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PLC Forum


Normative Per Armadi Aperti?


cinghiale

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Esiste , che qualcuno di voi sappia, una normativa che mi permette di lavorare con armadi elettrici aperti?se si che condizioni implica questa normativa?

Ciao

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Mi spiego meglio... per permettere la manutenzione con quadro i tensione e rimanere comunque nel rispetto delle normative è sufficiente che io installi nel quadro uno di quei dispositivi che indicano la presenza di tensione e con micro interruttore di sgancio tensione all'apertura del quadro o non è abbastanza?

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a quadro aperto devi porre gli appositi cartelli di avvertimento ed eventualmente circondare la zona di lavoro con le apposite catene di delimitazione lavori.

ivano65

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Non e' semplice dare una risposta a questa domanda.

Esistono due norme riguardanti i lavori elettrici, le CEI 11-27 la cui ultima edizione e' del 1 aprile 2005 e la En 50110-1 (Cei 11-48).

A seconda del lavoro da eseguire, in tensione a contatto, in tensione a distanza, in tensione in prossimita',non in tensione ecc.; e della qualifica del personale che esegue il lavoro (PES,PAV,PEI,PEC ovvero Persona ESperta,Persona AVvertita,PErsona Idonea ecc) cambia un po' tutto.

Al riguardo esistono libri e pubblicazioni che cercano di spiegare cosa richiedono le norme, anche perche' le norme non sono nemmeno in accordo tra di loro,comunque giusto per esagerare leggermente se il lavoro elettrico consiste nel ripristinare un termico, puo' non essere sufficiente togliere tensione con il generale blocca-porta, ma puo' rendersi necessaria la messa fuori tensione ed a terra della linea di alimentazione del quadro :angry: .

Se poi siete cosi "pazzi" da voler misurare tensioni con il tester per una ricerca guasti ANCHE se siete PES dovete come MINIMO usare i seguenti accorgimenti:

Delimitare l' area di lavoro con barriere , fascie e cartelli monitori.

Usare un tester con il dovuto grado di protezione dalle sovratensioni.

Mettervi i guanti isolanti CERTIFICATI.

Usare il casco con visiera protettiva.

Sono pronto a scommettere un piatto di tortellini in brodo se la percentuale di elettricisti che segue queste regole e' superiore allo 0,01%.

Comunque secondo queste normative conviene cambiare mestiere, in particolare se si hanno dipendenti a cui affidare l' esecuzione dei lavori in tensione.

P.s. puo' ricadere tra i lavori in tensione anche la programmazione dei PLC, in quanto si agisce normalmente con quadro in tensione e sportelli aperti, mi piacerebbe vedere la foto di Keosmm con casco, visiera e guanti isolanti mentre si accinge a innestare il connettore MPI sul PLC :lol:

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Esempio banale.

Il costruttore a scanso di ecquivoci fornisce un quadro con interruttore generale munito di blocco porta collaudato e documentato. Tanto per lavorare, testando l'impianto due elettricisti clienti si mettono a lavorare by passando il blocco porta. Diciamo che l'elettricista junior si becca una grande scossa. L'elettricista senior responsabile dell'intervento va dal giudice con l'accusa di lesioni gravi e gli da il numero della norma che gli ha consentito il lavoro in tensione. Come minimo la prima condanna è per aver manomesso i dispositivi di sicurezza presenti e documentati. Non esiste il rispetto delle normative, esiste la sicurezza.

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parlo da persona che lavora tutti i giorni su quadri di bassa alimentati.che comandano macchine.

I SOLERTI NORMATORI dovrebbero andare qualche volta sul campo a riparare macchine o altro, forse si renderebbero conto che con norme piu' sensate e semplici si otterebbero maggiori benefici.

come detto sopra anche solo per riarmare un termico occorrerebbe 'vestirsi' con guanti e maschera e magari pedana isolante solo perche' nel quadro macchina e' presente la tensione.

OLTRE che dover avvisare il proprio responsabile ad ogni operazione per essere autorizzati a farlo perche' SI BADI BENE la norma dice che ad ogni intervento

in tensione OCCORRE essere autorizzati dal responsabile.

per non parlare della ricerca guasti con circuiti in tensione che talvolta mettono a dura prova l'operatore anche senza norme burocratiche di mezzo.

pienamente d'accordo invece sulla delimitazione dell'area di lavoro, e' incredibile vedere lavoratori che senza pensarci infilano, le mani nei quadri, in caso di incidente sarebbero guai seri.

capisco che una tale normativa vada bene in alta e media tensione ( in cui NESSUNO deve inventarsi deroghe di comodo) ma tentare di imporre simili normative in bassa vuol dire impedire di svolgere correttamente il lavoro.

ivano65

Modificato: da ivano65
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Usare un tester con il dovuto grado di protezione dalle sovratensioni.

Mettervi i guanti isolanti CERTIFICATI.

Usare il casco con visiera protettiva.

A me e' capitato che mi e' esploso un qualcosa in faccia (a tutt'oggi non so' ancora cosa e' stato) mentre effettuavo misure con un tester in un quadro in tensione. Vi assicuro che se avessi avuto il casco con visiera sarei stato molto contento. E lo sarei stato anche se avessi avuto le cuffie/tappi insonorizzanti (per un qualche minuto non ho sentito nulla!). Fortuna che avevo i guanti (non isolanti) che mi hanno salvato le mani dalla fiammata :o

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Fra l'altro ho un cliente che mi chiede un grado di protezione a quadro aperto IP2X,ma la dicitura giusta non è IP20? o questo X mi sta a dire un'altra cosa? mi sembra strano

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Claudio Monti

IP2x significa che la cosa importante sia la protezione contro il "contatto con dito di prova" e non ci siano spazi di accesso maggiori o parti attive a vista, la x puo' assumere il valore che vuoi (da 0 a 9) che va sempre bene.

Guarda questa discussione

Riporto quanto citato da Cesco:

Vorrei solo puntualizzare che il grado minimo di protezione e' IPXXB (piu' tollerante di IP20)
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