gap51 Inserito: 5 dicembre 2005 Segnala Share Inserito: 5 dicembre 2005 Mi trovo a dover intervenire in una cava di pietrisco, con molini, vagli, frantoi e nastri trasportatori, parte alimentata da cabina di trasformazione (TN-S) e parte da gruppo elettrogeno.Alcune macchine sono prive di marcatura CE, pur essendo state acquistate dopo il 21.09.96.Altre, realizzate nell’officina meccanica dell’azienda ed elettrificate da un elettricista esterno, sono prive di qualsiasi documentazione.Non esistono sganci di emergenza, barriere per limitare l’accesso alle zone pericolose o fine corsa a fune sui nastri.Il responsabile della sicurezza è un ragioniere ignaro di tutto.L’impianto, esistente da oltre trent’anni, non è mai stato controllato ai fini della sicurezza, né dall’ispettorato cave e miniere (quando esisteva) né dall’ASL/ISPESL.Le varie parti dell’impianto fanno capo a dei quadri a bordo macchina tra loro interconnessi a formare un sistema integrato. Tutti i quadri si trovano in un unico locale (questa è l’unica nota positiva.)Io sono il professionista incaricato di “mettere a posto” l’impianto. Non posso proporre, come vorrei, la rottamazione del tutto e mi devo rimboccare le maniche.Do per scontato di riuscire a risolvere i problemi di protezione da contatti diretti ed indiretti e di protezione delle condutture dalle sovracorrenti, intervenendo sulle protezioni meccaniche, su quelle elettriche, sostituendo condutture, interruttori etc.Mi trovo in difficoltà invece per la gestione delle emergenze. In mancanza di documentazione devo stabilire io la categoria di sicurezza delle macchine? Non rispondetemi che deve essere il responsabile della sicurezza, il problema mi ricade comunque addosso.In una cava è giusto inserire le macchine tutte in categoria 3 o 4 (rischi di lesioni serie e frequenti)? I pulsanti di emergenza installati sui quadri di zona arrestano solo l’impianto della zona corrispondente agendo solo sugli ausiliari e con contattore singolo. Devo adottare relè in categoria 3 o 4 e un doppio contattore sulla potenza? Se sì devo rifare tutti i quadri di impianto.E’ giusto realizzare lo sgancio generale d’emergenza andando a comandare, tramite relè di sicurezza, il generale del trasformatore ed il generale del gruppo?Avrei intenzione di delimitare le zone pericolose dell’impianto (ballatoi che consentono l’accesso ai nastri, frantoi e molini) con delle barriere. I ballatoi saranno accessibili aprendo un cancelletto con la chiave che si libera solo sezionando l’interruttore generale del quadro che comanda quell’impianto. In tal modo posso evitare l’installazione di fine corsaa fune sui nastri, microswitch sui carter etc.?Grazie a chi vorrà darmi consigliFranco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ottava Inserita: 6 dicembre 2005 Segnala Share Inserita: 6 dicembre 2005 (modificato) Caro Franco, ti trovi sicuramente in una situazione disastrosa da tutti i punti di vista.Il tuo intervento dovrà mirare soprattutto nel cercare di non far affondare la nave e portarla in porto.Oltre a mettere a Norma l'impianto, dovrai pretendere che vengano installate su tutte le macchine le sicurezzeDovrai consultare in merito la direttiva macchine.Da questo deduco che dovrai redarre la valutazione dei ridchi in base alla 626/94 e seguire anche la direttiva cantieri 494-96.Se non sbaglio dovrai anche preparare tutta la documentazione inerente la prevenzione incendi (non sono sicurissimo informati meglio in merito).cercare di ottenere più documentazione possibile in merito a tutto l'impianto, permessi, abilitazioni, denuncie impianti ASL, e quant'altro possa esserti utile per portare a buon fine il tuo lavoro.Ciao e buona fortuna ottava Modificato: 6 dicembre 2005 da Ottava Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
oiuytr Inserita: 6 dicembre 2005 Segnala Share Inserita: 6 dicembre 2005 Dopo 2 mesi sei ancora al punto di partenza?Link Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ottava Inserita: 6 dicembre 2005 Segnala Share Inserita: 6 dicembre 2005 Grazie per avermi illuminato con il link (molto interessante)Ciao Ottava Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gap51 Inserita: 7 dicembre 2005 Autore Segnala Share Inserita: 7 dicembre 2005 La novità, rispetto al post di due mesi fa, è che avrei pensato di bipassare il problema dell’installazione delle sicurezze sull’impianto con l’installazione di recinzioni e barriere interbloccate con il sezionatore generale del quadro di impianto. Si accede alla zona pericolosa, solo dopo aver sezionato l’impianto, liberata la chiave ed aperto la barriera (chiave bloccata a barriera aperta). In questo modo penserei di evitare l’installazione di fine corsa a fune, pulsanti di emergenza etc perché si può accedere alle zone pericolose (organi in moto) solo ad impianto fermo. E’ su questo specifico punto che chiedevo il parere degli iscritti a questo forum, su cui ho spostato la discussione in quanto mi sembra più orientato ai problemi di sicurezza macchine.Franco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ottava Inserita: 7 dicembre 2005 Segnala Share Inserita: 7 dicembre 2005 Secondo me avevi scelto comunque bene, anche perchè ciò che hai scritto riguarda anche la sicurezza per cui si ricade nel D.Lgs 626/94.Ciao Ottava Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gap51 Inserita: 7 dicembre 2005 Autore Segnala Share Inserita: 7 dicembre 2005 Grazie Ottava per la risposta, ma che ne pensi della possibilità di non installare dispositivi di sicurezza rendendo l'accesso alle aree a rischio subordinato al sezionamento generale dell'impianto (interblocco a chiave)?Franco Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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