David_06 Inserito: 21 febbraio 2024 Segnala Inserito: 21 febbraio 2024 Buongiorno a tutti, sono un nuovo iscritto. Chiedo approfondimenti in base alla vostra esperienza, in merito al tema "Protezione contro i contatti indiretti" in presenza di inverter. Nella rivista Tuttonormel giugno 2013, si evidenzia come l'impedenza dell'anello di guasto in presenza di inverter non sia facilmente calcolabile (il produttore dell'inverter raramente fornisce dati in merito). In ogni caso, anche se fosse nota l'impedenza dell'inverter per poter poi calcolare quella dell'anello di guasto (Z), la relazione Uo/Z>=Ia potrebbe non "funzionare" poiché l'inverter limiterebbe la corrente Ia per proteggere sé stesso e quindi l'interruttore di protezione a monte (magnetotermico o fusibili) non aprirebbe il guasto con conseguente pericolo per le persone (contatto con le parti metalliche del motore). Ho constatato che molti colleghi si limitano a proteggere l'inverter con soli fusibili; inoltre alcuni programmi di calcolo (es. Ampere) danno come verificata la protezione contro i contatti indiretti anche con VT>50 V senza la necessità quindi di aggiungere un differenziale. Chiedo se qualcuno con esperienza può darmi qualche spunto sul comportamento dell'inverter in caso di guasto a terra. Sembra che nella maggior parte dei casi il pericolo del contatto indiretto non vi sia e quindi non siano necessari differenziali. Una ipotesi che mi viene in mente è questa: la corrente limitata dall'inverter è talmente bassa che la tensione sulla massa del motore diventa inferiore ai 50 V e quindi può permanere "per sempre" senza pericoli per le persone. Allego report di verifica positiva con il programma Ampere; l'inverter è protetto solo da fusibili e ho selezionato l'opzione VT>50 peri contatti indiretti. Trovo una VT di 12,28 V. Se però selezionassi "Verifica con VT<50 V" il programma mi darebbe verifica negativa... Grazie per l'attenzione e il contributo
amaze1 Inserita: 26 marzo 2024 Segnala Inserita: 26 marzo 2024 Salve Leggo su TNE 6/2019 nell'articolo "Equipaggiamento elettrico delle macchine" riguardante la nuova edizione della CEI EN 60204-1, a pag.11 che la protezione dai contatti indiretti tramite interruzione automatica del circuito in presenza di azionamenti a velocità variabile si ferma ai morsetti di INGRESSO del Basic Drive Module. Quindi è lì che si effettua la misura dell'impedenza dell'anello di guasto. Per la protezione a valle "attenersi alle dichiarazioni del costruttore della macchina" e se del caso impiegare differenziali B o F. Oltre che TNE 6/2013 vedere anche TNE 1/2015 a pagina 6. Dal mio punto di vista "impiantista" direi che in assenza di una dichiarazione del costruttore dell'inverter circa la limitazione della corrente di guasto l'impiego di tali differenziali è d'obbligo.
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