ottobre 2004 (modificato) Se la macchina è regolata dalla Direttiva Macchine, no. Il Costruttore, che firma la Dichiarazione di Conformità è la figura che ha chiaramente le responsabilità civili e penali derivate dall'applicazione della Legislazione.Se un consulente "frega" involontariamente o volontariamente il Costruttore durante i tests, questi potrà rivalersi sul primo solo in ambito civile (e poi e poi). Tutti i "consulenti del marchio CE" se dicono boiate, mica pagano in prima persona il loro operato. E' sempre il Costruttore ad avere questo tipo di responsabilità.E' comunque molto importante capire il rapporto che lega tu, il costruttore e l'utente. Sei un collaudatore terzo? Sei stato incaricato dal costruttore? hai un contratto ben definito che chiarisce quali sono le tue competenze?Una volta fui incaricato di svolgere una perizia su una macchina, fra l'altro costruita da un concorrente della ditta per cui lavoro. Pretesi una lettera d'incarico ben definita che sanciva cosa dovevo verificare. Effettuate le verifiche notai comunque una incongruenza che poteva portre ad un rilascio del carico (poi saltò fuori che era già successo) e la segnalai nella perizia (un accenno), anche perchè secondo me se un tecnico vede una cosa palesemente fuori normativa ha il dovere di segnalarla (altrimenti perchè devono chiamare un tecnico che si presume esperto per verificare una macchina). Modificato: 15 ottobre 2004 da Hellis
oiuytr Inserita: 16 ottobre 2004 Segnala Inserita: 16 ottobre 2004 Secondo il mio parere, chi ha le competenze per le verifiche strumentali dei quadri (tipo continuita del PE, prove dielettriche, ecc.), non e' detto che abbia anche le competenze sulla sicurezza funzionale (rele di emergenza, doppio comando, ecc.)
prr.magrini Inserita: 16 ottobre 2004 Autore Segnala Inserita: 16 ottobre 2004 Grazie per i vostri pareri e consigli . Rispondendo ad Hellis volevo ribadire che il mio incarico riguarda esclusivamente l’effettuazione delle prove e verifiche secondo la norma EN 60204 e non l’analisi delle soluzioni progettuali adottate ( prestazione professionale che tra l’altro avrebbe tutt’ altro costo) . Per correttezza professionale , in quanto a conoscenza delle norme riguardanti l’affidabilità dei sistemi dei circuiti di comando delle macchine, non mi esimo di segnalare al cliente verbalmente ( e quindi solo informalmente) tutte le palesi non conformità alle norme che riesco ad evidenziare nella lettura degli schemi elettrici ( a volte tra l’altro sono schizzi disegnati a mano) al momento dell’effettuazione delle prove elettriche. Nell’ effettuare le prove elettriche e funzionali non ritengo di “fregare ” il cliente nel dichiarare che tali prove abbiano avuto esito positivo e soprattutto non penso di dichiarare il falso, in quanto le prove strumentali non riguardano l’affidabilità dei circuiti di comando, e anche le prove funzionali dei dispositivi di sicurezza non possono accertare l’effettiva appartenenza del circuito di sicurezza alla Categoria B, 1,2,3 o4 secondo la norma EN954. Penso ad ogni modo che sia prezioso il tuo consiglio e quello di Piero Azzoni nell’ evidenziare bene il mio incarico .
Dario Valeri Inserita: 17 ottobre 2004 Segnala Inserita: 17 ottobre 2004 (modificato) ciaola 60204 prevede , per esempio, che sia consegnata documentazione completa , schemi , disegni , ecc. dovendo tu fare delle verifiche devi usare la documentazione fornita (per poter fare le verifiche fino in fondo)ma nel caso di "disegni fatti a mano e poco comprensibili" come ti comporterai?come sai la documentazione fa parte della macchina , come fosse...un suo motore.quindi una macchina con documetazione insufficente o non comprensibile e' una macchina che funziona male.ciaodario Modificato: 17 ottobre 2004 da Dario Valeri
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