francy81 Inserito: 11 novembre 2004 Segnala Inserito: 11 novembre 2004 Ciao ragazzi grazie in anticipo dell'aiuto che mi darete.Sono un pò in crisi , devo realizzare una automazione di una porta scorrevole questa porta è di accesso ad un laboratorio (esperimenti).Per la parte di potenza ho steso lo schema e per il cliente è a posto cosi' (azionamento motore tramite inverter come protezione un differenziale puro e un salvamotore) la logica di funzionamento ora mi dà dei problemi, ho usato come guida la UNI EN 12453 (comprende la direttiva macchine) ,ho utilizzato la ridondanza delle parti sogette a guasto (fotocellule finecorsa) ora il cliente mi dice che c'è una normativa riguardante le sicurezze e quindi le fotocellule e i finecorsa devono essere sempre con contatti normalmente chiusi (sicurezza positiva).1 quesito esiste qualche norma che parla delle fotocellule ?2 la ridondanza delle parti soggette a guasto è obbligatoria?qualsiasi suggerimento o chiarimento è ben accettograzie
Livio Orsini Inserita: 11 novembre 2004 Segnala Inserita: 11 novembre 2004 (modificato) Per le sicurezze i contatti devono essere normalmente chiusi perchè, ovviamente, una rottura dei collegamenti è interpretata come richiesta di intervento. I funghi di emergenza hanno contatti chiusi, premi il fungo il conttto si apre. Così devono essere fine corsa dei cancelli, fotocellule (fotocellula intercettata ==> contatto aperto), e così via elencando i vari dispositivi.Ridondando i contatti, collegati in serie, si previene anche un'eventuale falsa segnalazione dovuta alla saldatura dei contatt. Modificato: 11 novembre 2004 da Livio Orsini
francy81 Inserita: 12 novembre 2004 Autore Segnala Inserita: 12 novembre 2004 Sono d'accordo sul fatto che le sicurezze vadono con contatti N.C i pulsanti d'emergenza sono tutti così.Le fotocellule sono collegate in serie ad una bobina così anche i finecorsa perciò mi troverei una bobina sempre eccitata, se intervengo sulla fotocellula la bobina si diseccita e quindi scambia i contatti.Non è meno duratura una bobina sempre eccitata?Se invece esiste una norma che prevede comunque i contatti dei finecorsa e delle fotocelllule chiusi è un altro discorso.Ricorda però che la norma UNI EN 12453 dice e la cito "ATTRAVERSO LA RIDONDANZA DELLE PARTI SOGGETTE A GUASTO,IN MODO CHE LA FUNZIONE DI SICUREZZA RIMANGA ANCHE IN CASO DI GUASTO" questo secondo me vuole dire che le ridondanze sono messe in parallello e se una delle due si rompe l'altra continui a funzionare.Potrebbe bastare questo a garantire il funzionamento in sicurezza e non i contatti NCGRAZIE MILLE fatemi sapere un vostro parere
Livio Orsini Inserita: 12 novembre 2004 Segnala Inserita: 12 novembre 2004 ATTRAVERSO LA RIDONDANZA DELLE PARTI SOGGETTE A GUASTO,IN MODO CHE LA FUNZIONE DI SICUREZZA RIMANGA ANCHE IN CASO DI GUASTO"I contatti ridondati , siano essi NC o NO, devono essere in serie in modo da aprire comunque il circuito.Una bobina di relè sempre eccitata che ha problemi di durata è una bobina mal progettata o mal costruita.Non sono sicuro che le normative obblighino ad usare la soluzione circuitale circuito aperto == emergenza, il buon senso si. In questo modo sei sicuro che qualsiasi cosa accada il circuito di emergenza ( e fotocellule, ripari, etc. devono far intrvenire l'emergenza) funzioni comunque
francy81 Inserita: 14 novembre 2004 Autore Segnala Inserita: 14 novembre 2004 Grazie mille LivioEra solo per sapere se voi eravate a conoscenza di qualche norma , anche io di solito uso sempre contatti N.C. per le sicurezze, il mio capo insiteva e insiste tuttora a usare contatti N.A. perchè appunto non vuole una bobina sempre eccitata dice che la danneggia.Per la ridondanza sono d'accordissimo che a logica sarebbe meglio metterle in serie ma in parallelo anche se una sicurezza si guastasse il circuito funzionerebbe lo stesso garantendo così sia la continuità di servizio che la sicuezza . in serie secondo me non ha tanto senso ,(lunedì ti invierò uno schema in dwg) perchè mettendo le sicurezze in positivo se si rompe una la macchina comunque non parte .Quindi garantirei la sicurezza? sì ma che senso ha ad esempio due fotocellule in serie se se ne rompe una il cancello non va' mentre in paralleo il circuito è comunque protetto dall'altra fotocellula. Rendendo possibile una manutenzione .
Livio Orsini Inserita: 14 novembre 2004 Segnala Inserita: 14 novembre 2004 sì ma che senso ha ad esempio due fotocellule in serie se se ne rompe una il cancello non va' mentre in paralleo il circuito è comunque protetto dall'altra fotocellula. Rendendo possibile una manutenzioneSe metti 2 fotocellule in serie, se una è guasta la macchina non funzione e sei in allarme, quindi vai alla ricerca del guasto. Se si saldano i contatti di due protezioni in serie uno comunque interviene, mentre se li metti in parallelo nessuno interverrà mai.In questo modo un furbo elettricista mi modificò una machina e si ritrovò, per sua sfortuna, con un'emergenza che non intervenne causando un bel danno.
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