Vai al contenuto
PLC Forum


Cabine Elettriche E Sicurezza - sezionamento evidente


MASSIMOPC

Messaggi consigliati

Stamattina stavo verificando all'interno di una cella MT

il corretto montaggio dei fusibili che poi sarebbero stati

tolti per il trasporto e questo mi ha suggerito alcune

considerazioni. La cella in questione era dotata di sezionatore

sotto carico isolato in SF6, il sezionamento avviene all'interno

di un involucro sigillato contenente il gas, sul comando

del sezionatore appositi segnalini mi indicano la posizione del

sezionatore se è chiuso , aperto o a terra

tutto ciò è conforme alle norme CEI 17-4 ed EN60129 . Nei sezionatori

in aria il sezionamento è evidente , dall'oblò vedo

se il sezionatore di linea dopo la mia manovra è ancora inserito

nelle pinze dell'isolatore inferiore oppure è aperto. Io stavo

maneggiando dei fusibili in assoluta sicurezza essendo in un'officina

ed essendo la cella assolutamente non alimentata , mi chiedevo però

se fossi un addetto alla manutenzione di uno stabilimento

con la cabina già funzionante se mi sentirei cosi tranquillo.

Per accedere alla cella dovrei aprire il sezionatore sottocarico

chiudere il sezionatore di terra che sblocca la maniglia

della portella che può essere aperta, in un sezionatore in aria

avrei davanti evidente il sezionamento tra la parte del condotto

e la parte inferiore della cella e potrei mettermi a operare

in evidente sicurezza, nel sezionatore in gas essendo l'involucro chiuso

mi devo fidare di quanto riportano le segnalazioni sul fronte.

La costruzione meccanica interna è sicuramente a prova di errore

ma ammettiamo che per un guasto imponderabile il sezionatore

resti chiuso ma mi consenta ugualmente di fare le manovre

aprirei la cella ancora in tensione , ci sarebbero dei segnalatori

capacitivi che me lo segnalano ma potrei non farci caso oppure

nel caso il sezionatore sia completamente rotto potrebbe

chiudere la terra mantenendo appunto per un guasto imprevedibile

la tensione anche sulla linea facendo intervenire i fusibili e

facendo venire meno anche la segnalazione dei capacitivi, l'ipotesi

è forse assurda ma ha un fondo di coerenza,

io mi sentirei piu sicuro con un sezionatore in

aria in cui tutte le manovra siano facilmente identificabili

a occhio nudo

(ad esempio per operare su un arrivo linea non mi fiderei dell'uomo

Enel, la quale non vuole piu le terre in arrivo,

che viene a dire che ha tolto tensione ma comunque metterei

a terra la linea con un fioretto ) se visivamente vedo che qualcosa

palesemente non và , ad esempio vedo il sezionatore ancora chiuso,

vado togliere tensione a monte , con apparecchiature in involucro

ermetico questa evidente certezza non c'è

Link al commento
Condividi su altri siti


Hai ragione !

Ma ricordati : un elettricista ( oops manutentore ) che non conosce il suo mestiere prima o dopo è da sostituire.

Torno da un corso ( in qualità di insegnante ) sulla manutenzione delle apparecchiature elettriche ( CEI EN 50110 e 11-27 )

Ricordo ( e non mi dimenticherò mai di ripeterlo fino a quando non mi dicono : Basta, hai R...o ) che prima di accedere a qualsiasi circuito "ritenuto " fuori tensione è necessario :

LAVORI FUORI TENSIONE

A) SEZIONAMENTO DELLE PARTI ATTIVE

B) ADOZIONE DI PROVVEDIMENTI CONTRO LA MESSA IN TENSIONE INTEMPESTIVA

C) VERIFICA DELLA ASSENZA DI TENSIONE

D) MESSA A TERRA ED IN CORTOCIRCUITO

E) PROTEZIONE DA EVENTUALI PARTI IN TENSIONE

F) AUTORIZZAZIONE ALL’ INIZIO DEI LAVORI

G) RIMESSA IN TENSIONE

Quindi sopratutto il punto C) deve essere rispettato ed attuato dall'operatore, con

RIVELATORI DI PRESENZA TENSIONE

Di tipo resistivo o capacitivo a seconda della tensione di utilizzo, hanno lo scopo di indicare la presenza di una tensione pericolosa in condizioni di sicurezza per l’Operatore.

I modelli per bassa tensione devono rispettare la Norma CEI EN 61243-3 ; Lavori in bassa tensione Parte 3 : Rivelatori bipolari a bassa tensione

I modelli per alta tensione ( categoria II ) devono rispettare la Norma CEI 61243-1, 2 : Lavori sotto tensione – Rivelatori di tensione. Parte 1 : Rivelatori di tipo capacitivo utilizzati per tensioni alternate superiori a 1 KV

Parte 2 : Rivelatori di tipo resistivo utilizzati per tensioni da 1 a 36 KV in corrente alternata

Purtroppo la struttura del forum non mi permette di allegare le foto.

Mandi

Link al commento
Condividi su altri siti

Sono stato ultimamente ad un convegno normativo con alcuni responsabili dell'ente distributore dell'energia elettrica.Una volta tolta tensione ad una linea MT verso l'utente l'ENEL non e' responsabile di eventuali ed erronee presenze di tensione sulla Cabina dell'utente.Chi operera' nella Cabina utente dovra' verificare la presenza di tensione, ma potra' mettere le mani sulle parti interessate solo dopo aver messo a terra con un Fioretto i Cavi in arrivo dall'Enel. E' gia' successo che (facendo la manutenzione nelle cabine Enel o per la sostituzione delle linee alle utenze,o per l'inserimento di nuovi scomparti MT con nuove utenze) che vengano invertiti i cartelli identificatori con i nomi delle utenze.Questo discorso vale anche per le Cabine interne di grossi stabilimenti (e non fidatevi nemmeno dei segnalatori capacitivi che a lungo andare non funzionano piu').E' giusto comportarsi con la massima diffidenza, lasciare le facilonerie e la fretta a casa. Fare le manovre con la testa rispettando le sequenze indicate su tutti i Scomparti MT, prendendo le opportune precauzioni (es. Andare anche a verificare le manovre effettuate dall'Enel).Per verificare la presenza di MT ci sono appositi segnalatori da montare sul fioretto...e ATTENZIONE anche alle Cabine con Trasformatori MT in parallelo,Mi e' gia' successo due volte nella mia vita di trovare un trasformatore "spento :ph34r: " che in realta' non lo era perche' non funzionavano gli interblocchi elettrici MT/BT e il Trasformatore era alimentato dal lato BT avendo I sezionatori MT in ARIA Aperti sembrava Spento...

Link al commento
Condividi su altri siti

A volte può non essere colpa del manutentore elettricista

distratto. Nel caso di una cella con fusibili che alimenta

un trasformatore si avrà sezionatore sottocarico- fusibili-

sezionatore di terra scorporato a valle dei fusibili e sui cui

isolatori sono montati in genere i segnalatori capacitivi

(che nel caso non funzionano vanno cambiati cioé se quando

si dà tensione non si accendono), può capitare che per

un guasto il sezionatore di linea non si apra ma la manovra

mi viene ugualmente lasciata fare e mi sia consentita anche la

messa a terra che fà intervenire i fusibili che magari sono

selettivi con la protezione a monte che non interviene

a questo punto ho tensione sulla parte superiore

del fusibile ma non la ho a valle, il sezionamento non è

evidente essendo il sezionatore in involucro ermetico, con

l'intervento dei fusibili (che dovrebbero fare aprire il

sezionatore ma essendo guasto non si è aperto nemmeno quando abbiamo fatto

la manovra) si spengono anche i capacitivi

e la situazione è pericolossisima e subdola anche per

una persona preparata e consapevole di quello che stà

facendo (se tocchiamo i cavi non ci succederà

niente , ma se entrando nella cella sfioriamo

l'isolatore inferiore del sezionatore di linea o il

codolo superiore del fusibile è una tragedia) . Altre situazioni di pericolo

possono essere scongiurate con opportuni interblocchi

assai banali per chi costruisce cabine, ad esempio nel caso

di trafo in parallelo, a parte i trascinamenti elettrici di cui

giustamente bisogna assai diffidare,

si mettono due chiavi sul sezionatore di terra

una libera in chiuso (che permette di accedere al vano trafo) e una

in aperto (che è legata con quella libera in aperto del rispettivo

interruttore di bassa) e nel caso invece di cabine alimentate ad anello

in entra-esci si avranno una chiave libera in aperto sul sezionatore di linea

e una libera in aperto su quello di terra in ogni cella e si interbloccheranno tra loro (la apertura delle due linee affacciate

mi permetterà di liberare le chiavi che mi permettono di chiudere

le due terre mettendo a terra il cavo dalle due parti quando è completamente

isolato)

Link al commento
Condividi su altri siti

non ho nulla da dire sui sezionatori sigillati, anzi molto belli

gradisco invece, a quadro aperto, vedere il meccanismo che cortocircuita platealmente a terra l'uscita dell'interruttore

visto questo rinuncio a qualsiasi misura

Link al commento
Condividi su altri siti

Nelle celle MT di tipo protetto dette Metal Enclosed la chiusura del

sezionatore di terra in caso di guasto al sezionatore non mi dà

nessuna certezza. Queste celle sono composto da:

sezionatore di linea

interruttore con Ta

sezionatore di terra dove si collegano i cavi

Per accedere devo aprire l'interruttore e liberare una chiave

che mi permette di aprire il sezionatore di linea il quale è interbloccato

con quello di terra quest'ultimo può essere chiuso solo quando quello

di linea è aperto , una volta chiuso il sez. di terra posso accedere al vano

. In caso di ipotetico guasto al comando del sezionatore potrebbe

succedere che io apro l'interruttore , sblocco con la chiave resasi disponibile

il sezionatore di linea che nonostante io faccia la manovra resta chiuso

a questo punto l'ipotetico guasto meccanico nonostante il sezionatore sia

chiuso mi permette la chiusura del sezionatore di terra che mi permette

l'accesso al vano. In questa situazione mi trovo ad avere tensione

sulle sbarre tra interruttore e sezionatore e assenza di tensione

a valle di questo e quindi anche sui cavi che sono messi giustamente a terra.

Se mi accingessi a sbullonare l'interruttore resterei fuminato pur ritenendolo

sezionato, nel caso il sezionatore fosse in aria mi renderei conto aprendo la

portella della situazione di pericolo che non può essere imputata all'imperizia

dell'operatore ma a un guasto sicuramente rarissimo ma possibile mentre nel

caso di sezionatore in gas la percezione del pericolo non potrei averla. I sezionatori

in aria hanno molti difetti

- se non si manovrano almeno un paio di volte all'anno dopo un

lungo periodo di inattività nessuno è piu in grado di aprirli a meno

di fare operazioni particolari

- la manovra specie per quelli sottocarico per la presenza di poderose

molle è difficoltosa una persona inesperta per manovrarli deve

agire con decisione altrimenti non si riesce a fargli superare il punto

morto , penso che difficilmente una donna potrebbe manovrarli

eppure hanno il vantaggio del sezionamento evidente

Le celle piu sicure sono quelle blindate dette Metal Clad completamente

segregate in ogni loro componente ma assai piu costose

Link al commento
Condividi su altri siti

La completa sicurezza è praticamente impossibile.

E' fondamentale che ci sia anche un pò di timore da parte del manutentore, in quanto non bisogna mai perdere di vista l'idea che il rischio c'è sempre. I casini generalmente capitano per diverse cause concomitanti, tra cui si può considerare talvolta la sufficienza con cui vengono fatte le operazione di normale routine.

Per sicurezza si usano lampade capacitive, che vanno però tenute sotto controllo, se non funzionano si cambiano.

E' necessario prevede un opportuno sistema di blocchi a chiave tra i vari organi di manovra e inoltre anche con la portella di apertura, per il sez di linea può non essere visibile, se metto i blocchi posso aprire lo scomparto solo quando ho il sezionamento a terra.

Poi è fondamentale una conoscenza dell'impianto con indicazione dei flussi di potenza, nel senso di capire quele parte di impianto tiene su la tensione, questa parte va sezionata e messa a terra per poter lavorare a valle.

Bisognaa dottare i blocchi a chiave tra int, sez e sez di terra con inoltre inanellamento tra le varie cabine colegate dalle quali possa arrivare energia.

può capitare che per

un guasto il sezionatore di linea non si apra ma la manovra

mi viene ugualmente lasciata fare e mi sia consentita anche la

messa a terra che fà intervenire i fusibili che magari sono

selettivi con la protezione a monte che non interviene

a questo punto ho tensione sulla parte superiore

del fusibile ma non la ho a valle, il sezionamento non è

evidente essendo il sezionatore in involucro ermetico, con

l'intervento dei fusibili

Il manutentore non può non accorgersi, durante il sezionamento può sentire qualcosa di strano che non funziona (tipo manovre, rumore)

Se ho un guasto sul fusibile non mi accorgo?? Ho fatto un bel guasto e non mi accorgo ??? Mi sembra un pò strano...

Link al commento
Condividi su altri siti

Tutti gli impianti di media tensione usano gli interblocchi a chiave e

con la possibilità di avere anche i raccoglitori di chiave in pratica

si possono attuare interblocchi anche molto sofisticati. Se nessuno manomette

i blocchi o disanella due chiavi che devono essere unite in pratica

incidenti sono impossibili in quanto nonostante i progettisti ignorino

in massima parta il problema delle false manovre o delle manovre

pericolose se non impartendo disposizioni generiche chi poi realizza

le cose le realizza bene. Un incidente quasi sempre è colpa di negligenza

ma ci possono essere casi in cui la colpa non stà nell'imperizia di

nessuno come ho descritto.

Io ho visto intervire i fusibili di media fanno casino perchè con la loro

fusione fanno aprire il sezionatore sottocarico che fà un gran rumore con

le sue molle, se questo non si apre e i fusibili fondono mentre uno manovra

la terra è possibile che non se ne accorga poi nel caso della cella interruttore

non capita proprio nulla

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 weeks later...

Proprio pochi giorni fa durante un collaudo di una sottostazione di un campo eolico un mio amico manutentore riceve ordine da un ingegnere di collegare la pinza di uno strumento su un cavo all interno della cabina la porta della cabina si apre regolarmente quindi sezionatore aperto e terra chiusa il ragazzo entra nella cabina gli arriva una mazzata a trentamila volt ,risultato ustioni di secondo grado ,rianimazione immediata,e tanti problemi che seguiranno in futuro.

In pratica si è scoperto poi che la porta era difettosa si è aperta quando non doveva aprirsi quindi in effetti è meglio non fidarsi molto delle segnalazioni varie ma assicurarsi di persona sia delle manovre effettuate sia dell'effettiva apertura del sezionatore.

Link al commento
Condividi su altri siti

piu' che assicurasi della effettiva apertura del sezionatore, cosa complessa e dubbia, consiglio di assicurarsi sempre a vista che le barre di cortocircuito e messa a terra siano chiuse

e' impossibile l'errore perche' se le stesse sono chiuse e il sezionatore e' difettose l'arco si sarebbe innescato gia' da prima

questa manovra oltretutto non e' mai telecomandata, nemmeno nei quadri motorizzati e non pio' essere in alcun modo eseguita da altri senza che te ne accorga perche' e' solo locale

sconsiglio i mutandoni di ghisa, meglio in questo specifico caso una plastica altamente isolante !

Modificato: da Piero Azzoni
Link al commento
Condividi su altri siti

Nel caso descritto da Principe è evidente che il blocco porta fosse montato

male o che fosse stato forzato. Con la possibilità di vedere direttamente

la posizione delle lame di terra e di quelle di linea verificando se queste

sono coerenti con le manovre fatte incidenti di questo tipo sarebbero

impossibili. Mettere a terra in ogni caso il sezionatore di terra dove sono

attestati i cavi non serve a molto nel caso che tra questo e quello di linea

sia interposto come avviene di solito un interruttore o dei fusibili, l'interruttore

sarebbe sicuramente aperto e i fusibili sicuramente intervenuti tuttavia

nel caso il sezionatore di linea sia chiuso si avrebbe tensione sui codoli

superiori dei fusibili e sull'ingresso dell'interruttore. Se le lame del

sezionatore di linea sono evidentemente aperte è impossibile vi sia

tensione sull'isolatore inferiore. Probabilmente nel caso in questione le manovre

o non sono state fatte e si è aperto direttamente la porta mal montata

oppure sono state fatte male (il sezionatore era fuori fase e non ha fatto

nessuna manovra nonostante a chi non è esperto sembra di averla fatta) e

il blocco porta interbloccato con il sezionatore ma montato in modo errato

ha permesso di sbloccare la maniglia (avrebbe permesso lo sblocco anche se

l'avessimo aperta direttamente) comunque una volta aperta la cella difettosa

la situazione di pericolo doveva essere evidente . Manomettere un blocco porta non è

difficile basta introdurre un cacciavite e fare forza nel posto giusto ma questo si puo fare

solo se la porta è gia aperta

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 7 months later...

Posso aprire la porta con le manovra di sicurezza tipo di uno scomparto tv, poi tolgo il fusibile, forzo il blocco, tolgo sez terra e posso chiudere il sez linea così ho la mt con quadro a vista.

Questo l'ho visto fare più volte grazie a una ingegneria completamente sbagliata che metteve un contatto presenza fusibile in serie con sezionatore linea chiuso per la verifica dell'iniezione primaria dei tv per le protezioni.

Una volta un'operatore c'è rimasto sotto, troppa destrezza col cacciavite senza sapere cosa fare, altri collaboratori inutili attorno a lui, progetto sbagliato, tante cose ma chi ci rimette è sempre il più piccolo.....

Link al commento
Condividi su altri siti

Parecchi anni fa fui mandato nelle cabine MT della società autostradale. Vennero gli operai dell' Enel ed aprirono i sezionatori aerei sull'ultimom palo (traliccio)?.

Aprirono la porta del loro locale (senza farmi entrare), dopo un po' mi invitarono a:

1) guardare i sezionatori eaerei

2) Guardare i sezionatori interni

3) Guardare la messa a terra

5) si accertarono poi che dal locale utente fossero ben visibili i coltelli aperti ed il collegamento di messa a terra.

Presente il suo collega, il mio collega e l'elettricista della società autostradale mi chiesero se ero ben convinto del sezionamento effettuato, mi fecero firmare un modulo di "presa visione" , mi assicurarono che l'unica chiave del loro locale era in loro possessso ed andarono via. L'appuntamento per il riaggancio sarebbe stato per le 16.30.

Ero ( e lo sono tutt'ora) un pivello della MT e lavorai tranquillo, spolverare e lucidare trasformatore,sezionatore, barre di rame......

Non vedo quindi il perchè dover scomodare le norme CEI quando basta un minimo di buon senso. Ma è anche vero che i cimiteri sono pieni di persone prudenti e di buon senso.

Link al commento
Condividi su altri siti

da oltre trent' anni lavoro sulle cabine MT e posso garantire che negli ultimi anni la realizzazione dei box MT e' generalmente scaduta come qualita'.

Box di "primarie marche" costruiti a -prova di imbecille- in realta' sono progettati e realizzati da imbecilli con componenti di qualita' pessima.

mi chiedo perche' sia possibile che certi prodotti siano messi sul mercato quando e' chiaro che alla terza manovra posso aprire lo sportello con il sezionatore di linea chiuso o amenita' del genere.

In certe cabine ho quasi il terrore ad effettuare manovre, prego che il sezionatore di linea si sia aperto e di non fare un corto trifase chiudendo le terre (mi e' gia' successo di trovarmi fuori dalla porta in una nube di fiamme e fumo senza capire come mai, il vor dal rumore e dall' indicatore si era aperto, il sez. di linea pure, peccato che il sez fosse con i poli saldati chiusi e due bracci di comando del vor difettosi = corto bifase alla chiusura delle terre).

Il consiglio che do e' sempre quello di controllare visivamente lo stato dei sezionatori quando si apre il portello , poi se tutto e' regolare si infilano le mani, mai fidarsi del fatto che se lo sportello si apre cio' significhi che tutto ha funzionato e il box e' in sicurezza.

Link al commento
Condividi su altri siti

Per controllare visivamente lo stato dei sezionatori occorre che questi siano

in aria , infatti se sono isolati in SF6 bisogna affidarsi alle segnalazioni

poste sul sezionatore essendo l'involucro sigillato. Secondo me la qualità è

scaduta negli ultimi anni , la ricerca delle dimensioni ridotte delle celle

ha portato a sezionatori che spesso presentano vari problemi. I tradizionali

sezionatori in aria con interasse 300mm tra i poli erano molto affidabili

e robusti e con poca manutenzione facevano per molto tempo egregiamente

il loro lavoro. Ora si costruiscono sezionatori con interasse 230mm che

specie se sottocarico non funzionano molto bene , se sono in gas non hanno

il sezionamento evidente , se sono in aria le potenti molle che consentono

la loro apertura rapida non sempre funzionano come dovrebbero.

Io se fossi un acquirente di cabine sceglierei ancora una tradizionale

cabina in aria dalle dimensioni classiche , una decina di cm in piu

di ingombro spesso non hanno una grande incidenza nel posizionamento

delle apparecchiature. Comunque la dicotomia tra i prodotti che vengono

forniti abitualmente e cio che si presenta magari in fiera è evidente

All'intel ho visitato lo stand di un famoso quadrista che ha fornito quadri

a una ditta farmaceutica vicino a me , all'intel i quadri erano presentabili

quelli forniti alla ditta farmaceutica erano invece vergognosi sotto tutti

i punti di vista (robustezza meccanica inesistente , basta appoggiarsi per

piegare tutta la struttura, cablaggio arruffato e disordinato senza una

canalina, segregazioni inesistenti , ect.)

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 3 months later...
Probabilmente nel caso in questione le manovre

o non sono state fatte e si è aperto direttamente la porta mal montata

oppure sono state fatte male (il sezionatore era fuori fase e non ha fatto

nessuna manovra nonostante a chi non è esperto sembra di averla fatta)

Io ho avuto solo un paio di esperienze in cabine MT/BT, e ricordo che (probabilmente per la poca manutenzione eseguita) i meccanismi degli interblocchi delle terre e del sezionatore avevano non pochi problemi, non tanto in fase di sgancio, in quanto al primo colpo fortunatamente le terre si erano chiuse perfettamente e il sezionatore si era aperto e tutto era ben visibile. Ma al momento del riaggancio, le terre restavano quasi a metà, poi una volta sganciate il sezionatore non si chiudeva più bene (sembrava infatti che una fase restasse aperta), e anche quando sembrava chiuso non potendolo più vedere che fai (viste le difficoltà della manovra) rischi?

Certo è assurdo pensare che in questi casi faccia bene lavorare con la costante paura addosso (almeno per colui che deve giocare con le chiavi!!) non dico che queste manovre andrebbero fatte fischiettando, però creare un sistema che permetta almeno di avere la certezza visiva al 100% delle manovre eseguite.. credo che già sarebbe una bella cosa..

A proposito, riguardo la manutenzione delle cabine lato utente, qual'è la normativa che identifica gli intervalli e le operazioni da eseguire sui vari componenti?

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...